Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
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    Juventus, dal mercato di gennaio un centravanti: Vlahovic, Icardi o Scamacca. Com’è la situazione

    La Juventus ha segnato venti gol meno dell’Inter: la società corre ai ripari. Il serbo è la prima scelta ma non vuole muoversi a gennaio, il Psg cede l’argentino solo a titolo definitivo o in prestito con obbligo di riscatto

    Venti gol in meno dell’Inter, dieci in meno del Verona, perfino quattro in meno dell’Empoli e due della Samp: va bene che gli scudetti si vincono più con la tenuta della difesa che con l’esplosività dell’attacco, ma quest’anno la Juve là davanti sta esagerando. Sono addirittura dodici le squadre che hanno segnato un numero di reti superiore rispetto alle 23 dei bianconeri, troppe perché non scatti l’allarme e non venga predisposto un piano di intervento. Un progetto declinato in vario modo: tattico, psicologico, fisico. Ma i progressi dell’attacco di Allegri non possono prescindere da un altro elemento, ritenuto adesso imprescindibile non solo dall’allenatore — che già aveva insistito in questo senso durante l’estate — bensì anche dalla società: l’acquisto di un centravanti.

    La storia è vecchia sei mesi. Tornato alla Juve, Allegri ha individuato nel centrocampista e nel centravanti le carenze da colmare, ma il club bianconero non sguazzava nell’oro e si è concentrato su Locatelli. Quanto all’uomo d’area — al numero 9, si sarebbe detto un tempo — tutto è stato rinviato in attesa di conoscere le decisioni di Ronaldo, benché il tecnico avesse anche indicato l’elemento ideale: Dzeko. Il quale, una volta volato via CR7, aveva però già lasciato la Roma, destinazione Inter (praticamente gratis). In fretta e furia, la Juve ha preso Kean; al di là del costo, 38 milioni complessivi, nemmeno lui è però un vero centravanti. Come non lo è Morata e tanto meno Dybala, il quale se non altro in questi giorni rinnoverà finalmente il contratto (guadagnerà 8 milioni più 2 di bonus per 5 anni).

    Ora, a metà stagione, la questione si ripropone. Solo che stavolta di dubbi ce ne sono molti di meno, anche da parte della società: e centravanti sia.

    Già, ma chi? La Juve deve confrontarsi di nuovo con gli intoppi finanziari, i quali sussistono nonostante la ricapitalizzazione. Il preferito — quasi scontato — è Vlahovic. L’operazione è difficilissima: il serbo non vorrebbe muoversi a gennaio, la Fiorentina è disponibile a ascoltare le offerte ma le pretese sono elevate (Commisso parte da 70 milioni). È una situazione con equilibri precari e delicati, la volontà del giocatore potrebbe smuovere le acque. La Juve intende provarci in tutti i modi, i contatti con i procuratori di Vlahovic sono continui, l’ipotesi è quella di un affare in stile-Chiesa, con pagamenti dilazionati. Tutto diventerebbe più semplice se il club bianconero riuscisse a incassare dalle cessioni e a risparmiare sugli ingaggi: da Ramsey a McKennie, da Rabiot a Kulusevski, le porte dell’addio sono aperte per (quasi) tutti.

    In cerca di un centravanti pronto, la Juve in questi giorni ha contattato l’entourage di Icardi, che lascerebbe volentieri il Psg. Il club francese non vede però di buon occhio l’ipotesi di un prestito: chiede l’acquisto di Maurito a titolo definitivo oppure, al limite, il prestito con obbligo di riscatto a obiettivi raggiungibili abbastanza agevolmente. Al momento la trattativa è incagliata, ma il mercato è lungo.

    Alla Juve piace parecchio Scamacca, anche se non viene ritenuto maturo e sicuro come Vlahovic. C’è qualche dubbio sull’effettiva possibilità che mantenga la sua efficacia in un club dalle grandi pressioni, comunque convincere il Sassuolo a privarsene costerebbe almeno 30 milioni, forse più. Rimane sullo sfondo Cavani: il suo contratto con lo United scade a giugno, lui vorrebbe cambiare aria a gennaio, si è offerto chiedendo un accordo per un anno e mezzo. Potrebbe finire al Barcellona.

