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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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“E’ stata la mano di Dio”. Nella notte dedicata alla memoria di Maradona, il Napoli gioca la sua miglior partita della stagione facendo 4 gol alla Lazio. Ciro Mertens incarna perfettamente lo spirito del Diez, con due gol fantastici al vecchio maestro Maurizio Sarri, costretto a leccarsi le ferite. Napoli dunque primo e da solo, trascinato – a causa della Osimhen – dal suo uomo in più, dal giocatore che oggi più simboleggia il rapporto d’amore con la squadra e la città.
– Nella domenica in cui non gioca, guadagna in interessi anche l’Inter che recupera sul Milan altri tre punti secchi. –
– Il Milan perde ancora e stavolta prende tre gol dal Sassuolo (che già aveva battuto e mandato in crisi la Juventus): dopo il gol di Romagnoli il crollo, tra autogol di Kjaer, e le splendide reti di Scamacca e Berardi. E’ la seconda sconfitta consecutiva, la settimana passata la squadra di Pioli – fresco fresco di rinnovo di contratto fino al 2023 – aveva perso con la Fiorentina, prendendone quattro. La squadra ha risentito dell’impegno in Champions League contro l’Atletico Madrid, ma non solo. Qualcosa si è inceppato nei meccanismi rossoneri e i sette gol presi sono preoccupanti, nonostante il recupero di Maignan.
“E’ stata la Mano di Dio”. Ed ecco a voi, dunque, il funambolico e mattocchio genio di Dries Mertens alla Maradona per un Napoli solo al comando. Tutto il calcio italiano insegue la squadra che ha come santo protettore il 10 che tutto vede e tutto domina. Bel film, bella regia.
Gli altri, oggi, vengono dopo. E soltanto di conseguenza. Il Milan sotto schiaffo per i troppi gol presi proprio sul più bello. L’Inter che si gode la domenica incassando al dì di festa gli interessi delle sue recenti vittorie, ma un po’ più dietro e ancora a distanza di sicurezza. (Nonostante il Napoli abbia perso recentemente lo scontro diretto…). L’Atalanta poi che sta lì come quarto incomodo, ma se un giorno lo scudetto dovesse tornare a una provinciale è probabile che arrivi davvero a Bergamo. Per completezza, a fare da quinto incomodo, ci sarebbe oggi anche la Roma di Mourinho, in campo vestito come i giovanetti di Zerocalcare, ma boh, chissà, vallo a capire oggi.
Al solo evocare il nome di Maradona che un anno fa lasciò il mondo orfano del suo genio, il Napoli è esploso contro la Lazio in una bellissima partita – la migliore in assoluto quest’anno – che poteva essere rischiosa e che invece ha dominato e regolato in una mezzoretta appena.
Il caso ha voluto che non ci fosse Osimhen e che per rimpiazzarlo ci fosse invece un altro attore carissimo al San Paolo, oggi stadio Diego Armando Maradona. Dries Mertens, detto Ciro proprio a simboleggiare il suo rapporto di nove anni d’amore con la squadra e con la città. Un gol in dribbling a far saltare gli esterrefatti laziali, e un altro d’istinto. Di destro, botta d’incontro a pelo d’erba non appena arriva l’assist, per ottenerne un mirabolante tiro diagonale che chiude subito la partita con le conseguenze esaltanti che abbiamo detto.
Due gol sfacciati tra l’altro al maestro Maurizio Sarri, che questo Mertens qui praticamente plasmò lui. Uscita quindi dal campo di Ciro con tutto lo stadio in piedi ad applaudire e perfino Spalletti – cosa in verità rarissima – a battere le mani al campione illuminato dallo spirito santo.
Nel momento in cui il Napoli poteva perdersi – la sconfitta di San Siro contro l’Inter, quella di Mosca in Europa League, la mazzata di Osimhen tre mesi fuori – la mano di Dio lo ha ritirato su. C’è qualcuno che questo scudetto lo vuol proprio riportare ai Quartieri Spagnoli dove Maradona protegge il popolo con le sue icone pagane.
