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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza MessaggioAcchiappare il Cosmopavone sarebbe impresa ben più semplice.
l'amore in tutti ancora regnera'
se il Cosmopavone tornera' ...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Nazionale, contro la Svizzera senza Pellegrini e Zaniolo, Mancini convoca Cataldi e Pessina
Barella, uscito dal derby con un affaticamento muscolare è a rischio, ma vuole esserci
E’ la partita più importante dell’anno. Venerdì all’Olimpico di Roma l’Italia si gioca il Mondiale in Qatar contro la Svizzera: bisogna vincere per mettersi al sicuro, anche se poi servirà non perdere a Belfast contro l’Irlanda del Nord lunedì 15 novembre. Roma risponderà all’appello: nelle prossime ore saranno messi in vendita gli ultimi duemila tagliandi di tribuna Tevere e Monte Mario per arrivare a 52mila spettatori. Serve una notte magica, come quelle della prima fase dell’Europeo. E Mancini nel primo giorno a Coverciano, riparte dai concetti tanto cari a giugno: serenità e tranquillità. «La sfida è importante, ma sappiamo quello che l’Italia vale. Sono certo che giocheremo una grande partita e che vinceremo». Messaggi solo positivi dal C.t.: «Con la Svizzera le partite sono sempre difficili, ce lo insegna la storia. Ma sono certo che faremo meglio che all’andata a Basilea (lo scorso settembre ndr). Se vinciamo siamo quasi al Mondiale. La tensione lasciamola fuori». E ancora: «Non sentiamo la pressione e non è la settimana più difficile, quella prima della finale dell’Europeo è stata più complicata. Lo ripeto: faremo una grande partita. Dobbiamo solo rimanere tranquilli e concentrati».
L’Italia si avvicina alla Svizzera con diversi problemi. Nelle prossime ore lasceranno il ritiro due romanisti acciaccati, Lorenzo Pellegrini e Zaniolo che verranno sostituiti da Cataldi della Lazio l’uno e l’altro da Pessina dell’Atalanta (in ripresa dopo l’infortunio). Gli juventini invece, almeno secondo il C.t. stanno bene. Di sicuro Chiellini e Bonucci proveranno a recuperare e c’è ottimismo nella staff azzurro. Spera anche Barella, uscito dal derby con un affaticamento muscolare, ma deciso a rimanere a Coverciano. Il momento è cruciale, tutti dovranno dare qualcosa di più.
Contro la Svizzera niente esperimenti e in attacco Mancini ritrova Immobile e Belotti, assenti per infortunio nelle finali di Nations League di ottobre: «Sono contento di riaverli». Ciro partirà titolare, il Gallo è pronto a dargli il cambio. Parole al miele per il debuttante Pobega del Torino: «Ha fisico e tecnica, sa palleggiare e attaccare». E anche per il ritorno del milanista Tonali: «E’ un centrocampista moderno che può fare l’interno». A coverciano ci sono anche gli inviati della tv svizzera che chiedono al nostro C.t. qual è il segreto della rinascita italiana nello sport nel 2021. Mancini ci scherza sopra: «Sarà il vaccino» dice ridendo. Poi, più serio: «Gli sportivi tengono in alto l’Italia. Noi siamo felici di aver regalato un sorriso agli italiani dopo mesi complicati».
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Supercoppa Italiana Inter - Juventus il 12 gennaio a San Siro. Giovedì consiglio di Lega per ok definitivo
Giovedì in Lega sarà data l ufficialità per data e sede della Supercoppa Italiana tra Inter e Juve. Si giocherà a San Siro il 12 gennaio dopo che si era cercato tramite sponsor un contratto più remunerativo all'estero ma con il nulla di fatto a oggi si va verso la conferma della data "Italiana"
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Mourinho-Roma, il piano per uscire dalla crisi. Ma quanto verrà a costare?
La situazione è precipitata dopo l’1-6 a Bodø: tanti gli scontenti, Mkhitaryan può andare via a gennaio. Ma il budget a disposizione è quello che è
L’idea era ristrutturare ma l’architetto ha detto che si deve buttare giù tutto e ricostruire dalle fondamenta. Il problema è capire quanto verrà a costare, perché il budget a disposizione è quello che è. Non si parla del nuovo stadio della Roma, ma proprio della Roma. Le parole di José Mourinho dopo la sconfitta di Venezia — la quinta in campionato, con discesa dal quarto al sesto posto — sono volate come pietre: «Avere come obiettivo il quarto posto, per il quale lotteremo, non significa avere una squadra da quarto posto. Abbiamo fatto un mercato “di reazione” dopo la partenza di Dzeko e l’infortunio di Spinazzola, ma la squadra non è più forte di quella che l’anno scorso è arrivata settima. Può essere un anno di costruzione e di dolore».
