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La Viola fa sul serio, preso Ikone.
Io nemmeno sapevo che il mercato fosse già aperto.
Infatti apre il 3...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Milano si sente già protagonista di un lungo derby per il titolo: i rossoneri puntano a rinforzarsi con Botman, Renato Sanchez e Beto
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Napoli, non solo infortuni: così è stata smarrita la strada dello scudetto
Dopo una partenza straordinaria, l'assenza di alcuni uomini ha pesato sul rendimento. Ma nella sconfitta con lo Spezia sono entrati altri fattori con il tecnico Spalletti sul banco degli imputati
Sette punti di ritardo dal primo posto e appena cinque di vantaggio sul quinto, dopo la desolante sconfitta al Maradona contro lo Spezia. L'ultima partita dell'anno ha dato un'indicazione amara al Napoli sul suo vero obiettivo stagionale - il ritorno in Champions - e ha allontanato in modo probabilmente definitivo il sogno scudetto, alimentato dalla sorprendente striscia iniziale di 9 vittorie consecutive. Gli azzurri erano partiti a razzo e si sono persi da metà novembre in poi, in coincidenza con la grave emergenza che ha decimato nelle ultime settimane la squadra. Ma questa volta le gravi assenze non bastano per spiegare l'inatteso blackout generale, che ha coinvolto oltre ai giocatori pure Spalletti. Incomprensibili in particolare le sostituzioni di Mertens e Zielinski, con lo svantaggio di un gol da rimontare. È stato però un errore lasciare in campo fino alla fine anche Anguissa e Lozano, in evidente debito di ossigeno, mentre a Elmas (tra i più in forma e col morale alto dopo il gol del successo a San Siro contro il Milan) l'allenatore ha concesso solamente una manciata di minuti tardiva nel finale.
Lo Spezia ha vinto senza tirare...
Il colpo di grazia è stato l'autogol di Juan Jesus, che ha regalato allo Spezia i tre punti e un curioso record: è l'unica squadra ad aver vinto negli ultimi 17 anni senza aver fatto nemmeno un tiro nello specchio della porta avversaria. Il dato statistico rende molto bene l'idea del suicidio del Napoli, che si è di nuovo fatto male da solo come gli era capitato nell'ultima giornata del campionato scorso, in occasione del famigerato pareggio al Maradona contro il Verona. Anche allora Aurelio De Laurentiis era passato dagli spogliatoi alla fine della gara per rincuorare i giocatori, sfogando subito dopo la sua rabbia con il tweet di esonero di Gattuso. Stavolta non c'è invece nemmeno un capro espiatorio da consegnare in pasto ai tifosi, perché il rapporto di reciproca stima tra Spalletti e il presidente resta solido e i due dovranno dunque collaborare per riaccendere la spina dopo la settimana di vacanza concessa alla squadra.
A inizio anno subito la Juve
Il 2022 del Napoli comincerà con lo scontro diretto del 6 gennaio a Torino con la Juve, crocevia per la rincorsa alla zona Champions. La squalifica di Mario Rui imporrà alla società di accelerare sul mercato, con l'arrivo di un esterno sinistro che a questo punto non può essere più rimandato. Reinildo Mandava del Lille è il primo obiettivo, anche se è altrettanto urgente la caccia a un centrale difensivo, dopo la frettolosa cessione di Manolas. C'è poi la questione della Coppa d'Africa, con Koulibaly, Anguissa, Ounas e Osimhen che rischiano di tornare a disposizione solo all'inizio di febbraio. L'unica convocazione in dubbio è quella del numero 9 nigeriano, che ha appena ripreso gli allenamenti con una maschera protettiva dopo la frattura allo zigomo. In infermeria ci sono infine pure Insigne (Covid) e Fabian. Recuperarli al più presto è un'altra delle priorità.
