A questo punto che rinviino tutta la giornata. E' il caos altrimenti.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Dopo Maitland-Niles, la Roma prova a stringere per un altro obiettivo: Kamara del Marsiglia. Secondo le informazioni che giungono dalla Spagna, in particolare dal sito todofichaes.es, in questa finestra di mercato la Roma sarebbe vicina a chiudere la trattativa col Marsiglia il centrocampista francese. E, considerato il contratto in scadenza a giugno, il trasferimento del centrocampista classe ’99 dovrebbe concludersi per una cifra vicina ai 5 milioni di euro....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioCi sarebbe un no vax pure nella Juve: si dice di Rabiot. Bisogna vedere se è un granitico no vax come Smalling oppure si tratta di uno che tentenna e basta dargli la spintarella psicologica.
è anche novax!!!?!?!?
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioPer la stampa spagnola ci sarebbero 2 club italiani interessati ad Isco, che il Real dà o darebbe via.
giocatore dal talento straordinario
non so come abbia fatto a perdersi cosìOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Non sono previsti altri rinvii
Gli altri match si giocano tutti.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Non si giocano Bologna-Inter, Salernitana-Venezia, Fiorentina-Udinese e Atalanta-Torino. A rischio anche la supersfida dello Stadium
La ventesima giornata di Serie A è nel caos: sono quattro al momento le partite rinviate a causa della nuova ondata di Covid. Intanto è in corso un consiglio di Lega straordinario dal quale emerge che la Lega conferma di non aver intenzione di rinviare alcuna gara di campionato. E quindi consueta trafila: chi non si presenta perde 3-0 a tavolino. Poi via ai ricorsi. Ecco il punto della situazione.
BOLOGNA-INTER (ORE 12.30) - La partita verrà rinviata, dopo che l’autorità sanitaria di Bologna ha stoppato la squadra di Mihajlovic, alle prese con 8 casi di positività.
SAMPDORIA-CAGLIARI (12.30) - Al momento non c’è nessun rischio di rinvio.
SPEZIA-VERONA (14.30) - La squadra di Thiago Motta ha 5 casi di positività ma è pronta a scendere in campo. Il Verona ha ben 9 positivi, ma l’Asl non ha bloccato la squadra e la gara al momento si gioca.
LAZIO-EMPOLI (14.30) - Al momento non c’è nessun rischio di rinvio.
SASSUOLO-GENOA (16.30) - In giornata il Sassuolo ha diffuso un elenco dei convocati in cui non figurano Frattesi e Scamacca, ma la partita al momento non è a rischio.
ATALANTA-TORINO (16.30) - La partita non si giocherà dopo che Asl di Torino ha bloccato la squadra di Juric
MILAN-ROMA (18.30) - Al momento non c’è nessun rischio di rinvio.
SALERNITANA-VENEZIA (18.30) - Non si giocherà: il Venezia si presenterà regolarmente in campo, ma la Salernitana usufruirà dello slot che consente di chiedere il rinvio di una partita se si hanno meno di 13 giocatori a disposizione. Sono infatti 9 i positivi della rosa.
JUVENTUS-NAPOLI (20.45) - E’ la partita più incerta allo stato attuale. Infatti non c'era stato nessun blocco alla trasferta del Napoli da parte della Asl, ma appena la squadra è atterrata a Torino la medesima Asl ha messo in quarantena Zielinski, Lobotka e Rrahmani, che hanno avuto contatti stretti con positivi e, pur vaccinati, non si sono sottoposti alla terza dose e hanno ricevuto la seconda vaccinazione da più di 120 giorni. Se venisse confermata l'indisponibilità di questi 3 giocatori, il Napoli dovrebbe ricorrere alla Primavera per schierare 11 giocatori.
