Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Per domani s'è ribaltato tutto: Dybala che pareva poter essere in campo non ce la fa. Immobile che sembrava out domani gioca.

    Dybala ormai è più fuori che dentro in una stagione: fa una partita e ne salta 2 o 3.
    Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
    è un mezzo rottame ormai e quando a quell'età inizi a essere così è un bruttissimo segnale


    È il momento buono per servirgli 10 milioni l'anno...









    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

    (L. Pirandello)

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      Lazio-Juventus, formazioni e dove vederla: Sarri e Allegri uomini contro. Non c’è Dybala, Immobile ci prova

      Sarri profeta del bel gioco contro il risultatista Allegri, entrambi finiti nella Treccani con le espressioni sarrismo e corto muso

      Dove eravamo rimasti? A Massimiliano Allegri che nella conferenza di addio alla Juventus del maggio 2019 dice — con tono alterato — che «Ci sono presidenti, dirigenti e allenatori che vincono e allenatori che non vincono mai. Ma se non vinci mai ci sarà un motivo! Quelli che perdono cosa vuoi che dicano? Ora vi vorrei fare un esempio, ma non ve lo faccio, se no viene giù tutto...». Accanto a lui Andrea Agnelli se la ride assieme a buona parte dei presenti, ma poche settimane dopo il presidente bianconero ingaggerà proprio il (probabilissimo) bersaglio di Max, ovvero Maurizio Sarri.

      Il Comandante, che aveva quasi scalfito la dittatura juventina con il suo Napoli, arrivava da Londra, dove aveva appena alzato l’Europa League. Lo spedirono subito sullo yacht di Ronaldo, dove cercò di convincere il campione a fare il centravanti, fallendo la missione. Fin dal primo approccio si capì che due mondi così distanti come quelli di Sarri e della Juve, difficilmente si sarebbero allineati. Non per nulla il tecnico considera lo scudetto vinto a Torino, fra lo stop per il Covid e una squadra «asimmetrica», come un’impresa. E l’ha rimarcato, perché «la Juve ha festeggiato il quarto posto, dopo aver festeggiato poco lo scudetto vinto assieme a me».

      Che quella Juve per lui fosse «inallenabile», come rivelato dal Corriere di Torino e confermato da altre fonti, invece Sarri sostiene di non averlo mai detto: «Sono quei virgolettati che i giornalisti mettono sul sentito dire, io non ho mai detto questo, non ci sono dichiarazioni su questo. Io sono partito dal basso e sono arrivato a vincere lo scudetto, ho chiuso un cerchio di 20 anni fatti nelle categorie inferiori, questo mi è rimasto sicuramente». Ed è sacrosanto che sia così. Ma resta il fatto che dopo l’anatema di Sarri questa Juve continua a fare fatica, anche se Allegri dice «che tutte le squadre sono allenabili».

      Tutta questa attenzione alle parole può sembrare eccessiva, ma questi sono pur sempre due allenatori entrati nel dizionario Treccani grazie al «Sarrismo» e al «Corto muso»: all’organizzazione di gioco e allo spettacolo del primo si contrappone la ricerca del risultato, anche di misura e senza concessioni estetiche, del secondo. È un dualismo nel quale Allegri si è infilato suo malgrado proprio durante la sfida a distanza con il Napoli di Sarri. E adesso che il materiale tecnico a sua disposizione è meno valido, Allegri fatica sia a proporre un gioco efficace, che a ottenere una minima continuità di risultati: oggi per giunta la Juve deve fare a meno di Dybala che non rischia il polpaccio, Chiellini, Bernardeschi, De Sciglio e di Ramsey che ormai è abile e arruolabile solo quando veste la casacca del Galles, a riprova che la sua storia a Torino sembra giunta al termine. L’attacco è affidato alla coppia Chiesa-Morata, con Cuadrado titolare e Sandro che potrebbe lasciare il posto a Pellegrini.

      La Lazio, che in passato ha rappresentato per Max uno snodo (ad esempio con il varo del 4-2-3-1 che poi lo portò a Cardiff nel 2017) stavolta rischia di esserlo in senso negativo. Anche perché, decisamente a sorpresa, potrebbe recuperare Immobile: «L’edema al soleo è risolto, c’è ancora un piccolo segno che potrebbe lasciar pensare a qualche tipo di rischio — spiega Sarri —. Stamattina ci sarà una ulteriore tac per vedere la situazione». Un esame importante. Anche per Allegri.