    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Dusan Vlahovic: più Batistuta che Ibrahimovic. Ha l’esattezza di un algoritmo

      La stella della Fiorentina diventerà uno dei pochi fuoriclasse degli anni venti: è in grado di trasformare una squadra come Riva o Maradona

      di Mario Sconcerti

      Vlahovic non è l’ultima idea, viene da lontano. A quindici anni aveva già giocato nella Stella Rossa e nel Partizan, una contraddizione in termini riuscita a pochissimi. A sedici fu l’esordiente più giovane del campionato serbo. A ventuno protagonista contro il Portogallo e Serbia al Mondiale, dove noi ancora non siamo. La Fiorentina lo pagò un milione e mezzo quasi cinque anni fa quando Pantaleo Corvino, vecchio artigiano, prese un aereo per Belgrado e andò a parlare con la famiglia. Offrì un contratto di cinque anni, la bellezza di Firenze per conforto e la fortuna dei Della Valle come garanzia. Oggi Dusan Vlahovic segna quanto Ronaldo e nessuno alla sua età. È una sorpresa anche nel tempo. A ventuno anni Inzaghi era a Piacenza e segnava 15 reti; Vieri era a Venezia in B e ne segnava 11; Toni alla Lodigiani in serie C e non contava quanto segnasse.

      Vlahovic è sempre stato se stesso, non ha mai sorpreso, era una realtà fin dall’inizio. A Firenze rimase sottotraccia il primo anno perché aveva diciassette anni e non poteva essere ancora tesserato. Appena firmato vinse la classifica cannonieri del torneo Primavera portando i ragazzi della Fiorentina a vincere la Coppa Italia. Vlahovic diventerà uno dei pochi fuoriclasse degli anni venti. Noi amiamo scambiare per nostra comodità i giocatori campioni per fuoriclasse, ma non è vero. I campioni sono tanti, i fuoriclasse sono uno su mille. Da cosa si riconoscono? Da come trasformano le squadre. Il fuoriclasse prende una squadra normale e la porta dove non è mai stata, la porta a vincere. È l’effetto Riva, l’effetto Maradona, l’effetto Pulici. Oggi chi ha Vlahovic vince.

      Il suo prezzo rappresenta il prezzo per comprarsi un campionato. Datelo al Milan e vincerà. Datelo alla Juve e la vedrete cambiare faccia. Datelo all’Inter e continuerà tranquilla la sua strada. Non compri un giocatore, compri un mezzo. Restasse a Firenze in due anni vincerebbe anche la Fiorentina, come allora Cagliari, Napoli e Lazio. Sono giocatori che sottomettono tempo e gerarchie. Credo sia il nome slavo ad accostare Vlahovic ad Ibrahimovic. Alla sua età Ibra era nell’Ajax, segnò 35 gol in quattro anni. Vlahovic ne ha segnati già oggi 42. Vlahovic ha cinque centimetri e venti chili meno di Ibrahimovic. Il peso ha sempre fatto di Ibrahimovic un giocatore che amava più costruire la fase d’attacco. Con il tempo l’ha riassunta in se stesso. Supera i 20 gol a 27 anni nell’Inter, arriva a 28 gol nel Milan, supera i 30 nel Paris Saint Germain.

      Vlahovic è più punta del giovane Ibra, non gioca altrettanto bene a calcio, ma è difficile accorgersene. Cercando un paragone è più facile arrivare a Batistuta, anni novanta, un altro calcio. Batistuta a ventuno giocava nel Boca e segnava 11 reti. A Firenze arrivò a 22 e segnò 13 reti, 16 nei due campionati successivi. Batistuta esplode nel tempo. Per facilità di gestione della propria potenza e voglia di allenarsi, Vlahovic gli è molto vicino. Ha le stesse movenze da cacciatore isterico, trema anche lui nell’attesa di correre. Si sente un territorio inesplorato, vuole capire i confini. Vlahovic è il giocatore completo di un’epoca a un passo dall’intelligenza artificiale. È così vicino all’esattezza da sembrare il figlio di un algoritmo.


