Dopo la brutta partita di Venezia non avevo molta fiducia per oggi e invece è arrivata una vittoria rotonda a Bologna. Bene. Per il prosieguo e la campagna invernale ormai prossima sarà però imprescindibile recuperare Chiesa e Dybala.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioCmq...si potrebbe obiettare che l'Atalanta NON e' una grande...ma una piccola squadretta che sta vivendo 3-4 anni fortunati...ma e' destinata a tornare dove e' sempre stata.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioDopo la brutta partita di Venezia non avevo molta fiducia per oggi e invece è arrivata una vittoria rotonda a Bologna. Bene. Per il prosieguo e la campagna invernale ormai prossima sarà però imprescindibile recuperare Chiesa e Dybala.(ride)
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Originariamente Scritto da topscorer Visualizza MessaggioDybala è un ex giocatore.(ride)
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Dybala=Pato
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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La Juventus vince a Bologna nella nebbia con due gol di Morata e Cuadrado. Nonostante i problemi e le delusioni di questa prima metà stagione, non c’è rassegnazione, anzi c’è la convinzione che almeno l’aggancio di un posto in Champions League sia possibile. Risalgono le quotazioni di Cuadrado, Morata e Bernardeschi. Ma c’è sempre da aspettare Dybala…
Della Juve non c’è più da fidarsi, ma il posto in Champions è possibile
Arrivata a malapena alla fine della partita con il Bologna, la Juve è venuta fuori dalla nebbia con un leggero sorriso: ci fossero stati altri dieci minuti da giocare forse ci si sarebbe fermati. Sentito il fischio dell’arbitro lì in mezzo al campo, ci si rende conto che non tutto va così male e che due gol al Bologna valgono una serata di leggero ottimismo. Sia pure, intendiamoci, in una penuria di gioco e mentalità che per una squadra così non può essere la normalità.
Nella testa di Allegri c’è una Juve che cura lentamente e con pazienza le sue ferite e che tenterà di venir fuori alla distanza, tra febbraio e marzo. Approfittando, se sarà possibile, del calo di qualcuna che sta più avanti. Già la sconfitta dell’Atalanta è stato un incitamento alla Juve a non mollare e non lasciarsi andare, a prendersi le occasioni che capitano. Lottare per un posto in Champions League tra le prime quattro è più che possibile.
Per adesso la Juve gioca a nascondino e non fa promesse, sa benissimo, Allegri, che ad una buona Juve che vince a Bologna, può aggiungersi all’improvviso una Juve completamente fuori di registro e incapace di fare male. Ci sono stati anche troppi esempi quest’anno, da Udine a Venezia, dall’ Empoli al Sassuolo. Per cui inutile fare proclami.
L’intenzione è quella di una messa a punto lenta e paziente, cercando di coprire i difetti, possibilmente anche con l’aiuto del mercato, ormai evidenziati da mezzo campionato sotto le aspettative e anche molto sotto la sufficienza. Per adesso Allegri si gode le prodezze di Cuadrado e la ripresa di giocatori già abbandonati per strada, tipo Morata e Bernardeschi, prega che la difesa tenga il più possibile, mentre Dybala è oggetto di un’attesa continua e talvolta estenuante. Ma al momento non ci sono supercampioni cui raccomandarsi.
