Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Il Milan batte la Spal con una bella punizione di Suso, entrato dalla panchina. Per Pioli è la prima vittoria della sua gestione, e forse l’inizio della strada per uscire piano piano dall’incubo. Anche se Gazidis dice che per tornare a essere grande al Milan ci vorranno almeno dieci anni. Insomma mettetevi pure comodi, tanto c’è tempo…


    MILAN-SPAL 1-0
    La prima vittoria del Milan gestione Pioli, arriva su una bella punizione di Suso, messo molto insolitamente in panchina e poi ributtato dentro nel secondo tempo a cercare il tutto per tutto. Per battere la Spal penultima in classifica e che finora non ha fatto nemmeno un punto in trasferta (addirittura zero gol), c’è voluto un colpo individuale di uno dei suoi giocatori di maggior classe, ma che proprio per questo, soprattutto in un Milan sbandato e intristitito, non riesce a trovare una accettabile continuità di rendimento.

    Il Milan sia pure ancora riveduto e corretto da Pioli, alla sua terza partita in rossonero, ha faticato molto a produrre un gioco efficace e anche a essere pericoloso e incisivo sotto porta. Innervosendosi e intestardendosi molto nello sbattere contro il muro. A cominciare da Piatek, che passano le giornate e cambiano gli allenatori, ma continua a non far gol (o quasi).

    La vittoria dopo il pareggio col Lecce e il ko con la Roma, offre una piccola tregua al Milan e al suo nuovo allenatore. Ma le prospettive a breve termine non sono ancora il meglio di quello che si possa sperare. Per quelle a lungo termine stiamo alle parole del supermanager Ivan Gazidis che chiede dieci/quindici anni di tempo per tornare a un grande Milan e a delle grandi vittorie. Insomma possiamo metterci pure comodi, tanto di tempo ce ne è.

    SERIE A, GIORNATA N. 10 RISULTATI - Parma-Verona 0-1 (10' Lazovic V), Brescia-Inter 1-2 ( 23' Lautaro I, 63' Lukaku I, 76' Skriniar aut B), Napoli - Atalanta 2-2 (16' Maksimovic N, 41' Freuler A, 71' Milik N, 86' Ilicic A), Sassuolo-Fiorentina 1-2 (24' Boga S, 63' Castrovilli F, 81' Milenkovic F), Sampdoria-Lecce 1-1 (8' Lapadula L, 90'+2' Ramirez), Udinese-Roma 0-4 (14' Zaniolo R, 51' Smalling R, 54' Kluivert R, 66' Kolarov rig R), Cagliari - Bologna 3-2 (23' Santander rig B, 48' Joao Pedro C, 72' Simeone C, 83' Joao Pedro C, 90'+1' Olsen aut B), Juventus - Genoa 2-1 (36' Bonucci J, 41' Kouamé G, 90' + 6' Ronaldo rig J), Lazio - Torino 4-0 (25' Acerbi L, 33' Immobile L, 70' Immobile rig L, 90' Belotti aut. L), Milan - Spal 1-0 (63 Suso M). CLASSIFICA Juventus 26, Inter 25, Atalanta 21, Roma 19, Lazio, Napoli e Cagliari 18, Fiorentina 15, Parma e Milan 13, Bologna e Verona 12, Torino 11, Udinese 10, Sassuolo e Lecce 9, Genoa 8, Brescia e Spal 7, Sampdoria 5. *** MILAN-SPAL 1-0 La
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Inter, Marotta: "L'obiettivo non è lo scudetto. A gennaio rinforzi a centrocampo''

      Il tecnico nerazzurro Conte ha chiesto rinforzi sul mercato, l'ad risponde: 'Quella invernale è una sessione generalmente povera, ma interverremo''. Che sulle prospettive stagionali frena: "Il nostro ciclo è appena iniziato, sarà un processo graduale"

      Conte chiama, Marotta risponde. Il tecnico nerazzurro nei giorni scorsi non ha fatto mistero del fatto che, a causa degli infortuni, necessiterebbe di una rosa più ricca. L'ad coglie l'assist ma al tempo stesso frena: "E' normale che in un momento di compressione di appuntamenti, quando ci sono delle defezioni, le preoccupazioni aumentano - ha spiegato Marotta -, quello di Conte è uno stato di apprensione legittimo. C'è un settore, quello del centrocampo, che va puntellato meglio ma gennaio il mercato è generalmente povero di disponibilità e occasioni".

