Interventologi, psicologi, giudici e giurie...sono e stanno precipitandosi tutti contro l'imputato Serra, reo di aver negato il (chiaro) vantaggio al Milan sull'azione che avrebbe portato al goal contro lo Spezia.
Sopra ogni altra considerazione quello che resta, e che nessuno dice, è un dato con un rilievo gravido di disturbanti conseguenze: se sbagli contro una grande subirai questo gigantesco processo mediatico senza difesa.
In questi ultimi turni non ricordo lo stesso schieramento meditico contro chi ha arbitrato le Udinese, i Cagliari, i Venezia, che pure hanno lamentato di aver subito decisivi errori arbitrali, nè ricordo l'AIA "proteggere" l'arbitro fermandolo per qualche turno.
La famosa suddittanza psicologica è questa: se sbagli contro certe squadre subisci dei provvedimenti e una marea di fango mediatico, con articoli sui giornali che vanno addirittura a ricostruire la tua vita privata, il tuo passato, i tuo hobby, la tua professione, tutto quanto non ha assolutamente attinenza col tuo ruolo arbitrale.
E' così che nasce il condizionamento verso la classe arbitrale e il soggetto arbitro, il vero vaso di coccio in mezzo ad una batteria di cannoni di acciaio - televisioni, grandi giornali, giornalisti e tutto l'armamentario.
Serra ha sbagliato...come hanno sbagliato centinaia di arbitri prima di lui...come sbagliano tutti i giorni su tutti i campi di calcio. Come sbagliano presidenti, direttori sportivi quando acquistano dei cessi, allenatori, giocatori e anche i giornalisti, che ormai altro non sono che una estensione degli ultras e dunque con nessuna credibilità.
Il calcio è un frullatore dove rischi di essere maciullato se non hai le spalle larghe e il pelo sullo stomaco. Per fare l'arbitro devi essere caratterialmente formato e Serra non lo è, lo ha dimostrato anche in campo quando si è fatto prendere dallo shock. A 39 anni sei un uomo, non un "ragazzino", come continuano a definirlo i giornali: Serra non è (più) adatto ad arbitrare non perchè gli è partito il fischio sul vantaggio ma perchè non ha la testa per arbitrare, è condizionabile: la prossima volta ci penserà diecimila volte prima di fischiare contro una grande squadra, terrorizzato dalle conseguenze: è condizionabile, va dismesso.
La domanda da porsi è quanti Serra ci sono in giro...e perchè l'associazione degli arbitri e la federazione non li difendano da questi attacchi fuori misura e condizionanti. Ci si lamenta della mancanza delle vocazioni, si chiedano perchè oggi un ragazzino ha orrore di diventare arbitro: manderanno gli allenatori ad arbitrare? Il fischietto vuol tenerlo un giocatore? Vogliono dirigere le partite i giornalisti-ultras? Andrebbe meglio?
Sopra ogni altra considerazione quello che resta, e che nessuno dice, è un dato con un rilievo gravido di disturbanti conseguenze: se sbagli contro una grande subirai questo gigantesco processo mediatico senza difesa.
In questi ultimi turni non ricordo lo stesso schieramento meditico contro chi ha arbitrato le Udinese, i Cagliari, i Venezia, che pure hanno lamentato di aver subito decisivi errori arbitrali, nè ricordo l'AIA "proteggere" l'arbitro fermandolo per qualche turno.
La famosa suddittanza psicologica è questa: se sbagli contro certe squadre subisci dei provvedimenti e una marea di fango mediatico, con articoli sui giornali che vanno addirittura a ricostruire la tua vita privata, il tuo passato, i tuo hobby, la tua professione, tutto quanto non ha assolutamente attinenza col tuo ruolo arbitrale.
E' così che nasce il condizionamento verso la classe arbitrale e il soggetto arbitro, il vero vaso di coccio in mezzo ad una batteria di cannoni di acciaio - televisioni, grandi giornali, giornalisti e tutto l'armamentario.
Serra ha sbagliato...come hanno sbagliato centinaia di arbitri prima di lui...come sbagliano tutti i giorni su tutti i campi di calcio. Come sbagliano presidenti, direttori sportivi quando acquistano dei cessi, allenatori, giocatori e anche i giornalisti, che ormai altro non sono che una estensione degli ultras e dunque con nessuna credibilità.
Il calcio è un frullatore dove rischi di essere maciullato se non hai le spalle larghe e il pelo sullo stomaco. Per fare l'arbitro devi essere caratterialmente formato e Serra non lo è, lo ha dimostrato anche in campo quando si è fatto prendere dallo shock. A 39 anni sei un uomo, non un "ragazzino", come continuano a definirlo i giornali: Serra non è (più) adatto ad arbitrare non perchè gli è partito il fischio sul vantaggio ma perchè non ha la testa per arbitrare, è condizionabile: la prossima volta ci penserà diecimila volte prima di fischiare contro una grande squadra, terrorizzato dalle conseguenze: è condizionabile, va dismesso.
La domanda da porsi è quanti Serra ci sono in giro...e perchè l'associazione degli arbitri e la federazione non li difendano da questi attacchi fuori misura e condizionanti. Ci si lamenta della mancanza delle vocazioni, si chiedano perchè oggi un ragazzino ha orrore di diventare arbitro: manderanno gli allenatori ad arbitrare? Il fischietto vuol tenerlo un giocatore? Vogliono dirigere le partite i giornalisti-ultras? Andrebbe meglio?
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