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jesus giocatore da serie c
ghoulam non gioca una partita vera da 3 anni è un ex giocatore
malcuit anche nn si vede da 1 anno
elmas e petagna mezze pippe
politano è titolare
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
jesus giocatore da serie c
ghoulam non gioca una partita vera da 3 anni è un ex giocatore
malcuit anche nn si vede da 1 anno
elmas e petagna mezze pippe
politano è titolare
Ballo Toure' non e' nemmeno da serie C. Florenzi e' sempre rotto. Gabbia, Bakayoko sono pippe assurde.
Se Politano e' titolare...nella squadra 2 c'e' Lozano...pagato 50 milioni.
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Beh si sapeva. Parte Ronaldo, promuovi Morata e prendi Kean...non è che migliori...e nemmeno arrivi alla sufficienza. Se poi Chiesa va in down e Dybala non appena trova la forma la riperde (per infortunio ecc...) ecco che davanti sei nei dolori.
Vediamo a gennaio. Nel mercato di gennaio non ho mai creduto, colpi veri ce ne sono sempre stati pochi, è un mercato ristretto...ma se davvero la Fiorentina dovesse vendere Vlahovic in questa sessione allora davvero bisognerà fare di tutto per prenderlo, ma che lo venderanno adesso penso sia fuffa giornalistica.
Magari ve lo vendono ma con l'opzione di tenerlo a Firenze fino a giugno.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Immagino il tifo viola che bell'ambientino riserverebbe a un loro attaccante che ha già firmato per la Juve mentre gioca per loro
Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk
Effettivamente...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Conference League, Roma-Zorya 4-0: Zaniolo e Abraham, una coppia nuova per l'attacco di Mourinho
Poker dei giallorossi, sicuri del secondo posto con un turno di anticipo: nell'ultima giornata dovranno vincere e sperare che il Bodo non centri i tre punti
Poker dei giallorossi, sicuri del secondo posto con un turno di anticipo: nell'ultima giornata dovranno vincere e sperare che il Bodo non centri i tre punti
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Europa League, Lokomotiv-Lazio 0-3: due volte Immobile su rigore, poi il sigillo di Pedro
Il centravanti, tornato dopo l'infortunio, dagli undici metri è freddo come il clima di Mosca: doppia esecuzione perfetta, sempre alla destra del portiere. Contro il Galatasaray Sarri si gioca il primo posto nel girone, che vale la qualificazione diretta agli ottavi
Il centravanti, tornato dopo l'infortunio, dagli undici metri è freddo come il clima di Mosca: doppia esecuzione perfetta, sempre alla destra del po…
...ma di noi
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popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Sorteggio per i playoff mondiali: come funziona, l’Italia tra le teste di serie
Questa sera alle 17 il sorteggio a Zurigo: l’Italia gioca la semifinale tra il 24 e il 25 marzo in casa: la speranza è la Macedonia, il rischio è la Polonia. In finale occhio al Portogallo
Il presidente Gravina seguirà l’evento online da Altamura, il c.t. Mancini da Dubai. Sarà tutto molto rapido. Nella prima urna ci saranno le 6 teste di serie, dal Portogallo alla Scozia, dalla Russia alla Svezia, sino al Galles, oltre all’Italia. Nell’altra le 6 sfidanti: Turchia, Polonia, Macedonia del Nord, Ucraina, Austria e Repubblica Ceca.
Gli azzurri hanno un solo vantaggio: giocheranno in casa la semifinale. La sede della finale, invece, sarà decisa per sorteggio. La speranza è di un avvio soft con la Macedonia di Pandev, l’ostacolo più impegnativo è la Polonia del probabile Pallone d’Oro Lewandowski. Insidiosa l’Austria, che ci ha fatto penare all’Europeo. Per l’eventuale finale una sola vera preoccupazione: evitare il Portogallo di Ronaldo.
L’ideale sarebbe la Scozia, ma potrebbero andare bene anche Russia o Galles. Con la Svezia, che ci ha eliminato nel 2017, abbiamo già dato. Deciderà l’urna. Del resto è colpa nostra se ci siamo infilati nel playoff più complicato di sempre in cui solo 3 delle 12 ammesse staccheranno il biglietto per il Qatar.
