Cristiano Ronaldo-Manchester United: addio già a fine stagione senza Champions? Le ragioni della crisi
I risultati altalenanti in Premier League e la fatica nelle Coppe, ma anche i compagni che non gradiscono la dieta, spingerebbero il portoghese a partire. Il Real, il Psg e il City pronti
Un tormento il ritorno al Manchester United di Cristiano Ronaldo, dopo nove stagioni al Real Madrid e tre alla Juventus. In Inghilterra, sui tabloid, si parla già di un addio clamoroso al termine della stagione. Oltremanica ne sono convinti: CR7 via dai Red Devils.
Anche perché il fuoriclasse portoghese, di certo, non si aspettava dei risultati così altalenanti quando a fine agosto ha deciso di lasciare i bianconeri e l’Italia per fare ritorno all’Old Trafford, dopo essere stato tentato dai rivali cittadini del Manchester City, pronti a riempirlo d’oro e rimettere in parità, almeno sul mercato, il derby tra sceicchi, visto lo sbarco di Lionel Messi al Psg. Due mesi e mezzo dopo, invece, le cose sono cambiate. I Red Devils arrancano in Premier (sono sesti a -5 dal quarto posto, occupato dal Liverpool) e fanno fatica anche in Champions. E l’Atalanta ne sa qualcosa: la Dea ha sfiorato un doppio colpaccio nei due appuntamenti europei contro il Manchester United, ma si è dovuta arrendere – in entrambe le occasioni – proprio a causa dei gol di Cristiano Ronaldo.
Il suo obiettivo è vincere sempre. Non vuole smettere mai. Lo aveva già dichiarato nel giorno del suo ritorno: «Non sono qui in vacanza. Sono qui per continuare a vincere». Il portoghese non sta deludendo le aspettative, dato che fin qui ha firmato nove gol nelle 13 partite disputate.
A mandare su tutte le furie i tifosi dello United è invece Ole Gunnar Solskjaer, il tecnico che ha convinto l’ex juventino a rientrare. Per i risultati deludenti l’allenatore è finito nel mirino dei tifosi, che lo considerano il principale indiziato della crisi che sta vivendo il club. Il norvegese è in discussione, sempre. Un giorno sì e un giorno anche. Nemmeno Cristiano Ronaldo riesce ad aiutarlo. Anzi, da parte sua il portoghese si sta facendo dei «nemici» nello spogliatoio a causa delle sue manie sulla dieta. Ama il «Bacalhau a bras»: stufato di baccalà con patate e uova che ha lasciato strascichi tra i compagni di squadra. Così come accade con il polipo, altra specialità che Cristiano Ronaldo ama per la sua dieta, ma che allo United rifiutano senza voler trovare un compromesso. Inoltre, un altro capriccio di CR7 è stato chiedere alla squadra di rinunciare al dessert il venerdì.
Ma dove potrebbe andare? Al Real Madrid sognano il suo ritorno. Al City lo sgarbo ai Red Devils. Al Psg, se andrà via Mbappé, puntano al tandem con Messi (e non dimentichiamo il terzo, Neymar). L’Italia non è, al momento, nei piani di Cristiano Ronaldo. Che per ora pensa ai Red Devils, poi si vedrà.
CorSera
I risultati altalenanti in Premier League e la fatica nelle Coppe, ma anche i compagni che non gradiscono la dieta, spingerebbero il portoghese a partire. Il Real, il Psg e il City pronti
Un tormento il ritorno al Manchester United di Cristiano Ronaldo, dopo nove stagioni al Real Madrid e tre alla Juventus. In Inghilterra, sui tabloid, si parla già di un addio clamoroso al termine della stagione. Oltremanica ne sono convinti: CR7 via dai Red Devils.
Anche perché il fuoriclasse portoghese, di certo, non si aspettava dei risultati così altalenanti quando a fine agosto ha deciso di lasciare i bianconeri e l’Italia per fare ritorno all’Old Trafford, dopo essere stato tentato dai rivali cittadini del Manchester City, pronti a riempirlo d’oro e rimettere in parità, almeno sul mercato, il derby tra sceicchi, visto lo sbarco di Lionel Messi al Psg. Due mesi e mezzo dopo, invece, le cose sono cambiate. I Red Devils arrancano in Premier (sono sesti a -5 dal quarto posto, occupato dal Liverpool) e fanno fatica anche in Champions. E l’Atalanta ne sa qualcosa: la Dea ha sfiorato un doppio colpaccio nei due appuntamenti europei contro il Manchester United, ma si è dovuta arrendere – in entrambe le occasioni – proprio a causa dei gol di Cristiano Ronaldo.
Il suo obiettivo è vincere sempre. Non vuole smettere mai. Lo aveva già dichiarato nel giorno del suo ritorno: «Non sono qui in vacanza. Sono qui per continuare a vincere». Il portoghese non sta deludendo le aspettative, dato che fin qui ha firmato nove gol nelle 13 partite disputate.
A mandare su tutte le furie i tifosi dello United è invece Ole Gunnar Solskjaer, il tecnico che ha convinto l’ex juventino a rientrare. Per i risultati deludenti l’allenatore è finito nel mirino dei tifosi, che lo considerano il principale indiziato della crisi che sta vivendo il club. Il norvegese è in discussione, sempre. Un giorno sì e un giorno anche. Nemmeno Cristiano Ronaldo riesce ad aiutarlo. Anzi, da parte sua il portoghese si sta facendo dei «nemici» nello spogliatoio a causa delle sue manie sulla dieta. Ama il «Bacalhau a bras»: stufato di baccalà con patate e uova che ha lasciato strascichi tra i compagni di squadra. Così come accade con il polipo, altra specialità che Cristiano Ronaldo ama per la sua dieta, ma che allo United rifiutano senza voler trovare un compromesso. Inoltre, un altro capriccio di CR7 è stato chiedere alla squadra di rinunciare al dessert il venerdì.
Ma dove potrebbe andare? Al Real Madrid sognano il suo ritorno. Al City lo sgarbo ai Red Devils. Al Psg, se andrà via Mbappé, puntano al tandem con Messi (e non dimentichiamo il terzo, Neymar). L’Italia non è, al momento, nei piani di Cristiano Ronaldo. Che per ora pensa ai Red Devils, poi si vedrà.
CorSera
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