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Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Tra Milan e Juve uno 0-0 deludente e con Ibrahimovic che lascia subito per infortunio. Insomma zero spettacolo, ma notevoli conseguenze. Il Milan viene agganciato dal Napoli e soprattutto lascia più tranquilla l’Inter: alla ripresa ci sarà il derby e il Milan dovrà vincerlo per forza se vorrà tornare in gioco. Allegri soddisfatto della “filosofia del passettino”, Pioli invece parla di “bicchiere mezzo vuoto” ma tornando sempre alla famigerata partita con lo Spezia. Insomma altro che Milan-Juventus, oggi con Napoli e Roma, con Mertens, Insigne, Abraham e Oliveira ci si diverte molto di più…
Non mi piacciono gli 0-0, ancor meno se dentro non ci trovi nemmeno le emozioni, i sussulti di qualche tiro, qualche episodio che rompa il tran tran della partita. Insomma, almeno un Var cui attaccarsi per un po’ di suspense e un po’ di pepe su questo semolino in brodo: vogliamo accapigliarci sul tamponamento di Messias a Morata, è rigore o no?
Sinceramente, venendo a quel poco di calcio che si è visto, di tante schermaglie a centrocampo e soprattutto delle famigerate “letture” non so che farmene. Il fatto poi che da Milan-Juventus sia uscito subito Ibrahimovic ha tolto di mezzo pure il principale protagonista, il possibile assassino di un giallo che non è mai stato tale.
Per quanto il terreno di gioco del Meazza sia oggi follemente calpestato più di quando ci suona e canta Bruce Springsteen, attribuire al campo di San Siro la colpa dell’infortunio di Ibrahimovic mi sembra tirata per i capelli. Quando schieri un giocatore di 40 anni, per quanto straordinario, i rischi sono questi.
Detto per inciso, anche l’assioma “campo pessimo, spettacolo pessimo” non mi convince fino in fondo. Primo, il campo è pessimo per entrambe le squadre; secondo, se un campo è disastrato genera imprevisti, e gli imprevisti generano emozioni. Che non ci sono state. Milan e Juve hanno giocato male perché volevano giocar male. (In proposito leggi anche quanto ci siamo detti dopo Inter-Venezia appena il giorno prima).
Detto che non si possono fare dei gran discorsi sul vuoto, restano almeno le conseguenze di questo 0-0. Che queste sì, sono assai più significative della partita stessa. Ci rimette più il Milan di Pioli che oggi ha qualche incombenza e qualche pressione, direi addirittura qualche dovere in più rispetto alla Juve. Oggi relegata al ruolo di comparsa. I vari Leao, Theo Hernandez, Brahim Diaz su cui ci siamo spesi tanto in aggettivi superlativi sono finiti invischiati nella classica melassa di queste partite. Lo stesso per Dybala dall’altra parte, con la classe e le doti che si ritrova avrebbe potuto facilmente approfittare di tanto piattume. Ma tant’è, conosciamo le fragilità e le debolezze del campione.
Sarebbe bastato poco riscaldare la gelida serata di San Siro.
Il Milan, dicevamo, paga maggiormente caro il prezzo di questo 0-0: lascia più campo all’Inter (+4 e una partita in meno), in attesa del derby della ripresa dopo la sosta – se vuole dare concretezza ai suoi sogni quel derby deve vincerlo – si fa agganciare dal Napoli al secondo posto. La banda Spalletti ha ripreso un certo discorso interrotto prima di Natale con quella sequela di infortuni e di assenze, una su tutti Osimhen.
Lo 0-0 di Milan-Juventus mi sembra che faccia scopa con lo 0-0 di Atalanta-Inter della settimana precedente. Sono risultati che lasciano abbastanza perplessi, vorremmo tutti qualcosa di più da appuntamenti del genere, mentre si scaricano caterve di gol solo sulle piccole squadre. E talvolta nemmeno quelle. L’unica certezza che ricaviamo è che l’Inter ha una marcia in più e pilota meglio la macchina in questa fase di confusione e di differenziali molto ridotti. Rivista e rimisurata il giorno dopo quella zuccata di Dzeko è ancor più pesante e potente.