Lo Special One è saldissimo al comando della Roma, forte del contratto, dell’esposizione mediatica che ha regalato ai Friedkin, della passione dei tifosi che sono tornati a riempire l’Olimpico e del passato vincente. Ha ripetuto che l’accordo con la Roma è triennale e bisogna avere tempo e pazienza. La media punti è sconsolante: con 1,583 è per ora la più bassa tra gli ultimi sette allenatori giallorossi. Il tempo per recuperare non manca ma la pazienza è già stata persa. Non si è sentito quasi mai un allenatore che ha criticato così tanto la sua rosa. I Friedkin e il d.g. Tiago Pinto abbozzano. Mou si aspetta tre acquisiti «pesanti» al mercato di riparazione ma i soldi devono venire soprattutto dalle cessioni. Peccato che gli esuberi, non giocando mai, abbiano perso valore. Come ha scritto Giancarlo Dotto in un’intervista al Corriere della Sera: «In tutti i suoi club Mourinho ha sempre fatto una specie di chiamata per gli eletti, ha nominato i suoi cavalieri e ciò comporta l’esclusione di chi non fa parte del cerchio magico».
Gli scontenti non mancano. Ci sono i fuori rosa come Fazio e Santon (c’era anche Pedro che adesso fa meraviglie alla Lazio): sono pagati per lavorare a parte, mentre Mou rimpiange le partenze degli «esperti» Juan Jesus e Bruno Peres. Ci sono i puniti Diawara, Borja Mayoral, Villar, Kumbulla (lo vorrebbe Juric al Torino, in prestito a gennaio) e quel Reynolds preso dai Friedkin anche in virtù della provenienza texana. Mkhitaryan aveva litigato con Mou al Man United, ora non va molto meglio: a gennaio, se non cambiano le cose, può chiedere di andare altrove. A Venezia è rimasto in panca con la squadra sotto 2-3: è andato in campo il baby Zalewski. Veretout e Zaniolo vorrebbero giocare con meno vincoli difensivi: il francese aveva segnato 3 gol nelle prime due di campionato, poi solo il rigore inutile contro la Lazio; Nicolò ne ha segnato uno, il 26 agosto, in Conference contro il Trabzonspor. Poi stop. Non lo consola sapere che nell’Inter del triplete Eto’o faceva anche il terzino.
La guerra con i fischietti è aperta. La Roma ha ragione di lamentarsi, ma il modo plateale dello Special One non è gradito dai vertici arbitrali: alza la temperatura nello stadio a livelli di guardia. Dalla partenza di Guido Fienga, il vecchio Ceo, si è persa la comunicazione con il Palazzo, compreso il presidente della Figc, Gravina. L’internazionalità è una bella cosa, ma uno zoccolo duro italiano fa la fortuna di tutti i club. Il Milan ha Maldini, la Roma i fantasmi di Totti e De Rossi. Il Mourinho dei primi quattro mesi sembrava un cinquantottenne pacificato ma tutto è cambiato nella notte da tregenda in Norvegia, contro il Bodø/Glimt. Pareva un’innocua trasferta contro un’avversaria numero 138 nel ranking Uefa. È finita 1-6 con i norvegesi che sembravano il Brasile del 1958, quello di Pelé, Garrincha e Djalma Santos. Mou non aveva mai preso sei gol in tutta la sua carriera. Non lo ha dimenticato e da lì è partita l’idea: non un restauro ma la tabula rasa.
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Capello: «Lo scudetto un affare tra Milan e Inter, ma occhio al Napoli. La Var va usata contro i simulatori»
Il tecnico opinionista di Sky: «La Juventus è troppo staccata per recuperare, le altre davanti corrono. In Italia non si sa più difendere. Usiamo la Var contro i simulatori»
Con Fabio Capello non c’è mai troppo da girarci attorno. Va sempre dritto al punto, parla chiaro perché padroneggia la materia nel profondo. Per questo è uno dei più apprezzati opinionisti di Sky. Conosce il calcio come pochi, lo vede, lo sente, lo vive con gli occhi e l’animo di chi ha dato molto e vinto tutto. A 75 anni non ha rimpianti, ma una grande passione che non lo abbandona mai. Capello è la Cassazione del pallone, un suo giudizio è una sorta di sentenza inappellabile.
Mister, partiamo dal derby. Un punto guadagnato per il Milan e perso per l’Inter?
«No, no: è un punto guadagnato per entrambe. Una partita bella e arbitrata molto bene, anche se il primo rigore è dubbio, anzi per me non c’era proprio. La direzione di gara però è stata bellissima, in un derby entusiasmante, con tanto agonismo: ci siamo divertiti molto. Una sola ammonizione, Doveri ha lasciato correre come si dovrebbe fare, il pubblico è stato contento, la partita di alto livello, una bella pubblicità per la nostra serie A».
