Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    • In piedi tra le rovine
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    Pensate cosa accadrà l'anno prossimo con la genialata dei mondiali a dicembre, con poi da recuperare partite di campionato e coppe varie. Questo è quanto ci tengono alla salute dei calciatori Fifa e Uefa.

    Invece di asciugare si allunga il brodo: competizioni, partite, adesso un mondiale per club riformato e allargato, il mondiale per nazioni ogni due anni, si sono inventati l'imprescindibile coppa dei settimi classificati, la CL che dal '24 cambierà ancora format, i campionati che non vogliono ridurre le squadre...ed ecco qua che si è all'overdose, con l'offerta qualitativa che scade e con i calciatori spremuti come vacche.
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    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
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    C. Campo - Moriremo Lontani


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      • Paradiso Scampia
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      Comunicato fresco fresco.
      Guai in vista per la Juventus?

      Originariamente Scritto da BLOOD black
      per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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      • sylvester
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        Mah
        Mi pare si stia esagerando eh...

        Alla fine si concluderà con un nulla di fatto.









        "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
        Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
        vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

        (L. Pirandello)

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          Roma-Inter, formazioni e dove vederla: Mourinho in emergenza, torna Dzeko, Inzaghi ha un dubbio

          Mourinho per la prima volta contro l’Inter, ma i giallorossi sono senza cinque giocatori. Per Inzaghi un solo dubbio in difesa tra Dimarco e D’Ambrosio, in fascia c’è Dumfries

          La partita degli ex non ha il sapore dell’amarcord, né del volemose bene. La prima volta di José Mourinho contro l’Inter e di Edin Dzeko avversario della Roma è un incrocio pericoloso, lo spazio per i ricordi è un capitolo striminzito in una storia andata troppo in là. I nerazzurri viaggiano verso la vetta della classifica, precisi e implacabili, la Roma prova a capire se stessa, cos’è e quale strada imboccare, se della risalita o dello sprofondo giallorosso. Mou per l’occasione ha preferito il silenzio. Ha proferito verbo, dopo la vittoria sul Torino: «L’Inter è la mia storia». Una storia speciale per l’allenatore del triplete 2010 che vive in un mondo rovesciato, costretto a combattere con l’emergenza per le assenze di Pellegrini, Felix, El Shaarawy, Karsdorp e Abraham: fuori per motivi diversi, con l’unica buona notizia del ritorno di Villar, uscito dal Covid. Defezioni che potrebbero costringere lo Special One a disegnare una squadra con il 3-5-2.

          Riflesso nello specchio vedrà lo stesso modulo di Simone Inzaghi, in piena ricorsa alla vetta. Per il tecnico nerazzurro la Roma significava derby fino a sei mesi fa, oggi è un’altra avversaria da schiacciare sulla strada per il ritorno in testa, con la scia di Milan e Napoli già presa.

          «Quella con la Roma è la partita più importante di questo ciclo, dobbiamo fare una partita molto attenta. La sfida con Mourinho? Sarà un piacere incontrare l’allenatore del Triplete», l’omaggio di Inzaghi. L’Inter in valigia non porta fiori, si presenta con il miglior attacco della serie A (36 gol), una difesa imbattuta nelle ultime tre uscite, un animo fortificato da otto vittorie in dieci incontri e un distacco dal Napoli capolista ridotto da 7 a 2 punti in tre turni.

          «La classifica si è accorciata, ci siamo riavvicinati ma le altre non mollano. Abbiamo recuperato terreno perché abbiamo dato continuità ai risultati. Siamo in un buon momento, creiamo tanto, siamo il miglior attacco e siamo solidi», la fotografia piena d’orgoglio scattata dal tecnico nerazzurro.

          Se Roma piange per gli infortuni, Inzaghi non ride. La difesa è senza De Vrij e Ranocchia, recupera al fotofinish Bastoni, ma il tecnico deve decidere se scegliere D’Ambrosio o Dimarco, con quest’ultimo favorito. «Ci sono troppi infortuni, giocare ogni 2-3 giorni non è semplice. Sui calendari va fatta maggiore attenzione, si potrebbe cominciare prima il campionato o mettere insieme le partite delle Nazionali», l’idea di Inzaghi non lontana da quella di Arsene Wenger, oggi responsabile dello sviluppo del calcio per la Fifa.

