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Parrebbe esserci una grossa offerta dell'Arsenal per Vlahovic per averlo subito adesso a gennaio: 70 (+ 10 di bonus) milioni alla Fiorentina, 10 di contratto a lui e 10 ai procuratori.
Sicuro non siano sterline?
Io ho letto di 100milioni dall' Arsenal.
Originariamente Scritto da BLOOD black
per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....
Ho letto in euro ma può essere benissimo in sterline. Le prime notizie sono sempre confuse su certi dettagli.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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Venezia-Milan, le formazioni e dove vederla: gioca Ibra con Leao, vicino al rinnovo
L’obiettivo di Pioli è continuare ad accelerare: i rossoneri puntano a fare il pieno fra oggi e il 17 contro lo Spezia, confidando in una contemporanea frenata dell’Inter capolista . Maldini: «Anche i rinnovi di Bennacer e Theo sono ben avviati»
L’operazione rimonta del rinato Milan passa dal Penzo, lo stadio sull’acqua, 109 anni portati non benissimo che ne fanno il secondo impianto più vecchio d’Italia dopo Marassi, 111. Pioli e i suoi ci arriveranno in tarda mattinata col vaporetto, come i turisti, ma con intenzioni nettamente più bellicose: dopo il vigoroso successo sulla Roma di Mou, l’obiettivo è continuare ad accelerare. Niente più slogan, i discorsi sullo scudetto sono stati per ora saggiamente silenziati, almeno in pubblico, ma lo snodo è di quelli che possono segnare la stagione: i rossoneri puntano a fare il pieno fra oggi e il 17 contro lo Spezia, confidando in una contemporanea frenata dell’Inter capolista che invece se la dovrà vedere con Lazio e Atalanta. I nerazzurri erano e restano più forti, ma l’equilibrio è sottile. E la stagione lunga.
«Noi siamo pronti, vogliamo fare più punti possibile e poi a fine anno tireremo le somme» dice Pioli, che anche oggi dovrà fare a meno di ben 10 giocatori fra Covid, Coppa d’Africa e infortuni. In difesa torna la strana coppia Kalulu-Gabbia, che con la Roma se l’è cavata, mentre davanti toccherà a un Ibrahimovic furioso per l’ennesimo rigore sbagliato. In gran forma è invece Leao, che a breve allungherà il contratto fino al 2026: lo stipendio gli verrà triplicato, guadagnerà 4 milioni più bonus. Se li merita. «Anche i rinnovi di Hernandez e Bennacer sono molto ben avviati» fa sapere Maldini. Bene così: dopo aver perso a zero Donnarumma, Calhanoglu e probabilmente anche Kessie, che a giugno saluterà, ora ci si muove finalmente per tempo. Una cosa è certa: vincere, come sempre, aiuta a convincere. Ecco perché il Milan deve continuare ad accelerare: l’Inter corre, sì, ma per arrendersi è presto. Arriverà uno stopper, ma l’affare Botman si complica: troppi i 35 milioni chiesti dal Lille, si valutano anche Sarr del Chelsea e Disasi del Monaco.
Sul mercato serve stringere, numericamente il Milan in difesa è in chiara difficoltà. Prima però c’è il Venezia, che al di là del traghetto e delle foto da postare su Instagram non sarà affatto una passeggiata. «Buta ’a bala in Laguna» gridavano una volta i tifosi del Penzo quando c’era da perdere tempo. Ma questo è un altro Venezia. Zanetti, tecnico giovane e promettente, ama un calcio propositivo, tutto corsa e pressing: «Possiamo metterli in difficoltà», assicura. Occhio ad Aramu: ha colpi e classe.
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Inter-Lazio, le formazioni e dove vederla in tv: Dzeko in panchina
Inzaghi recupera l’attaccante, ma dovrebbe partire con la coppia Lautaro-Sanchez. Dubbio a centrocampo, in ballottaggio Gagliardini e Vidal. Lazio con Immobile
Il passato non è poi così lontano. Simone Inzaghi contro la Lazio non è mai una sfida qualunque. Un po’ per i 21 anni trascorsi in casa biancoceleste e un po’ di più perché l’unica sconfitta in campionato l’Inter l’ha rimediata proprio a Roma contro la squadra di Sarri, inaffidabile come una Formula 1, capace di fare un giro record ma pure di fondere alla prima curva. Rimasti a guardare gli altri giocare nel giorno della Befana, i nerazzurri comandano ma hanno il Milan addosso, devono riprendere la brillante corsa che prima della sosta aveva portato sette vittorie di fila, zero reti nelle ultime sei partite e messo in mostra un gioco superiore e divertente.
La visita del presidente Steven Zhang, salito ad Appiano Gentile per cenare con la squadra, parlare e caricare Inzaghi, con cui si è complimentato, è uno stimolo in più per i campioni d’Italia, di nuovo al completo con il rientro di Dzeko, tornato negativo ma stasera probabilmente dirottato all’inizio in panchina. In un San Siro per l’ultima volta a capienza allargata in campionato, Sarri è un personaggio in cerca d’identità, chiede ai suoi «una partita di grande coraggio per svoltare» e provare a rilanciarsi in una stagione piena di fastidiosi up and down.
Pur priva dello squalificato Calhanoglu e dei suoi colpi da calcio piazzato, l’Inter schiera il miglior attacco della stagione (49 reti) contro una delle peggiori difese della serie A con 37 gol al passivo. Al fianco di Lautaro dovrebbe esserci ancora Sanchez, in mezzo Gagliardini è leggermente favorito nel ballottaggio con Vidal. La partita contro la Lazio alza il sipario su un ciclo terribile di gare per gli uomini di Inzaghi. Una serie di scontri diretti da brividi. Il calendario è una parete da scalare senza rete e mercoledì propone la finale di Supercoppa contro una Juventus affannata e affamata di rivincita. A seguire la trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, gli ottavi di Coppa Italia, un po’ di relax con il Venezia, prima di chiudere il cerchio di fuoco con Milan, Napoli e Liverpool. In un mese l’Inter avrà più chiaro il suo futuro, se a far da battistrada sarà ancora lei o se toccherà inseguire il Milan, unica avversaria decisa e capace di stare in scia.
Per l’Inter l’anno che verrà comincia oggi, con l’obiettivo di un mini Triplete: Supercoppa, Coppa Italia e scudetto della seconda stella. Scordato il passato, Inzaghi guarda speranzoso al futuro, aspettando di mietere successi e un prolungamento di contratto.
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