FIORENTINA-UDINESE (20.45) - Non si giocherà nemmeno al Franchi dopo che la Asl di Udine ha chiesto il rinvio delle prossime due partite dell'Udinese, alle prese con un focolaio Covid.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioNon si giocano Bologna-Inter, Salernitana-Venezia, Fiorentina-Udinese e Atalanta-Torino. A rischio anche la supersfida dello Stadium
La ventesima giornata di Serie A è nel caos: sono quattro al momento le partite rinviate a causa della nuova ondata di Covid. Intanto è in corso un consiglio di Lega straordinario dal quale emerge che la Lega conferma di non aver intenzione di rinviare alcuna gara di campionato. E quindi consueta trafila: chi non si presenta perde 3-0 a tavolino. Poi via ai ricorsi. Ecco il punto della situazione.
BOLOGNA-INTER (ORE 12.30) - La partita verrà rinviata, dopo che l’autorità sanitaria di Bologna ha stoppato la squadra di Mihajlovic, alle prese con 8 casi di positività.
SAMPDORIA-CAGLIARI (12.30) - Al momento non c’è nessun rischio di rinvio.
SPEZIA-VERONA (14.30) - La squadra di Thiago Motta ha 5 casi di positività ma è pronta a scendere in campo. Il Verona ha ben 9 positivi, ma l’Asl non ha bloccato la squadra e la gara al momento si gioca.
LAZIO-EMPOLI (14.30) - Al momento non c’è nessun rischio di rinvio.
SASSUOLO-GENOA (16.30) - In giornata il Sassuolo ha diffuso un elenco dei convocati in cui non figurano Frattesi e Scamacca, ma la partita al momento non è a rischio.
ATALANTA-TORINO (16.30) - La partita non si giocherà dopo che Asl di Torino ha bloccato la squadra di Juric
MILAN-ROMA (18.30) - Al momento non c’è nessun rischio di rinvio.
SALERNITANA-VENEZIA (18.30) - Non si giocherà: il Venezia si presenterà regolarmente in campo, ma la Salernitana usufruirà dello slot che consente di chiedere il rinvio di una partita se si hanno meno di 13 giocatori a disposizione. Sono infatti 9 i positivi della rosa.
JUVENTUS-NAPOLI (20.45) - E’ la partita più incerta allo stato attuale. Infatti non c'era stato nessun blocco alla trasferta del Napoli da parte della Asl, ma appena la squadra è atterrata a Torino la medesima Asl ha messo in quarantena Zielinski, Lobotka e Rrahmani, che hanno avuto contatti stretti con positivi e, pur vaccinati, non si sono sottoposti alla terza dose e hanno ricevuto la seconda vaccinazione da più di 120 giorni. Se venisse confermata l'indisponibilità di questi 3 giocatori, il Napoli dovrebbe ricorrere alla Primavera per schierare 11 giocatori.
FIORENTINA-UDINESE (20.45) - Non si giocherà nemmeno al Franchi dopo che la Asl di Udine ha chiesto il rinvio delle prossime due partite dell'Udinese, alle prese con un focolaio Covid.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioChe casino.
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioAhahahaha...madonna...che roba inguardabile...
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Originariamente Scritto da Nasser95 Visualizza MessaggioLeggo Milan, ma non si chiamava mazembe? Ah si, quello solo per roby.
Inviato dal mio Redmi 8A utilizzando TapatalkI SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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La pandemia di Covid semina di nuovo il caos in Serie A. Partite sospese, altre a rischio, novanta giocatori positivi, ancora lo scontro tra Asl e Lega di Serie A, estenuante braccio di ferro tra sospensioni e partite giocate a tutti i costi, calciatori che non rispettano le disposizioni dei decreti governativi che impongono quarantene per chi non si è vaccinato o non ha completato nei termini dovuti l’intero ciclo vaccinale. Insomma il caos. Non c’è solo il clamoroso caso Djokovic, anche da noi c’è chi fa come vuole e cerca assurde scappatoie. Tutto questo mentre Federcalcio e Lega di Serie A non hanno imparato la lezione di due anni fa, quando il campionato fu interrotto. La Serie A a 20 squadre ha un calendario mastodontico e ingestibile, è impossibile recuperare e porre rimedio agli imprevisti. Bisognava tagliare almeno due squadre alla Serie A, ma non è stato fatto per spremere irresponsabilmente il calcio fino all’ultimo euro.