L’Inter però resta attardata: 7 punti non sono pochi da recuperare?
«L’Inter è una squadra già fatta, continua il percorso iniziato l’anno passato. All’inizio del campionato dissi che era la favorita con la Juve e il Napoli. La squadra di Inzaghi gioca sulla scia della scorsa stagione. Per lo scudetto è tutto da decidere, 7 punti adesso non sono determinanti, né per il Milan che è davanti né per l’Inter che rincorre».
Cosa non le è piaciuto del derby?
«Milan e Inter per tre volte sono arrivate ad avere la superiorità numerica sul rovesciamento di campo, ma non sono riuscite a sfruttarla: un vero peccato. Ero con Pirlo a vedere la partita e anche lui condivideva».
Meritava di vincere l’Inter?
«È stata più padrona del campo, ma è crollata fisicamente negli ultimi 15 minuti. Quando cominci a pressare alto spendi di più, l’anno scorso era più attendista. Inzaghi ha dovuto cambiare sistema di gioco avendo giocatori con caratteristiche diverse».
Il Milan non ha ancora perso. Ha le potenzialità per arrivare in fondo e vincere lo scudetto?
«Certo che può arrivare in fondo, ma deve convincersi della sua forza, può dare di più. Ci sono giocatori come Leao, con un grande potenziale e molta qualità. È uno dei pochi in grado di saltare l’uomo, ma deve crederci e maturare. Un altro è Theo Hernandez, uno che ha bisogno di confermarsi sempre. Il Milan è cresciuto e continua a crescere».
L’Inter invece non riesce mai a vincere gli scontri diretti: un limite?
«Deve essere più matura in certe partite. Mi è piaciuta nel derby, ha creato tantissimo, ma alla fine poteva anche perdere su quella punizione di Ibra, sul palo di Saelemaekers, il tap-in di Kessie finito fuori».
Quali sono le sentenze emesse da questo derby sui nerazzurri?
«L’Inter è convinta della propria forza, ma per risalire deve cercare di buttarla dentro di più. A Inzaghi non si possono fare appunti non adesso, magari qualcosa all’inizio, ma ora la squadra gioca bene».
E il giudizio post derby sul Milan?
«Il Milan deve giocare con spensieratezza. Esprime gioia in campo e deve continuare così, senza stare troppo a preoccuparsi, altrimenti finisce per rovinare il buono che sta facendo».
Davanti, con il Milan, c’è il Napoli. Può essere l’anno buono per loro?
«È una squadra di grande qualità. Ha una difesa che prende pochissimi gol, solo 4 finora: alla lunga fa la differenza. Poi hanno Osimhen, uno irruente, spacca le partite, in un momento strepitoso. In più, e non è poco, c’è Spalletti, un allenatore di grande esperienza, molto bravo a gestire».
Alla vigilia del campionato vedeva la Juve tra le favorite, ora è fuori?
«Sì, è troppo distante per poter recuperare. Le altre davanti corrono e pure l’Atalanta viaggia forte, sono tante da prendere, non credo ce la farà. La Juve con il ritorno di Allegri si è garantita un gigantesco ombrellone di protezione. L’allenatore è tornato ma non ha trovato giocatori di un certo livello in rosa o non li hanno potuti comprare. Faticherà molto».
Scusi la digressione, ma in un calcio che ogni giorno piange miseria è normale strapagare allenatori e giocatori con contratti pluriennali e pesanti?
«No, per niente. Il Milan in questo senso sta facendo cose corrette a livello di bilancio. Giusto non farsi ricattare dai giocatori. La società dice: “Noi ti possiamo dare tot, se ti va bene ok altrimenti vai altrove”. Il discorso da fare è questo, sennò si fallisce. Lo devono capire e accettare anche i tifosi».
Si segnano tanti gol. È cambiato il modo di giocare, si cerca più la vittoria, il calcio all’italiana non piace più?
«È cambiato questo: si prendono difensori che non sanno difendere. La qualità difensiva è molto bassa. Basta guardare chi sono i difensori della Nazionale: Chiellini, Bonucci, Acerbi, tutta gente con più di trent’anni. Non c’è ricambio generazionale, non ci sono più dei top difensori. Il Milan aveva gente come Baresi, Costacurta, Maldini, gente tirata su dal barone Liedholm: di un’altra categoria. Dicevo che il Napoli è tra le favorite: con 4 gol presi finora dimostra di avere una difesa forte, con un giocatore come Koulibaly a guidarla. Alla lunga sono situazioni che fanno la differenza».
Si segnano tanti gol e si concedono anche tanti rigori, finora gli arbitri ne hanno fischiati 52 in 114 partite. In serie A se ne danno più che in ogni altro campionato. Non sono un po’ troppi?
