Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • CRI PV
    Mufasa
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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    L'Inter dovrebbe essere più prudente nello scrivere i comunicati, perchè in quello appena successivo alle perquisizioni in sede si era affrettata a parlare di "nessun tesserato indagato, nessuna contestazione formalizzata"...e beh certo, avevano appena bussato alla porta...adesso arriveranno contestazioni e indagati (il vertice societario compreso Zhang che, bontà sua, sta in Cina e vallo ad acchiappare..).

    Dovrebbe essere più prudente anche Antonello, che all'indomani della inchiesta sulla Juve giubilò:

    "Confermo che al momento non c’è nessuna indagine sul club. Nessuna investigazione. La situazione riguarda soltanto la Juventus. Nulla che influenzi la situazione economica dell’Inter».

    Perchè nella fretta di "distinguersi" si fa presto a diventare un meme ed un indagato.

    Detto questo, io sono garantista e auguro ai futuri indagati (tra i quali Marotta) di dimostrare la loro estraneità ai fatti e di non aver messo in piedi un sistema atto a salvare i conti di Zhang, che non ha più una lira pe' piagne.
    È diverso

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    • Sean
      Csar
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      • In piedi tra le rovine
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      @DiMarzio
      #Calciomercato, @FCBarcelona | Tutto ok per #FerranTorres: il giocatore ha già salutato i compagni del City. E i blaugrana hanno già in mente la data per la presentazione

      ____________

      55 milioni + 10 di bonus. Alla faccia della bancarotta.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • Nasser95
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        • May 2013
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        @DiMarzio
        #Calciomercato, @FCBarcelona | Tutto ok per #FerranTorres: il giocatore ha già salutato i compagni del City. E i blaugrana hanno già in mente la data per la presentazione

        ____________

        55 milioni + 10 di bonus. Alla faccia della bancarotta.
        Ma si sa' Sean, il Barcellona, è una tra le Squadre più blasonate al mondo, secondo te farebbe mai una brutta fine? Impossibile. Piuttosto accumulerebbero più debiti, e chi si è visto, si è visto.

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        • germanomosconi
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          • Jan 2007
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          • pordenone
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          i debiti devono anche essere sostenibili.
          ma almeno hanno ridotto gli altri stipendi? c'è gente che prende oltre 10M all'anno e non gioca mai
          Originariamente Scritto da Marco pl
          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
          Originariamente Scritto da master wallace
          IO? Mai masturbato.
          Originariamente Scritto da master wallace
          Io sono drogato..

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          • Sean
            Csar
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            • In piedi tra le rovine
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            Li ridurranno nella sessione estiva credo. A gennaio chi se li prende con quegli stipendi?
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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            • Nasser95
              Bodyweb Advanced
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              Tempo 5 anni, e il Barcellona tornerà ai vecchi fasti, mi auguro la Juventus prima, anche se non è messa così male, a livello economico

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              • germanomosconi
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                • pordenone
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                Ma si il Barcellona torna su ma gli ultimi 3/4 anni sono stati osceni.
                Dopo lo smacco Neymar non ne hanno imbroccata una
                Originariamente Scritto da Marco pl
                i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                IO? Mai masturbato.
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                Io sono drogato..

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                • Sean
                  Csar
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                  • In piedi tra le rovine
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                  Inzaghi: «L’Inter, Conte, Lukaku, i rinnovi di Brozovic e Perisic, e quelli che non credevano in noi»

                  Il tecnico nerazzurro ha raccontato alla Gazzetta i segreti della marcia che ha portato l’Inter al titolo di inverno, «che però non va in bacheca: é solo un punto di partenza»

                  «Leggo Inzaghi qui, Inzaghi lì. Ma il titolo d’inverno non va in bacheca. Stiamo andando bene, siamo soddisfatti, però è solo un punto di partenza». È la considerazione di Simone Inzaghi nella lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport parlando del momento dell’Inter, arrivata a sette vittorie di fila in campionato (Napoli, Venezia, Spezia, Roma, Cagliari, Salernitana e Torino) e con il titolo d’inverno in tasca, a +4 dal Milan e +7 dal Napoli. Il percorso, però, è ancora lungo e tortuoso, pieno di insidie: «Ero sereno anche a ottobre, anche quando dalla vetta eravamo distanti. Incontravo i tifosi in giro per Milano, mi dicevano che la squadra piaceva, che venivano volentieri allo stadio. E questo per un tecnico è il complimento più importante. Questa cosa mi ha dato una spinta in più. Anzi, ci ha dato, a me e al mio staff. Dirò di più: ci credevamo già da luglio, dal giorno del primo allenamento. Ora fa comodo a tanti dire che siamo i favoriti, che siamo una corazzata. Ma io lo sapevo già allora che avremmo potuto far bene».