Il Napoli resta solo staccando il Milan, alla sua seconda pesante sberla consecutiva in campionato: quattro gol presi a Firenze, tre presi in casa dal Sassuolo con Scamacca e Berardi a fare quello che avrebbero dovuto fare Ibrahimovic & C. In mezzo alle due sberle c’è la vittoria di Madrid contro l’Atletico che ha tenuto aperto ai rossoneri lo spiraglio della qualificazione agli ottavi di Champions League. Ma Pioli sostiene che non c’entri nulla. Il che, a pensarci bene, per il Milan è anche più preoccupante, non è normale che in un momento così delicato la squadra si sgretoli in difesa e permetta a Scamacca e Berardi quello che vogliono. Sei punti secchi persi sull’ Inter in una settimana e un vantaggio ormai ridotto, dopo il derby, a un punticino solo.
C’è chi dice, e giura addirittura, che l’Inter di Simone Inzaghi abbia già la stessa ferocia di quella di Antonio Conte, che dal campionato e dalla Champions League voglia spremere il massimo possibile, è una bestemmia pensare addirittura a un’ Inter da Triplete? Certo però i gol di Ciro Mertens, l’uomo in più gettato nella mischia dal Napoli, costringono a qualche ragionamento più approfondito. Dovendo sbilanciarmi preferirei quasi quasi far uso dei dadi.
SERIE A 2021-2022 GIORNATA N. 14 Venerdì 26 novembre 2021 Cagliari - Salernitana 1-1 (73' Pavoletti C, 90' Bonazzoli S) Sabato 27 novembre 2021 Empoli - Fiorentina 2-1 (57' Vlahovic F, 87' Bandinelli E, 89' Pinamonti E) Sampdoria - Verona 3-1 (37' Tameze V, 51' Candreva S, 77' Ekdal S, 90' Murru S) Juventus - Atalanta 0-1 (28' Zapata A) Venezia - Inter 0-2 (34' Calhanoglu I, 90'+6' Lautaro Martinez I) Domenica 28 novembre 2021 Udinese - Genoa 0-0 Milan - Sassuolo 1-3 (21' Romagnoli M, 24' Scamacca S, 33' Kjaer aut. S, 66' Berardi S) Spezia - Bologna 0-1 (83' Arnautovic rig. B) Roma - Torino 1-0 r(32' Abaham R) Napoli - Lazio 4-0 (7' Zielinski N, 10' Mertens N, 29' Mertens N, 85' Fabian Ruiz) *** "E' stata la Mano di Dio". Ed ecco a voi, dunque, il funambolico e mattocchio genio di Dries Mertens alla Maradona per un Napoli solo al comando. Tutto il calcio italiano insegue la squadra che ha come santo protettore il 10 che tutto vede e tutto domina. Bel film, bella regia. Gli...ma di noi
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Napoli, Inter, Milan e Atalanta, Sconcerti: per lo scudetto sono rimaste in quattro
Il Napoli ha fatto un passo avanti importante, il Milan è stanco e corre solo quando ha le motivazioni. Cresce l’Inter: da un mese è la migliore. Ora inizia un’altra stagione per tutti
di Mario Sconcerti
Sono rimaste 4 squadre delle 7 che avevano cominciato. Sono Napoli e Inter, che hanno perso una sola partita, più Milan e Atalanta che ne hanno perse due. La Roma ne ha perse 5, è fuori statistica e non credo pensi a entrarci, ha altri scopi. In questa corsa ha fatto un passo avanti importante il Napoli per punti e capacità immediata di rimettersi in piedi. Ha giocato benissimo e vinto in un quarto d’ora in una partita dove Mertens ha dato spettacolo come ai vecchi tempi. La sua ricomparsa è il segnale che la vita del Napoli continua. Perfino Lobotka, centrocampista perduto tra i ricordi, ha confermato di essere un giocatore all’altezza. Nessuno scambia la palla alla velocità del Napoli. Questa è una differenza che costa, ma rende anche molto.
