Originariamente Scritto da Fabi Stone
Visualizza Messaggio
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
Collapse
X
-
La Juventus pesantemente sconfitta a Londra dal Chelsea 4-0: Chalobah, James, Hudson-Odoi e Werner mettono a nudo tutte le contraddizioni e gli errori della club bianconero. Sia in fase di costruzione della squadra, sia in fase di gestione da parte di Allegri. Ritmo bassissimo, mancanza totale di aggressività, una squadra che ha completamente smarrito la voglia e addirittura il senso del gol. Allegri ha lasciato la Juventus a metà tra catenaccio e contropiede e una squadra che deve fare possesso palla e dominare il gioco. La Juve è una squadra costruita nella maniera sbagliata, ma da giocatori come De Ligt, Dybala, Chiesa etc sarebbe comunque legittimo aspettarsi molto di più. Adesso campionato dove la Juve è lontana dallo scudetto e Champions dove la Juve rischia ora, come seconda, un sorteggio pesantissimo, sono armonizzati in un unico pantano. L’Atalanta che pareggia rocambolescamente con lo Young Boys e una punizione di Muriel al primo pallone toccato all’ultimo secondo mostra molto più cuore e carattere e pur avendo ben altra dimensione può aspirare alla qualificazione battendo il Villarreal all’ultima giornata. Sabato si gioca Juventus-Atalanta, una partita a questo punto vitale per bianconeri…
Quattro schiaffi, quattro gol di Chaloba, James, Hudson Odoi in meno di un’ora, più l’ultimo e definitivo di Timo Werner. Brutta botta per la Juventus. Proprio nel momento in cui si pensava che stesse cominciando a vedere la luce in fondo al tunnel. E invece no, siamo più o meno sempre allo stesso punto. Non è ancora il punto di non ritorno ma ci si sta avvicinando velocemente. E nel frattempo la squadra è perduta nel buio.
I quattro gol del Chelsea ora armonizzano bene campionato e Champions League. Fino a oggi il campionato sembrava un tormento di fango ma almeno la Champions League un bello spazio fiorito di serenità e leggerezza. La qualificazione già conquistata un sollievo. Adesso è un pantano più o meno tutto uguale. La Juve è lontanissima dallo scudetto, può giocare oggi al massimo per i primi quattro posti, e in Champions League l’ipotesi di qualificazione come seconda la esporrà a un sorteggio più rischioso. La Juve verrà sbattuta sul territorio dei Liverpool, Real, Bayern… ma oggi la Juventus rischierebbe grosso anche con squadre meno grandi e importanti.
Se si pensa alla partita d’andata col Chelsea di Tuchel, andato invece molto avantie che ha addirittura fatti agevolmente a meno di Lukaku, è evidente addirittura il regresso. Una desertificazione che ha portato la crisi. Sulla carta la Juve, nonostante la partenza di Ronaldo, ha ancora ottimi giocatori – Cuadrado, Bonucci, Chiellini, De Ligt, Chiesa, Dybala – ma non ha lo stesso software di altre squadre che fanno i conti con ben altre dimensioni. Potrei buttare lì anche la stessa Atalanta, che comunque le sue battaglie le fa e che dopo il rocambolesco 3-3 con lo Young Boys (punizione decisiva del neoentrato Muriel all’ultimo secondo) deciderà il suo destino all’ultima giornata col Villarreal. La Juventus non ha la stessa carica o rabbia, lascia le partite nelle mani degli altri, non ha iniziativa, è terribilmente lenta e totalmente mancante di aggressività. Il tiro in porta una chimera. Giocatori come Morata, Bentancur, Rabiot perduti.
Può essere che sia effettivamente colpa di un centrocampo non all’altezza come dicono tutti, ma a me francamente sembra che ci sia molto di più, e che Allegri non sappia molto banalmente cosa fare. Se fare della Juve una squadra catenaccio e contropiede o viceversa se farne una squadra che pratica possesso palla e i Tiki Taka.
Così tanto per andare sullo scontato e sul banale mancano un grande giocatore faro a centrocampo e un grande attaccante. Il fatto che si sia registrato un rosso di 210 milioni e che si sia fatto un aumento di capitale di 400 significa che i soldi sul mercato hanno preso la strada sbagliata e che le operazioni fatte negli ultimi due o tre anni sono state per la maggior parte deludenti. Ma resto anche convinto che con questa stessa squadra si potrebbe comunque fare di più. E dunque il processo diventa addirittura inevitabile. Sabato sera si giocherà Juventus – Atalanta, può diventare una partita spartiacque. O la Juve esce dal pantano o addio.