      La curiosità

      Il sarrismo è entrato nella Treccani nel 2018, nella sezione dedicata ai neologismi. Si riferisce al gioco delle squadre di Sarri «fondato su velocità e propensione offensiva». Il corto muso è entrato di recente: termine ippico, indica «la vittoria ottenuta col minimo distacco».

      Le probabili formazioni
      LAZIO (4-3-3): Reina; Lazzari, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Pedro, Zaccagni. All.: Sarri
      JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, Lu. Pellegrini; Cuadrado, McKennie, Locatelli, Rabiot; Morata, Chiesa. All.: Allegri
      Arbitro: Di Bello
      Tv: ore 18 Dazn

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      forse, tra mille inverni
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        Fiorentina-Milan, formazioni e dove vederla: Pioli con Ibrahimovic per cercare la fuga

        I rossoneri a Firenze vogliono i tre punti per mettere pressione a Inter e Napoli che si affrontano domenica e cominciare un filotto di partite teoricamente più abbordabili

        Prove di fuga. Che a novembre non può per forza di cose essere decisiva, non con la bellezza di 26 partite ancora da giocare, ma che potrebbe però rappresentare uno snodo chiave nella road map di un campionato che nel quale stanno continuando a mancare le due principali favorite dell’estate, vale a dire Inter e Juventus. Il Milan ci crede. E fa bene. Il prezioso pareggio nel derby andato in scena prima della sosta ha dato ulteriore coraggio e autostima a un gruppo sempre più maturo e che col passare delle settimane appare più convinto di potersi giocare lo scudetto fino alla fine. Stasera la Fiorentina, quindi Sassuolo, Genoa, Salernitana e Udinese prima dello scontro diretto del 19 dicembre a San Siro contro il Napoli: se c’è un momento buono per piazzare un’accelerata, è questo. A partire proprio dalla trasferta di stasera a Firenze, senza dubbio la gara più complicata del segmento, che vale doppio anche per una questione puramente psicologica: vincendo, i piccoli diavoli salirebbero in testa da soli alla classifica fino a domenica e sposterebbero tutta la pressione addosso a Inter e Napoli, che s’incrociano a San Siro in un duello che leverà comunque punti a qualcuno.

        Non male come prospettiva domenicale per i rossoneri, che mercoledì saranno poi di scena in casa dell’Atletico di Simeone in una sfida cruciale per la Champions. Al Wanda servirà vincere a tutti i costi per tenere vivo il sogno degli ottavi, ma saggiamente Pioli ragiona partita per partita e in testa ora ha solo il campionato: tant’è che stasera titolare potrebbe partire Ibrahimovic, che fino a un paio di giorni fa sembrava invece destinato a essere risparmiato in vista di Madrid, con Giroud favorito per iniziare al Franchi. Troppo importante questo crocevia. Tutto dice che questo potrebbe essere l’anno buono. E dentro a Casa Milan sono tutti d’accordo: non bisogna lasciare nulla d’intentato.

        Senza Calabria infortunato, con Rebic che s’è fatto male ieri in allenamento provando un colpo di tacco e che sarà sostituito a sinistra da Leao, sul centravanti il tecnico rossonero prenderà una decisione solo stamattina. Ma, in caso toccasse a Zlatan, la sfida nella sfida sarebbe quella fra lo svedese e Vlahovic, che ha proprio Ibra come idolo. Per età (40 anni contro 21) potrebbero essere padre e figlio, i palmarès sono molto diversi, ma per certi aspetti il viola ricorda il milanista. I due arrivano a questo faccia a faccia con umori opposti: Dusan esaltato per la qualificazione ai Mondiali con la sua Serbia, Zlatan invece deluso proprio perché gli toccherà passare dai playoff. Occhio, Italia.

        Sarà una notte speciale anche per Pioli, che a Firenze ha vissuto due anni intensissimi: «Non sarà mai una partita normale per me» ha detto il tecnico, che sarà impegnato in un personalissimo duello con il brillante Vincenzo Italiano, che recupera Gonzalez ma ha fuori mezza difesa: Milenkovic, Quarta, Nastasic. Sta facendo un gran lavoro, Italiano: la sua Fiorentina gioca bene, fa punti e ha riconquistato l’affetto dei tifosi. Lui il Milan l’ha battuto nettamente a febbraio, quando allenava lo Spezia: «Ho fatto vedere il video di quella partita ai ragazzi» ha ammesso. Quello 0-2 del Picco mandò in frantumi i sogni scudetto dei rossoneri. Un errore da non ripetere: Diavolo avvisato.