          A spostare la sfida dell’Olimpico rischia di essere al solito l’attacco. Il ritorno di Dzeko è un colpo al cuore. Il centravanti in sei stagioni ha lasciato il segno, con 260 presenze e 119 gol. Con l’Inter ha segnato 7 reti, tante quante ne aveva realizzate nell’ultimo campionato con la Roma. Il bosniaco non trova la via del gol in serie A da sei turni, un digiuno lungo e da spezzare, contro una Roma claudicante, fiaccata dal k.o. di Bologna, ma capace fin qui, dopo una sconfitta, di rialzarsi quasi sempre con un successo. I personali derby di Mou e di Inzaghi sono diversi. Rilancio per uno, possibile sorpasso scudetto per l’altro, conta solo non fermarsi.

          Probabili formazioni

          Roma, ore 18
          Roma (3-5-2): 1 Rui Patricio; 23 Mancini, 6 Smalling, 3 Ibanez; 11 Carles Perez, 17 Veretout, 4 Cristante, 77 Mkhitaryan, 5 Vina; 14 Shomurodov, 22 Zaniolo. All.: Mourinho
          Inter (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar ,95 Bastoni, 32 Dimarco; 2 Dumfries, 23 Barella, 77 Brozovic, 20 Calhanoglu ,14 Perisic; 9 Dzeko, 10 Lautaro. All.: Inzaghi
          Arbitro: Di Bello
          Tv: ore 18 Dazn

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            Napoli-Atalanta, formazioni e dove vederla: azzurri senza 5 titolari, Gasperini tenta lo sgambetto

            Mertens capitano dal 1’, nerazzurri in formazione quasi tipo: i campani si giocano il primato in classifica senza Spalletti, squalificato

            Tra Napoli e Atalanta c’è in palio qualcosa di più immediato della vittoria vista in proiezione scudetto, ed è il rafforzamento delle certezze. Prima e quarta in classifica, cinque i punti di distacco ma il campionato in teoria ha ancora tanto da raccontare. La sfida è significativa perché può meglio definire le ambizioni personali dell’una e dell’altra squadra, inserite ormai di diritto tra le grandi. Il Napoli decimato dagli infortuni è chiamato a superare se stesso per non perdere il primato e l’imbattibilità al Maradona; per credere così di poter essere più forte delle difficoltà.

            L’Atalanta in formazione quasi tipo, fresca del rinnovo di Gasperini fino al 2024, può fortificare la posizione di disturbatrice del «condominio» d’alta classifica e uscire definitivamente allo scoperto. È, quella nerazzurra, la squadra che nelle ultime 8 partite ha fatto più punti di tutte. La testa sarà però, almeno inconsciamente, proiettata alla gara di Champions da dentro o fuori con il Villarreal: soltanto la vittoria, mercoledì a Bergamo, può garantire l’accesso agli ottavi.


            Spalletti deve invece procedere un passo alla volta. In passato ha studiato gli allenamenti di Gasperini («L’Atalanta è una squadra scomoda, che devi dominare altrimenti ti porta a passeggio in campo dove vuole», ha detto) ma nel momento del confronto non si precostituisce alcun alibi, nonostante l’emergenza di formazione. Al Napoli mancano 5 titolari (Koulibaly, Anguissa, Fabian Ruiz, Insigne e Osimhen), mister Luciano non si dispera: «Siamo in tempesta, contati. Ma restiamo uniti e senza paura. La mia resta una squadra forte e non mi piace dire il contrario. Ce ne sono di più complete però, e sarebbe il caso che anche qualcun altro lo dicesse». Stoccata numero uno.

            Altro colpo: le regole valgono per tutti. È squalificato per due giornate dopo l’espulsione a Reggio Emilia ed è pronto a pagare pegno: «Faccio fatica a sopportare di essere cancellato dal mio mondo. Ma è giusto che paghi una multa alla squadra, così come fanno i miei giocatori quando reagiscono alle provocazioni in campo». Spalletti comunicatore non sbaglia un solo colpo, anche quando dà l’investitura a Dries Mertens, unico titolare sopravvissuto del tridente delle meraviglie. «È lui il nostro capitano e deve indicarci la strada». Per il belga è la prima volta con la fascia al braccio dal primo minuto. Al netto degli infortunati, Spalletti si concede un po’ di pretattica e non rivela le sue mosse. «Scelgo tra quelli che ci sono. Non ci spaventiamo, troviamo nuove risorse ed energie». Non si adagia e rilancia: «Siamo noi il mezzo per raggiungere la felicità».


            Probabili formazioni

            Napoli (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Demme, Lobotka; Lozano, Zielinski, Elmas; Mertens. Allenatore: Spalletti
            Atalanta (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Zappacosta, De Roon, Freuler, Maehle; Pasalic; Malinovskyi, Zapata. Allenatore: Gasperini
            Arbitro: Mariani di Aprilia
            Tv: ore 20.45 Dazn, Sky.