Non c’erano dubbi che Allegri avrebbe apprezzato di più un risultato così minimale. Sta lavorando a una nuova Juve, ricostruendola da zero soprattutto nello spirito e nessuno si aspetta più partite all’altezza del nome e del rango. “Una sconfitta sarebbe stata negativa, facciamo un passettino alla volta”. Ecco la filosofia del passettino, appunto. Anche se, in generale, si ha davvero l’impressione di una Juve che sta lentamente risorgendo dal buco in classifica dove era caduta. Mi aspettavo che potesse vincere a San Siro facendo ampio uso di cinismo, catenaccio e contropiede per esser chiari ma è tutto ancora molto prematuro. Gli allegriamo tendono a far calcoli, se ne stanno oggi rintanati e prudenti.
Se davvero la Juve riuscisse ad arrivare a Vlahovic, come sembra (l’attaccante non è stato convocato, non ha giocato a Cagliari e la Fiorentina non ha spiegato se ci siano motivi fisici o meno), è chiaro che dovremo rifare i conti con la Juve in questa seconda parte di campionato. Il calcolo è quello di caricare una decina di gol all’attivo sui conteggi di una squadra che di gol non ne prende quasi più. Certo che cara costa quest’operazione, spinta molto avanti soprattutto dall’infortunio e dalla perdita di Chiesa.
Pioli invece nel cocktail ha messo uno schizzettino di veleno, tornando sul famigerato episodio del turno precedente. “Il nostro bicchiere è mezzo vuoto per i punti mancati con lo Spezia”. Non c’entra ovviamente nulla, ma serve a tenere alta l’elettricità dell’ambiente, che rischierebbe un down pericoloso viste le complicazioni della classifica e soprattutto vista l’Inter con cui dover far i conti subito alla ripresa del campionato.
Diciamolo, nella domenica in cui Milan-Juve occupava tutto il cartellone ci siamo divertiti molto di più col Napoli di Insigne e Mertens. Il Napoli oggi ha una forza di attrazione altissima, Insigne fa gol e sogna di portare la squadra al massimo per poi lasciarla per sempre e andarsene a Toronto. E ci siamo divertiti di più pure con la Roma del Mourinho versione cappottino grigio che sta lentamente scoprendo e riscoprendo vecchi e nuovi protagonisti, come Abraham, Oliveira e Zaniolo.
Concludendo, non fatevi ora illusioni eccessive su Inter-Milan. Meglio. Anche se già da ora sappiamo a chi farebbe più comodo un triste 0-0. Il seguito nelle prossime puntate…
SERIE A 2021 - 2022 GIORNATA N. 23 Venerdì 21 gennaio 2022 Verona - Bologna 2-1 (14' Orsolini B, 38' Caprari V, 85' Kalinic V) Sabato 22 gennaio 2022 Genoa - Udinese 0-0 Inter - Venezia 2-1 (19' Henry V, 40' Barella I, 90' Dzeko I) Lazio - Atalanta 0-0 Domenica 23 gennaio 2022 Cagliari - Fiorentina 1-1 (47' Joao Pedro C, 75' Sottil F) Napoli - Salernitana 4-1 (17' Juan Jesus N, 33' Bonazzoli S, 45' + 4' Mertens rig. N, 47' Rrahmani N, 53' Insigne rig. N) Spezia - Sampdoria 1-0 (69' Verde Sp) Torino - Sassuolo 1-1 (16' Sanabria T, 88' Raspadori S) Empoli - Roma 2-4 (24' Abraham R, 33' Abraham R, 35' Oliveira R, 37' Zaniolo R, 55' Pinamonti E, 72' Bajrami E) Milan - Juventus 0-0 *** Non mi piacciono gli 0-0, ancor meno se dentro non ci trovi nemmeno le emozioni, i sussulti di qualche tiro, qualche episodio che rompa il tran tran della partita. Insomma, almeno un Var cui attaccarsi per un po' di suspense e un po' di pepe su questo semolino in brodo: vogliamo accapigliarci sul