      CorSera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
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      • germanomosconi
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        • pordenone
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        Dicono che Vlaovich voglia andare alla juve...
        Ma Commisso quanti soldi vuole? Non si è ancora capito....
        Dite che si accontenti di 50/60?
        Temo che ne valga di più, è davvero forte..
        Originariamente Scritto da Marco pl
        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
        Originariamente Scritto da master wallace
        IO? Mai masturbato.
        Originariamente Scritto da master wallace
        Io sono drogato..

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        • Virulogo.88
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          • Nov 2008
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          • Big City
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          ma figuriamo se parte a 50-60... ormai segna costante da parecchio non credo sia un Piatek ( ahaha che pippa )
          Originariamente Scritto da Pesca
          lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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          • Sean
            Csar
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            • In piedi tra le rovine
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            Commisso ne vuole 70. Scade al '23...quindi la società può ancora chiedere molto.

            E' chiaro che i club della Premier ci stanno già pensando. Io mi chiedo com'è che non si riesca a scovare i Vlahovic e invece tocca poi prenderli da altri se ci riesci. E' incredibile come noi si stia sempre sui soliti nomi.

            Inoltre questa corsa ad un attaccante certifica il fallimento del riacquisto di Kean: soldi buttati al macero...Ma non voglio farmi il fegato spappolato in questo periodo di feste.
            ...ma di noi
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            popoli studiosi scriveranno
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            • robybaggio10
              Bodyweb Senior
              • Dec 2011
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              • Franciacorta
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              Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
              ma figuriamo se parte a 50-60... ormai segna costante da parecchio non credo sia un Piatek ( ahaha che pippa )
              Tutti che vogliono fare i fenomeni e sfatare la maledizione della 9...e poi vedi che fine fanno...
              I SUOI goals:
              -Serie A: 189
              -Serie B: 6
              -Super League: 5
              -Coppa Italia: 13
              -Chinese FA Cup: 1
              -Coppa UEFA: 5
              -Champions League: 13
              -Nazionale Under 21: 19
              -Nazionale: 19
              TOTALE: 270

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              • germanomosconi
                Bodyweb Senior
                • Jan 2007
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                • pordenone
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                Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
                ma figuriamo se parte a 50-60... ormai segna costante da parecchio non credo sia un Piatek ( ahaha che pippa )
                mamma mia che finaccia anche quello adesso me l'ero dimenticato



                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Commisso ne vuole 70. Scade al '23...quindi la società può ancora chiedere molto.

                E' chiaro che i club della Premier ci stanno già pensando. Io mi chiedo com'è che non si riesca a scovare i Vlahovic e invece tocca poi prenderli da altri se ci riesci. E' incredibile come noi si stia sempre sui soliti nomi.

                Inoltre questa corsa ad un attaccante certifica il fallimento del riacquisto di Kean: soldi buttati al macero...Ma non voglio farmi il fegato spappolato in questo periodo di feste.
                Sean, ok non scovarli, ma almeno potrebbero cercare di non buttare i soldi nel cesso, così a naso tra i 20 milioni del prestito di Morata + ingaggio e costo di Kean sei abbondantemente sopra i 50 milioni e davanti hai il nulla cosmico
                senza tirare in ballo per l'ennesima volta i bidoni che ci sono a centrocampo che prendono quasi 10 milioni all'anno.... oppure Kulusevski 40 milioni...
                forse per una volta non vale davvero la pena di fare uno sforzo per uno che è veramente un fuoriclasse? anche per cercare di approdare in champions che sono circa 40 milioni fissi.... e magari ti liberi di qualche malattia ambulante, perchè quello sono certi giocatori....
                sarei curioso di vedere quanti punti in meno avrebbe la fiorentina senza Dusan ed invece quanti punti in più avrebbe la juve con lui....
                Originariamente Scritto da Marco pl
                i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                IO? Mai masturbato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                Io sono drogato..

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                • KURTANGLE
                  Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                  • Jun 2005
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                  • Borgo D'io
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                  cmq sarebbe bello sapere cosa ha in testa guardiola.
                  il City gioca con una formazione diversa a settimana.......anche se si tratta soltanto di dover cambiare posizione ai calcoiatori.
                  Mi chiedo se lo fa tenendo conto della squadra che affronta o se si tratta solo di sue s3ghe mentali.
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                  • Sean
                    Csar
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                    Non è questione di sforzo o meno, è questione che a gennaio Commisso non lo vende...perchè la Fiorentina va bene e può puntare all'Europa e perchè questa estate si potrà aprire un'asta a tutto vantaggio di Commisso.