C’è una grande angoscia che pesa sul campionato. Una novantina di giocatori positivi al Covid, partite già sospese di fatto per l’alto numero di contagiati (Salernitana-Venezia, Atalanta-Torino, Fiorentina-Udinese, Bologna-Inter), altre a rischio (Juve-Napoli), il solito tira e molla tra ASL, Federcalcio e Lega di Serie A che non vuol fermare nulla. Squadre che viaggiano e non dovrebbero viaggiare, il dubbio che pesa su quasi tutte le partite calendarizzate alle ripresa dopo la sosta natalizia. Quelle del giorno della Befana, prima giornata di ritorno, e a questo punto anche quelle della domenica successiva. Una conseguenza della contemporanea esplosione e aggravamento di un’altra ondata di pandemia Covid. La più estesa, anche se forse meno grave, di tutte, ma pur sempre una pandemia, con malati, morti, terapie intensive e reparti ospedalieri al collasso. Per la Lega di Serie A si deve giocare, basta che una squadra abbia 13 giocatori disponibili, ma le Asl dicono il contrario. Un’emergenza mondiale in cui il calcio e lo sport cercano la loro strada. Talvolta a dispetto del buon senso.
Il nostro campionato ha un peso specifico più alto del piombo e una densità superiore al mercurio, per cui ogni partita che si perde per strada rischia di diventare una partita perduta, quasi impossibile da recuperare, non c’è una data dove infilarla perché già occupata da altre partite. I rinvii rischiano di creare una reazione a catena ormai incontrollabile. Il calcio così come è strutturato oggi è un mostro impazzito e ingestibile. Ma per colpa dei suoi dirigenti che così lo hanno modellato e voluto. Per poterlo spremere fino all’ultimo euro.
La cosa che mi sembra più assurda oggi è fare colpa ai giocatori di risultare positivi in gran numero. Oggi il Covid colpisce a raffica e ad alzo zero, praticando una vita quasi normale è quasi inevitabile contagiarsi. E di conseguenza probabilmente ammalarsi, sia pur lievemente, e diventare contagiosi a propria volta. In uno spogliatoio, si sa, l’isolamento è impossibile… Sono considerazioni di buon senso e di una chiarezza quasi banale: con quasi duecentomila contagiati e oltre duecento morti al giorno, succede, è inevitabile. Non si capisce perché i calciatori e il calcio dovrebbero restarne fuori, fare eccezione.
Diverso è il discorso dei giocatori che o non si sono vaccinati del tutto o non hanno completato il ciclo di dosi di vaccino entro i termini stabiliti dai vari decreti del governo. Di conseguenza, viaggiando e avendo contatti con altri colleghi contagiati, violano le disposizioni di quarantena stabilite. E’ quello che sostiene l’ASL per alcuni giocatori del Napoli si trovano in gruppo, addirittura già pronti a giocare, mentre dovrebbero essere isolati. Lo stesso praticamente per l’Udinese.
Inutile fare la guerra alla competenza istituzionale di Regioni e ASL che hanno giurisdizione all’interno della lotta alla pandemia. Fu già dimostrato dal caso Juventus-Napoli dello scorso anno. Ripetere tutto da capo mi sembra assurdo, addirittura ridicolo.
Insomma il solito caos, con il calcio che cerca scappatoie e soluzioni ad personam. Un corto circuito tra deficit di responsabilità ed egoismo. Anche noi abbiamo in casa i nostri piccoli Djokovic che hanno cercato di sfuggire a leggi e doveri. Mi auguro che l’applicazione delle norme emesse dal governo sia rigida e non consenta eccezioni.