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popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Torino – Sassuolo 1-1 Empoli – Roma 2-4 Milan – Juventus 0-0
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Gli attacchi di Milan e Juve come il terreno del Meazza: disastrosi
di Massimo Mauro
Il campo del Meazza era in pessime condizioni, ma anche i due attacchi si sono adeguati... E Ibra mi suggerisce una battutaccia: speriamo che la marca pubblicizzata in televisione sia più resistente dei suoi muscoli. E' stato un giocatore straordinario, per certi aspetti lo è ancora, ma ormai proprio non può più giocare tutte le partite. Milan-Juventus è stata una noia: e un segnale è venuto dal fatto che i due attacchi non abbiamo fatto un tiro in porta. Leao nei primi minuti, Giroud con un colpo di testa, ma insomma. Non c'è stato un attaccante che abbia fatto un uno contro uno... I centrocampisti hanno corso, picchiato, si sono dati da fare. I difensori, aiutati da un campo che faceva schifo, hanno fatto bella figura. Gli attaccanti niente. Il Milan in particolare l'ho visto involuto: mancavano giocatori importanti, ma insomma con la squadra che ha schierato Pioli poteva e doveva fare di più.
L'Inter del resto anche quando gioca male fa sette occasioni da gol, il Napoli fa 4 gol pur giocando così così, l'Atalanta fa 0-0 senza un sacco di titolari. E anche la Roma quando gli gira tutto bene è devastante, anche se Zaniolo deve imparare a giocare senza palla. Dovrebbe guardare i filmati di Platini e Bettega: altre epoche, d'accordo, ma gente che toccava due volte la palla ed al terzo tocco era pronta a cercare il gol.
Zaniolo invece fa la guerra con l'avversario, dovrebbe essere edutcato. Perché ha forza da mediano, la resistenza da mezzala e una tecnica da 10. Ma solo contro tutti non si gioca. Se riuscirà a disciplinarsi diventerà immarcabile, ma la strada è lunga, tanto che anche con Mourinhno non l'ho visto migliorato.
Vorrei chiudere con un appunto: durante la telecronaca di Inter-Venezia le telecamere hanno inquadrato lo zigono del giocatore della squadra veneta dopo subito il colpo di Dzeko. Sono andate le immagini ed è arrivato l'esperto a togliere la castagne dal fuoco al telecronista e ad Ambrosini, specificando che quello era un episodio non da Var. Io non entro nel merito, non mi interessa neanche se era fallo e o meno. Mi sarei però aspettato che le immagini fossero commentate senza ridurle ad un fatto passibile o meno di intervento del Var...
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Dopo una partita come quella di ieri mi chiedo come si possa ancora dubitare della vitale necessità di avere un attaccante, di prendere ad ogni costo, e con ogni sacrificio, una prima punta.
Come può una squadra che lotta per un piazzamento in champions, o in prospettiva tornare a competere per il vertice, stare con un Morata o, peggio, con quello zero di Kean, che, a differenza di Morata, non è buono nemmeno per fare panchina?
Senza goal le partite non si vincono. Puoi sfangarla con pallidi pareggi che in ottica di classifica servono a poco o nulla, perchè il pallino lo lasci comunque a chi ti precede, ti affidi alla speranza che qualcuno crolli perchè non hai la forza di indirizzare da te stesso il tuo destino. Un atteggiamento supino che non si addice agli ambiziosi.