        Le probabili formazioni
        Firenze, ore 20.45
        FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Odriozola, Venuti, Igor, Biraghi; Bonaventura, Torreira, Castrovilli; Callejon, Vlahovic, Saponara. Allenatore: Italiano
        MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu, Tomori, Romagnoli, Hernandez; Tonali, Kessie; Saelemaekers, Diaz, Leao; Ibrahimovic. Allenatore: Pioli
        Tv:
        Dazn e Sky
        Arbitro: Guida


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            Lazio-Juventus, oggi ore 18. Formazioni GdS: "Bianconeri con il 4-4-2 , Pellegrini in vantaggio su Alex Sandro. Mentre per Sarri è ballottaggio Immobile-Zaccagni"

            Lazio (4-3-3)
            Reina
            Lazzari Luiz Felipe Acerbi HysaJ
            Milinkovic Cataldi Luis Alberto
            Anderson Pedro Zaccagni
            ______________________________
            Juventus (4-4-2)
            Szczesny
            Danilo Bonucci De Ligt Pellegrini
            Cuadrado McKennie Locatelli Rabiot
            Chiesa Morata
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              Nove gare per rialzarsi

              IL TEMPO (E. ZOTTI) - Un mese per rialzarsi e rimettersi in carreggiata. Domani sera a Marassi la Roma inizia l'ultimo tour de force prima della sosta natalizia e (soprattutto) dell'inizio della prossima sessione di mercato, in cui Tiago Pinto dovrà colmare le lacune della rosa giallorossa. Nove partite in trenta giorni per cercare di recuperare posti in classifica e rimanere attaccati al gruppo che fino alla fine si giocherà un posto in Europa: dopo la trasferta di Genova il mese di novembre si concluderà con i due impegni casalinghi contro Zorya e Torino.

              Mercoledì primo dicembre invece si tornerà in campo a Bologna per il turno infrasettimanale, prima del big match dell'Olimpico con l'Inter fissato tre giorni dopo. La settimana successiva i giallorossi voleranno in Bulgaria per l'ultima gara del girone di Conference League contro il Cska Sofia: trasferta non proprio agevole soprattutto se affrontata in pieno inverno. Pellegrini e compagni avranno comunque a disposizione un giorno di riposo in più per recuperare dal viaggio di ritorno. Lunedì 13 infatti la Roma ospiterà lo Spezia nel monday night prima dello scontro diretto con l'Atalanta in programma a Bergamo il sabato successivo. Il 2021 romanista si chiuderà mercoledì 22 dicembre, quando all'Olimpico arriverà la Sampdoria per l'ultima gara del girone d'andata.

              Un mini-ciclo intensissimo, ma che rappresenta la giusta occasione per ritrovare continuità e tornare la Roma che nelle prime sei giornate aveva mantenuto un passo e una media gol da top club europeo. Escluse Atalanta ed Inter - considerate dallo Special One tra le squadre con una rosa superiore alla sua - le altre avversarie sembrano tutte alla portata dei giallorossi, che con sette vittorie chiuderebbero l'anno con 34 punti in Serie A e con la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta in Conference.

              Intanto per il match con il Genoa il tecnico ha recuperato Pellegrini e Kumbulla - anche ieri si sono allenati in gruppo - mentre Smalling non verrà convocato. A fare chiarezza sulle condizioni degli infortunati sarà Mourinho, che alle 16 risponderà alle domande dei giornalisti in conferenza stampa prima della partenza per Genova.

              Capitolo mercato: in attesa di novità sul fronte Zakaria, in Inghilterra il nome di Xhaka è tornato ad essere accostato alla Roma. Il giocatore però ha da poco rinnovato con l'Arsenal e non ci sono possibilità per un suo addio ai Gunners durante la prossima finestra di mercato. Per la fascia destra la priorità resta Dalot - che ha dato l'ok ad un ritorno in Italia -ma per il portoghese molto dipenderà dalla disponibilità del Manchester United, che dovrebbe accettare il prestito con diritto di riscatto proposto da Pinto. Portare il prima possibile un nuovo terzino a Trigoria è la priorità, la trattativa con gli inglesi però rischia di andare per le lunghe.

