Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    GIORNATA N. 22
    Sabato 15 gennaio 2022
    Sampdoria – Torino 1-2
    Salernitana – Lazio 0-3
    Juventus – Udinese 2-0

    Domenica 16 gennaio 2022
    Sassuolo – Verona 12.30
    Venezia – Empoli 15.0
    Roma – Cagliari 18.00
    Atalanta – Inter 20.45

    Lunedì 17 gennaio 2022
    Bologna – Napoli 18.30
    Milan – Spezia 18.30
    Fiorentina – Genoa 20.45
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Troppo squilibrio tra grandi e piccole, un sabato noioso

      di Massimo Mauro

      La pochezza dell'Udinese l'ha resa la squadra ideale da incontrare dopo la sconfitta in Supercoppa contro l'Inter. Comunque la Juve ha giocato una discreta partita ed ha vinto meritatamente. Anche Allegri ha gestito in maniera adeguata i cambi: Kean ad esempio non mi è dispiaciuto nel primo tempo, Arthur nel secondo quando è entrato si è integrato bene con Bentancur. Però insomma, l'Udinese con una prestazione del genere non poteva mettere in discussione la vittoria della Juventus. Penso che comunque la squadra di Allegri migliorerà, anche perché ha toccato livelli di gioco troppo bassi per i suoi standard. Ma Atalanta, Napoli, Inter e Milan sono superiori e per raggiungere il quarto posto i bianconeri dovranno fare un grande finale e sperare che una davanti si pianti.

      La Lazio ha vinto ancora più facilmente con la Salernitana, che però non era nelle condizioni di giocare. Se alle squadre piccole levi anche un sacco di giocatori per questioni legate al Covid, non vanno da nessuna parte.

      Troppo squilibrio tra grandi e piccole, è stato un sabato di calcio italiano troppo noioso. Per fortuna ho visto il Torino vincere con la Sampdoria: quella granata è stata l'unica squadra che mi ha divertito. Juric ha portato gioco e mentalità, ha inoltre una pattuglia di centrocampisti niente male. E poi Singo lo prenderei. Chiaro, ha bisogno di spazio, ma è forte, potente, anche rapido sullo stretto. Penso che in una grande squadra ci starebbe bene.

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        Dybala fa gol e non esulta in Juventus-Udinese: la polemica per il mancato rinnovo

        Dopo la rete dell’1-0, Paulo Dybala non esulta e guarda dritto verso la tribuna, dove sono i dirigenti: l’argentino è infastidito dalle punture dell’ad Arrivabene e dal rinvio della firma

        Sguardo alto, di ghiaccio, occhi rivolti verso la tribuna. Paulo Dybala segna il gol del vantaggio in Juventus-Udinese e non esulta. I compagni gli si avvicinano, provano a capire se ha voglia di festeggiare, ma niente. Quasi si svincola dall’abbraccio di Bentancur e Arthur, si tiene lontano dalla Curva, accenna una corsa verso il centro del campo. E ancora gira la testa, lo sguardo che va dritto sugli spalti, come una sfida. Arriva Pellegrini, gli salta sulle spalle, ma è solo una piccola distrazione. Gli occhi di Paulo tornano fissi sulla tribuna. Dove il vicepresidente Pavel Nedved sembra quasi in imbarazzo, si tocca nervoso la testa.

        La mascherina riesce a nascondere solo in parte l’espressione. Dybala è infastidito, evidentemente, per le continue paternali di Maurizio Arrivabene. Si sente preso di mira in pubblico, deluso per il ritardo nella firma del nuovo contratto, nonostante tra le parti ci sia stata una stretta di mano a inizio ottobre. «Voglio vedere carattere, grinta e voglia di vincere. Chi porta il numero 10 nella Juve deve rendersi conto del peso che ha questo numero per noi — le ultime parole dell’a.d. sull’argentino —. Il discorso che ho fatto su di lui vale per tutti». E ancora: «Ognuno deve guadagnarsi il proprio posto in squadra e deve dimostrare il valore che gli si dà».

        Dal 1 gennaio Dybala è libero di firmare con un’altra squadra, ma al momento non ci sono segnali di ripensamento sul sì detto mesi fa a Madama. Però le pretendenti aumentano: l’Inter di Marotta, il Tottenham di Conte, due ex juventini innamorati del 10 argentino e pronti a fare uno sgarbo a Madama, ma anche il Barcellona e l’Atletico, stanno alla finestra. Dybala, intanto, inizia a rispondere sul campo.