                    A gennaio non sarà sul mercato. Solo per i giornalisti lo è, ma perchè devono fare mercato per i loro brogliacci.
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                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • Sean
                      Csar
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                      Coppa d'Africa, il Covid e le proteste dei club di Premier: possibile annullamento della competizione

                      Indiscrezione che arriva dalla Francia e che potrebbe spostare diversi equilibri anche in Serie A: secondo quanto riferisce il network transalpino l'edizione in programma per il 2022 in Camerun della Coppa d'Africa potrebbe essere annullata, non solo a causa del diffondersi della variante omicron del Coronavirus, ma anche delle proteste di molti club di Premier League. La situazione attuale imporrebbe infatti ai giocatori convocati per la competizione di osservare un periodo di quarantena ulteriore rispetto a quello strettamente necessario per disputare la competizione.


                      (rmcsport.bfmtv.fr)
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                      • marcu9
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                        Barcellona, Agüero: "Lascio il calcio, la mia salute viene prima di tutto"[emoji95]
                        [emoji654] https://bit.ly/3yqSx2O
                        #SportMediaset

                        Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        • Sean
                          Csar
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Coppa d'Africa, il Covid e le proteste dei club di Premier: possibile annullamento della competizione


                          Indiscrezione che arriva dalla Francia e che potrebbe spostare diversi equilibri anche in Serie A: secondo quanto riferisce il network transalpino l'edizione in programma per il 2022 in Camerun della Coppa d'Africa potrebbe essere annullata, non solo a causa del diffondersi della variante omicron del Coronavirus, ma anche delle proteste di molti club di Premier League. La situazione attuale imporrebbe infatti ai giocatori convocati per la competizione di osservare un periodo di quarantena ulteriore rispetto a quello strettamente necessario per disputare la competizione.


                          (rmcsport.bfmtv.fr)
                          AGGIORNAMENTO [Gazzetta dello sport]

                          Dalla Caf hanno diffuso un comunicato ufficiale che ignora completamente quanto detto da Rmc Sports, una nota tutta incentrata sull’ottimismo legato alle visite di rito in Camerun e alla soddisfazione per lo stato dell’arte. Secondo la Caf tutto procede al meglio a livello organizzativo. Contattato dalla Gazzetta in merito alla possibile sospensione del torneo rivelata in Francia, il portavoce della Caf è stato chiaro: “La Coppa d’Africa si giocherà e si giocherà in Camerun. Non dobbiamo rispondere a quanto detto in Europa, possono pubblicare tutte le fake news che vogliono. Siamo in Camerun e stiamo preparando il torneo”.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
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                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
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                            Inter, Milan, Atalanta e Napoli: chi è favorita per lo scudetto? La corsa al campione di inverno

                            Nell’era dei tre punti 20 volte su 27 la prima in inverno si conferma a maggio. L’anno scorso in ballo c’erano solo le milanesi, stavolta abbiamo raddoppiato le pretendenti, aggiungendo il Napoli lungamente perfetto e l’Atalanta, la più in forma

                            Due partite all’alba di un titolo che non vale niente ma dice molto: nell’era dei tre punti venti volte su ventisette chi ha allungato le mani sullo scudetto d’inverno ha vinto quello reale a maggio. Lo sprint di Natale non va sottovalutato dentro un campionato raramente così equilibrato. L’anno scorso in ballo c’erano solo le milanesi, stavolta abbiamo raddoppiato le pretendenti, aggiungendo il Napoli lungamente perfetto e l’Atalanta, la più in forma del reame, il cavallo di rincorsa, entrata decisamente in corsa grazie a 6 vittorie nelle ultime 6 partite. Una progressione irresistibile, che ha permesso alla banda di Gasperini di recuperare 2 punti all’Inter, 10 al Milan e addirittura 13 al Napoli.