CHAMPIONS LEAGUE 2021 - 2022 GIORNATA N. 5 Martedì 23 novembre 2021 Gruppo F Young Boys - Atalanta 3-3 (10' Zapata A, 39' Siebatcheu YB, 51' Paolomino A, 80' Sierro YB, 84' Hefti YB, 88' Muriel A) Gruppo H Chelsea - Juventus 4-0 (25' Chalobah C, 56' James C, 58' Hudson-Odoi, 90'+5' Werner) Mercoledì 24 novembre 2021 Gruppo D Inter - Shakhtar Donetsk 2-0 (61' Dzeko I, 67' Dzeko I) Gruppo B Atletico Madrid - Milan 0-1 (87' Messias) *** EUROPA LEAGUE 2021-2022 GIORNATA N. 5 Mercoledì 24 novembre 2021 Gruppo C Spartak Mosca - Napoli 2-1 (3' Sobolev rig. SM, 28' Sobolev SM, 64' Elmas) Giovedì 25 novembre 2021 Gruppo E Lokomotiv Mosca - Lazio 0-3 (56' Immobile rig. L, 63' Immobile rig. L, 87' Pedro L) CONFERENCE LEAGUE 2021-2022 GIORNATA N. 5 Giovedì 25 novembre 2021 Roma - Zorya Luhansk 2-0 (15' Carles Perez R, 33' Zaniolo R) *** Quattro schiaffi, quattro gol di Chaloba, James, Hudson Odoi in meno di un'ora, più l'ultimo e definitivo di Timo Werner. Brutta botta per la Juventus, stesa al...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Chelsea-Juventus 4-0, Sconcerti: si difende non perché lo ama ma perché ha dei limiti
Tuchel senza Lukaku ha rovesciato la squadra e la Juve ha solo inseguito: il Chelsea manda in gol tutta la squadra, in Premier ben 15 giocatori. L’Atalanta ha sprecato l’occasione migliore ma può ancora farcela
di Mario Sconcerti
Era nell’aria una notte così. Da troppo tempo la Juve abusava del proprio gioco, che è sempre stato un limite, non una conquista. Né un gioco voluto da Allegri, che sarà pure italianista, ma non ama farsi male da solo. La difesa serrata, il catenaccio moderno, saranno state anche cose intelligenti, ma erano pezze, non soluzioni.
Senza Lukaku, Tuchel ha rovesciato la squadra. Non più un punto di riferimento in attacco, ma tre fantasisti che portavano continuamente al tiro con passi brevi l’ultima linea di gioco. Senza un punto che desse logica, la Juve ha solo inseguito, anche in area di rigore dove quasi sempre è stata costretta a giocare. Le marcature non esistevano, saltavano continuamente, Bonucci faceva il libero, De Ligt aveva fisico ma non il mestiere per capire la partita. Cuadrado e Alex Sandro sono stati saltati sempre dai raddoppi.
Il Chelsea è una squadra strana. Non ha un attaccante che punti la porta. Segna molto, 30 gol in 12 partite di Premier, ma il suo miglior cannoniere è James, che è l’esterno di destra, con piedi da trequartista. Il secondo uomo gol è Chilwell, l’altro esterno, martedì infortunatosi seriamente. In sostanza il Chelsea porta in gol ogni volta tutta la squadra, in Premier ben 15 giocatori. Per avere un’idea, diciamo che Milan e Inter hanno segnato con 11 giocatori, la Juve con nove. Martedì è stata la stessa cosa, tre marcatori diversi, un esterno, un difensore di ruolo e un difensore d’attacco. Werner, che ha segnato il quarto, è un centravanti che in Premier ha fatto solo un gol.
I limiti della Juve sono evidenziati dal suo modulo, si difende non perché ami difendersi, ma perché ammette la propria inferiorità contro una quantità imbarazzante di avversari. Credo anche che Tuchel abbia idee più verdi di Allegri e sia da un paio di anni il più promettente tecnico al mondo. Di sicuro ha raccontato una realtà sulla Juve che troppe volte abbiamo cercato di dimenticare. Non è comunque ancora la fine del mondo, solo una presa forte di coscienza.
È stata inaspettatamente avventurosa la partita dell’Atalanta. Il pareggio finale non accontenta, ma lascia in mano all’Atalanta la qualificazione. Però deve battere il Villarreal a Bergamo. Ed ha sprecato l’occasione migliore.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Inter-Shakhtar, formazioni e dove vederla: Dzeko torna titolare
I nerazzurri possono qualificarsi agli ottavi dopo 10 anni di attesa se battono la squadra di De Zerbi e lo Sheriff non supera il Real. Inzaghi: «Era il primo obiettivo»
L’ultimo giro di chiave per aprire una porta chiusa da dieci anni. Dal 2011-2012 l’Inter buca l’accesso agli ottavi di Champions, ma stavolta il biglietto d’invito alla fase finale è pronto per la stampa. Non servono troppi calcoli, i nerazzurri sono qualificati se battono lo Shakhtar e i transinistriani dello Sheriff non vincono con il Real: una doppia combinazione gettonata.