              IL TEMPO (E. ZOTTI) -  Un mese per rialzarsi e rimettersi in carreggiata. Domani sera a Marassi la Roma inizia l'ultimo tour de force prima della sosta natalizia e (soprattutto) dell'inizio della prossima sessione di mercato, in cui Tiago Pinto dovrà colmare le lacune della rosa giallorossa. ...
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                Inter-Napoli e Lazio-Juve, niente pari, Fiorentina-Milan è da X 2: i pronostici di Sconcerti per la 13ª giornata di serie A

                I bianconeri non hanno Dybala, davanti dovrebbero giocare Chiesa e Morata, due giocatori che difficilmente insieme fanno reparto, ma Allegri potrebbe trionfare lo stesso. A San Siro una delle gare più importanti dell’anno tra due squadre in un momento non brillante

                Atalanta-Spezia: 1L’Atalanta ha un curioso cammino in casa dove ha vinto una sola volta contro il Sassuolo e in sei partite ha preso appena sei punti. Gli altri 16 sono arrivati tutti in trasferta. Soffre le squadre che si chiudono anche se solo una volta è rimasta senza segnare. Ha recuperato la sua difesa titolare, può quindi spostare De Roon a centrocampo e ricomporre la coppia con Freuler. Lo Spezia ha vinto domenica scorsa in casa e ha aiutato molto la sua classifica. In trasferta però viene da tre sconfitte consecutive in cui ha subito una media di tre gol a partita. Mi sembra un pronostico molto orientato: 1.

                Lazio-Juventus: 1 2
                Partita complessa, la Lazio gioca senza Immobile, giocatore fondamentale, già a 10 gol segnati. L’infortunio è quello che gli ha fatto saltare anche la Nazionale. I controlli di oggi hanno dato buone notizie. Immobile dovrebbe aggregarsi alla squadra e provare a giocare. Senza di lui la Lazio ha sempre fatto fatica. La soluzione di Sarri sarebbe spostare Pedro al centro (ma non sta benissimo nemmeno lui) portando Zaccagni sulla fascia sinistra. Con Anderson farebbero tre attaccanti veloci, di fantasia e non troppo fisico. Una soluzione di classe, ma sempre un’incognita. Sarri ha scelto ormai Cataldi regista, Leiva ancora in panchina. Cataldi gioca più svelto e ha passaggi più brevi che si adattano meglio alle accelerazioni della squadra e all’idea di gioco di Sarri. La Juve non ha Dybala, davanti dovrebbero giocare Chiesa e Morata, due giocatori che difficilmente insieme fanno reparto, preferiscono giocare su schemi personali. Incerto Cuadrado, il vero equilibratore della Juve. Allegri cercherà le accelerazioni di McKennie e i suoi inserimenti. Sembra voler insistere ancora con Rabiot a sinistra. Sono meno pessimista di tanti altri su Rabiot. Dà meno di quanto potrebbe, ma non fa danni. Sono grandi giocatori incompleti, anche disordinati, ma sempre buoni. È una partita difficile da giudicare. Penso farà più partita la Lazio che ha giocatori decisivi in mezzo al campo ed è più squadra. Ma la Juve ha ancora momenti in cui sa mettere l’avversario in grande difficoltà. Pronostico 1 2.

                Fiorentina-Milan: X 2
                La Fiorentina gioca molto alta, ha un buon palleggio, ma non arriva quasi mai a tirare in porta. L’unico terminale è Vlahovic. Fermato lui si ferma tutta la squadra. Ha qualità in mezzo al campo che diventa spesso leggerezza (Bonaventura, Castrovilli). Il problema del giorno è in difesa, mancano tutti i titolari. Giocherà Venuti, un terzino abbastanza offensivo, con accanto Igor, la quarta scelta, grande fisico ma lento. Il Milan perde Rebic all’ultimo minuto. In ballottaggio Giroud e Ibrahimovic, che è comunque in panchina. Con il suo gioco alto mi sembra che la Fiorentina si adatti benissimo alla ricerca di profondità abituale nel Milan. Il pronostico è dalla parte di Pioli. Fuori da avversari medi, la Fiorentina finora ha sempre perso. Pronostico x 2.