                            La lotta però resta aperta. La squadra di Inzaghi, che dopo il pareggio nel derby aveva 7 punti di ritardo da Pioli e Spalletti, è insieme all’Atalanta quella più in salute, fisica, tecnica, psicologica. Di vittorie i nerazzurri ne hanno messe insieme 5 di fila e in mezzo, a differenza dei bergamaschi, si sono presi la soddisfazione di centrare il traguardo degli ottavi di finale di Champions. L’Inter può chiudere in bellezza un anno fantastico e sognare la seconda stella. Quella di Conte ha rotto l’incantesimo. Quella del suo successore, privata del totem Lukaku e della portentosa spinta di Hakimi, ha scacciato in fretta le perplessità.

                            L’Inter lancia lo sprint guardando tutti dall’alto in basso, padrona del proprio destino, favorita da un calendario non certo impossibile, la tenera Salernitana in trasferta e il solido Torino di Juric. L’obiettivo è mettere in cantiere altre due vittorie e chiudere a 46, ma la capolista potrebbe brindare allo scudetto di inverno già domenica se venerdì vincerà a Salerno e se nel weekend l’Atalanta non supererà la Roma e il Milan perderà a San Siro con il Napoli. Altro fattore a favore dell’Inter: avrà cinque giorni di tempo (venerdì-mercoledì) tra una giornata e l’altra e questo consentirà a Inzaghi di gestire bene le forze e ridurre al minimo il turnover, anche se l’organico è competitivo e in questa fase gli infortuni limitati a Darmian, ormai recuperato, e Correa, che tornerà nel 2022. L’Inter, intesa come squadra, non si è persa nelle difficoltà economiche della proprietà cinese e non ha smarrito la fame. Conta sulla consapevolezza della propria forza e il temperamento è il regalo che ha lasciato Conte, ma si vede moltissimo l’impronta del nuovo allenatore sul gioco, più offensivo tanto da avere il miglior attacco (43 reti) della serie A. La chiave è Dzeko, più un regista offensivo che un centravanti, ma brillano quasi tutte le stelle, da Lautaro (già a 10 gol) a Calhanoglu, che si è calato perfettamente nella realtà, sino a Perisic, diventato quasi insostituibile come il motorino Barella, che però non è certo una sorpresa.


                            Il Milan l’anno scorso ha vinto lo scudetto d’inverno, ma poi si è fatto scavalcare dall’Inter. Pioli ha il calendario più difficile: lo scontro diretto con il Napoli e la trasferta a Empoli contro una delle più in forma del campionato nel giro di appena tre giorni. L’eliminazione dalla Champions sembra aver sgonfiato l’allegra brigata rossonera, che è sembrata stanca e involuta. Gli infortuni hanno fatto il resto. L’allenatore convive da mesi con l’emergenza e in questo senso non avere le Coppe europee tra febbraio e marzo potrebbe essere un aiuto. Però deve invertire in fretta la tendenza visto che il Milan ha vinto solo due delle ultime 6 gare.

                            L’Atalanta, che non perde dal 3 ottobre, scoppia di salute. Il calendario (Roma e Genoa), non è troppo difficile per una squadra che ha sopportato bene gli infortuni e che, trascinata dal devastante Zapata, si basa sul ritmo, la forza e l’intensità, giocando un calcio europeo. Unica contro indicazione: l’abitudine all’alta quota. Adesso che lo scudetto smetterà di essere un miraggio e diventerà un obiettivo, Gasperini e i suoi giocatori dovranno dimostrare di saper resistere alle pressioni.

                            Il Napoli è stato lungamente la squadra più bella, ha vinto 8 partite di fila e ancora adesso ha la miglior difesa del campionato. Ha perso tanti uomini, raramente ha smarrito il gioco. Di sicuro l’emergenza ha rotto l’incantesimo e rovinato il lavoro del tecnico. Lo scudetto d’inverno è un traguardo lontano, ma a quello d’estate Spalletti non ci rinuncia.