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Inchiesta Inter: si indaga su scambi senza passaggi denaro. Sistema 'camera compensazione' diffuso in calciomercato italiano
Tra i casi al vaglio quelli del portiere Ionut Radu (7,7 milioni di plusvalenza) e dell'attaccante Andrea Pinamonti (plusvalenza 19 milioni), 'rimbalzati' tra Genoa e Inter in due anni, ma anche del difensore Zinho Vanheusden o di altri giocatori di fascia medio-bassa
Un aspetto su cui si sta concentrando l'inchiesta milanese per falso in bilancio sull'Inter, con al centro plusvalenze sospette sulle cessioni di giocatori, è il "sistema", non usato solo dal club nerazzurro ma diffuso nel calciomercato italiano, della cosiddetta 'camera di compensazione' sugli scambi tra calciatori di due squadre che avvengono spesso senza passaggi di denaro o con movimenti di soldi 'congelati' e poi effettuati solo in un secondo momento. Un meccanismo che, stando a quanto chiarito, non c'è in altri Paesi. E gli inquirenti milanesi devono valutare come incida sulla regolarità dei rendiconti finanziari.
Da quanto è stato riferito, solo in Italia esiste questo meccanismo della "camera di compensazione" che permette - nel corso delle operazioni di scambio di giocatori tra due squadre che possono appunto generare plusvalenze nei bilanci, ossia l'aumento dei ricavi - di non muovere denaro e di 'congelare' i passaggi di soldi. E questo è uno dei temi principali al centro dell'inchiesta milanese, condotta dalla Gdf e coordinata dall'aggiunto Romanelli e dai pm Cavalleri e Polizzi, perché dovrà essere valutato come questo sistema abbia inciso sui rendiconti finanziari e se possa aver creato altri profili di presunte irregolarità.
Un'attenzione particolare nel fascicolo, intanto, viene posta anche sui contratti con clausola di "recompra", anche questi diffusi nel calciomercato: una società vende un giocatore generando per quell'anno una plusvalenza, tenendo alto il prezzo del 'cartellino', e poi lo riacquista l'anno dopo ad un prezzo superiore a quello al quale l'ha ceduto, ammortizzando però i costi e spalmandoli su più anni. Mentre l'altra squadra, che lo compra e poi lo rivende, realizza a sua volta una plusvalenza.
L'inchiesta milanese - partendo da una decina di operazioni, tra scambi, cessioni, prestiti, messe a bilancio dall'Inter tra il 2017 e il 2019 per circa 90 milioni di euro di plusvalenze - punta il faro su quelle nelle quali i calciatori sarebbero stati valutati per cifre che sembrano "marcatamente sproporzionate" rispetto ai valori effettivi. E ciò potrebbe essere servito, stando all'ipotesi al vaglio, per abbellire i bilanci per poter partecipare alle competizioni europee.
Tra i casi al vaglio quelli del portiere Ionut Radu (7,7 milioni di plusvalenza) e dell'attaccante Andrea Pinamonti (plusvalenza 19 milioni), 'rimbalzati' tra Genoa e Inter in due anni, ma anche del difensore Zinho Vanheusden o di altri giocatori di fascia medio-bassa.
Tra i casi al vaglio quelli del portiere Ionut Radu (7,7 milioni di plusvalenza) e dell'attaccante Andrea Pinamonti (plusvalenza 19 milioni), 'rimbalza…
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IL TEMPO (A. AUSTINI) - Luci e ombre. Dieci vittorie e sette sconfitte. Uno stadio sempre pieno, una classifica non certo esaltante. L’impresa di Bergamo e il pareggio triste con la Sampdoria. Una squadra con più carattere ma meno bella da vedere e sprovvista di soluzioni quando si affrontano rivali chiuse. Il primo bilancio della Roma di Mourinho, sesta in classifica e staccata di sei punti dal quarto posto, è in chiaroscuro, non in linea con il fomento che ha accompagnato l’arrivo del portoghese sulla panchina giallorossa e, soprattutto, con i costi della rosa e gli investimenti fatti sul mercato la scorsa estate.
I numeri isolati dicono che al giro di boa questa squadra ha totalizzato gli stessi punti, 32, di quella allenata da Zeman nel 2012/13, appena uno in più della Roma di Luis Enrique, rispettivamente quattro e sei in meno dei due gironi d’andata condotti da Fonseca, che l’anno scorso in realtà sul campo ne ha ottenuti sette in più. Mourinho può senz’altro riguadagnare terreno nella seconda parte del campionato, visto che nel passato torneo i giallorossi hanno raccolto appena 25 punti mollando totalmente le ultime partite per concentrarsi sull’Europa League.