        CorSera
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          Atalanta-Inter, formazioni e dove vederla in tv: Sanchez dall’inizio

          Inzaghi deciso a cambiare rispetto alla finale di Supercoppa contro la Juve. Darmian dovrebbe sostituire Dumfries, davanti il cileno in coppia con uno tra Dzeko e Lautaro

          L’Inter ha tante certezze e più di una speranza. La vittoria in Supercoppa ha gonfiato l’autostima e Simone Inzaghi è convinto abbia dato «più consapevolezza». Serve respirare forte per sedersi tranquilli sul lettino del dentista Gasperini e affrontare l’Atalanta, per farlo è necessario «sbollire l’entusiamo del successo sulla Juventus e pensare che ci giochiamo uno scontro scudetto».

          Inzaghi è il simbolo della speranza, veste i panni dell’allenatore ma ha il physique du rôle e l’eloquio da portavoce della Santa Sede. Parole basse, calme, mai una di troppo né troppo poco, la giusta misura. La prima certezza dell’Inter è lui, l’altra è Alexis Sanchez. Il cileno, dopo aver giustiziato la Juve, potrebbe ripartire oggi titolare al fianco di Lautaro: il ballottaggio tra lui e Dzeko resta aperto. «Sanchez è stato determinante, è un grandissimo giocatore», gongola Padre Simone.


          Un altro pilastro nerazzurro è la panchina. L’azione del gol in Supercoppa ha coinvolto quattro cambi. «È partita da Correa, continuata con il cross di Dimarco, l’assist di Darmian e la rete di Sanchez», sottolinea Inzaghi, che non trascura Vidal, «entrato benissimo». La panchina è un’arma in più, i 18 giocatori andati in gol in questa stagione sono la certezza di avere una rosa coinvolta, produttiva e sempre sul pezzo.

          La speranza si chiama Paulo Dybala. Lo juventino è un pupillo da sempre dell’a.d. Beppe Marotta, portarlo all’Inter a fine stagione non è semplice, la trattativa da suggestione si è trasformata in ipotesi concreta, Inzaghi glissa. «Ho sentito e ho letto, ma non mi piace parlare di giocatori di altre squadre, parlo dei miei e sono contento». Andate in pace, se ne riparlerà.

          A Bergamo, dove non ci sarà il presidente Steven Zhang, l’Inter ha una doppia chance. Vincere significa spedire l’Atalanta a -11 e estrometterla dalla corsa scudetto. Significa anche conquistare un altro scontro diretto e dare l’ennesima prova di forza. «Sarà una partita fisica, la decideranno molto i duelli. Contro certe squadre bisogna vincerli», avverte Inzaghi.

          Si incrociano due dei migliori attacchi del campionato, comanda l’Inter con 51 reti, l’Atalanta è terza con 44. La differenza sta nella difesa, quella nerazzurra è la seconda più impenetrabile della serie A con appena 16 gol subiti, uno solo nelle ultime sette partite. Inzaghi si presenta sfoggiando una striscia di otto successi, Gasperini resta silenzioso alla vigilia, ma non ha un ruolino meno prestigioso: otto vittorie nelle ultime nove di serie A. Uno scontro tra titani. Il punto debole dell’Atalanta pare essere il suo stadio, dove ha raccolto solo tre successi in campionato, mentre l’Inter va a segno da 39 partite consecutive.

          È la sfida tra le due squadre che giocano meglio in Italia. La strada l’ha tracciata Gasperini, superato dall’Inter di Inzaghi che corre veloce verso lo scudetto e vuole seminare un’avversaria pericolosa.