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              Milan-Salernitana, formazioni e dove vederla: Pellegri debutta da titolare, emergenza difesa per Pioli

              Rossoneri per sfruttare l’occasione favorevole, il tecnico guarda già al mercato chiede un sostituto per Kjaer (operato: stagione finita). Campani, ore decisive in Figc

              Le previsioni della vigilia non sono state smentite. Simon Kjaer, operato venerdì alla Madonnina dal professor Roberto Pozzoni, coadiuvato dall’équipe del Centro di Traumatologia dello Sport del Galezzi e alla presenza del medico del Milan, Stefano Mazzoni, ha di fatto terminato nella notte di Genova la sua stagione. L’intervento in artroscopia al ginocchio sinistro si è reso necessario per ricostruire il legamento crociato anteriore e la reinserzione del legamento collaterale mediale. Poiché i tempi di recupero sono stimati in sei mesi, il danese tornerà a disposizione di Pioli solo per la prossima stagione: il piano prevede infatti che per almeno un mese si appoggi a stampelle per non sollecitare il legamento collaterale, prima di iniziare il periodo di fisioterapia, in preparazione gli ultimi sessanta giorni di riatletizzazione.

              Una botta tremenda per il Diavolo che negli ultimi sei mesi ha contato sei interventi chirurgici (prima del danese, Calabria, Ibrahimovic, Maignan, Florenzi e Plizzari). «Che si giochi troppo è evidente, la salute dei giocatori è a rischio. C’è senz’altro qualcosa da rivedere, ma è difficile capire come sistemare il calendario» ha osservato Pioli, a caccia sabato pomeriggio del successo contro la Salernitana.

              Una vittoria, davanti ai 45 mila tifosi attesi a San Siro, consentirebbe ai rossoneri di balzare in testa alla classifica in attesa degli scontri fratricidi fra Roma e Inter e Napoli e Atalanta. «Ma la sfida è fondamentale per la nostra continuità, non per gli incroci delle altre», dice il tecnico. Se oggi toccherà alla coppia Tomori-Romagnoli arginare le intuizioni di Ribéry, Pioli invoca rinforzi per il mercato di gennaio. «Se lo stop di Simon sarà lungo, ci potrebbe essere bisogno di un intervento per migliorare la squadra. Ma non serve prendere per prendere».


              Valutazioni definitive non sono ancora state effettuate, aspettando l’esito della partita di Champions con il Liverpool, martedì sera a San Siro. Ma va detto che anche la proprietà non è contraria all’eventualità di innesti, con il Milan in piena corsa scudetto: resta da capire se si punterà all’acquisto di un profilo giovane su cui programmare il futuro o al prestito di un difensore già pronto. Intanto venerdì Maldini e Massara hanno ricevuto in sede l’agente di Agustin Alvarez, attaccante classe 2001 del Peñarol, proposto anche alla Fiorentina e all’Inter nei giorni scorsi.

              Pellegri si prepara al debutto da titolare (Sua Maestà Ibra inizialmente rifiaterà in vista della partita di Coppa), Salerno guarda invece con trepidazione all’approssimarsi della scadenza di domenica, termine ultimo per far pervenire ai trustee offerte vincolanti per rilevare il club. Per il momento tutto tace, in Figc l’apprensione sale


              Probabili formazioni

              Milan (4-2-3-1): Maignan; Florenzi, Tomori, Romagnoli, Hernandez; Bakayoko, Kessie; Saelemaekers, Diaz, Leao; Pellegri. Allenatore: Pioli
              Salernitana (4-3-1-2): Belec; Veseli, Gyomber, Bogdan, Ranieri; Capezzi, L.Coulibaly, Kastanos; Ribéry; Djuric, Bonazzoli. Allenatore: Colantuono
              Arbitro: Giua di Olbia
              Tv: ore 15, Dazn.



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                  Mourinho in Roma-Inter: è meno Special, ma il fuoco batte ancora

                  L’allenatore giallorosso sceglie di non parlare alla vigilia del match con i nerazzurri: un altro dei suoi giochi psicologici preparando uno sgambetto da ex?

                  Il silenzio di un amico prima della battaglia. José Mourinho ha preferito non parlare prima di sfidare la «sua» Inter: «Non vuole distrazioni, ma concentrarsi solo sul lavoro visto il poco tempo a disposizione» è la motivazione fornita dalla Roma. Quasi una sospensione scenografica, da attore consumato , per fare emergere l’importanza della partita e tutta l’energia che ribolle dentro le vene di Mou e della sua squadra. Perché non c’è dubbio: ammaccata e ferita, la Roma darà battaglia, anche per il suo allenatore che ritrova l’Inter per la prima volta da avversaria, undici anni e mezzo dopo la tenera notte del Bernabeu e due stagioni indimenticabili, non solo per gli interisti.