SERIE A 2021-2022 18a GIORNATA Venerdì 17 dicembre 2021 Lazio - Genoa 3-1 (36' Pedro L, 75' Acerbi L, 81' Zaccagni L, 86' Melegoni G) Salernitana - Inter 0-5 (11' Perisic I, 33' Dumfries I, 52' Sanchez I, 77' Martinez I, 87' Gagliardini I) Sabato 18 dicemebre 2021 Atalanta - Roma 1-4 (1' Abraham R, 27' Zaniolo R, 45'+1' Cristante aut. A, 72' Smalling R, 82' Abraham R) Bologna - Juventus 0-2 (6' Morata J, 69' Cuadrado J) Cagliari - Udinese 0-4 (4' Makengo U, 45' Deulofeu U, 50' Molina U, 69' Deulofeu U) Domenica 19 dicembre 2021 Fiorentina - Sassuolo 2-2 (32' Scamacca S, 37' Frattesi S, 51' Vlahovic F, 61' Torreira F) Spezia - Empoli 1-1 (50' Marchizza aut. S, 71' Nikolaou aut E) Sampdoria - Venezia 1-1 (1' Gabbiadini S, 87' Henry V) Torino - Verona 1-0 (26' Pobega T) Milan - Napoli 0-1 (5' Elmas N) *** Lunedì 20 dicembre 2021 Domenica 19 dicembre 2021 Milan - Napoli Ha vinto il Napoli e soprattutto l'Inter che ora ha un tesoretto di quattro punti che le garantisce di girare...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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La Roma fa il colpaccio a Bergamo contro l’Atalanta, per la prima volta si vede la squadra di Mourinho giocare all’altezza delle aspettative, con Abraham e Zaniolo protagonisti. La delusione è quella dell’Atalanta, con un Gasperini infuriato contro l’arbitro
All’improvviso la Roma, Mourinho, Abraham e Zaniolo
La vittoria della Roma a Bergamo contro l’Atalanta è una ciambella perfetta dopo troppe altrr venute male, in controtendenza su tutto quello che finora il campionato ci aveva detto. L’Atalanta si ferma all’improvviso dopo sei vittorie consecutive nel momento in cui aveva ormai convinto tutti a darle finalmente anche qualche seria chance scudetto. E anzi il risultato è il migliore possibile per le altre tre squadre del quartetto di testa (Inter, Milan Napoli). La Roma di Mourinho finora non era stata all’altezza delle promesse, non aveva vinto nemmeno una partita contro le squadre importanti (Lazio, Juve, Napoli, Milan, Inter) e quella con l’Atalanta, così ampia e imponente, è la prima vittoria che rispetta il percorso immaginato.
Uno non ingaggia Mourinho per sopravvivere, sbarcare il lunario, o camminare nell’indifferenza. C’è voluto mezzo campionato per cominciare a farlo. Succede nel momento in cui diventano protagonisti Abraham e Zaniolo sui cui l’attacco della Roma ha puntato tutto, ma che finora hanno giocato col freno a mano tirato. Succede nel momento in cui non si cercano alibi negli arbitraggi o nella rosa troppo corta, che rendono stucchevole e poco credibile il racconto. Una bella squadra, entro certi limiti, va oltre tutto questo.
I quattro gol della Roma sono stati possibili anche perché l’Atalanta all’improvviso ha spento l’interruttore, capita che a Bergamo le succeda qualche volta. Ma quattro gol non li aveva presi mai. La squadra di Gasperini che aveva tenuto testa o sconfitto l’Inter, la Juve, il Napoli si è fermata contro la squadra che avrebbe dovuto darle meno problemi. Stavolta l’intercambiabilità dei giocatori non ha risolto il problema, la potenza offensiva è stata molto ridotta e Gasperini si è infuriato con l’arbitro per l’annullamento del gol del 2-2. Gasperini potrebbe aver ragione quando dice che gli arbitri devono spiegare e che il Var non è una garanzia di assoluta correttezza della decisione, ma spesso alza i toni esageratamente e fuori luogo. L’uscita dalla Champions League più che una riduzione della fatica potrebbe aver causato un calo di tensione.