«Sono rigorini, non rigori veri. Gli arbitri devono giudicare il peso del contatto. Non si può andare a rivedere tutto alla Var e punire qualunque tocco, non va bene. In Inghilterra ne fischiano meno, perché?».
Provi a spiegarlo lei perché in Italia se ne concedono così tanti.
«Perché i giocatori si buttano per terra, urlano come se gli avessero sparato e vengono premiati. Io sono per la sportività e secondo me la Var va usata per punire chi fa sceneggiate. Va utilizzata per sanzionare quei giocatori che si mettono le mani in faccia e non vengono neppure sfiorati, chi si rotola e non è toccato: in questo modo ci sarebbero molte meno sceneggiate».
Poi andiamo in Europa e nelle coppe facciamo delle brutte figure.
«I migliori non giocano più da noi, quando vincevamo nelle coppe in Italia c’erano i più grandi del mondo, ora siamo un campionato che va alla ricerca dei giovani. Solo quest’anno abbiamo perso Lukaku, Ronaldo, Donnarumma, Hakimi, per non parlare dei vari Jorginho e Verratti. I più forti da anni se ne vanno all’estero».
L’Italia ha vinto l’Europeo e si gioca una fetta di Mondiale nel match contro la Svizzera. Ha fiducia?
«Abbiamo un gruppo di ottimo livello. Come ha scritto Mario Sconcerti, aver vinto l’Europeo significa avere una squadra di 23 buoni elementi ma non vuol dire che il livello della serie A si è alzato, dietro i nazionali non c’è un campionato di grande qualità. Per il match con la Svizzera sono fiducioso. La partita è molto importante e per niente semplice. Loro sono una squadra che ha problemi a livello numerico e noi siamo forti. Non è facile, ma la Nazionale gioca bene, abbiamo valori superiori alla Svizzera, sono convinto che riusciremo a qualificarci per il Mondiale».
CorSera...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioDazn, stop alla doppia utenza per ogni abbonamento
https://www.ansa.it/sito/notizie/spo...984700f02.html
Soprattutto da parte dei tifosi di squadre che non vincono mai (tipo noi).
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Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza MessaggioMe sa che non je conviene...le disdette fioccheranno.
Soprattutto da parte dei tifosi di squadre che non vincono mai (tipo noi).Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Siamo a quota 12 giornate in campionato e per gli arbitri non sono mancate le polemiche
Per questo l’AIA sta studiando nuove ipotesi per garantire più trasparenza in campo.
Tra le idee quella di scegliere un mediatore per parlare con le squadre, figura per cui si fa già il nome di Antonio Giannoccaro, e soprattutto la possibilità di far sentire al pubblico a casa i discorsi tra arbitro e VAR
> SPORT MEDIASET DIADORA ITALIA ITALIA ARBITRI: PIÙ TRASPARENZA LE IDEE: UN MEDIATORE PER I CLUB E FAR SENTIRE AL PUBBLICO GLI AUDIO TRA ARBITRI E VAR"">
Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioPenso anche io
Neflix, per restare sullo streaming, ha aspettato più di due anni per aumentare il costo degli abbonamenti... lasciando tra l'altro la stessa fruizione di account.
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioSiamo a quota 12 giornate in campionato e per gli arbitri non sono mancate le polemiche
Per questo l’AIA sta studiando nuove ipotesi per garantire più trasparenza in campo.
Tra le idee quella di scegliere un mediatore per parlare con le squadre, figura per cui si fa già il nome di Antonio Giannoccaro, e soprattutto la possibilità di far sentire al pubblico a casa i discorsi tra arbitro e VAR
> SPORT MEDIASET DIADORA ITALIA ITALIA ARBITRI: PIÙ TRASPARENZA LE IDEE: UN MEDIATORE PER I CLUB E FAR SENTIRE AL PUBBLICO GLI AUDIO TRA ARBITRI E VAR"">
Ai romanisti non è andato bene, prima volta nella storia, la concessione di un rigore. Il tifo è questo qua.
Non serve più trasparenza...ma più competenza...e anche magari il finirla di prendere gli arbitri ad alibi, perchè Mourinho nelle ultime 7 partite ne ha vinta una: ci sarà stato pure qualche errore arbitrale di mezzo, ma se su 7 partite ne vinci una, incassi una marea di goal, ne segni pochi...forse insieme ad arbitri e insufficienza della rosa "trasparenza" vorrebbe che anche un mister si mettesse in discussione: magari pubblicamente, come si chiede agli arbitri.
"Sì ho sbagliato perchè nelle ultime due settimane ci ho capito poco": ecco, sarebbe già un punto di partenza.Last edited by Sean; 09-11-2021, 13:44:33....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza MessaggioChe poi prima de alza la testa, migliorassero il servizio.
ecco
fa ca4are.
ricordiamo che il termine di paragone è sky (e netflix)Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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