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Milan-Juventus 0-0, Sconcerti: ai rossoneri Leao non basta, l’attacco bianconero non è all’altezza
Le squadre si sono rispettate e per questo tenute abbastanza fuori dalle zone di attacco profonde. Ma si affannano a recuperare un tesoro che forse non c'è più, l'Inter anche se stanca guadagna ancora
di Mario Sconcerti
Juve-Milan è stata alla fine deludente, pochi tiri in porta, molti falli, la coscienza opprimente di non poter perdere. È stato però anche il risultato dei limiti comuni. Le squadre si sono rispettate e per questo tenute abbastanza fuori dalle zone di attacco profonde. Molta emozione a priori, poca nella sostanza. Questo scivolare lento del Milan in casa (4 punti in 4 partite) lo sta mettendo ai margini, lontano dalla potenzialità dell’Inter che ha punti in più e partite in meno.
Leao è un grande giocatore ma ama i gol difficili. Al Milan continuano a mancare quelli facili, quelli che arrivano dalla spinta di tutta la squadra. Mi aspettavo di più dalla Juve, ma a questi livelli non ha un attacco all’altezza. Morata è ottimo, ma è una spalla. Dybala scrive per leggersi, non per risolvere partite. McKennie è molto interessante, ma occupa spazi, non pesa quanto deve la mezzala di una grande squadra.
In questo momento la Juve sta meglio del Milan, ma non lo ha dimostrato in partita. Sono entrambe affannate a recuperare un tesoro che forse non c’è più. È così ancora una giornata per l’Inter anche se stanca. Le mancano riserve all’altezza, ha solo attaccanti, ma il respiro viene dal centrocampo e lì c’è solo una qualità media. L’ultima partita da capire sarà il derby in arrivo.
Succede intanto un fatto singolare. Tre giorni dopo l’anticipazione della Gazzetta sull’offerta della Juve per Vlahovic, il ragazzo salta la sua prima partita da tempo immemore. Sembra abbia il Covid, ma non c’è comunicato, la Fiorentina rispetta la privacy dei giocatori. Nel fare gli auguri preventivi a Vlahovic, fa comunque pensare questa sua prima assenza in un anno solare, giusto nell’ultima settimana di mercato. Penso che (guarito) se ne andrà alla Juve dopo che sarà stato ridiscusso il valore di Kulusevski, oggi intorno ai 22-23 milioni. E gli altri 47-48 a conguaglio andranno nella ricerca di un altro attaccante.
In questo momento di stanchezza sono stati ben tre gli 0-0, mai così tanti da molti anni. Recuperati un po’ di giocatori il Napoli torna secondo in classifica. Salernitana e Cagliari ricordano al calcio che se si gioca in tempi eccezionali non è corretto avere un calendario normale. Bisogna aver la forza di adattarsi. Il virus non si può rinviare, le partite sì. La Roma del primo tempo di Empoli somiglia a una grande squadra e Abraham al primo Batistuta, un po’ legnoso, ma vivo e potente. Aveva ragione Mourinho, Oliveira e Maitland Niles stanno cambiando la squadra. Non è un traguardo, ma è un inizio.
CorSera
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La Roma fa subito scintille. Ora l'Europa è più vicina
Sempre uguale la favola dell'Empoli: principessa in trasferta, in casa cenerentola. Il tentativo di trasformazione è avvenuto anche durante l'intervallo, ma era ormai troppo tardi, con la Roma che nel primo tempo ha giocato in versione corazzata e ha schiacciato l'avversaria, decidendo di fatto il match. Prima i gol di Abraham, Oliveira e Zaniolo, poi Pinamonti e Bajrami ad accorciare le distanze. Sconfitta interna numero 8 su 12 per i ragazzi di Andreazzoli: ne approfittano Mourinho e i suoi, al sesto posto solitario. La gara di ieri è stata indirizzata tatticamente dallo Special One, con il ritorno della difesa a 3 che ha permesso a centrocampo e attacco di essere più aggressivi in fase di non possesso.