                  La svolta col Napoli

                  A dare consapevolezza all’Inter è stata la vittoria contro il Napoli il 21 novembre (3-2): «Se temo più loro o i Milan? Sono le squadre che hanno cambiato meno. Il Napoli non ha ceduto neppure un big, il Milan ha sostituito bene. Ma nella corsa scudetto metto dentro anche l’Atalanta e la Juventus. I bianconeri hanno perso punti, sono più indietro di quanto ci aspettassimo. Ma stanno tornando, hanno vinto sei delle ultime otto». Tra campionato e Champions, i primi due mesi del 2022 non saranno semplici per i nerazzurri: «Prima stacchiamo un po’, ne abbiamo bisogno. I preparatori hanno inviato ai ragazzi un programma per presentarsi al meglio il 30 dicembre». E sulla Champions: «Il Liverpool nella mia testa era al primo posto tra le squadre da evitare, insieme al Manchester City. Sarà durissima, ma anche una sfida bellissima da giocare. Queste squadre hanno qualcosa in più. Ti danno sempre l’idea che tu possa giocartela, che gli puoi far gol. E invece ti puniscono. Ma noi ci arriveremo pronti».


                  Il marchio di Inzaghi

                  L’Inter adesso gioca a immagine e somiglianza di Inzaghi. Sono tanti i calciatori in rosa a sostenere la libertà concessa loro — lo dice anche Skriniar in un’intervista al Corriere nel modo di stare in campo, dal tecnico nerazzurro: «Il calcio di oggi è soprattutto occupazione degli spazi. E allora per libertà intendo questo: io lascio liberi i giocatori di decidere, di scegliere il momento. Anche perché dalla panchina, specie ora che è tornato il pubblico, non si riesce a incidere più di tanto. Si può organizzare la fase difensiva e quella offensiva, noi la curiamo tantissimo con video e sedute ad hoc. Ma poi le decisioni sono dei giocatori, in tre secondi di partita devono capire e agire con competenza. La partita è un insieme di scelte: quelle migliori le fanno le squadre più forti, quelle che vincono i trofei. Chi mi ha sorpreso di più? Se devo dire un nome, rispondo Ranocchia. Senza de Vrij, contro Napoli e Shakhtar in due gare che dovevamo vincere, mi ha dato il fritto, giocando da interista vero. Ma è un discorso che riguarda anche altri. Allenando Gagliardini ho capito perché ha trovato tanto spazio con Spalletti prima e con Conte poi. Quando mi giro in panchina, posso scegliere a occhi chiusi».

                  Inzaghi su Lukaku

                  Inzaghi parla anche di Lukaku: «Ho allenato Romelu una settimana ad Appiano, è un grandissimo giocatore. Non pensavo che sarebbe andato via dall’Inter, l’addio non era nell’aria, avevamo previsto solo la cessione di Hakimi e punto. Poi ogni calciatore ha le sue caratteristiche. Quando abbiamo capito che Lukaku sarebbe partito, la sera stessa ho parlato con Marotta e Ausilio e ho fatto loro il nome di Dzeko. Mi hanno risposto: “con noi sfondi una porta aperta, da tempo vogliamo portarlo qui”. Dzeko è un attaccante che ti aiuta a giocare bene. Ma abbiamo tanti giocatori di qualità in rosa. Il mercato? Dovremo ragionare con attenzione, bisogna sempre pensare di poter crescere. La scorsa estate il primo obiettivo era mettere in sicurezza il club, ora dobbiamo cercare di vedere qualcosa. Tutte le squadre si rinforzano, in fondo. La mia priorità sarebbe mantenere tutti. Vediamo con Satriano, gli altri quattro attaccanti vorrei tenerli tutti, poi bisogna capire in mezzo o sugli esterni se possiamo trovare come migliorarci. E magari capire se qualche giocatore che dopo queste prime 25 partite ha giocato meno, ora si sente stretto. Nandez? Non voglio parlare di nomi, la società è vigile. Se ci sarà l’occasione, sarà giusto coglierla».