          Bergamo, ore 20.45
          Atalanta (3-4-1-2): 1 Musso; 19 Djimsiti, 28 Demiral, 6 Palomino; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 13 Pezzella; 18 Pasalic; 9 Malinovskyi, 88 Muriel. All.: Gasperini
          Inter (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic, 20 Calhanoglu, 14 Perisic; 9 Dzeko, 7 Sanchez. All.: Inzaghi
          Arbitro: Massa
          Tv: ore 20.45 Dazn

          CorSera
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            Il commissario al borsello Arrivabene ha la grazia del porcHo: forse ne capisce di conti e di aziende ma di calcio e di equilibri calcistici zero. Le polemiche le ha difatti innescate lui con quelle continue scosse elettriche date alla rosa e indirittamente anche a Dybala...in una fase dove la squadra deve dare tutto (difatti Allegri, pur mentendo spudoratamente, la esalta, la difende, protegge i singoli pezzi) e con Dybala si sta contrattando il rinnovo...e in questa fase Arrivabene si mette a cianciare come l'ultimo dei tifosi di "attaccamento alla maglia" di "tenere più ai procuratori che alla squadra" come si sente solo in certe realtà provinciali.

            Ieri non si è fatto vedere prima della partita, speriamo non parli più.

            Chi dovrebbe intervenire è Agnelli ma ormai il presidente ha perso la bussola, non detta una linea direttiva o non si capisce quale essa sia (se c'è).

            Sì il Milan ha perso Donnarumma a zero, ma quello è un portiere e lo si sostituisce bene: Dybala è un 10, uno dei pochissimi che in questa squadra segnano. Considerando che al posto di Ronaldo non t'hanno portato Lewandosvsky ma Kean, agli juventini che fanno i duri e puri e si augurano l'immediata dipartita di Dybala vorrei ricordare quel piccolo particolare e il fatto che è meglio avere 11 mercenari che giocano bene per vincere che 11 fedelissimi alla maglia ma che sono un branco di scarsoni.

            Dybala prende già 7,5 milioni. Ne mancano 2,5 per fare 10. Rabiot coi bonus sta a 9, Ramsey ad 8: via sti due cessi ed ecco che di rinnovi alla Dybala ne puoi fare non uno ma due.

            La dirigenza è nel caos. Stanno combinando una puttaniata dietro l'altra esponendoci al ridicolo. Elkann l'azzeri.
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            • CRI PV
              Mufasa
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              Nello specifico sono dalla parte di dybala
              Gli è stato offerto il rinnovo, ha accettato le condizioni della Juve e adesso si rimangano la parola e in più Arrivabene ci mette il carico e un giorno si e un giorno no

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              • Sean
                Csar
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                Calciomercato, Vlahovic-Fiorentina, il braccio di ferro continua. Commisso vuole venderlo subito

                L’attaccante serbo, 16 gol in serie A in questa stagione, fa muro: non vuole rinnovare e non vuole neanche andare via subito. L’Arsenal ha offerto 60 milioni più il riscatto di Torreira

                È una partita a scacchi, un lungo braccio di ferro fatto di sguardi incupiti, provocazioni abbozzate e verità mai dette. Dusan Vlahovic e la Fiorentina sono separati in casa. Un legame ogni giorno più sfilacciato che, miracolosamente, non condiziona l’attimo fuggente della partita. Il serbo, faccia d’angelo e cuore di pietra, è inappuntabile, sia negli allenamenti che in partita. 16 gol in serie A, 19 con la Coppa Italia, Vlahovic sinora è stato più forte delle stoccate del presidente Commisso e del pressing di Joe Barone che, ogni volta, prova a farlo uscire dall’angolo in cui si è rinchiuso.

                Dusan gioca all’attacco sul prato verde e in difesa appena la partita finisce. Segna a ripetizione e quando viene interrogato sul futuro glissa. Inscalfibile. Alla Fiorentina si sentono in trappola. E, come ha ammesso Barone prima della sfida di Coppa Italia con il Napoli, il club è pronto ad ascoltare proposte. La Fiorentina ha deciso: Vlahovic si vende, anche subito se arriva l’offerta giusta. Quella dell’Arsenal, 60 di milioni più il riscatto del centrocampista Torreira, valutato altri 15, è particolarmente allettante. E pazienza se questa scelta potrebbe penalizzare la squadra.


                Ma il serbo e il suo sfuggente entourage giocano un’altra partita. Il presidente Commisso è furioso: pensava di avere un rapporto privilegiato con il giovane campione e adesso si sente tradito. «È irriconoscente», sibila a ogni intervista. Credeva che quelle chiacchiere a bordo campo, tra un palleggio e l’altro, fossero propedeutiche al rinnovo del contratto da 4 milioni netti a stagione sino al 2025 con tanto di clausola rescissoria intorno a 70 milioni. Forse per quello Commisso ha rifiutato in estate i 60 milioni dell’Atletico Madrid. Ma Vlahovic a rinnovare non ci pensa proprio.