Mancini ostenta sicurezza ma dopo aver sollevato la Coppa al cielo di Wembley l’Italia si è persa. Ecco perché alla fine di gennaio, in concomitanza con la sosta del campionato per le qualificazioni sudamericane, ci sarà spazio per uno stage di tre giorni (27-29) con la possibilità di allestire un’amichevole. Sarà l’occasione per vedere all’opera Joao Pedro e forse Luiz Felipe o magari Ibanez, convocabili ma non (ancora) convocati. Sarebbe più importante che la Fifa cancellasse le diffide visto che abbiamo 9 giocatori a rischio squalifica per l’eventuale finale. Mentre un minuto dopo il sorteggio la Figc farà il punto su dove giocare gli spareggi. «Se il sorteggio ci dà una mano vorremmo giocare in un’unica sede», dice il presidente Gravina. Mancini spinge per Roma, ma il prato dell’Olimpico potrebbe soffrire due partite in 4 giorni e allora restano in ballo lo Stadium a Torino e magari Palermo.
Intanto oggi la Lega, riunita in Consiglio, comincerà a ragionare sulle date della prossima stagione: di sicuro il prossimo campionato si fermerà il 13 novembre, che l’Italia sia in Qatar o che, malauguratamente, non ci vada. Due le soluzioni per la ripartenza: 26 dicembre o 6 gennaio 2023.
CorSera
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Juventus, dal mercato Vlahovic e un colpo a centrocampo: ci sono i 400 milioni di aumento di capitale
La partita con il Chelsea persa 4-0 ha fatto suonare l’allarme. I bianconeri proveranno a cambiare la squadra già a gennaio: nel mirino l’attaccante della Fiorentina, che però non è detto parta subito
A che gioco sta giocando la Juventus? La «partita tragica» (definizione di Szczesny) contro il Chelsea a Stamford Bridge è un colpo duro all’autostima di una squadra che — come l’anno scorso ma con un Ronaldo in meno — sembra sempre sul punto di svoltare, però poi inchioda bruscamente, per limiti tecnici, caratteriali e anche per una pericolosa indolenza di fondo. Come se perdere di un gol di scarto o di quattro fosse poi la stessa cosa o scivolare contro Empoli, Sassuolo e Verona facesse parte di una routine , per quanto fastidiosa.
Vista l’impossibilità di cambiare 4-5 titolari sul mercato, la Juve si è affidata ad Allegri, legittimandolo come tecnico del rilancio con un quadriennale da oltre 60 milioni lordi, nella speranza di rivitalizzare i vari Alex Sandro, Bentancur, Rabiot o Ramsey. A fine novembre è sempre presto per parlare di una resa di fronte alla realtà, ma quando Max dopo una serata di pura sofferenza dice «Abbiamo fatto un buon primo tempo», un concetto poco condivisibile, sembra mandare un messaggio in bottiglia per dire che la Juve è diventata una squadra che difende nella sua area per necessità e non per vezzo old style . E quindi se si vuole una Juve diversa, in campionato e in Europa, bisogna andare a cercarla al mercato, possibilmente già quello invernale. Perché anche il quarto posto non è affatto scontato e sabato la sfida con l’Atalanta, che per ora ha 4 punti di vantaggio sui bianconeri, dirà di più in questo senso.
Il Chelsea è campione d’Europa ed è in testa alla Premier, è vero. Ma Tuchel è in panchina da undici mesi e maneggia il parco tecnico a disposizione con una visione ben chiara di sé e dell’avversario. Senza contare che i Blues, più imprevedibili senza Lukaku appena recuperato dopo tre settimane di infortunio, hanno segnato tre gol su quattro alla Juventus con ragazzi dell’Academy (Chalobah, James, Hudson-Odoi), i «Chelsea kids» come li chiama la stampa londinese, altra differenza sostanziale rispetto alla Juve dell’era Agnelli: in dieci anni, il salto dal vivaio al grande calcio internazionale lo ha fatto solo Moise Kean, per giunta ricomprato a fine agosto (operazione da 38 milioni) dopo una serie di errori di valutazione sul futuro di Ronaldo (vedi Dzeko), che non autorizzano troppo ottimismo nella gestione del mercato.
I 400 milioni dell’aumento di capitale aiutano ad accelerare su Vlahovic, Fiorentina permettendo, ma serve anche sfoltire subito un centrocampo disastrato, per puntellarlo con almeno un innesto già pronto. E qui servono idee, esperienza, ma anche una nuova visione, carisma e competenze dell’area tecnica, affidata per il dopo Paratici a Cherubini: per aiutarlo in uno snodo così delicato, nei prossimi mesi potrebbe anche affiancarlo un’altra figura.
