Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[Sean]

L'affare col Tottenham, per riassumere, dovrebbe essere questo (se va in porto): Kulusevski in prestito oneroso a 5 milioni e obbligo di riscatto a 35 al maturare di certe condizioni. Bentancur a 20 milioni a titolo definitivo.

Alla Juve entra Zakaria per 5 milioni al Borussia Gadblach.

Non so quanto sia valido questo Zakaria, lo conoscono in pochi. Certo peggio di Bentancur non può essere. Dispiace un pò per Kulusevski ma c'è da dire che in due anni non si sono visti progressi, quindi cambiare aria può far bene a lui e a noi.

Al di là di tutto mi pare che emerga la volontà di applicare una strategia di riduzione dei costi e di razionalizzazione del mercato, è questo il disegno di Arrivabene, mettere un pò di ordine nel caos delle ultime due stagioni.

[CRI PV]

Sempre che se ne vadano, sono 2 giocatori che possono fare bene, ma che alla Juve ormai sono bloccati per cui è giusto cederli

[germanomosconi]

tanto vi pronostico che farà la fine di un bernardeschi qualunque poi se ne riparla eh. Ciao a tutti

Segno tutto

[Sean]

Sempre che se ne vadano, sono 2 giocatori che possono fare bene, ma che alla Juve ormai sono bloccati per cui è giusto cederli

Concordo. E' una operazione delicata (come tutte quelle degli ultimi sgoccioli di mercato) e dunque non esente dai rischi di naufragio...però l'idea che la muove è giustissima e inoltre le cifre sono molto alte per cui, incrociando le dita, è da fare.

[Sean]

Le squadre di calcio sono passioni. Come ogni sentimento le passioni sono universali, in quanto esperienza comune dell'uomo sotto ad ogni latitudine - la poesia, l'arte, la musica sono intellegibili anche nel tempo e nello spazio, per cui un verso di un lirico di 4mila anni fa ci descrive e ci sconvolge come se fosse scritto adesso e per noi.

Dunque con le squadre di calcio si crea uno sposalizio spontaneo e fuori da ogni logica temporale e territoriale, in quanto riguarda per l'appunto la pura passione - si diventa tifosi da piccoli.

Al di là del fatto che è un pò risibile parlare di mancanza di "identità" per la squadra più antica d'Italia dopo il Genoa, l'unica fondata per genesi spontanea (e non per atti notarili stilati a tavolino, per importazioni estere, per fusioni o da scissioni) da un gruppo di ragazzini torinesi doc, e che ancora oggi ha in una famiglia torinese la sua proprietà (e questo dovrebbe far contento chi parla di "appartenenza" o si richiama al "romanticismo" e alle "radici"), e che si è presentata sin da subito con tratti distintivi, una etica ed una estetica espresse e mantenute riconoscibilissime per 125 anni, dobbiamo affermare che in quanto portato di passione popolare una squadra, per il solo fatto di esistere, è aperta a tutti, perchè la sua ragione di essere è la passione - che abbiamo detto essere universale, erga omnes.

La Juventus i tifosi non se li è andati a cercare. E' il contrario: sono i tifosi ad averla cercata e scelta. Negli anni '30 si apre un ciclo straordinario di vittorie: i 5 famosi scudetti di fila. Grazie ai mezzi di comunicazione (la radio) e alla diffusione dei giornali, che raccontano di questa squadra grandissima, che vince e stravince, si diffondono in tutta Italia le sue gesta.

E' da lì che gli italiani scelgono la Juventus. Tanto più al centro-sud, dove mancavano squadre vincenti, squadre per le quali appassionarsi, squadre nelle quali identificarsi: la Juventus riempie quel vuoto. Lo fa al di là della sua volontà, ma è una conseguenza della fama derivante dalle vittorie che, all'affacciarsi dei mezzi di comunicazione di massa moderni, impressionano l'immaginario collettivo. Sono gli italiani ad identificarsi nella Juve, non la Juve a cercare gli italiani, perchè in se stessa resta una squadra di Torino che fa quello che dovrebbero fare le squadre: giocare e vincere.

La passione coglie negli istinti ancestrali e primordiali dell'uomo: la voglia di primeggiare, di vincere. Basta guardare al mito: con chi si identificano i fanciulli se non con i cavalieri, gli eroi e l'epos che raccontano?

Non è un caso che le 3 squadre più vincenti d'Italia siano anche quelle più tifate, perchè sono quelle che più colpiscono la fantasia dei bambini, l'età in cui si inizia a tifare.

Per questo il calcio non segue logiche di appartenenza territoriale, perchè è un fatto passionale e dunque universale, va a cogliere nella fantasia, nel sogno, nell'immaginario, nell'istinto, nell'irrazionale, ben prima e più a fondo delle sovrastrutture "adulte". Non si può negare ad un ragazzino di eleggersi a proprio mito identificativo questo o quell'eroe, questa o quella squadra.