      "Scudetto? Non quest'anno"

      Premiato a Reggio Calabria con il premio "Oreste Granillo", Marotta ha poi fatto il punto sul campionato dopo l'ottimo avvio della squadra, seconda a -1 dalla Juventus. "Lo scudetto non è il traguardo di quest'anno - dice il dirigente che veste i panni del pompiere -, il nostro ciclo è iniziato per riportare l'Inter in alto ma è un processo graduale. Quest'anno è un momento di partenza in cui ci sono cose che possono essere migliorate. E lo faremo. Ma tutto deve avvenire con tranquillità, senza pressione". Poi un augurio alla Reggina: "Spero che possa almeno risalire la china e andare in serie B. Il sud deve ritrovare quel prestigio, quel blasone che c'è sempre stato negli ultimi anni e che purtroppo è scomparso. Oggi abbiamo il Lecce che ci rappresenta nella massima serie, a parte il Napoli. La rappresentazione deve essere ancora più numerosa".

      "Var ok, ma serve omogeneità"

      Marotta poi affronta anche il tema delle polemiche arbitrali: "L'elemento tecnologico del Var aiuta a sbagliare di meno. Sono favorevole purché la discrezionalità del direttore di gara sia sempre garantita e purché ci sia omogeneità. Quello che forse è venuto meno nelle ultime partite, perché si sono viste interpretazioni diverse da un campo all'altro". Quindi un appello: "Bisogna far sì che il gioco del calcio non venga snaturato".

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        Roma, la resurrezione di Pastore: così il Flaco è tornato ad incantare

        Fonseca sta vincendo la scommessa di rilanciare il giocatore argentino, reduce da una stagione anonima. La raffica di infortuni ha costretto il tecnico portoghese a puntare sull'ex Psg che ha risposto a suon di prestazioni convincenti. Prossimo obiettivo farlo giocare insieme a Pellegrini

        Erano i primi giorni di luglio, quando iniziarono a parlarne. La Roma pensava alla ristrutturazione tecnica di una squadra che aveva fallito tutti gli obiettivi stagionali e il suo nuovo allenatore, Paulo Fonseca, decise di sorprendere i dirigenti che gli sottoponevano i vari profili di giocatori sacrificabili: "No, Pastore non vendiamolo: vorrei provare a lavorarci". Qualcuno lo guardava come fosse pazzo: Udine ne ha segnato la resurrezione, benedetta dall'assist per Kluivert: 50 metri palla al piede e un corridoio che in tutto lo stadio Friuli ha visto solo lui, di quelli che fecero dire al suo mentore Walter Sabatini: "Sa cogliere linee oscure di passaggio". Così, non solo per caso, la Roma ha (ri)trovato il suo "dieci".

        La convinzione di Fonseca

        "Teniamolo, lavoriamoci". Era un'idea affascinante quella estiva di Fonseca, ma che molto più di un dubbio lo lasciava anche nel management di Trigoria: nella sua prima annata romanista in effetti il tracciato di Pastore, tolto qualche picco iniziale, era rimasto drammaticamente piatto. Non solo un'apatia fisica e una lentezza indisponente, evidenziate da quel fisico longilineo che gli valse il soprannome di "el Flaco", il magro, in Argentina. Ma pure una svogliatezza tecnica che lo portava a errori indegni del talento che fu. "Mi imbarazza, si dedichi ad altro se non ha più voglia", disse Sabatini: nemmeno questo però servì a risvegliarlo. Eppure nella testa dell'allenatore portoghese, perfettamente conscio di quel disastro, balenava una convinzione: quel calciatore che aveva sbalordito il mondo ai tempi di Palermo non poteva essere scomparso. Forse s'era impigrito, forse pagava il lunghissimo esilio tecnico subito al Psg a causa del collezionismo maniacale del presidente Al Khelaifi. A dire il vero però non è che le prime settimane di lavoro con Fonseca avessero restituito alla Roma un calciatore ruggente. Anzi.