L’aggravarsi della pandemia a dicembre avrebbe già dovuto suggerire interventi e precauzioni. Non è stato fatto niente. In un quadro mondiale di pandemia che cambia forma, muta e investe praticamente ogni uomo, trovo allucinante e irresponsabile che il calcio non abbia rivisto i suoi programmi, i suoi calendari, il suo numero pachidermico di club iscritti. Tanto da intasare il calendario e renderlo di fatto ingestibile. E difendere adesso pervicacemente questa scelta. Ce ne eravamo perfettamente resi conto già due anni fa, quando l’epidemia fece sospendere il campionato 2019-2020 tra marzo e giugno, per poi riprenderlo e concluderlo a tappe forzate.
Due anni buttati via, che non hanno insegnato nulla. Il solo taglio di almeno due squadre dalle 20 di Serie A, avrebbe fatto recuperare almeno 4 giornate e altrettante date che avrebbero potuto fare da valvola di sfogo. Il non averlo fatto è una colpa grave, gravissima. Ora assisteremo alla solita scena di squadre che si presentano allo stadio e altre no, una farsa senza senso, il solito iter della giustizia sportiva che pare vivere su Marte dove il Covid non esiste. Credo.
C'è una grande angoscia che pesa sul campionato. Una novantina di giocatori positivi al Covid, partite già sospese di fatto per l'alto numero di contagiati (Salernitana-Venezia, Atalanta-Torino, Fiorentina-Udinese, Bologna-Inter), altre a rischio (Juve-Napoli), il solito tira e molla tra ASL, Federcalcio e Lega di Serie A che non vuol fermare nulla. Squadre che viaggiano e non dovrebbero viaggiare, il dubbio che pesa su quasi tutte le partite calendarizzate alle ripresa dopo la sosta natalizia. Quelle del giorno della Befana, prima giornata di ritorno, e a questo punto anche quelle della domenica successiva. Una conseguenza della contemporanea esplosione e aggravamento di un'altra ondata di pandemia Covid. La più estesa, anche se forse meno grave, di tutte, ma pur sempre una pandemia, con malati, morti, terapie intensive e reparti ospedalieri al collasso. Per la Lega di Serie A si deve giocare, basta che una squadra abbia 13 giocatori disponibili, ma le Asl dicono il contrario....ma di noi
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Serie A e positivi al Covid: rinvii, sconfitte a tavolino, le decisioni delle Asl. Come funziona il regolamento
Sempre più giocatori positivi. La scelta della Lega serie A è di far giocare chi può, il calendario non consente recuperi. Ma le autorità sanitarie locali possono bloccarlo
La prima giornata di ritorno di serie A del 6 gennaio presenta tante incognite legate all’ondata di contagi di Covid dovuti alla variante Omicron: la Salernitana è stata bloccata dalla Asl, il Napoli che affronterà la Juve a Torino è stato decimato dai contagi. Chi decide il rinvio del campionato, il 3-0 a tavolino è automatico, ci sono le date per recuperare, perché non si può stoppare il campionato? Queste sono alcune delle domande per tentare di fare chiarezza su quanto sta succedendo in serie A e su quello che potrà accadere al campionato.
Chi può rinviare le partite, la Lega serie A o la Asl?
La decisione è solo della Lega serie A, le Asl non hanno potere decisionale sul campionato, ma possono mettere in isolamento una squadra bloccandone di fatto la partita
Perché con tanti positivi la Lega serie A non rinvia le partite?
La scelta della Lega è di far giocare chi può, questo perché il calendario è compresso e non ci sono finestre per recuperare eventuali gare rinviate.
Se la Asl blocca una squadra impedendogli di disputare la partita, il 3-0 a tavolino è automatico?