E' in quel magma di pulsioni supernaturali che si crea lo sposalizio e dunque l'appartenenza. Per elezione. Per questo si stabilisce un legame che non si scioglie fino al termine della vita, come solo in certe storie di amore o di amicizia, perchè siamo esattamente in quel campo lì, del sentimento primordiale, purissimo, non ancora appesantito da stratificazioni e gravami.

Si diventa la squadra più popolare, più amata al di là della tua volontà. Le tue radici sono ben piantate nel territorio di nascita, ma se sui rami e sulle fronde dell'albero ben cresciuto si posano per scelta milioni di uccellini questo non dissolve le radici, la storia e l'identità sulle quali il fusto si regge, che anzi è così forte, e visibile anche da lontano, nel tempo e nello spazio, da diventare identificazione, appartenenza sentimentale e passionale, per chi elegge i tuoi rami come casa.

[Sean]

Per quanto riguarda i calciatori ne ho parlato in abbondanza: non si può pretendere da chi fa del calcio una professione di sottoscrivere lo stesso atto di fede che un tifoso imprime in se stesso per la vita.

E' una proiezione del tifoso quella di pensare che un calciatore abbia per la squadra nella quale gioca la stessa passione, lo stesso legame. Ci basta dire che nel rapporto calciatore-club entrano in ballo i soldi: in quello tifoso-squadra no. Il primo è dunque un rapporto già viziato da un elemento inquinante, di "interesse", suscettibile dunque di logiche mondane, il secondo è purissimo e purissimo si mantiene - e difatti dura intatto una vita intera.

Nella professione dunque si mira a migliorare. Cosa vuol dire migliorare? Guadagnare di più, nello sport poi competere per vincere, perchè è l'agonismo che porta a migliorarsi, la competizione a sviluppare e strutturare le qualità potenziali.

I tifosi della Fiorentina si sono sposati la Fiorentina. Vlahovic è stato assunto dalla Fiorentina. C'è una differenza di ordine ontologico, per cui è già nel fatto che si stipuli un contratto di "prestazione professionale" - e non un giuramento di fede perpetua, un patto di sangue - che sono previsti una modifica, uno stralcio, un recesso, un cambio...giammai un tradimento, perchè quello riguarda il sigillo sacramentale, per cui è il tifoso l'unico soggetto che può tradire, non chi firma un contratto che già contiene una paga, in cambio di una prestazione, e una data di scadenza.

[robybaggio10]

Szczesny
Cuadrado Bonucci Bremer Sandro
Locatelli Zakaria Kessie
Chiesa Vlahovic Dybala

Sareste i favoriti per lo scudetto.

[CRI PV]

De Ligt

[CRI PV]

Io farei

Danilo Bonucci de Ligt ts

Locatelli Zakaria
Cuadrado dybala chiesa
Vlahovic

[Sean]

A centrocampo serve un top. Un giocatore di costruzione. Zakaria è un onesto mestierante che leggo più di copertura che di fosforo. Inutile proiettarsi oltre l'attuale: dipenderà molto da questa estate. Lo stesso Vlahovic è giovanissimo, dovrebbe prendersi sulle spalle la squadra...per questo prenderei come suo vice un esperto.

Sono molte le cose da fare. Diciamo che queste operazioni sono nel segno di una costruzione logica e non caotica come ultimamente accadeva. Si deve proseguire così.

[robybaggio10]

De Ligt

De Ligt lo vendete dai. Cioe'...o lo vendi ora...o rinnovi a cifre piu' alte. Mi pare improbabile la seconda ipotesi.

[robybaggio10]

A centrocampo serve un top. Un giocatore di costruzione. Zakaria è un onesto mestierante che leggo più di copertura che di fosforo. Inutile proiettarsi oltre l'attuale: dipenderà molto da questa estate. Lo stesso Vlahovic è giovanissimo, dovrebbe prendersi sulle spalle la squadra...per questo prenderei come suo vice un esperto.

Sono molte le cose da fare. Diciamo che queste operazioni sono nel segno di una costruzione logica e non caotica come ultimamente accadeva. Si deve proseguire così.

Ma non serve per forza un regista vero e proprio alla Pirlo. Zakaria fa il pivot davanti alla difesa e Locatelli puo' avere compiti un po' piu' di regia. Con Kessie dappertutto. Sarebbe un bel centrocampo.

[germanomosconi]

Senza De Ligt l'età media in difesa sarà di 1.000 anni devono intervenire anche in quel reparto se l'olandese va via

[Nasser95]

Ma non serve per forza un regista vero e proprio alla Pirlo. Zakaria fa il pivot davanti alla difesa e Locatelli puo' avere compiti un po' piu' di regia. Con Kessie dappertutto. Sarebbe un bel centrocampo.

Magari al posto di Kessié, un Milinkovic Savic, sarebbe anche meglio. E ripeto, un terzino sinistro decente.

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[Nasser95]

Senza De Ligt l'età media in difesa sarà di 1.000 anni devono intervenire anche in quel reparto se l'olandese va via

Si parlava di Bremer

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