                Gennaio è l’ultima finestra utile per monetizzare al meglio la cessione. A giugno, a un anno dalla scadenza, la cifra è destinata a scendere. I viola hanno anche il sospetto che il centravanti potrebbe tenere duro sino al 2023 e poi andarsene a zero. Chi gli sta intorno racconta che ha altro in testa: trascinare la Fiorentina in Europa e poi salutare Firenze in estate. Magari rimanendo in Italia, anche se è corteggiato dai club più ricchi e famosi d’Europa.

                La questione avvelena la rinascita della Fiorentina tornata a lottare per l’Europa. Rocco, 72 anni e un patrimonio di 7 miliardi di dollari, si sente ferito. Vlahovic è una delle tante spine, insieme alle polemiche sullo stadio Franchi e all’inchiesta della procura federale per le dichiarazioni su Inter e Juventus. Il problema sono sempre i soldi. Nel caso di Vlahovic anche l’ambizione della giovane stella. Trovare un accordo pare impossibile. I viola intendono cederlo subito e, magari, affiancare al neo acquisto Piatek il giovane talento argentino Julian Alvarez. Italiano sta nel mezzo e per adesso si gode la rabbia del suo bomber. Lunedì sera nel posticipo contro il Genoa, l’acciaccato Vlahovic proverà a rispondere a Immobile, che lo ha scavalcato nella classifica dei cannonieri e a rilanciare la Fiorentina, senza vittorie da tre partite.

                CorSera
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                • Nasser95
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
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                  Ieri non si è fatto vedere prima della partita, speriamo non parli più.

                  Chi dovrebbe intervenire è Agnelli ma ormai il presidente ha perso la bussola, non detta una linea direttiva o non si capisce quale essa sia (se c'è).

                  Sì il Milan ha perso Donnarumma a zero, ma quello è un portiere e lo si sostituisce bene: Dybala è un 10, uno dei pochissimi che in questa squadra segnano. Considerando che al posto di Ronaldo non t'hanno portato Lewandosvsky ma Kean, agli juventini che fanno i duri e puri e si augurano l'immediata dipartita di Dybala vorrei ricordare quel piccolo particolare e il fatto che è meglio avere 11 mercenari che giocano bene per vincere che 11 fedelissimi alla maglia ma che sono un branco di scarsoni.

                  Dybala prende già 7,5 milioni. Ne mancano 2,5 per fare 10. Rabiot coi bonus sta a 9, Ramsey ad 8: via sti due cessi ed ecco che di rinnovi alla Dybala ne puoi fare non uno ma due.

                  La dirigenza è nel caos. Stanno combinando una puttaniata dietro l'altra esponendoci al ridicolo. Elkann l'azzeri.
                  Sean, ma su Dybala, non ha tutti i torti, non puoi dare 10 milioni a un giocatore che fa 1 partita si e 3-4 partite fuori, a prescindere dai due bidoni strapagati (che sicuramente verranno venduti.), a quanto pare la politica aziendale è diminuire il monte ingaggi, e anche se tu dessi 10 milioni a Dybala, e magari non gioca come sperato, ti rimane nel groppone, e non puoi neanche venderlo

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                  (ride)

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                  • topscorer
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                    • Oct 2012
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                    • Paradiso Scampia
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                    Dal 1897 i giocatori vanno, la Juventus resta.
                    Originariamente Scritto da BLOOD black
                    per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                    • Sean
                      Csar
                      • Sep 2007
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                      Se su Dybala ci punti la questione dei soldi, come diceva Zibì, cade - e pure quella degli infortuni, perchè pure Chiesa pare fragile: non è che puoi metterti a venderli tutti quelli che si infortunano...a meno che non siano come Ramsey, ovvero il non plus ultra da quel punto di vista.

                      La questione non è mai vendere ma chi comprare. Se al posto di Dybala arriva Vlahovic niente da dire: grazie e arrivederci. Se al posto di Dybala ti portano i Frattesi e gli Scamacca allora ti ridimensioni...contando poi che pure de Ligt forse è in partenza.