SERIE A 2021-2022 18a GIORNATA Venerdì 17 dicembre 2021 Lazio - Genoa 3-1 (36' Pedro L, 75' Acerbi L, 81' Zaccagni L, 86' Melegoni G) Salernitana - Inter 0-5 (11' Perisic I, 33' Dumfries I, 52' Sanchez I, 77' Martinez I, 87' Gagliardini I) Sabato 18 dicemebre 2021 Atalanta - Roma 1-4 (1' Abraham R, 27' Zaniolo R, 45'+1' Cristante aut. A, 72' Smalling R, 82' Abraham R) Bologna - Juventus 0-2 (6' Morata J, 69' Cuadrado J) Cagliari - Udinese 0-4 (4' Makengo U, 45' Deulofeu U, 50' Molina U, 69' Deulofeu U) Domenica 19 dicembre 2021 Fiorentina - Sassuolo 2-2 (32' Scamacca S, 37' Frattesi S, 51' Vlahovic F, 61' Torreira F) Spezia - Empoli 1-1 (50' Marchizza aut. S, 71' Nikolaou aut E) Sampdoria - Venezia 1-1 (1' Gabbiadini S, 87' Henry V) Torino - Verona 1-0 (26' Pobega T) Milan - Napoli 0-1 (5' Elmas N) *** Lunedì 20 dicembre 2021 Domenica 19 dicembre 2021 Milan - Napoli Ha vinto il Napoli e soprattutto l'Inter che ora ha un tesoretto di quattro punti che le garantisce di girare...ma di noi
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Sabato 18 dicemebre 2021
Atalanta – Roma 1-4
Bologna – Juventus 0-2
Cagliari – Udinese 0-4
Domenica 19 dicembre 2021
Fiorentina – Sassuolo 12.30
Spezia – Empoli 15.00
Sampdoria – Venezia 18.00
Torino – Verona 18.00
Milan – Napoli 20.45
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Juventus, Sconcerti: Allegri ha sistemato il centrocampo. L’Atalanta perde troppo in casa
La Juventus è più squadra e oggi gioca bene: ha ritrovato Cuadrado. La classifica è chiara: tra le prime otto tutti possono battere tutti
di Mario Sconcerti
Mourinho aveva preparato la partita con l’Atalanta così come è uscita dal campo. Alla vigilia si era preso la briga di nascondersi dicendo di aver preparato la gara sul palleggio. In realtà la Roma ha giocato sempre sull’avversario preparandosi poi a ripartire con due attaccanti moderni, cioè veloci, potenti e intorno al metro e 90 come Zaniolo e Abraham. Il gioco di Gasperini in cui si marca all’altezza del centrocampo e si aggredisce chi ha la palla, è stata l’armonia ideale per una Roma italiana che a questo si era preparata. È l’ultimo regalo di Mourinho alla sua vecchia Inter.
Il risultato rilancia la Roma, ma lancia soprattutto l’Inter che raddoppia il distacco dall’Atalanta. Gasperini protesta, non so se a ragione. Un fuorigioco giusto o sbagliato è una delle poche cose che non sono più un’opinione nel calcio, la macchina va via automatica. Ma la partita evidenzia qualcosa che Gasperini fatica a giudicare: l’Atalanta è eccezionale in trasferta, 8 vittorie e un pareggio, 25 punti su 27. Ma in casa è alla terza sconfitta, appena 12 punti. Non sono numeri, sono attitudini. In casa l’Atalanta soffoca, non basta più la corsa, conta la tecnica nello spazio breve, che all’Atalanta complessivamente manca.
Questo va benissimo all’Inter che dopo tre mesi di corsa parallela prende vantaggio e può specchiarsi nel suo gioco, da tempo il migliore del campionato. Le altre certezze sono l’inadeguatezza di Salernitana e Genoa. La Salernitana non ha più un proprietario, naviga sulla Luna, il Genoa deve finire di averne uno. E forse deve ancora trovare un allenatore reale. Di tutto il resto non ci sono comprensioni possibili. La classifica è chiara ma conferma che tra le prime otto tutti possono battere tutti. Restava, con l’Inter, solo la costanza dell’Atalanta oggi naufragata.
Vince anche la Juve spinta dal calendario e da una decisione di fondo presa da Allegri: i tre centrocampisti devono avere tutti qualità diverse. Non sono soluzioni sufficienti, ma restano soluzioni accettabili. Sabato si è riscoperto perfino Arthur. Lo si guarda giocare e sembra un buon giocatore. Poi si ricorda che è a bilancio per 70 milioni e tutto diventa un dovere. Ma il concetto è giusto. McKennie e Rabiot ai lati di Arthur/Locatelli portano tutti doti tecniche diverse. Questo deve avere un centrocampo. La Juve oggi gioca bene, è tornata squadra, è lontana dall’Inter ma è vicina alla Champions. Ha ritrovato Cuadrado, che è il suo vero regista, infatti ne pagava fino a oggi il momento scarso.