        Gli infortuni e il rilancio

        Durante il ritiro a Trigoria l'allenatore portoghese aveva trovato motivi per consolidare la propria convinzione: "Nessuno qui ha la visione di gioco di Javier", confidava ai suoi. Il problema era la condizione. Ci è voluto tempo, allenamenti specifici. Ma serviva dargli una continuità tecnica che nessuno poteva garantirgli, in una squadra in cui i più in forma a inizio stagione - su tutti Pellegrini e Zaniolo - giocavano proprio nel suo ruolo. Poi è successo qualcosa. La raffica di infortuni ha costretto Fonseca ad affidarsi di nuovo a Pastore. Regista a Genova con la Samp: benino. Trequartista col Milan all'Olimpico: bene. Stesso ruolo a Udine: una resurrezione. Palloni recuperati con forza, giocate rabbiose, assist geniali, fino a quello per Kluivert al culmine di un'azione meravigliosa partita dalla difesa e chiusa in porta. Lo scorso anno un infortunio di Pastore spalancò la strada a Lorenzo Pellegrini. Oggi, la frattura di Pellegrini ha finito - indirettamente - per rilanciare el Flaco. Tra un mese, quando Pellegrini tornerà a disposizione, Fonseca proverà un nuovo miracolo: riuscire a farli giocare insieme.

        Fonseca sta vincendo la scommessa di rilanciare il giocatore argentino, reduce da una stagione anonima. La raffica di infortuni ha costretto il tecnico portogh…
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          Juventus, cosa funziona e cosa non va Risultati ok, ma davanti troppi errori

          Piace la nuova filosofia di Sarri e soprattutto è rinato Pjanic. Ritrovati Higuain e Dybala, ma la difesa incassa troppi gol e sotto porta si sprecano ancora troppe occasioni

          Primo posto in classifica e una vittoria sul Genoa all’ultimo secondo grazie al rigore trasformato da Cristinao Ronaldo. La Juve di Maurizio Sarri però fatica, tenttiamo di capire cosa funziona e cosa ancora va migliorato.


          Cosa funziona

          PJANIC E LA NUOVA FILOSOFIA
          La transizione è ancora in corso, la Juve sta ancora studiando la nuova filosofia ma il passaggio da Allegri a Sarri si sta man mano compiendo. Più possesso palla, più occasioni create, un gioco più europeo che unisce dominio vittorie ed estetica. Più bellezza meno pragmatismo. Con Pjanic centro di gravità: tutto passa dal regista bosniaco che, da abile sarto, taglia e cuce la manovra. Quanto sia fondamentale lo si è visto in occasione della sua assenza contro il Genoa.
          RISULTATI
          La Juve è prima in campionato e prima nel girone di Champions League, con il traguardo degli ottavi a portata di mano già dalla trasferta di Mosca della prossima settimana. Unica squadra imbattuta in Europa. I bianconeri non sono ancora perfetti ma vincono praticamente sempre e questa è una grande notizia per Sarri.
          HIGUAIN E DYBALA RITROVATI
          Sono stati a lungo con la valigia in mano, durante l’estate, sulla lista dei possibili «esodati», ora sono di nuovo al centro della Juve. Higuain e Dybala, insieme o a mezzo staffetta, hanno già conquistato il palcoscenico. Il Pipita ha già colpito con Napoli, Bayer Leverkusen e Inter; la Joya ha preso le misure con i nerazzurri ed è esploso con la Lokomotiv Mosca. Gol e giocate di qualità superiore. Il futuro è il tridente delle meraviglie con Ronaldo.