                  Certo, pochi giorni prima di riabbracciare uno dei suoi più vecchi amori, il Chelsea nel 2010, Mou aveva alzato i polsi al cielo nella sfida contro la Sampdoria, incrociandoli nel gesto delle manette che gli costò tre giornate di squalifica. Poi in zona mista aveva dribblato due ali di giornalisti per chiamarne uno inglese dall’altra parte della balaustra e preparare così il terreno alla sfida degli ottavi di Champions a Stamford Bridge, da grande artista dei mind games, i giochi psicologici.

                  Oggi il portoghese corre ancora sotto alla curva «come un bambino», attacca gli arbitri, consiglia a Zaniolo di andare a giocare all’estero per non essere limitato dalla ruvidezza a tutto campo di certe squadre. Però quando lo fa sembra meno rabbioso, più saggio per alcuni, bollito per altri, sempre pronti con il carrello o con il carro, a seconda di come vanno i risultati.


                  Ma c’è un Mourinho per tutte le stagioni e quello romanista sembrava pacificato dal ritorno in Italia, autunnale quasi, nei suoi sorrisi ben spesi, nei suoi complimenti ai colleghi più giovani. Invece il fuoco c’è ancora e le medaglie al petto non hanno appesantito, almeno non del tutto, il più straordinario allenatore di uomini degli ultimi quindici anni. A guidare i giocatori dalla lavagna al campo probabilmente ci sono colleghi più bravi, più aggiornati, più offensivi di Mou. Non c’è mistero, né tantomeno vergogna in questo, perché il pallone corre veloce. Ma trovare l’alchimia di un gruppo fra i vapori dello spogliatoio, farne una squadra a propria immagine e somiglianza, plasmarne il carattere prima ancora che il sistema di gioco o i principi che ne stanno alla base è un’arte senza tempo. E in questo Mourinho, modestamente, sembra ancora un maestro. Anche se non sempre, come ha spiegato lui stesso dopo il divorzio dal Tottenham, i ragazzi che oggi si trova di fronte sono disposti a imparare da lui: «Ero abituato a confrontarmi con uomini nello spogliatoio, non con bamboccioni...».

                  Quella che sembra immutata è la sua capacità di respirare la stessa aria del popolo che lo accoglie: qualcosa che non si insegna, o ce l’hai o non ce l’hai. E se ce l’hai, ti può servire anche per colmare le lacune di una squadra penalizzata dalle assenze, per vincerne le timidezze, per portarla oltre la propria linea d’ombra. Riuscirci è complicato. Ma se succede, è Special. E gli amici capirebbero.


                  CorSera
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                    Un sabato ricco per il campionato. 3 scontri che riguardano il vertice: Milan-Salernitana, Roma-Inter, Napoli-Atalanta.

                    Il Milan sulla carta è quello che è ha la partita più facile, potendo poi vedere cosa accadrà nelle altre due gare e sperare così di prendere dei punti o all'Inter o al Napoli capolista o all'Atalanta quarta. Proprio il Napoli deve far fronte alla pericolosa Atalanta ma anche alle tante assenze che conta in rosa, per tenersi il primo posto: un altro esame di maturità-scudetto (ne avrà tanti da qui alla fine).

                    L'Inter va a Roma dopo praticamente quasi annullato lo svantaggio con Napoli e Milan negli ultimi due turni...quindi pure qui occasione per accorciare (o addirittura sorpassare) una delle due o entrambe le squadre che la precedono. Pure la Roma avrà delle assenze pesanti, Mourinho deve inventarsi una formazione capace almeno di non perdere contro la sua ex squadra, per non staccarsi (o per accorciare, in caso di sconfitta dell'Atalanta) dal treno-champions.

                    Tre incroci non definitivi ovviamente, ma che in vista della conclusione del girone di andata possono modificare le posizioni in testa.
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                      Milan-Salernitana da 1 fisso, Roma-Inter da doppia, 2-1: i pronostici di Sconcerti per la 16esima giornata di serie A

                      I rossoneri hanno giocato in stagione altre quattro volte senza Kjaer e hanno vinto contro Lazio, Juventus, Verona e Bologna. E’ la partita che serve alla squadra di Pioli per prendere punti ad avversari che si giocano contro

                      Milan-Salernitana: 1

                      Se si gioca a fare i pronostici, in questa partita il segno è obbligato, 1. Poi succeda quel che deve, ma la differenza è tanta. La Salernitana segna in media un gol ogni 132 minuti, e ne subisce uno ogni 48. In pratica non passa un tempo di gioco senza prendere gol. In trasferta ha comunque vinto a Venezia e pareggiato a Cagliari. Il Milan ha giocato in stagione altre quattro volte senza Kjaer, ha vinto contro Lazio, Juventus, Verona e Bologna. E’ la sua partita per prendere punti ad avversari che si giocano contro.