Servirà però una Roma diversa, più continua e capace di adattarsi alle diversità offerte dalle singole partite. L’avvio del 2022 mette un po’ di ansia: c’è il Milan il 6 gennaio, tre giorni dopo arriva la Juventus all’Olimpico. Bisogna rimboccarsi le maniche subito dopo le vacanze: il rientro dei giocatori nella Capitale è previsto il 30, gli allenamenti dovrebbero riprendere il 31. Al momento è inutile aspettarsi chissà quali rinforzi dal mercato, il tecnico dovrà trarre nuove energie dal rientro di capitan Pellegrini e, si spera il prima possibile, di Spinazzola.
«Quest’anno non mi sono posto un obiettivo» ha confessato Mourinho prima di vincere a Bergamo, il progetto concordato con i Friedkin resta di durata triennale ma il ritorno in Champions è fondamentale per tornare grandi. Il ridimensionamento della Roma è ormai consolidato da ben prima dell’arrivo di Mourinho e della nuova proprietà. L’ultimo piazzamento nei primi quattro posti risale alla stagione 2017-18, la prima con Di Francesco in panchina nobilitata dalla semifinale di Champions giocata contro il Liverpool. Poi una serie di eventi concatenati hanno abbassato il livello della rosa ed è chiaro come non basti Mourinho a riportare la Roma in alto. Il 2021 è stato comunque un anno di svolta, ma i numeri restano lì senza possibilità di smentita: con 67 punti raccolti nell’anno solare i giallorossi sono la settima squadra d’Italia, a -11 dalla Lazio sesta. È ora di risalire la china.
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Luci e ombre. Dieci vittorie e sette sconfitte. Uno stadio sempre pieno, una classifica non certo esaltante. L’impresa di Bergamo e il pareggio triste con la Sampdoria . Una squadra con più carattere ma meno bella da vedere e sprovvista di soluzioni quando si affrontano ri...
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Acquisite le comunicazioni interne in casa Inter. A giorni dirigenti indagati ufficialmente.
È questione di giorni, al massimo di poche settimane: poi, superata al pausa festiva, la Procura della Repubblica di Milano si prepara a iscrivere nel registro degli indagati i vertici dell'Inter, ovvero gli amministratori che hanno firmato i bilanci depositati relativi agli anni 2018, 2019 e 2020. Sono i bilanci che, secondo l'inchiesta venuta alla luce martedì scorso, erano stati truccati con l'inserimento di plusvalenze mai realizzate nelle compravendite di dieci giocatori di seconda fascia, avvenute prevalentemente col Genoa.
La scelta di procedere per ora formalmente a «carico di ignoti» non significa, purtroppo per l'Inter, che i pm milanesi non considerino corposi gli indizi a carico del management nerazzurro: anzi, la cautela nell'iscrizione dei nomi nasce dal sospetto che oltre agli amministratori delegati Giuseppe Marotta e Alessandro Antonello anche una serie di altri dirigenti apicali fossero al corrente del sistema - identico a quello già scoperto in casa Juventus - di ipervalutare i giocatori soprattutto nelle operazioni di scambio, consentendo a entrambi i club di inserire e spalmare sui bilanci arricchimenti in realtà mai avvenuti.
Si tratta di un meccanismo che, nelle ipotesi investigative, non poteva venire messo in atto senza la complicità di una fetta importante della dirigenza, che altrimenti non avrebbe potuto spiegarsi l'andirivieni di giocatori destinati a non vedere mai il campo.
Per questo martedì la Guardia di finanza ha acquisito nella sede dell'Inter non solo bilanci e contratti di compravendita ma anche i messaggi scambiati sulle caselle di posta aziendale tra i responsabili dei diversi settori in occasione dei passaggi di proprietà. Ora il materiale è sotto analisi da parte delle «fiamme gialle», e al termine dello screening si deciderà chi inquisire. Non è escluso anche che ci si affidi ad un esperto per l'analisi dei rendiconti finanziari del club. Sapendo che comunque l'indagine si muove su un terreno reso scivoloso dalla impossibilità di stabilire in modo oggettivo il valore di mercato di un calciatore.
Alcuni passaggi, però, secondo gli inquirenti sono talmente inspiegabili da rendere evidente che nascondono operazioni illec???ite: come gli accordi di «recompra», una sorta di lease back che impegnava la società cedente e a ricomprare il giocatore l'anno successivo. E ogni volta il valore saliva.
Il Giornale
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