È stanco il Milan. C’è una spiegazione pronta per questa stanchezza, la piccola incuria di Pioli che tiene fuori insieme Tonali e Kessie. Ma è una verità parziale. Tonali e Kessie a Firenze c’erano e non cambiò molto. Se vinci in Champions e perdi in campionato contro avversari medi, la diagnosi è chiara: sono le motivazioni a farti correre quando serve, il resto è un porto nella nebbia. Infatti il Milan sbaglia tanti passaggi, subisce gol da appoggi falliti, ha molta difficolta a prendere la porta. Gli errori ne hanno aperto gli spazi come sul primo gol e hanno mandato fuori simmetria l’intera manovra. Quando una squadra è stanca servono attaccanti gelidi. Il Milan in questo manca. Nelle ultime 5 partite, 4 volte ha segnato un solo gol su azione, tra cui l’autogol di De Vrij. Senza responsabilità personali non c’è rimedio alla stanchezza, a parte il riposo. È stato un Milan lungo e largo contro un avversario geometrico fino alla perfidia con in più alcune individualità di grande rilievo. Berardi si conosce da tempo, Scamacca cominciamo a conoscerlo, ma il migliore è da un pezzo Lopez, regista a cui si appoggia tutto il gioco e la scorsa stagione lo stesso Locatelli.
La rottura delle equivalenze corrisponde alla zona Champions. È un dato nuovo che quest’anno, per la prima volta, nessuno si accontenti del quarto posto. Continueremo ad avere un bel campionato. Continua anche l’avventura mistica di Mourinho e la Roma. Le sue conferenze stampa hanno un sapore di sociologia un po’ grassa ma aderente allo scopo. La squadra lentamente cresce. Cresce anche l’Inter. Da un mese è la migliore ed ha ripreso il Milan. Ora comincia un’altra stagione per tutti.
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Pallone d’Oro, dove vederlo in tv Favoriti Lewandowski e Messi
Lunedì sera (Sky e Canale 20) si assegna il trofeo di France Football: l’azzurro Jorginho sogna il podio ma è insidiato da Benzema. Donnarumma in corsa per il miglior portiere
Lo conquisterà per la prima volta un giocatore del Psg o sarà lo storico successo di un calciatore polacco? Il Pallone d’oro 2021 che verrà assegnato lunedì 29 novembre a Parigi da France Football — sulla base del voto di una giuria di 180 giornalisti di tutto il mondo — sembra più che mai un duello fra Lionel Messi e Robert Lewandowski, con Benzema, Ronaldo e Jorginho sullo sfondo (19.45 diretta SkySport e Canale 20 di Mediaset).
Per Messi, che ha conquistato la Copa America, primo trofeo della sua carriera con la maglia della Albiceleste, sarebbe la settima meraviglia; per l’attaccante del Bayern Monaco, che sta comunque segnando tantissimo (già 25 gol in 20 partite stagionali,dopo il record di 41 reti nell’ultima Bundesliga) invece rappresenterebbe una sorta di risarcimento per il trofeo non assegnato nel 2020 a causa della pandemia, nella quale «Lewa» aveva fatto filotto con il Bayern, conquistando tutti i sei trofei a disposizione. Considerato che solo Modric nel 2018 ha interrotto l’alternanza Messi-Ronaldo (ora sul 6-5) il polacco fa bene però a non fidarsi.