CorSera
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Vlahovic, la Juve e l’idea Milan: la Fiorentina valuta se cederlo a gennaio o a giugno. L’intrigo di mercato
Dusan Vlahovic è l’uomo del mercato: tutte le grandi lo vogliono, lui preferisce restare in Italia come gli ha suggerito il ct serbo. Commisso chiede 70 milioni a gennaio, a giugno potrebbe prenderne 40
Ventisette gol in un anno solare alla Fiorentina come solo Kurt Hamrin, detto Uccellino, perché era lieve e veloce oltreché implacabile. Dusan Vlahovic con la sua terza doppietta stagionale (una in Coppa Italia) ha raggiunto lo svedese dal cuore caldo, che a 87 anni appena compiuti vive ancora a Firenze, amato, coccolato e rispettato. Il giovane serbo, invece, se ne andrà prestissimo. Magari a giugno, forse addirittura a gennaio, di sicuro non oltre il 30 giugno 2023, data di scadenza del contratto che ha deciso di non rinnovare, rovinando un po’ la stagione del riscatto viola.
Vlahovic lo ha portato in Italia Pantaleo Corvino per meno di 2 milioni di euro, anticipando la concorrenza dell’Arsenal che, adesso, di milioni sarebbe pronto a metterne sul piatto quasi 80. Ma se il giovane Dusan, a 21 anni appena, è diventato un centravanti paragonabile solo al norvegese Haaland, lo si deve soprattutto a Cesare Prandelli, che l’anno scorso ne ha capito al volo le straordinarie potenzialità e non ha avuto paura di lanciarlo nella mischia, dando un senso compiuto al suo secondo e sfortunato regno viola.
Oggi Vlahovic è il centravanti più forte della serie A, oltre che il più decisivo, il capocannoniere del torneo insieme a Immobile con 10 reti, che diventano 12 in maglia viola considerando la Coppa Italia e 17 aggiungendo la Nazionale serba. Solo Lewandowski ha segnato di più nell’anno di grazia 2021. A Firenze il partito dei romantici spera ancora che il centravanti conceda una nuova apertura di credito al club che lo ha lanciato. Non sarà così. Vlahovic, ormai, ha scelto: il suo futuro sarà lontano dalla Fiorentina. C’è da capire solo quando se ne andrà.
Rocco Commisso, che sabato sbarcherà a Firenze dagli Stati Uniti e si fermerà sino a dopo Natale, si sente tradito. In estate ha rifiutato 60 milioni dall’Atletico Madrid pensando che il suo pupillo avrebbe rinnovato il contratto. Adesso la Fiorentina sta cercando di scatenare un’asta internazionale e valuta la possibilità di cederlo già al mercato di gennaio. Ma forse certe valutazioni, alla luce degli ultimi risultati, andrebbero riviste. Una parte della tifoseria, quella che ha smesso in fretta di fischiarlo e allo stadio lo applaude anche se con un certo distacco, spinge affinché il campione resti sino a giugno, considerandolo determinante nel rilancio dei viola. Lo stesso Vlahovic non ha fretta di cambiare maglia, preferirebbe farlo in estate quando, a un anno dalla scadenza, avrebbe la forza di indirizzare la trattativa. Così potrebbe realizzare un altro progetto: trascinare la Fiorentina a suon di gol e saldare il debito con la città. «Vogliamo andare in Europa», ha detto uscendo allo scoperto.
Le prossime settimane saranno elettriche. Vlahovic fa gola a mezza Europa: il Bayern Monaco, il Psg e l’Atletico Madrid, passando per le inglesi Tottenham, City e lo stesso Arsenal. Sarà una lunga partita a scacchi. Il c.t. serbo Dragan Stojkovic regala un consiglio al suo centravanti: «Può cambiare squadra, ma resti in Italia». Vlahovic la pensa allo stesso modo. A Firenze sono convinti che, dopo Bernardeschi e Chiesa, vedranno in bianconero anche il terzo gioiello. La Juve, che ne ha un bisogno disperato, sta preparando un’offerta articolata per gennaio, in modo da anticipare la concorrenza. Il Milan per adesso non si è mosso, ma a Vlahovic giocare un anno con Ibrahimovic, il suo idolo, piacerebbe moltissimo. Commisso radunerà presto il suo stato maggiore. Una decisione, filosofica, va presa adesso. Dipenderà anche dalle offerte. La Fiorentina, per privarsene a gennaio, vorrebbe 70 milioni e intanto ha bloccato Borja Mayoral della Roma e insegue Berardi. A giugno i milioni che entrerebbero nelle casse viola sarebbero molti meno, massimo 40. Mica facile prendere una decisione. Darko Ristic, l’ineffabile procuratore di Vlahovic, è una sfinge. Dusan, dopo gli attriti con i tifosi, vive partita dopo partita con una maturità sorprendente. È anche da certi piccoli particolari che si giudica un campione.
