Originariamente Scritto da Fabi Stone
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Certo, le squadre ricche e capaci possono comprare quelli forti, quelli fortissimi, ma pure lì (pensiamo al Milan di Sacchi sempre stracitato) quel di più è uscito fuori da un allenatore preso dalle serie inferiori, un curriculum ridicolo, un improbabile visionario dentro il quale però Berlusconi (che allora era uno sveglissimo, lucidissimo) ci vide qualcosa, ci intuì qualcosa. C'è nel calcio questo che di inafferabile.
Però appunto lì poi Sacchi fu servito dal meglio del meglio perchè Berlusca, oltre che capace, era pure ricco sfondato.
Oggi non siamo più in quel tempo. Oggi, se le risorse non sono infinite, servono i bravi. I bravi prima che in campo in società. All'Inter le cose hanno iniziato a girare bene quando hanno preso Marotta: riflettere su questo punto. Il resto è una conseguenza, perchè la squadra è sempre figlia della società, si veda la Juve in bene (dal '12 e per 7 abbondanti anni) e in male (questi ultimi due o tre anni).
Quindi se va fatta la rosa, va azzeccato chi deve farla. A Roma devono interrogarsi non tanto sui Friedkin che stanno facendo il loro (hanno preso Mourinho, mettono un sacco di soldi nelle casse per farle funzionare, botte di decine di milioni ad ogni mese o giù di lì) quanto sulla capacità e sapienza di un Pinto, ad esempio, su queste figure interne.
Però di che pasta sono fatte queste figure, cioè se hanno l'arte di saper accoppiare risorse e risultati, io questo non lo so, lo si può scoprire solo di volta in volta.
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