CorSera...ma di noi
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Milan-Napoli, formazioni e dove vederla in tv. Ibrahimovic contro Mertens il duello nel duello
Pioli non si arrende, la corsa scudetto è aperta: «Mai visto assegnarlo a dicembre». Spalletti carica i suoi: «Dobbiamo avere un vulcano dentro». Tornano Giroud e Anguissa, ma quanti assenti
Qui Milan
Il Diavolo non molla. «Vietato arrendersi», lo slogan che in questi giorni è risuonato più e più volte nel gelo di Milanello. Raccontano che anche Ibrahimovic in allenamento abbia ribadito il concetto, alla sua maniera, col chiaro intento di caricare un gruppo che ha vinto solo due delle ultime sei partite: poco, troppo poco per sognare in grande. Il momento è complicato, l’emergenza infortuni inizia solo adesso a dare un po’ di tregua e la corsa dell’Inter somiglia tanto all’inizio di una fuga, ma Stefano Pioli e i suoi non sembrano avere alcuna intenzione di arrendersi. «Gli scudetti non si vincono a dicembre», mette in chiaro il tecnico rossonero, che vede anzi nel duello di stasera a San Siro col Napoli l’occasione per riprendere la corsa interrotta da novembre in poi, quando dopo il derby il Milan ha perso 11 punti rispetto all’Inter, passata da -7 a +4.
Contro le grandi il Diavolo non sbaglia, lo dicono i numeri: nemmeno uno scontro diretto perso, vittorie con Atalanta e Roma, pareggi con Inter e Juventus. Contro il Napoli c’è però da spezzare un incantesimo: a San Siro non lo sconfigge da sette anni, l’ultima gioia risale al 14 dicembre 2014, 2-0 con reti di Menez e Bonaventura. Un tabù personale riguarda anche Pioli, che in dieci incroci non ha mai battuto Spalletti. Una vera e propria bestia nera: due sconfitte gli sono costate addirittura l’esonero, col Parma nel 2007 e con la Lazio nel 2016. «L’anno scorso noi siamo stati in testa a lungo e poi sappiamo com’è andata a finire — aggiunge Pioli —. Il nostro obiettivo è migliorare lo scorso campionato in termini di punti, facendone di più nel girone di ritorno, perché un anno fa calammo. Il mio obiettivo è superare i 43 dell’andata di un anno fa». Per riuscirci, il Milan che attualmente è a quota 39 deve provare a vincere le due ultime gare dell’anno, stasera col Napoli e mercoledì a Empoli.
Impresa non semplice ma nemmeno impossibile, anche se le assenze continuano a tormentare la squadra rossonera e a lasciare un margine di scelta pressoché azzerato al momento di decidere la formazione. Molti gli indisponibili: Kjaer, Leao, Calabria, Rebic, Pellegri. Rientra solo Giroud, che finalmente là davanti potrà dare una mano al quarantenne Ibrahimovic. In difesa Hernandez ha la febbre e potrebbe essere sostituito dall’incostante Ballo-Touré: occhio al duello con Politano.
Sulla questione infortuni, Pioli si dice ottimista per il girone di ritorno: «Abbiamo analizzato tutto, cercato di incrementare prevenzione e recupero, stimolato i giocatori a essere sempre più attenti e precisi nel lavoro quotidiano». Dopo la sosta la situazione si normalizzerà, ma il mercato sarà decisivo per rimpiazzare Kjaer: Botman del Lille al momento è in cima alla lista di Maldini e Massara, davanti anche a Milenkovic della Fiorentina. Servono 30 milioni, ma si può fare.