                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Fifa, i procuratori guadagnano sempre di più, in arrivo la stretta sulle provvigioni

                              Secondo il report Intermediaries in International Transfers le commissioni corrisposte per i servizi di intermediazione sono ammontate a 500,8 milioni di dollari. Benché la spesa per i trasferimenti da parte dei club sia calata di oltre il 23% nel 2020 quella per gli agenti è in crescita

                              Sempre meno soldi per le società di calcio (causa Covid e non solo) ma sempre più soldi per i procuratori dei calciatori. Secondo il report Intermediaries in International Transfers pubblicato oggi dalla Fifa, nel 2021 le commissioni corrisposte per i servizi di intermediazione sono ammontate a 500,8 milioni di dollari, ovvero circa 444 milioni di euro. Nel 2021, nel Transfer Matching System (Tms) è stato completato un totale di 17.945 trasferimenti internazionali di giocatori professionisti. Di questi, 3.545 (19,8%) hanno coinvolto almeno un agente intermediario. I club europei hanno rappresentato il 95,8% dei 500,8 milioni di dollari corrisposti per le commissioni di intermediazione e i soli club inglesi, 133,3 milioni, tedeschi, 84,3 milioni, italiani, 73,5 milioni, spagnoli, 34,8 milioni, francesi, 30,3 milioni e portoghesi, 29,3 milioni, hanno coperto il 77,0% della somma totale a livello mondiale.

                              Benché la spesa dei club per i diritti di trasferimento abbia registrato un calo per il secondo anno consecutivo (-13,9% nel 2021 e -23,4% nel 2020), questa riduzione non si è rispecchiata nelle commissioni pagate per i servizi di intermediazione, che sono rimaste allo stesso livello del 2020 e, anzi, hanno persino segnato un leggero aumento dello 0,7%. Secondo un altro report pubblicato dalla Fifa all’inizio di quest’anno, nell’ultimo decennio è stato pagato un totale di 3,5 miliardi di dollari per le commissioni di intermediazione in trasferimenti internazionali. Proprio per questo motivo la Fifa vorrebbe introdurre dal prossimo primo luglio 2022 un nuovo organismo, la «Clearing House», che gestirà tutti i pagamenti relativi alle compravendite dei calciatori. I club pagheranno la commissione dovuta alla Fifa e la «Clearing House» effettuerà i trasferimenti ai rappresentanti dei calciatori, agendo come «controllore» dei ricavi. I pagamenti non saranno così più effettuati direttamente dal club all’agente, ma passeranno tutti attraverso la Fifa per garantire che le commissioni – tra club e giocatore – non superino una percentuale massima che potrebbe essere del 6% anche la Fifa raccomanda che le provvigioni non superino mediamente il 3%. E’ probabile però che se il nuovo sistema partirà nel corso del prossimo calciomercato estivo i procuratori possano tentare la carta della class action a livello europeo per modificarla.

                              CorSera
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                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Uefa:ecco 'Finalissima', Italia-Argentina 1 giugno a Wembley

                                L'Uefa e il suo equivalente sudamericano, la Conmebol "hanno firmato oggi un Protocollo d'Intesa fino al 30 giugno 2028, che contiene anche disposizioni specifiche relative all'apertura di un ufficio condiviso Uefa/Conmebol a Londra e la potenziale organizzazione di una serie di eventi calcistici. Il primo di questi eventi vedrà l'Italia, vincitrice di Euro 2020 , affrontare l'Argentina, vincitrice della Copa América 2021 in una "Finalissima" in uno stadio di Londra, l'1 giugno 2022".

                                Lo rende noto un comunicato dell'Uefa sul proprio sito. ""Siamo lieti di consolidare il nostro eccellente rapporto con la Conmebol - è il commento del presidente dell'Uefa Aleksandr Ceferin -. Il nostro forte desiderio di agire insieme per la crescita del calcio e per i benefici che esso garantisce alla società, si rispecchia ulteriormente in questo nuovo Protocollo d'Intesa. C'è una lunga tradizione di collaborazione tra la Uefa e la Conmebol, come si è potuto constatare nel corso degli anni con competizioni come il Trofeo Artemio Franchi e la Coppa Intercontinentale, ed è con grande orgoglio che stiamo rilanciando un trofeo così prestigioso per le squadre nazionali, per la gioia degli amanti del calcio di tutto il mondo. Non vediamo l'ora di esplorare nuove opportunità insieme e attendiamo con ansia la Finalissima di Londra nel giugno 2022".

                                (ANSA).
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                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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