No, ma molto probabile. L’anno scorso la Asl bloccò il Napoli che non potè partire per la trasferta di Torino. La Juve si presentò allo Stadium, l’arbitro attese l’altra squadra 45 minuti (come da regolamento) poi decretò la fine della partita. Il Napoli perse 3-0 a tavolino. Quest’anno la Salernitana non si è potuta presentare a Udine per la trasferta. Stessa procedura per l’arbitro, ma il giudice sportivo non ha ancora omologato il 3-0 a tavolino.
La squadra che perde 3-0 a tavolino può fare ricorso?
Sì. Il Napoli l’anno passato fece ricorso e il giudice annullò lo 0-3 a tavolino facendo rigiocare la partita. Stessa situazione si verificò per Lazio-Torino. La Lega serie A lo sa e tollera.
Ma se la Lega sa che facendo ricorso la partita sarà recuperata, perché non rinvia direttamente il match?
Perché creerebbe un pericoloso precedente. Se a una squadra viene accordato il rinvio anche le altre si sentirebbero in diritto di richiederlo e il calendario sarebbe sconvolto diventando un caos. Per questo non è stata sposata la finale di Supercoppa italiana Inter-Juventus, in programma per il 12 gennaio a San Siro, nonostante entrambe le squadre fossero d’accordo sul rinvio della partita.
C’è un minino di giocatori che una squadra deve avere a disposizione per poter giocare la partita?
Le regole della passata stagione prevedevano la disponibilità di almeno 13 elementi per giocare, ogni club aveva a disposizione un bonus per un rinvio, era previsto lo spostamento d’ufficio della partita con 10 o più positivi. Con le vaccinazioni estive le norme sono state eliminate.
Perché non si può sospendere il campionato a gennaio e terminarlo a giugno invece che il 22 maggio?
L’ipotesi è stata presa in considerazione dalla Lega serie A e sarebbe la soluzione più logica, considerato che a giugno non sono in programma eventi internazionali come Europei e Mondiali. C’è però il problema della Nations League. L’Italia il 1 giugno affronta l’Argentina nella sfida tra la vincitrice dell’Europeo e quella della Coppa America. Dal 4 giugno al 14 giugno gli azzurri devono giocare quattro partite di Nations League. Se la Uefa non decide di spostare più avanti quelle partite la serie A non ha modo di fermare il campionato. A meno che non si voglia giocare nella seconda metà di giugno, ma i giocatori non convocati dalle Nazionali resterebbero fermi per quasi un mese.
Quanti sono i positivi in serie A al momento?
Mentre scriviamo sono 87, ma il numero è destinato a crescere.
Quanti sono i calciatori vaccinati in serie A?
La percentuale è del 98%. I giocatori no vax sono un numero tra 25 e 30.
CorSera...ma di noi
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Mercato, il Psg apre al trasferimento di Icardi alla Juve. Il Torino punta Lazzari
Anche se Allegri blinda Morata ("Non va da nessuna parte") si lavora per l'arrivo a Torino del sostituto. Roma su Kamara, Botman si avvicina al Milan, l'esterno della Lazio piace a Juric. Piatek torna in Italia: giocherà nella Fiorentina
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Il Barcellona è di nuovo ricco? Le mosse di Laporta per far rinascere il club
La società blaugrana ha speso 55 milioni per Ferran Torres, anche se non può ancora tesserarlo, tratta Morata e sogna Haaland. Eppure un'estate fa non è stata in grado di trattenere Messi. Il nuovo presidente ha ottenuto un finanziamento monstre da Goldman Sachs: oltre due miliardi per rifare la squadra e lo stadio
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Di Marzio: Mercato di attesa per la #Juventus: #Morata bloccato e sereno; #Arthur non si muove dopo aver convinto Allegri nelle ultime uscite. L’unico in partenza è #Ramsey, che ha diverse richieste dalla #PremierLeague. Se partisse #Kulusevski, potrebbe smuoversi qualcosa...ma di noi
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