                  Inzaghi e i rinnovi di Brozovic e Perisic

                  Sui giocatori: «Per Calhanoglu credo che il suo ruolo sia quello di mezzala, è quello a lui più congeniale. Hakan ha quantità e qualità e riesce ad abbinarle. Se è il nostro Luis Alberto? Dico di sì, hanno molte cose in comune. E per la verità nel mio modo di giocare avrebbe fatto molto bene anche uno come Eriksen, ne sono convinto. Brozovic? Deve sbrigarsi a firmare il rinnovo. L’ha già detto Barella, gli piace l’Inter, l’ambiente, poi credo si sia adesso in una normale fase di contrattazione. In campo è un giocatore straordinario, sta facendo da anni le fortune dell’Inter. Perisic quando firma? Speriamo presto. Sapevo con lui di trovare un campione, ho scoperto un uomo dalla grandissima disponibilità, che ha fatto senza problemi anche la seconda punta e l’esterno a destra, quando gliel’ho chiesto. Se ho mai sentito Antonio Conte? No. Però siamo sempre andati molto d’accordo quando ci siamo affrontati, con lui è un piacere parlare di calcio, lo stimo molto».


                  Il rapporto con Zhang

                  Nell’intervista , Inzaghi ha parlato anche del rapporto con il presidente dell’Inter, Steven Zhang: «Ogni settimana ci sentiamo via messaggio, è sempre molto attento, mi chiede se ci sono problematiche particolari da risolvere. Non è qui con noi fisicamente, ma lo sento molto vicino alla famiglia Inter, abbiamo un grande rapporto».

                  I modelli di Inzaghi

                  «Qual è l’allenatore che più ha inciso nel suo modo di guidare un club? Ho preso tanto da tutti. Penso a Beppe Materazzi: non ci fosse stato lui, non sarei diventato il giocatore che poi sono stato, mi fece esordire in serie A con il Piacenza nonostante attaccanti più esperti in rosa. E segnai subito. Da quel giorno ho capito che con i giovani bisogna avere coraggio. E poi, come tecnici, non posso non citare Sven Goran Eriksson e Roberto Mancini».


                  CorSera
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Csar
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                    • Send PM

                    Buon Natale a tutti voi evviva il calcio e il tifo...senza il quale il calcio non avrebbe un'anima.

                    Inzaghi parla già da allenatore campione d'Italia in pectore. Lo diventerà a maggio. Per le altre posizioni, per chi avrà motivo di soddisfazione o delusione dal 6 gennaio inizierà l'ultimo giro...il più duro, il più imprevedibile.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
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                    • Sean
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                      Guardiola ai calciatori: “Scioperate. Affari e tv sono più importanti della vostra salute”

                      Il tecnico del City tra emergerza sanitaria e calendari intasati: “Giocatori e dirigenti tutti insieme devono fare qualcosa perché le parole da sole non bastano più”

                      Giocatori e dirigenti tutti insieme devono fare qualcosa perché le parole da sole non bastano più”. Pep Guardiola lancia l’allarme sull’affollamento dei calendari e il super lavoro a cui sono sottoposte le squadre di calcio costrette a un tour de force in un momento molto difficile dal punto di vista sanitario. “La situazione non cambierà da sola: Uefa, Fifa, Premier League, le televisioni e gli affari sono più importanti del benessere dei giocatori, e ognuno decide per se stesso” ha detto l’allenatore del City al Daily Star.

                      Secondo Guardiola serve un’azione comune: “Qui stiamo parlando del benessere dei giocatori. Forse i sindacati dovrebbero dire: Ok, non giochiamo finché non risolviamo questa situazione. Sì, ci vorrebbe uno sciopero”. A preoccupare il tecnico del City ha parlato anche della questione delle sostituzioni. “Parliamo del benessere dei giocatori, ma il nostro (la Premier ndr) è l’unico campionato che non accetta le cinque sostituzioni - ha sottolineato -. Ne abbiamo solo tre. Come mai? Sarebbe molto meglio per tutti, considerato il numero di partite che giochiamo. Ma la Premier League e alcuni club hanno deciso di non farlo”.