          Cosa non va

          DIFESA E GOL SUBITI
          Nove indizi fanno una prova. Nove come in gol subiti in 10 giornate di campionato della Juve, che diventano 12 considerando i tre incassati in altre tante uscite in Champions League. I bianconeri hanno un problema, ormai è chiaro: la difesa non è, al momento, quel muro che è stato l’architrave di otto scudetti consecutivi. Sarri ha portato novità anche qui: si difende in avanti, provando a riconquistare palla con la pressione alta e si marca a zona sui calci piazzati. Non tutti i meccanismi sono andati ancora a memoria: lo dimostrano la media di un gol incassato in pratica a partita e le difficoltà ripetute di De Ligt, l’acquisto di punta del mercato estivo, tra incertezze e rigori causati. Solo 4 volte su 13 partite la porta bianconera è rimasta imbattuta (contro Parma, Fiorentina, Spal e Leverkusen), troppo poco.
          TANTE OCCASIONI, POCA CONCRETEZZA
          «Non possiamo creare 8-9 palle gol più degli avversari ed essere a rischio sul risultato. Manca un po’ di determinazione e sacrificio anche in fase offensiva». Sarri riassume così l’altro tema aperto in casa Juve. La squadra crea e tira tantissimo, ma segna poco in rapporto al volume di occasioni prodotte. Così le partite restano spesso in bilico: otto vittorie (su 10 totali in stagione) sono arrivate con un solo gol di scarto, due soltanto con due o più).
          QUELLI DA SCOPRIRE
          Rabiot, Ramsey, Danilo, Demiral: c’è una Juve ancora da scoprire. Per varie ragioni - infortuni, periodo di adattamento, poche chance - i tre nuovi acquisti non hanno ancora inciso con continuità. Sarri ha un potenziale ancora da scatenare, una serie di alternative in panchina che alla lunga può fare la differenza.

          CorSera
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            Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
            Ieri non ho potuto seguire purtroppo
            Quindi è andata così male? (Risultato a parte)
            Ricordiamoci che con Gattuso questa squadra è cmq arrivata ad un passo dalla champion.
            Possibile che la rosa sia così scarsa come dite?
            Ad essere scarsi sono il gioco e la voglia. Ieri male. Per larghi tratti della partita 11 morti viventi in campo, forse per adeguarsi al clima di halloween, tanto che alla fine del primo tempo fischi dal pubblico.

            Unico guizzo la rete di Suso. Da una squadra che deve fare punti e mostrare che con Giampaolo non era colpa dei giocatori, poco, troppo poco.

            Inoltre serpeggiano nervosismo e confusione. Ad un certo punto c'è Paquetà che si fa male fuori dal campo, la Spal giustamente continua a giocare mentre Donnarumma e altri si agitano perchè gli avversari non buttano il pallone fuori! e così si beccano pure l'ammonizione. Episodio sintomatico della poca serenità e lucidità del gruppo.

            Pero' i 3 punti sono la cosa che conta e permettono di preparare meglio i prossimi difficili impegni.
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            • sylvester
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              grazie per la disamina, sean.
              però, boh, questa rosa con Ringhio è arrivata d un punto dalla champion's.









              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

              (L. Pirandello)

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              • robybaggio10
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                Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
                22 andata e circa altrettanti al ritorno?
                44 totali?
                Sei pessimista.
                Nel ritorno non so. Io parlavo della sola andata.
                I SUOI goals:
                -Serie A: 189
                -Serie B: 6
                -Super League: 5
                -Coppa Italia: 13
                -Chinese FA Cup: 1
                -Coppa UEFA: 5
                -Champions League: 13
                -Nazionale Under 21: 19
                -Nazionale: 19
                TOTALE: 270