                Inter-Napoli: 1 2
                È la partita più importante della domenica, una delle più importanti dell’intero campionato. Era poco prevedibile che Inter e Napoli sarebbero arrivate alla partita con una differenza così netta di classifica. Ancora oggi si fa fatica a non mettere l’Inter sullo stesso piano del Napoli, in realtà l’Inter si gioca oggi una parte importante di stagione. Il distacco attuale, che è già alto, va sempre moltiplicato per due. Si deve fermare anche il Milan. E i numeri dicono che in questo primo terzo di campionato, non c’è stata una domenica in cui l’Inter abbia recuperato un solo punto. Da sottolineare anche la difficoltà dell’Inter negli scontri diretti: ha pareggiato con Atalanta, Juve e Milan, ha perso con la Lazio. Il Napoli ha battuto la Juve e pareggiato con la Roma. Nessuna delle due squadre è in un momento brillantissimo. L’Inter ha fatto 8 punti in cinque partite, non una grande media. Il Napoli ha retto nei risultati ma ha perso incisività. Aveva segnato 18 reti nelle prime sette gare, ne ha segnati appena quattro su azione nelle ultime cinque. Si sono fermati Lautaro da una parte e Osimhen dall’altra. La differenza tra le due squadre è quasi soltanto nel rendimento delle linee difensive. Spalletti ha bloccato Di Lorenzo e Mario Rui sulla linea di Rrhamani e Koulibaly, quindi un gioco più di protezione che slancio. A quello pensano le due ali, di solito Politano e Insigne, con Lozano ed Elmas che subentrano. L’Inter è meno compatta di un anno fa, spesso i difensori portano palla in avanti senza passare da Brozovic perché molto marcato. Questo costringe tutta la difesa a salire aprendo spazi agli avversari. In conclusione il Napoli subisce in media un gol ogni tre partite, l’Inter un gol ogni 90 minuti esatti, poco meno di una partita reale. Il Napoli gioca meglio, l’Inter ha più struttura. Mi sembra una gara per grandi giocatori. Attenzione a Lautaro e Zielinski. Dzeko servirebbe anche stanco per occupare la zona di Koulibaly e lasciare spazio a Lautaro. Non sarà una gara velocissima. Pronostico 1 2.

                Genoa-Roma: 1 2
                Per il, Genoa è un nuovo inizio. La società è andata a un fondo americano e ha scelto il professor Zangrillo, celebre primario e da sempre medico personale di Berlusconi, come presidente. L’amicizia milanista ha portato anche il nuovo allenatore, Shevchenko, che però debutta in una squadra di club. Marassi sarà pieno di genoani che tornano a pensare in grande. Molte però nel Genoa le assenze importanti, a partire dall’attacco con Destro e Caicedo fuori, proseguendo con Fares uomo tattico importante, e Criscito, il capitano. In attacco giocheranno Pandev, che si avvia ai 39 anni, e Buska, ragazzo che ha messo insieme9 minuti in due presenze in serie A. Resta intatto l’entusiasmo e la certezza di una grande folla. E Marassi spaventa quando guarda con il cuore. La Roma ha bisogno del risultato. Viene da quattro punti in cinque partite, si sono alzate polemiche intorno Mourinho, ma sono state subito oscurate. La squadra è buona, ha facilità a diventare pericolosa, spesso si perde nella confusione che creata dalla mancanza di riferimenti. Questo ha portato spesso a una fase difensiva complessa. Pronostico 1 2.


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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Turno importante, sulla carta favorevole al Milan che a Firenze ha l'avversario meno complicato e può dunque attendere buone notizie da Milano (sopratttutto) e da Roma.

                  Per il Napoli con l'Inter la prima vera prova di maturità. Per l'Inter la chance di riavvicinarsi alle prime o il pericolo di staccarsi ancora. Chi ci guadagna sarà comunque il Milan, se vince a Firenze.

                  Per la Juve una partita che già si annuncia sdrucciolevole a Roma con la Lazio. L'assenza di Dybala, l'unico capace di dare della fantasia davanti, è tutto un programma su quanto andremo a vedere...ma certo i 3 punti sarebbero importantissimi.

                  Attenzione alla Roma a Genova: il Genoa presenta Shevchenko, avrà delle assenze ma il campo è sempre ostico. Mourinho non si può permettere di non fare risultato.
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                    Si ferma pure Tomori
                    uno sano lo abbiamo in squadra?









                    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                    (L. Pirandello)

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                    • topscorer
                      Banned
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                      • Paradiso Scampia
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                      Vi state allenando per quando a Dicembre ve ne mancheranno una decina causa coppa d'Africa.
                      Originariamente Scritto da BLOOD black
                      per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                      • Sean
                        Csar
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                        • In piedi tra le rovine
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                        Positivo Politano del Napoli: salta l'Inter.

                        Ci sarebbero due positivi anche nella Roma: si attende un giro di tamponi di verifica e poi dunque i nomi.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • CRI PV
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                          L ASL 1 cosa dice?

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                          • Fabi Stone
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                            Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                            Pero' ora che tutti lo sanno, Piccoli non lo prendera' la Roma...quindi non vincerete un catso. Football manager ha praticamente rovinato il futuro della Roma.
                            Eh ma...passato e presente so boni!!!

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              • Send PM

                              I positivi della Roma sono Villar e Cristante.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • marcu9
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                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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