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Tanto non ci puoi fare niente. L'unica è giocare e sperare di vincere. Inutile attaccarsi a questa o quella interpretazione delle norme...è il caos completo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Speriamo che le feste non ci abbiano fatto perdere il filo che si stava a fatica ritrovando. Vediamo un pò come va.
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Gran acquisto davvero ..
Donnarumma rimpianto zero direi, anzi..
Meno di 0 davvero.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Allegri metti Dybala, non andiamo a difendere il pareggio.
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Per chi la sta vedendo, chi meriterebbe di vincere ?
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Prendiamoci questo pareggio che è meglio di niente.
Il Napoli è comunque una squadra, lo dimostra il gran girone di andata fatto. La Juve ha tantissimi difetti e sono di ordine strutturale, per cui è impossibile uscirne fuori: si andrà avanti così, con questo grigiore, senza guizzi, fino a fine stagione.
Un punto è meglio di zero.
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Questa squadra non può permettersi di schifare un Icardi, nemmeno se ha la panza.
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Lotta scudetto, gol e le solite farse del calcio italiano. La Serie A torna dimezzata dalla pandemia Covid, l’Inter resta al palo e senza avversario (il Bologna è stato bloccato dalla ASL) ma il Milan gioca eccome, ne fa tre alla Roma, la batte nettamente con i gol di Giroud, Messias e Leao mentre Ibrahimovic sbaglia pure un rigore.Dopo un periodo di appannamento e incertezza la sosta ha restituito al campionato un Milan più brillante e sicuro, che certo non si è arreso nell’ambizione scudetto di fronte all’allungo dell’Inter. Deludente la Roma di Mourinho, nel gioco e nella personalità: le espulsioni di Karsdorp e Mancini sono indice di tensione nervosa. Non c’è proprio pace per lo Special One…
Milan-Roma, la calma di Pioli e lo stress di Mourinho
I tre gol del Milan alla Roma (Giroud su rigore, Messias, Leao, più un rigore sbagliato da Ibrahimovic), sono soprattutto un segnale preciso all’ Inter. Che nell’opinione generale era ormai la squadra più forte in Serie A e per questo già predestinata allo scudetto per il solo fatto di aver riconquistato la vetta della classifica e cominciato ad accumulare qualche punto di distacco.
Certo, tutto viene più facile quando negli occhi c’è solo il Milan, mentre l’Inter passeggia sul campo del Bologna che non si è presentato in campo per via del blocco anti Covid ordinato dalla ASL La scena si è ripetuta anche con Fiorentina, Salernitana e Atalanta e hadato alla giornata una generale sensazione di farsa con tutte queste squadre che si sono messe in moto facendo finta di dover giocare per davvero ma ben sapendo invece, fin dall’inizio, che ben 4 partite non si sarebbero giocate.
Forse, alla fine di questa monca giornata di pallone, resta la convinzione che l’Inter sia ancora la squadra più forte e quotata, ma la sicurezza con cui la squadra di Pioli ha dominato la partita contro la squadra di Mourinho ci dice che probabilmente il Milan si è rimesso in carreggiata dopo un periodo abbastanza grigio in cui ha fortemente dubitato di se stesso e pagato un forte dazio nei confronti dell’altra metà di Milano. La calma e la seraficità di Pioli vincono sulle tensioni e gli stress di Mourinho. Non sarà vero in assoluto, ma oggi è così.
Pur avendo ogni tanto qualche picco di gioco e di orgoglio, ma con troppo poca continuità, nel momento clou sul finale della partita la Roma ha perso due giocatori (Karsdorp e Mancini) per espulsione, denunciando una evidente fragilità psicologica molto pericolosa. A quel punto sarebbe potuto andarle anche molto peggio. Il risultato è solo una proporzione, un’altra espressione matematica per dire che oggi tra il Milan e la Roma ci sono 13 punti di differenza. Che si vedono e si sentono quasi tutti.