L’illusione per l’azzurro Jorginho, che di trofei quest’anno ne ha vinti tre, due pesantissimi come l’Europeo e la Champions più la Supercoppa Europea, è durata invece qualche settimana tra settembre e ottobre ed è stata forse anche una delle cause del suo calo di rendimento in Nazionale, non solo dagli undici metri (ieri comunque l’azzurro ha segnato su rigore contro il Manchester United). «Giorgio» è stato premiato come miglior giocatore Uefa dell’anno, ma difficilmente salirà sul podio, insidiato anche dal magnifico Benzema, che pure ha conquistato solo la Nations con la Francia: il cervello del Chelsea e dell’Italia sarà comunque il rappresentante più votato della pattuglia azzurra nei trenta nominati, composta anche da Bonucci, Chiellini, Barella e Donnarumma, miglior giocatore dell’Europeo e in corsa anche per il trofeo Jascin di miglior portiere.
Tra le donne, la campionessa europea del Barcellona Alexia Putellas è la favorita secondo Ada Hegerberg, primo Pallone d’oro della storia nel 2018. Putellas sarebbe la prima spagnola a vincere il trofeo dai tempi di Luisito Suarez (1960), ma dovrà battere la concorrenza delle campionesse olimpiche canadesi e delle giocatrici del Chelsea, sconfitte in finale.
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Plusvalenze Juventus, nell’inchiesta anche i compensi dei procuratori
La procura di Torino indaga anche su «mandati fittizi» agli agenti per rinnovare contratti sostanzialmente già decisi. Secondo la Federcalcio nel 2019 «le parcelle» sarebbero ammontate a 44,3 milioni di euro
«Mandati fittizi» per i rinnovi contrattuali (praticamente scontati) dei giocatori della Juventus. È questo uno dei capitoli investigativi su cui stanno lavorando gli uomini del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Torino che negli ultimi sei mesi hanno analizzato le svariate voci messe a bilancio dal club bianconero. Nel mirino della Procura non c’è solo una «gestione malsana delle plusvalenze», queste ultime utilizzate quale autentico strumento «salva bilanci». Ma s’indaga anche su presunte operazioni «opache» — così le definiscono gli inquirenti — che hanno fatto nascere un sospetto: che nell’ambito delle trattative per l’acquisto o la cessione di giocatori, oltre a quelle per i rinnovi contrattuali di chi era saldamente inamovibile, venisse riservato un trattamento economico speciale, proprio ai procuratori. In sostanza: compensi che non corrisponderebbero alle prestazioni effettivamente rese, secondo l’ipotesi investigativa.
È infatti vasto il materiale documentale sequestrato dalle Fiamme gialle nelle perquisizioni di venerdì sera, su delega dei pubblici ministeri Mario Bendoni, Ciro Santoriello e dell’aggiunto Marco Gianoglio: nell’ambito di un’inchiesta che ipotizza i reati di false comunicazioni sociali e fatture per operazioni inesistenti nei confronti di Andrea Agnelli, del vicepresidente Pavel Nedved, dell’ex ds Fabio Paratici e di un manager (e due ex) dell’area finanza. Al di là di queste contestazioni, c’è anche il filone che riguarda gli agenti, appunto.
Al netto dei valori di acquisto dei singoli giocatori o della retribuzione dello stipendio, il passaggio di un atleta da una squadra all’altra comporta anche il pagamento di un procuratore, ovviamente: quello che rappresenta il campione — o l’aspirante tale — e che alla firma del contratto riceve una commissione in base a una percentuale calcolata sul valore dell’affare. Proprio la voce «commissioni» è iscritta a tutti gli effetti nei bilanci. Basta dare un’occhiata agli importi spesi tra il 2018 e il 2021, gli anni finiti sotto la lente della Procura, per capire che si sta parlando di grosse cifre. Secondo calcoli a suo tempo fatti dalla Federcalcio, nel 2019 dalle casse della Juventus erano usciti 44,3 milioni di euro per pagare le «parcelle» dei procuratori. Spesa poi ridotta a 20,8 milioni nel 2020, dato sempre al top tra le squadre italiane.