CorSera
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La Roma supera lo Zoria ma non è ancora certa di essere qualificata agli ottavi di conference perchè dipenderà tutto dall'ultimo turno, dato che se il Bodo vincerà la prossima partita si prenderà il primo posto del girone e la Roma dovrà farsi i playoff con altre seconde della conference e con le trombate dalla EL, in questo cervellotico regolamento di conference che allunga allo sfinimento la già non indispensabile competizione: un miscuglio dantesco.
Su Vlahovic non mi illudo che la Fiorentina se ne priverà a gennaio (sempre se hai i soldi, perchè i conti reali e come impiegare le risorse dell'aumento di capitale non dipende dal tifoso ma dallo stato delle casse e delle urgenze). Il fatto è che però a noi serve adesso un attaccante e se prendi una punta a caso a gennaio potresti poi impicciarti per Vlahovic a giugno: un bel rebus.
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Alla juve serve assolutamente un attaccante degno di tale nome...
Morata e Kean vanno rispediti al mittente, se non erro anche per il secondo non c'è l'obbligo di riscatto...
Su Dybala sapete già come la penso.
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Alla juve serve assolutamente un attaccante degno di tale nome...
Morata e Kean vanno rispediti al mittente, se non erro anche per il secondo non c'è l'obbligo di riscatto...
Su Dybala sapete già come la penso.
Il problema è cornuto, perchè dovresti prendere (stiamo parlando di gennaio) qualcuno di superiore a Morata/Kean...Ora, se in vetrina ci sarà davvero Vlahovic è un discorso...se invece non ci sarà si aprirà la questione dell'utilità di spendere per prendere un calciatore X che non sposterebbe nulla rispetto a Morata/Kean, erodendo però soldi che magari poi ti impediscono di acquistare un valido attaccante a giugno.
D'altro canto se non sistemi a gennaio rischi di non qualificarti in champions: dipende chi ci sarà sul mercato a gennaio.
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Era uno dei calciatori ancora non vaccinati, adesso rimarrà in isolamento e il club non lo pagherà. Due settimane fuori che valgono circa 768mila euro
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Serie A 2022-2023 con stop Mondiale: possibile partenza prima di Ferragosto
Il primo Mondiale in autunno cambierà anche la Serie A. Il 21 novembre inizierà la competizione in Qatar, mentre il 18 dicembre ci sarà la finale. Il Consiglio di Lega si è già riunito per delineare il prossimo calendario. La FIFA impone ai club di rilasciare i calciatori una settimana prima dell'inizio del torneo e questo significa che si giocherà fino a domenica 13 novembre. Questa è la prima volta che un Mondiale non verrà disputato tra giugno e luglio e, dato che ci sarà una lunga pausa in inverno, la Serie A potrebbe iniziare il weekend del 13-14 agosto, anticipando così di una settimana l'apertura, mentre la fine slitterebbe nel primo weekend di giugno oppure tra il 10 e l'11.
Al termine del Mondiale, il campionato italiano può riprendere subito dopo Natale, aggiungendo così un ulteriore turno tra fine anno ed inizio 2023, oppure estendere la sosta e ripartire con un infrasettimanale il 4 gennaio.
La Ligue 1 ha già deciso e partirà il 6 e il 7 di agosto 2022, stop il 13 novembre e ripresa il 28 dicembre. Anche la Bundesliga partirà come il campionato francese, ma la sosta sarà di oltre 2 mesi, infatti riprenderà il 20 gennaio. La Premier League partirà il 6 agosto, poi dopo il Mondiale ci sarà il turno a Santo Stefano e la fine sarà il 28 maggio 2023.
(gasport)
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