Si può fare senza dover penare, perché gli ucraini non hanno mai vinto in Champions, sono ultimi nel girone e quasi fuori dall’Europa, più focalizzati sul testa a testa nel campionato ucraino, dove sgomitano a pari punti con la Dinamo Kiev. Lo stesso De Zerbi ammette: «Prima dobbiamo pensare a tornare a vincere il campionato, poi possiamo pensare a un cammino in Champions migliore di quello che abbiamo fatto fin qui. Certo non saremo vittime sacrificali»
Passare i gironi significa centrare il primo obiettivo stagionale per Simone Inzaghi e riuscire dove prima Spalletti e poi Conte avevano fallito. «È uno dei nostri obiettivi, l’avevo detto il giorno della presentazione. Al di là dei giocatori ceduti per mettere la società nelle migliori condizioni, il nostro obiettivo è riportare l’Inter agli ottavi. Siamo a buon punto», sottolinea l’allenatore. Andare avanti in Champions è un po’ come essere riammessi nel circolo dell’alta società, significa riguadagnare lo status nobiliare perduto e, perché no, pensare di poter restare da qui in futuro nell’esclusivo circolo dei migliori 16 club d’Europa. La qualificazione garantisce inoltre una decina di milioni di bonus, da sommare ai circa 50 già incassati.
«È tutto nelle nostre mani, sappiamo che è una partita importantissima e decisiva. Con il Napoli abbiamo fatto un’ottima gara, i ragazzi hanno dato una grandissima prova di maturità. Quella vittoria può darci tanto in autostima, non eravamo mai mancati nei big match, ma mancava il risultato pieno», evidenzia un fiducioso Inzaghi.
Contro lo Shakhtar l’Inter non è mai stata troppo fortunata, gli ultimi tre incontri sono finiti 0-0, con tante recriminazioni e sempre l’identico amaro finale: nerazzurri esclusi dagli ottavi. Inzaghi può aprire un nuovo capitolo e riscrivere una storia più dolce, mettere in archivio un traguardo non semplice raggiunto in una stagione che doveva essere di transizione, come lui stesso ha rimarcato, ma che vede l’Inter competitiva su ogni fronte.
Dalla Champions può arrivare una forte spinta anche per il campionato. Dopo aver superato il Napoli, battere lo Shakhtar gonfierebbe l’autostima, darebbe propellente alla rincorsa scudetto, l’opportunità, con la qualificazione in tasca, di pensare solo alla corsa scudetto e di presentarsi all’ultima gara a Madrid contro il Real per giocarsi il primo posto nel gruppo. «Se vinciamo con lo Shakhtar possiamo concentrarci sul campionato», la raccomandazione di Inzaghi alla squadra nell’ultimo allenamento. Il piano è proprio quello, perché l’Inter vuole tornare a sentirsi nobile, ma ha ancora la fame dei più poveri.
Milano, ore 18.45
Inter (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 13 Ranocchia, 95 Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic, 20 Calhanoglu, 14 Perisic; 9 Dzeko, 10 Lautaro. All.: Inzaghi
Shakhtar D. (4-2-3-1): 81 Trubin; 2 Dodò, 5 Marlon, 22 Matvienko, 26 Konoplya; 7 Maycon, 6 Stepanenko; 14 Tetè, 11 Marcos Antonio, 20 Mudryk; 99 Fernando. All.: De Zerbi
Arbitro: Hategan (Romania)
Tv: ore 18.45 Sky
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Atletico Madrid-Milan, formazioni e dove vederla. Ballottaggio fra Ibrahimovic e Giroud, Tomori out
Per qualificarsi i rossoneri devono battere la squadra di Simeone e poi il Liverpool nell’ultima giornata
È cambiato tutto, perfino lo stadio, visto che al posto del fascinoso e scalcagnato Vicente Calderòn ora c’è il funzionale e modernissimo Wanda Metropolitano, ma il ritorno a Madrid sponda Atletico è comunque per il Milan un filo che si riannoda a sette anni di distanza. Era l’11 marzo 2014 e qui il Diavolo giocò, perdendo 4-1, l’ultima sua partita di Champions prima di una lunga notte che sarebbe durata un’eternità. Di quella squadra, con Balotelli in attacco e Seedorf in panchina, non è rimasto nessuno, se non Bonera che allora faceva il terzino e ora è collaboratore di Pioli. Tutto per il resto è cambiato: giocatori, allenatore, perfino la proprietà.