È successo tutto in 14': l'Empoli ha faticato sia nell'uscita palla a terra sia quando doveva correre all'indietro sulle praterie in cui scappavano Zaniolo e Abraham, lanciati da Oliviera e Mkhitaryan. La scelta di mettere l'armeno su Ricci ha funzionato, l'Empoli ha perso le misure e la Roma dal 24' al 37' apre e chiude il match: il mattatore è stato Abraham, poi sono arrivati anche i gol di Oliveira e Zaniolo. Nel secondo tempo i giallorossi hanno alzato il piede dall'acceleratore e i toscani ne hanno approfittato per segnare due gol, ma grazie ai cambi di Mourinho la Roma chiude il match senza troppi spettri. Terzo successo consecutivo per i giallorossi. In attesa che il mercato porti nuovi rinforzi all'altezza di Oliveira, ora guardare in alto forse non è più un atto di superbia.
(Gasport)
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Devo dire che rugani ha giocato 6 partite in 17 giorni, e ad eccezione di roma ,è andato sempre oltre la sufficienza
Sì. Pure De Sciglio fa il suo. Tutto sommato questo tipo di calciatori (non di prima linea) stanno sudandosi la maglietta.
Consapevole dei buchi, delle assenze (Chiesa, non pincopallino), delle mancanze (i goal di Ronaldo), delle insufficienze (di un intero reparto mal assemblato come il centrocampo) Allegri sta applicando un feroce pragmatismo che sta tenendo a galla la baracca...ma i limiti strutturali ti condannano comunque alla opacità, per cui, se non hai il motore per sorpassare, puoi solo affidarti alla speranza che davanti qualcuno si ingolfi.
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Tacci loro, ad acqua e guttalax dovrebbero campà ste pippe.
il problema e' la testa, manca quella. Poi non so certo fenomeni ma se giochiamo con le figurine la Roma se la gioca per i primi 4 posti eh, soprattutto con gli innesti del buttafuori inglese e sergio oliveira. Il problema non so manco le riserve che non saranno fenomeni ma manco pippe ar sugo da giustifica 6 go dar Bode.
Purtroppo Trigoria e' come na casa infestata da fantasmi: ce entri dentro e vedi li spettri de CR7 e Robben che se aggirano per i corridoi, o de Ranieri che piagne dopo il 4 a 3 da 0 3 a Genova, o de Eriksson che cammina mestamente dopo aver perso col Lecce gia retrocesso.... e poi potrei continua pe ore.
Il retaggio de anni de sfighe e malagestione ce lo portamo appresso e ogni volta che le cose parono anda bene, basta na cosa che va male pe fa usci fori tutti i fantasmi. Ce vorrebbe na damnatio memoriae de tutto cio che e' stato, cambia nome e riparti da zero come na squadra nova.
il problema e' la testa, manca quella. Poi non so certo fenomeni ma se giochiamo con le figurine la Roma se la gioca per i primi 4 posti eh, soprattutto con gli innesti del buttafuori inglese e sergio oliveira. Il problema non so manco le riserve che non saranno fenomeni ma manco pippe ar sugo da giustifica 6 go dar Bode.
Purtroppo Trigoria e' come na casa infestata da fantasmi: ce entri dentro e vedi li spettri de CR7 e Robben che se aggirano per i corridoi, o de Ranieri che piagne dopo il 4 a 3 da 0 3 a Genova, o de Eriksson che cammina mestamente dopo aver perso col Lecce gia retrocesso.... e poi potrei continua pe ore.
Il retaggio de anni de sfighe e malagestione ce lo portamo appresso e ogni volta che le cose parono anda bene, basta na cosa che va male pe fa usci fori tutti i fantasmi. Ce vorrebbe na damnatio memoriae de tutto cio che e' stato, cambia nome e riparti da zero come na squadra nova.
avete letteralmente buttato nel cesso la possibilità di giocarvela regalando 3 punti alla Juventus. Cojoni
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