                      Napoli-Atalanta: 1 2

                      Sarà un Napoli sconosciuto quello di oggi contro l’Atalanta. Mancherà Koulibali e sarà inedito il centrocampo senza Fabian Ruiz e Anguissà. Demme e Lobotka sono ottimi giocatori e passano il loro tempo ad allenarsi dentro il gioco di Spalletti, può darsi riescano a coprire le assenze, ma non è semplice. Juan Jesus ha giocato pochi minuti negli ultimi due anni. In stagione non arriva a mezzora con quattro presenze. E’ la prima partita dell’Atalanta da squadra che può giocare pensando allo scudetto. Saranno importanti le prestazioni di Politano e Lozano. Giocheranno molto larghi costringendo l’Atalanta ad abbassare più uomini. Se saltano l’uomo, salta la partita. Penso possa ancora vincere il Napoli. Pronostico 1 2.

                      Roma-Inter: 1 2

                      La Roma è in un momento di involuzione tecnica e costretta a molte sostituzioni per squalifiche e infortuni. E’ comunque un’ottima squadra, con individualità forti. Meno buono il suo modo di allungarsi sul campo. Attacca con facilità quando ha un po’ di spazio, è un po’ avventurosa quando si difende. Nell’Inter può diventare importante l’assenza di Darmian, che è uno degli equilibratori della squadra. Ma l’Inter, da sei partite almeno è la squadra che gioca meglio. Pronostico 2 1.

                      Bologna-Fiorentina: X

                      Sono fra le sorprese importanti di questa prima parte. La Fiorentina ha una differenza reti di più 4, il Bologna di meno 3, è strano per squadre con gli stessi punti. Il Bologna è più equilibrato, ma le mancherà Arnautovic. La Fiorentina gioca per arrivare a Vlahovic, che ha segnato il 50% dei gol della squadra. Nelle ultime quattro trasferte la Fiorentina ha segnato solo un gol, naturalmente con Vlahovic. E’ una partita aperta, probabilmente spettacolare. Potrebbe anche finire con uno zero a zero soddisfatto. Non sarà facile per nessuna delle due superare l’altra. Tenete d’occhio Theate, è un difensore diverso.

                      Sampdoria-Lazio: X 2

                      Dove i gol dovrebbero arrivare abbondanti è invece questa partita. Sono davanti due fasi difensive modeste, 29 reti subite sia dalla Lazio che dalla Sampdoria, una media in pratica di due gol a partita. Nel particolare la Lazio viene da due giornate in cui ha subito due volte quattro gol. La squadra è confusa, non si adatta a Sarri e Sarri ha poche alternative, non può seriamente cambiarla. Il rischio di compromettere la stagione è concreto. La Samp sarebbe vicina a essere venduta agli inglesi, Vialli tornerebbe come presidente. Sono notizie di queste ore. Pronostico X 2.
                      Juventus-Genoa: 1


                      Qui non si tratta di giudicare la Juve, ma di prendere atto della fragilità del Genoa attuale. Non vince da tre mesi e quell’unica vittoria è stata contro il Cagliari, una delle due sole squadre che gli stanno dietro. Ci saranno novità importanti sul mercato di gennaio, lo promette il fondo americano che ha comprato la società e messo Shevcenko in panchina. Ma oggi il Genoa è ancora in balia dei suoi limiti. La Juve è senza Chiesa e McEnnie, giocherà una squadra molto offensiva con Kulusevski, Dybala e Bernardeschi dietro Morata. Pronostico 1.


                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sly83
                        CAVETTERIA INCLUSIVA
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                        • Send PM

                        Sean ma ogni tanto si fa un fact checking sui pronostici dello Sconcerti?

                        Giusto per capire quanto ci azzecca



                        Originariamente Scritto da Giampo93
                        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                        • germanomosconi
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                          Originariamente Scritto da Marco pl
                          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          IO? Mai masturbato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          Io sono drogato..

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                          • marcu9
                            Bodyweb Advanced
                            • May 2009
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                            Certo, certo.




                            Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                            Originariamente Scritto da Sean
                            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            • germanomosconi
                              Bodyweb Senior
                              • Jan 2007
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                              Tutto vero immagino
                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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