                      Fai tabula rasa. Tutto questo per i 2,5 milioni di differenza tra richiesta e offerta? Per tenere il principio? L'unico principio che esiste nel calcio è fare squadre competitive e vincere senza far passare 5 o 10 anni. Il resto è tutta letteratura d'appendice buona per i pasionari.
                      ...ma di noi
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                      • Fabi Stone
                        Bodyweb Senior
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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Se su Dybala ci punti la questione dei soldi, come diceva Zibì, cade - e pure quella degli infortuni, perchè pure Chiesa pare fragile: non è che puoi metterti a venderli tutti quelli che si infortunano...a meno che non siano come Ramsey, ovvero il non plus ultra da quel punto di vista.

                        La questione non è mai vendere ma chi comprare. Se al posto di Dybala arriva Vlahovic niente da dire: grazie e arrivederci. Se al posto di Dybala ti portano i Frattesi e gli Scamacca allora ti ridimensioni...contando poi che pure de Ligt forse è in partenza.

                        Fai tabula rasa. Tutto questo per i 2,5 milioni di differenza tra richiesta e offerta? Per tenere il principio? L'unico principio che esiste nel calcio è fare squadre competitive e vincere senza far passare 5 o 10 anni. Il resto è tutta letteratura d'appendice buona per i pasionari.
                        Eh ma voi della Juventus siete boccuccia de fregna...
                        Non dico al primo, soprattutto dopo un filotto di 9...ma già al secondo anno senza scudetto, iniziate a voler "svegliare" la dirigenza.
                        78 scudetti, 45 coppe Italia, 36 Supercoppa e tutto in Europa.
                        "Sveglia Dirigenzaaaaaa"!!!

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                        • Sean
                          Csar
                          • Sep 2007
                          • 119985
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Se al tifoso non resta almeno la facoltà di fustigare chi sta in alto per non farli adagiare sullo scendiletto della mediocrità, che rimane al povero disgraziato trasformato in "cliente"?

                          I tifosi, che grazie al rapporto sensibile che li lega alla squadra percepiscono tutto pur non stando dentro alle meccaniche, hanno l'obbligo di mugugnare se le cose non vanno bene e se si stanno prendendo vie e decisioni che da non bene ti porteranno proprio al male...e dopo i due anni di attesa diventano 3 e poi magari pure 5 o 6.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • CRI PV
                            Mufasa
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                            • esperto a 360°
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                            Originariamente Scritto da Nasser95 Visualizza Messaggio
                            Sean, ma su Dybala, non ha tutti i torti, non puoi dare 10 milioni a un giocatore che fa 1 partita si e 3-4 partite fuori, a prescindere dai due bidoni strapagati (che sicuramente verranno venduti.), a quanto pare la politica aziendale è diminuire il monte ingaggi, e anche se tu dessi 10 milioni a Dybala, e magari non gioca come sperato, ti rimane nel groppone, e non puoi neanche venderlo

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                            Non si sta discutendo di quanto meriti dybala
                            Ma se gli hanno offerto 1 o 20 non cambia e lui ha accettato
                            Adesso non ti puoi rimangiare la parola, o nel caso, ha ragione il giocatore ad incazzarsi

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
                              • 119985
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                              Le cose pare stiano così: gli avevano fatto una offerta di 8+2 di bonus con Dybala propenso ad accettare. Poi ultimanente hanno (la dirigenza) congelato tutto perchè vogliono discutere i rinnovi solo a marzo, capendo che piega prenderà la stagione e come renderanno i singoli.

                              L'aggravio sulla retromarcia è dato da Arrivabene che nel frattempo davanti alle tv non si trattiene (e da qui si capisce quanto sia digiuno di cose di calcio) e ha rilasciato le dichiarazioni che sappiamo, assolutamente inutili e controproducenti.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Fabi Stone
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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Se al tifoso non resta almeno la facoltà di fustigare chi sta in alto per non farli adagiare sullo scendiletto della mediocrità, che rimane al povero disgraziato trasformato in "cliente"?

                                I tifosi, che grazie al rapporto sensibile che li lega alla squadra percepiscono tutto pur non stando dentro alle meccaniche, hanno l'obbligo di mugugnare se le cose non vanno bene e se si stanno prendendo vie e decisioni che da non bene ti porteranno proprio al male...e dopo i due anni di attesa diventano 3 e poi magari pure 5 o 6.
                                Fortunatamente per te, Sean...certe cose non le puoi capire.

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