Pesa sicuramente la presenza sul prato delle superstar, a partire da Cristiano Ronaldo, ma fino a un certo punto se la «commissione capitalizzata» dell’agente di Emre Can fu di 15,8 milioni di euro (nel 2019). Muovendo i campioni o presunti tali, gli agenti sono diventati i padroni del giocattolo, gonfiando i costi del pallone a dismisura: non solo quelli della Juve. Anche se nei libri mastri bianconeri ci sono notevoli esempi: per il passaggio di CR7 dal Real ai bianconeri, Jorge Mendes ha incassato 11,5 milioni di euro; mentre Mino Raiola, nei quattro anni (2012-2016) in cui ha tutelato gli interessi di Paul Pogba (oggi al Manchester United) ha incassato complessivamente sui 36,4 milioni. E proprio riguardo a Ronaldo e alla sua «carta famosa che non deve esistere teoricamente» (su compensi arretrati), i pm potrebbero ascoltare come testimone Cesare Gabasio, esperto in diritto dello sport e da gennaio general counsel della Juve, con il compito di riportare direttamente al presidente Agnelli.
A insospettire gli inquirenti non sono i compensi delle estenuanti trattative che vanno avanti per settimane durante il calciomercato, ma quelle operazioni in cui tutto è già deciso a tavolino, e dove la firma è pressoché scontata. Sotto la lente della Procura ci sono anche gli scambi — operazioni a «specchio» — tra le società a parità di costo dei calciatori con lo scopo di creare plusvalenze. E negli atti dell’inchiesta «Last Banner», sulle estorsioni degli ultrà al club (2018/19), da un’intercettazione tra un giocatore e un amico saltò fuori un sospetto che i poliziotti della Digos definirono «di assoluta gravità» (ma mai contestato): che alcune trattative di calciatori andassero «a buon fine esclusivamente dietro pagamento di soldi in nero». Agli agenti.
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I PM ipotizzano, poi devono provare.
Se anche i contratti sono "sostanzialmente chiusi" la parcella del procuratore la devi pagare lo stesso, non penso che lavorino gratis o che facciano sconti. Sono voci poi messe tutte a bilancio (pubblico, è una società quotata in borsa). Se invece sospetti il nero devi trovare i versamenti extra bilancio: le ipotesi, i sospetti, le illazioni non hanno valore di prova.
L'agente di Can fu pagato 15 milioni, è scritto nei bilanci. Se pensi che siano troppi è una tua valutazione personale, non è un reato. La parcella che ha chiesto è quella. Se sospetti che oltre a quei 15 abbia avuto altro non contabilizzato, devi trovarlo.
Di ciccia finora non vedo niente....ma di noi
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Gli investigatori hanno cercato la carta 'segreta' relativa a #Ronaldo e ai suoi stipendi anche nell'ufficio del legale #Juventus, senza però trovarla. Il sospetto che si tratti di scrittura privata sul pagamento delle mensilità cancellate dal #Covid (#Repubblica)
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Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioGli investigatori hanno cercato la carta 'segreta' relativa a #Ronaldo e ai suoi stipendi anche nell'ufficio del legale #Juventus, senza però trovarla. Il sospetto che si tratti di scrittura privata sul pagamento delle mensilità cancellate dal #Covid (#Repubblica)
Ecco, pure questa famosa carta...nei contratti, negli accordi tra le parti spessissimo si fanno anche carte private tra le parti che regolano taluni aspetti. Può benissimo essere che, vista la dilazione degli stipendi causa covid, Ronaldo abbia chiesto che fosse messo nero su bianco non bastandogli una promessa verbale...ma intanto questa carta, finchè non la si trova e non la si legge, è per l'appunto una ipotesi.