Qui Napoli
A poche ore dalla sfida contro il Milan Luciano Spalletti deve arrendersi anche al forfait di Mario Rui, oltre alle assenze di Koulibaly, Insigne, Fabian Ruiz e Osimhen. Dovrà così giocare di prestigio, l’allenatore del Napoli, soprattutto in difesa: dopo la partenza-lampo di Manolas per l’Olympiacos, in rosa il Napoli ha soltanto due centrali di ruolo e Juan Jesus dovrà essere «sacrificato» sulla fascia sinistra. Non è il migliore dei mondi possibili, ma big Luciano sfodera la calma e la tranquillità dei forti. Resta fedele al suo manifesto («niente lamentele») e piuttosto si dice convinto di avere «la squadra forte per vincere». Con una postilla, però, rispetto al caso Manolas. Che diventa un chiaro messaggio alla società: «La rosa mi piace in tutti i suoi petali, è chiaro che se poi la sciupi devi andare a ricomporla». Il mercato non è una distrazione alla vigilia della trasferta a San Siro, nello stadio dove un mese fa, contro l’Inter, sono cominciati per il Napoli i problemi di infortuni e di risultati. Niente alibi, la direzione da percorrere per non perdere altro terreno, dopo le ultime due sconfitte in campionato, resta quella di convincere i suoi giocatori che vada tutto bene.
Il confronto con il Milan vale troppo per lasciarsi condizionare dalle emergenze, finanche dal fuori programma capitato a Ounas. Un’ora prima del raduno con la squadra, l’attaccante è stato aggredito e minacciato da due giovani armati nel garage di casa a Posillipo. Rapinato in pieno giorno: l’esterno algerino è stato immobilizzato e costretto a consegnare contanti, un orologio e una catenina per un valore di cinquemila euro. Si è spaventato molto. Ma dopo mezz’ora era già in pullman con i compagni: ha risposto così al richiamo al coraggio del suo allenatore che non si sarebbe potuto permettere un’altra defezione.
«Dobbiamo essere una squadra viva — ha aggiunto Spalletti —. Non accetto il giochino di chi non c’è e avrebbe potuto darci una mano, questi sono momenti in cui bisogna far parlare i fatti non gli assenti: con il cuore e con il coraggio si possono trovare le giuste soluzioni. Si spinge poi oltre, e pesca anche stavolta la frase forte per toccare la corda dell’orgoglio di ogni singolo giocatore: «Il Vesuvio non deve essere soltanto in cartolina, noi il vulcano dobbiamo avercelo dentro per portare a casa i tre punti». Convinto e credibile: così stasera l’allenatore torna in panchina dopo due giornate di squalifica, non lasciandosi sfuggire l’occasione per fare autocritica e rafforzare il concetto di gruppo: «Facendomi espellere ho penalizzato la squadra e la responsabilità delle due sconfitte è mia. Non succederà più perché sono stato male a vedere le partite da fuori». Spalletti è già dentro una partita pesante che chiarirà le reali ambizioni del Milan e del Napoli.
Probabili formazioni
Milano, ore 20.45
Milan (4-2-3-1): 16 Maignan; 25 Florenzi, 23 Tomori, 13 Romagnoli, 5 Ballo-Touré; 8 Tonali, 79 Kessie; 30 Messias, 10 Diaz, 33 Krunic; 11 Ibrahimovic
Napoli (4-2-3-1): 25 Ospina; 2 Malcuit, 13 Rrahmani, 5 Juan Jesus, 22 Di Lorenzo; 4 Demme, 99 Anguissa; 21 Politano, 20 Zielinski, 7Elmas; 14 Mertens
Arbitro: Massa
Tv: ore 20.45 Dazn
CorSeraLast edited by Sean; 19-12-2021, 08:58:13....ma di noi
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Cominciamo a togliere ogni dubbio: l’ipotetico 2-2 dell’Atalanta è irregolare.
Gasperini se ne faccia una ragione.
Per quanto mi riguarda, la Roma è ancora a credito con gli episodi avversi in questo campionato.sigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Non ho visto la partita perchè la Lega preferisce mettere Atalanta-Roma alle 15 e l'imprescindibile Cagliari-Udinese alle 20,45 ma il risultato della stessa mi pare non consentire recriminazioni....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioNon ho visto la partita perchè la Lega preferisce mettere Atalanta-Roma alle 15 e l'imprescindibile Cagliari-Udinese alle 20,45 ma il risultato della stessa mi pare non consentire recriminazioni.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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