                      Gazzetta.it
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                      • fede79
                        Stratocaster Addicted
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                        • Roma
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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Buon Natale a tutti voi evviva il calcio e il tifo...senza il quale il calcio non avrebbe un'anima.

                        Inzaghi parla già da allenatore campione d'Italia in pectore. Lo diventerà a maggio. Per le altre posizioni, per chi avrà motivo di soddisfazione o delusione dal 6 gennaio inizierà l'ultimo giro...il più duro, il più imprevedibile.
                        Tanti auguri Sean! Non posso risponderti alla rep, quindi sempre forza Roma e daje sempre!!!
                        sigpic
                        Free at last, they took your life
                        They could not take your PRIDE

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                        • marcu9
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                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
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                            Icardi, Botman, Scamacca, Nandez: i dieci nomi per il mercato di Inter, Milan, Juve, Atalanta Roma e Napoli

                            Fra pochi giorni si apre il mercato di riparazione: Vlahovic è corteggiato da mezza Europa, in Italia Pioli cerca il vice Kjaer e Inzaghi punta su Nandez. Idea Grillitsch per la Roma di Mourinho

                            Trattative calde: i ruoli che mancano

                            Regali e sogni sotto l’albero, idee e intuizioni, casi da risolvere. La serie A ferma ai box per Natale è già al lavoro per gennaio. Riparte il mercato, colpi e intrighi, un mese per cercare di migliorare le rose, aggiustare quello che non va. Dal 3 al 31 gennaio ogni squadra potrà depositare i contratti dei calciatori per acquisti e cessioni. Poi sarà possibile tesserare solo svincolati o definire cessioni in campionati in cui la finestra di mercato invernale si chiude a febbraio o nei mesi successivi. C’è chi si è già mosso (la Fiorentina, che ha preso Jonathan Ikoné) e chi coltiva speranze (Nandez e l’Inter). E poi i casi Kessie, Vlahovic, Scamacca conteso, il Napoli a caccia di un difensore, Boga che fa le bizze con Gasperini che lo aspetta a Bergamo. Questi i dieci casi di mercato a pochi giorni dall’apertura delle trattative.

                            Boga, Gasperini lo aspetta all’Atalanta

                            Da qualche settimana Jeremie Boga è tornato in campo dopo i problemi fisici che lo hanno condizionato a inizio stagione. Ma nel Sassuolo di Dionisi sembra un corpo estraneo. Ha un contratto in scadenza nel 2023 e nessuna intenzione di rinnovarlo. Qui si inserisce l’Atalanta che sogna lo scudetto, con Gasperini che apprezza da tempo l’ivoriano. Contatti in corso, il Sassuolo chiede circa 25 milioni di euro: da qui a gennaio si può arrivare a un’intesa che faccia felici tutti.

                            Botman, il Milan ha identificato il vice Kjaer

                            Il Milan si tuffa nel mercato di riparazione con un obiettivo: trovare un sostituto di Simon Kjaer, fuori dai giochi fino al termine della stagione per infortunio. Il club rossonero è pronto a un investimento su un profilo giovane, che abbia buone prospettive di crescita. Così nasce l’idea Sven Botman, centrale olandese di 21 anni del Lille. Valutazione circa 30 milioni, il Milan può provare a prenderlo a gennaio in prestito oneroso con diritto di riscatto.

                            Grillitsch, la richiesta di Mourinho per rinforzare la Roma

                            José Mourinho ha bisogno di rinforzi, richiesta esplicitata alla società più volte anche pubblicamente. Serve un regista vero, che possa dare il cambio a Cristante e permettere a Veretout di esprimersi al meglio. Per la Roma il primo nome in lista è quello di Florian Grillitsch, 26 anni, centrocampista centrale dell’Hoffenheim e della nazionale austriaca. Contratto in scadenza il prossimo giugno, il club giallorosso proverà a portarlo in Italia in questa sessione di mercato.

                            Icardi-Juve, si fa in prestito?