Se e quando uscirà fuori vedremo. Qua per ora vedo una procura che sta cercando di arricchire il piatto con qualunque cosa pur di non lasciarlo vuoto, dato che hanno deciso di dare il via all'indagine e quindi più mettono dentro e più sperano di non uscirne a mani vuote per giustificare l'indagine stessa: mi fa venire il sospetto che in mano di concreto abbiano poco e stiano andando a tentoni sperando che da qualche parte qualcosa esca fuori. Vedremo quando si scopriranno tutte le carte....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Come allenatore Inzaghi che deve limitarsi a non fare danni, .
secondo me lo sottovalutate in modo osceno e incomprensibile.
ha fatto meravigliosamente bene alla lazio e si sta ripetendo all'inter.....non facendo avvertire la mancanza di conte lukaku hamiki e erikssen.
non esattamente pizza e fichiOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Perdonami Sean...ma il problema della Juve e' il fatto di essere quotata in borsa.
E' una differenza non da poco rispetto alle altre squadre.
Poi sul lato sportivo finira' in un niente di fatto. Su quello penale vedremo.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggiovediamo se Spalletti riuscirà nell'impresa di non far vincere lo scudetto al Napoli ...
spalletti sta facendo un capolavoro
altro cheOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza MessaggioEh oh, io a vede quer gatto de piombo pelato e grasso de Reina per tera...ce godo troppo.
Ma pure se gioca na partita pe le vittime de una qualsiasi guerra o per la ricerca contro una malattia incurabile.
Nu lo reggo proprio.
hahahahahahaOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioPerdonami Sean...ma il problema della Juve e' il fatto di essere quotata in borsa.
E' una differenza non da poco rispetto alle altre squadre.
Poi sul lato sportivo finira' in un niente di fatto. Su quello penale vedremo.
L'obbligo di redigere bilanci in regola ce l'hanno tutte le società. Qui di differente c'è che hai una responsabilità ulteriore rispetto agli investitori che hanno comprato delle azioni.
Però io non ho parlato di quello. Ho messo in questione le prove, e una indagine (verso chiunque è condotta) può partire da varie ipotesi ma devi provare quelle ipotesi di reato: non è perchè sei quotato in borsa che se uno ti dice che hai commissionato l'omicidio di Kennedy questo diventa automaticamente vero sulla mera base della supposizione.
Ora è difficile esprimersi al riguardo di cosa ha in mano la procura, perchè, a differenza di Perugia-Suarez, qua sono uscite pochissime intercettazioni e gli articoli non aiutano a capirci qualcosa (scrivere una lista di commissioni date a dei procuratori non significa niente: bisogna vedere cosa si contesta di quei pagamenti, visto che sono pubblici e appunto a bilancio).
Bisogna aspettare che si chiarisca il quadro indiziario o si rischia di ragionare al buio....ma di noi
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Anche il filone dei procuratori: il CorSera ci dice che i PM sospettano "mandati fittizi" ai procuratori per contratti o rinnovi sostanzialmente scontati o chiusi, ovvero facili da chiudere. Ho capito ma cos'è un reato? Se Chiellini rinnova l'agente non lo paghi? La parcella non gliela dai?
Da quanto leggo a me pare che la procura contesti una malagestione complessiva della società, con soldi buttati qua e là (strapagare procuratori per rinnovi o acquisti dati per "scontati")...ma questo non è un rilievo penale...a meno che tu dietro a quelle parcelle non ci veda del nero (che deve essere trovato però)...perchè altrimenti che io abbia strapagato un agente per una operazione data per "scontata" già te lo metto io stesso a bilancio, non c'è niente di occultato. Puoi pensare che sono un cattivo gestore o un coglione, ma questo non è, lo ripeto, un reato.
A me sembra che non possono essere quelle raccontate sui giornali le accuse, ma sui giornali oltre queste situazioni non si va. Per questo aspetto che si riversino sul tavolo tutte le accuse e dunque gli indizi o prove che portano i PM ad ipotizzare reati di tal o talaltra specie...perchè questo che c'è adesso è generico, fumoso, incosistente....ma di noi
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