SERIE A 2021-2022 Giornata n. 20 Giovedì 6 gennaio 2022 Bologna - Inter (non disputata su blocco imposto dall'ASL al Bologna per contagi Covid) Sampdoria - Cagliari 1-2 (18' Gabbiadini S, 55' Deiola C, 71' Pavoletti C) Lazio - Empoli 3-3 (6' Bajrami rig. E, 8' Zurkowski E, 14' Immobile L, 66' Milinkovic Savic L, 75' Di Francesco E, 90'+3' Milinkovic Savic L) Spezia - Verona 1-2 (59' Caprari V, 70' Caprari V, 85' Erlic S) Atalanta - Torino (non disputata su blocco imposto dall'ASL al Torino per contagi Covid) Sassuolo - Genoa 1-1 (7' Destro G, 55' Berardi S) Milan - Roma 3-1 (8' Giroud M, 17' Messias M, 40' Abraham R, 82' Leao R) Salernitana - Venezia (non disputata su blocco imposto dall'ASL alla Salernitana per contagi Covid) Fiorentina - Udinese (non disputata su blocco imposto dall'ASL all'Udinese per contagi Covid) Juventus - Napoli 1-1 (23' Mertens N, 54' Chiesa J) *** Milan-Roma, la calma di Pioli e lo stress di Mourinho I tre gol del Milan alla Roma (Giroud su rigore, Messias,
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«nessun vincolo univa questi morti
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Juve-Napoli era a forte rischio ma alla fine si è giocata, in un perfetto equilibrio tra i gol di Mertens e Chiesa e le ansie e pressioni di mercato che riguardano Morata e Insigne. Sul fronte Covid il Napoli ha sfidato lo stop della ASL, facendo giocare ugualmente Lobotka, Zielinski e Rrhamani nonostante non fossero in regola con le norme sulla quarantena. Insomma il caos regna sempre più sovrano: la situazione è grave, ma non è seria.
Juve-Napoli, la situazione è grave, ma non è seria
Il Covid non ci ha negato invece Juventus-Napoli che alla vigilia era una delle partite maggiormente a rischio, si è giocata regolarmente a differenza dello scorso anno quando questa stessa partita fu al centro di diatribe, guerre legali e di religione per lunghi mesi. Che non possiamo considerare oggettivamente concluse, anzi direi che stiamo da punto e a capo…
La divaricazione che c’è stata tra Milan e Roma non si è vista tra Juventus e Napoli, che venendo anche loro da situazioni delicate, e non solo per motivi strettamente di campo – i due club ad esempio sono fortemente coinvolti sul mercato – hanno cercato la vittoria ma si sono anche molto preoccupate di evitare quella sconfitta che difficilmente avrebbero potuto sopportare. Un gol degli uomini migliori – Mertens e Chiesa – e in parte anche somiglianti e poi la conservazione di uno statu quo più agevole di certe rischiose avventure attaccando scriteriatamente all’arma bianca.
In linea di massima, considerate anche le tante assenze e le condizioni di partenza, un buon punto per il Napoli eabbastanza stiracchiato per la Juventus, squadra che continua ad essere decisamente problematica.
Per rimanere al mercato immagino che molti si siano convinti che oggi come oggi la Juve potrebbe benissimo fare a meno di Morata, mentre il Napoli superare agevolmente il dispiacere dell’addio di Insigne che se ne va a far soldi a Toronto. Possiamo biasimarlo quanto ci pare poi bisognerebbe vedere , all’atto pratico, quanti di noi avrebbero fatto una scelta diversa se fossimo stati al posto suo. Al cuore e a portafoglio non si comanda…
Per Allegri l’affare Morata al Barcellona non s’ha da fare, ma forse solo perché non c’è possibilità di rimediare attaccanti migliori. Anzi è quello che ha espressamente detto. Ma se magari si presentasse nei prossimi giorni quest’eventualità, non sarei così sicuro di rivedere in partita un Morata che nella sostanza oggi non fa differenza alcuna. All’uscita dal campo il commentatore di DAZN – mi pare fosse Montolivo – non riusciva a dargli un voto. Per cavarsela con un classico “si è dato tanto da fare…”
Si è giocato, evviva, ma il Napoli – con la scusa che avesse ben sei sette altri indisponibili – ha schierato ugualmente in campo i tre giocatori – Lobotka, Rrhamani e Zielinski – che la ASL gli aveva proibito di far giocare e anzi ordinato di mettere addirittura in quarantena, perché non avendo ancora la terza vaccinazione sono stati a contatto con compagni positivi. Questo sarebbe quello che nelle stesse condizioni accadrebbe e anzi sarebbe addirittura doveroso e responsabile per ognuno di noi.