                            Una possibilità, percorsi che possono incrociarsi. Mauro Icardi non è felice al Psg, la Juventus prenderebbe volentieri un centravanti, anche a gennaio. Certo, questo non è il momento per fare investimenti multimilionari. Il club bianconero potrebbe muoversi solo in caso di prestito, magari con diritto di riscatto già fissato. Una formula che non convince il Psg. Ma gennaio è un mese lungo.

                            Ikoné: è già della Fiorentina

                            Il primo vero colpo, bisogna aspettare solo l’annuncio. La Fiorentina ha preso Jonathan Ikoné, 23 anni, esterno d’attacco francese cresciuto a Bondy, proprio come Mbappé, suo grande amico. Già sbarcato a Firenze per le visite mediche e la firma, arriva dal Lille per una cifra vicina ai 15 milioni di euro più alcuni bonus eventuali ed una percentuale sulla futura rivendita.

                            Stallo Kessie-Milan

                            Quale sarà il futuro di Franck Kessie? Una domanda che i tifosi rossoneri si fanno da diversi mesi. Per il rinnovo di contratto con il Milan non si segnalano passi in avanti. L’ivoriano continua a chiedere un riconoscimento economico al suo nuovo status di giocatore di prima fascia, tradotto 8 milioni di euro a stagione. Il Milan non vuole andare oltre quanto proposto (6,5 milioni). Il Tottenham di Conte osserva la situazione dall’Inghilterra, il Psg è in pressing dalla Francia.

                            Mandava, l’erede di Manolas al Napoli

                            Il Napoli ha già perso Kostas Manolas, tornato all’Olympiacos. A gennaio dovrà prendere un difensore centrale. Piace Felix Uduokhai, tedesco classe ’97 dell’Augsburg, valutazione 15 milioni di euro. Poi Federico Gatti, 23enne che sta facendo bene con il Frosinone in serie B. Capitolo terzino: Luciano Spalletti vorrebbe subito Reinildo Mandava, laterale mancino del Lille che il Napoli segue dalla scorsa estate. Contratto in scadenza a giugno, il 27enne può arrivare pagando un indennizzo da 5 milioni di euro al club francese.

                            Nandez inseguito dall’Inter

                            Nahitan Nandez è un altro degli scontenti, destinato a lasciare il Cagliari. L’Inter lo segue da mesi, e lo apprezza per qualità e duttilità. La richiesta del presidente Giulini è di circa 20 milioni di euro. Il club nerazzurro può affondare il colpo a gennaio, soprattutto in caso di partenza di Vecino.

                            Scamacca contesto fra Juve e Inter

                            Un attaccante per due. Gianluca Scamacca si è preso il Sassuolo e piace sia alla Juventus che all’Inter. Allegri lo apprezza, il club bianconero è aperto ad un investimento di prospettiva. Situazione simile per i nerazzurri, che cercano un ariete che possa dal prossimo anno dare il cambio a Dzeko. Valutazione, ad oggi, 30 milioni di euro.

                            Vlahovic via dalla Fiorentina, ma dove?

                            Tutti le grandi lo vogliono. Dusan Vlahovic è il centravanti più forte della serie A, il capocannoniere del torneo. Il suo futuro sarà lontano dalla Fiorentina, ha declinato la pur ricca offerta di rinnovo fatta dal club viola. Contratto in scadenza il 30 giugno 2023, bisogna solo capire quando se ne andrà. In estate Commisso ha rifiutato 60 milioni dall’Atletico Madrid, per venderlo a gennaio ne chiede 70. A giugno i milioni che entrerebbero nelle casse viola sarebbero molti meno, massimo 40. Vlahovic fa gola a mezza Europa: Bayern Monaco, il Psg e l’Atletico Madrid, passando per le inglesi Tottenham, City e lo stesso Arsenal. In Italia è il sogno proibito della Juventus.


                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • La fogna
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                              Finché non è andato via io ci credo al rinnovo di Vlahovic.

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                              • Sean
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                                • Sep 2007
                                • 120604
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                                Ora è ufficiale: Victor Osimhen parteciperà alla Coppa d'Africa, in programma dal 9 gennaio al 6 febbraio in Camerun. L'attaccante del Napoli, infatti, è stato convocato dalla Nigeria. (gazzetta.it)
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                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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