Oggi come allora, l’Atletico rappresenta però per i rossoneri un dentro o fuori, un crocevia fondamentale che non si può fallire se si vuole continuare a coltivare il sogno della grande coppa che il Milan nella sua storia ha vinto sette volte, l’ultima nel 2007.
Missione difficile, difficilissima, già, ma non impossibile. La classifica del gruppo della morte è lì da vedere: Liverpool 12, Porto 5, Atletico 4, Milan 1. Significa che i rossoneri devono battere i «materassai» di Simeone e poi fare lo stesso contro il Liverpool il 7 dicembre a San Siro. Una doppia impresa che potrebbe anche non bastare: il Milan non è più proprietario in esclusiva del proprio destino, dato che le possibilità di passare agli ottavi dipendono anche dalle combinazioni delle altre gare. «Il mio compito è dare stimoli alla squadra, ma in questo caso è semplice — ha spiegato Stefano Pioli —. Questa è l’ultima occasione che abbiamo, tutto qua».
La qualificazione resta appesa a un filo, vada come vada è stata comunque un’esperienza che aiuterà a crescere i molti ragazzi che questa competizione l’avevano vista solo in tv, ma fare risultato stasera sarebbe fondamentale per due ragioni: prima di tutto perché quella classifica non rispecchia i reali valori della squadra, che contro l’Atletico all’andata e anche nelle due gare col Porto ha avuto arbitraggi oggettivamente sfavorevoli, in secondo luogo perché dopo la nottataccia di Firenze serve una botta di autostima in modo da evitare subito un pericoloso contraccolpo sotto l’aspetto mentale.
Se la Champions è quasi andata, il campionato racconta tutta un’altra storia. Ma serve il Milan delle 10 vittorie in 12 gare, non quello che sabato scorso ha preso 4 gol.
«Ogni giorno mi sveglio con i dolori, ma questo Milan mi fa sentire giovane» ha raccontato Zlatan Ibrahimovic, che a 40 anni cerca il gol più vecchio della Champions. Lo svedese è in ballottaggio con Giroud per una maglia da titolare. Preoccupa invece Leao, uscito dolorante dal Franchi: pronto Krunic. Oltre a Rebic e Calabria, out pure Tomori. Di là, il Cholo s’affida alla coppia dei sogni Suarez-Griezmann.
A dare la carica ai rossoneri ieri ci ha pensato l’a.d. Gazidis, presente a Milanello dopo le terapie a New York per curarsi il cancro alla gola: «Stiamo scrivendo la nuova storia di questo club». Bentornato.
Le formazioni
Atletico Madrid (3-5-2): 13 Oblak; 15 Savic 2 Gimenez 22 Hermoso; 14 M. Llorente 5 De Paul 6 Koke 11 Lemar 21 Carrasco; 9 Suarez 8 Griezmann
Milan (4-2-3-1): 1 Tatarusanu; 20 Kalulu 24 Kjaer 13 Romagnoli 19 Hernandez; 8 Tonali 79 Kessie; 56 Saelemaekers 33 Krunic 10 Diaz; 9 Giroud
Arbitro: Vincic (Slovenia)
Tv: ore 21 Amazon Prime Video
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
spero che l'Atalanta passi
ogni loro partita è una goduria per chi ama il calcioOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Commenta
-
-
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da topscorer Visualizza MessaggioIl Milan non ha nessuna speranza, fossi Pioli giocherei con i panchinari e puntere al campionato.
Ora che il Napoli è indebolito potrebbe pure farcela.
Concordo....farei la stessa cosa, chi se ne frega.Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da topscorer Visualizza MessaggioIl Milan non ha nessuna speranza, fossi Pioli giocherei con i panchinari e puntere al campionato.
Ora che il Napoli è indebolito potrebbe pure farcela.Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioConcordo....farei la stessa cosa, chi se ne frega.
che schifo.
ma non partecipate proprio alle coppe se dovete ragionare così, tanto comunque non avete la forza di vincerleOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Commenta
-
-
Benzema s'è preso un anno per quella storia di ricatti al compagno di nazionale....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggioche schifo.
ma non partecipate proprio alle coppe se dovete ragionare così, tanto comunque non avete la forza di vincerle
Devono fare punti vs Atletico e Liverpool e sperare che il Porto non faccia punti.
Impossibile, sono pronto a scommettere un btc.
Quindi tanto vale dare minutaggio ai panchinari e puntare allo scudetto.
Commenta
-
-
Il Napoli perde 2-1 a Mosca e si complica la vita per il passaggio del turno. Tutto si decide al prossimo turno....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza MessaggioMadonna cosa si sta mangiando l'inter, Nat farebbe meglio di dzeko oggi
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza MessaggioMadonna cosa si sta mangiando l'inter, Nat farebbe meglio di dzeko oggi
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
Commenta
-
Commenta