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                • Sean
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                  • In piedi tra le rovine
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                  Ieri ho avuto l'impressione che si stia impippendo pure Paquetà.
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                  sopra una sola teca di cristallo
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                  forse, tra mille inverni
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                  • topscorer
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                    • Paradiso Scampia
                    • Send PM

                    Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                    Nel ritorno non so. Io parlavo della sola andata.
                    Bho, dico cosi per dire, se la rosa è una rosa da 22 punti all'andata, se non si interviene nel mercato invernale piu' o meno farà gli stessi punti nel ritorno, a meno che Pioli non riesca a far andare piu' forte il Milan di quanto non abbia fatto Gianpaolo.
                    Originariamente Scritto da BLOOD black
                    per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                    • robybaggio10
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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Ieri ho avuto l'impressione che si stia impippendo pure Paquetà.
                      Paquetà da quando è al Milan non ha dimostrato proprio niente. Lo hanno lodato perchè si sacrifica nonostante non sia uno dei suoi maggiori pregi...ma a questo punto è meglio un mediano vero...che di sicuro costa meno di 35 milioni di euro. Paquetà a me pare uno da 15 milioni di euro...non di più.
                      I SUOI goals:
                      -Serie A: 189
                      -Serie B: 6
                      -Super League: 5
                      -Coppa Italia: 13
                      -Chinese FA Cup: 1
                      -Coppa UEFA: 5
                      -Champions League: 13
                      -Nazionale Under 21: 19
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                        Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
                        Bho, dico cosi per dire, se la rosa è una rosa da 22 punti all'andata, se non si interviene nel mercato invernale piu' o meno farà gli stessi punti nel ritorno, a meno che Pioli non riesca a far andare piu' forte il Milan di quanto non abbia fatto Gianpaolo.
                        Il fatto è che nelle prime 10 giornate abbiamo avuto un buonissimo calendario...con molte squadre abbordabili. Nelle prossime 8 ci saranno Lazio, Juve, Napoli (0 punti in 3 partite), due trasferte a parma e bologna (2-4 punti in totale), trasferta con l'atalanta (0 punti) e trasferta con il cagliari (massimo 1 punto). Le uniche abbordabili sono sassuolo e sampdoria in casa (diciamo 6 punti). Totale 8-11 punti.
                        Al ritorno potremmo fare più punti nelle prime 10 contro squadre più abbordabili.
                        Last edited by robybaggio10; 01-11-2019, 14:00:35.
                        I SUOI goals:
                        -Serie A: 189
                        -Serie B: 6
                        -Super League: 5
                        -Coppa Italia: 13
                        -Chinese FA Cup: 1
                        -Coppa UEFA: 5
                        -Champions League: 13
                        -Nazionale Under 21: 19
                        -Nazionale: 19
                        TOTALE: 270

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                          @roby hai visto che per Juve Genoa non abbiamo tirato fuori episodi projuve

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                            @roby hai visto che per Juve Genoa non abbiamo tirato fuori episodi projuve

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                            Perche'...ci sono stati episodi contro?
                            I SUOI goals:
                            -Serie A: 189
                            -Serie B: 6
                            -Super League: 5
                            -Coppa Italia: 13
                            -Chinese FA Cup: 1
                            -Coppa UEFA: 5
                            -Champions League: 13
                            -Nazionale Under 21: 19
                            -Nazionale: 19
                            TOTALE: 270

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                              Perche'...ci sono stati episodi contro?
                              No

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                                Igor*Tudor*non è più l'allenatore dell'Udinese. Lo annuncia il club bianconero in un comunicato su*Twitter.

                                Il*Napoli*non ci sta e oggi ha presentato ricorso d’urgenza per annullare la*squalifica*di Carlo*Ancelotti, dopo l’espulsione rimediata nel match contro l’Atlanta per essere entrato sul terreno di gioco per contestare una decisione dell'arbitro*Giacomelli. L’obiettivo è di avere il tecnico regolarmente seduto in panchina nel big match di domani all’Olimpico contro la*Roma*di Fonseca.

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