Ma si conferma, una volta di più, che le leggi del calcio non sono le stesse di tutti gli altri. E quand’anche lo fossero, chissenefrega. Pensate come la prenderanno Draghi, ministri competenti e relativi comitati scientifici quando il calcio gli chiederà indignato “uniformità!” sulle decisioni delle ASL che il calcio solennemente disconosce a differenza di tutti gli altri.
Per non insistere con i soliti discorsi e farla breve mi pare, in sostanza, che qui ognuno faccia come gli pare e come meglio gli conviene.
Ho sentito in TV da un caro amico collega – Marco Cherubini – una notissima citazione che calza a pennello e che gli rubo sfacciatamente: “Direbbe Flaiano, la situazione è grave ma non è seria”.
SERIE A 2021-2022 Giornata n. 20 Giovedì 6 gennaio 2022 Bologna - Inter (non disputata su blocco imposto dall'ASL al Bologna per contagi Covid) Sampdoria - Cagliari 1-2 (18' Gabbiadini S, 55' Deiola C, 71' Pavoletti C) Lazio - Empoli 3-3 (6' Bajrami rig. E, 8' Zurkowski E, 14' Immobile L, 66' Milinkovic Savic L, 75' Di Francesco E, 90'+3' Milinkovic Savic L) Spezia - Verona 1-2 (59' Caprari V, 70' Caprari V, 85' Erlic S) Atalanta - Torino (non disputata su blocco imposto dall'ASL al Torino per contagi Covid) Sassuolo - Genoa 1-1 (7' Destro G, 55' Berardi S) Milan - Roma 3-1 (8' Giroud M, 17' Messias M, 40' Abraham R, 82' Leao R) Salernitana - Venezia (non disputata su blocco imposto dall'ASL alla Salernitana per contagi Covid) Fiorentina - Udinese (non disputata su blocco imposto dall'ASL all'Udinese per contagi Covid) Juventus - Napoli 1-1 (23' Mertens N, 54' Chiesa J) *** Milan-Roma, la calma di Pioli e lo stress di Mourinho I tre gol del Milan alla Roma (Giroud su rigore, Messias,
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Bologna – Inter
(non disputata su blocco imposto dall’ASL al Bologna per contagi Covid)
Sampdoria – Cagliari 1-2 Lazio – Empoli 3-3
Spezia – Verona 1-2
Atalanta – Torino
(non disputata su blocco imposto dall’ASL al Torino per contagi Covid)
Sassuolo – Genoa 1-1 Milan – Roma 3-1
Salernitana – Venezia
(non disputata su blocco imposto dall’ASL alla Salernitana per contagi Covid)
Fiorentina – Udinese
(non disputata su blocco imposto dall’ASL all’Udinese per contagi Covid)
Juventus – Napoli 1-1
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A un certo punto sembrava che Juventus-Napoli si giocasse al Maradona. Il Napoli teneva palla difendendo alto e pressando in avanti. La Juve giocava completamente in contropiede, aspettando qualche giocata di Chiesa sui lanci lunghi che a turno facevano Cuadrado, Locatelli e McKennie. Comunque il pari ci sta, anche perché qualunque altro risultato fosse uscito lo avremmo definito bugiardo.
Il problema della Juve è che i tre difensori più Cuadrado non sono capaci di gestire la palla come hanno fatto quelli del Napoli, e il 'povero' Locatelli ha dovuto correre a destra e sinistra per tappare i buchi, vista la costante inferiorità a centrocampo dove Lobotka e Demme sono stati perfetti. Allegri può accrescere il livello del suo gioco solo recuperando il miglior Bonucci, il miglior Chiellini e il miglior Dybala da schierare accanto a Chiesa. Questi sono i 4 nomi su cui puntare, in attesa di vedere ciò che offre il mercato.
Circa il Napoli, vista anche l'emergenza, non ci sono particoalri appunti da fare. Forse poteva essere messo dentro prima Petagna, perché il cross era vietato con Mertens (che comunque ha giocato una ottima gara). C'era la possibilità del tiro da fuori, ma Insigne ha sbagliato praticamente tutte le conclusioni. A tal proposito, ritengo che per lui non ci saranno problemi psicologici nel chiudere nel migliore dei modi la stagione a Napoli dopo la firma con il Toronto.
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