Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    L’Inter batte il Brescia e torna prima in classifica con i gol della solita coppia Lautaro-Lukaku. Ancora una volta però grande sofferenza e rischio di rimonta nel secondo tempo. Antonio Conte continua a lamentarsi per gli sforzi che deve fare e per la rosa troppo ristretta: quattro partite in nove giorni sono troppe per volere anche il bel gioco e non soffrire per niente. Accontentatevi dunque del risultato. Insomma le classiche mani avanti…


    BRESCIA-INTER 1-2
    Battendo il Brescia 2-1, non senza una certa e ormai consueta sofferenza, l’ Inter è tornata prima in classifica, provvisoriamente ovvio, ma sostanzialmente non ha cambiato molto le prospettive e soprattutto non ha rasserenato Antonio Conte più di tanto. L’allenatore continua a fare il pessimista e vedere il bicchiere mezzo vuoto, nonostante un’ Inter che almeno dal punto di vista del risultato si è data una raddrizzata dopo la brutta figura del 2-2 col Parma, occasione buttata per superare la Juve: “Siamo alla quarta partita in nove giorni e giocano sempre gli stessi. Non si può chiedere di più a questi giocatori”.

    Dichiarazione unita a un appello sul non pretendere il bel gioco, il dominio della partita e accontentarsi dunque del risultato. Anche contro una squadra in palese difficoltà, penultima in classifica, e con un allenatore in bilico. Il refrain si sta facendo un po’ stucchevole, ma sappiamo tutti come è fatto Antonio Conte, pretende molto da se stesso e dagli altri – intesi come squadra e società – e vuole essere assecondato nelle sue richieste. Che significano rinforzi consistenti nel prossimo mercato. Trattasi in fin dei conti di “mani avanti”? Sì, diciamolo pure senza problemi.

    Insomma l’ Inter è virtualmente prima ma dà di se stessa un’immagine stanca e stropicciata, confondendo molto i suoi stessi tifosi e soprattutto disilludendo chi parla di scudetto. In parte è vero, ma molto fa anche parte del bisogno di Conte di correre all’ombra e non ricevere troppe pressioni. Già bastano e avanzano le sue di sollecitazioni sulla squadra.

    Per adesso alle sollecitazioni reggono benissimo Lautaro e Lukaku che non per tutta la partita giocano al loro meglio, anzi – soprattutto Lukaku tende a sparire, quando non riesce a giocare in velocità e negli spazi grandi aperti per trovare la botta decisiva (bellissimo il suo gol di sinistro) – ma sono sicuramente oggi la pietra fondamentale e portante dell’ Inter stessa. Fino a quando fanno gol (12 in due per adesso) l’ Inter non avrà problemi, e nel frattempo potrà sistemare tutte le cose che non vanno. A cominciare dal suo assetto difensivo fino al non saper gestire le partite anche quando è in vantaggio. Le incrinature si sono viste con Sassuolo, Parma e Brescia appunto. Con altre squadre forse oggi l’ Inter non sarebbe perdonata.

    SERIE A, GIORNATA N. 10 RISULTATI - Parma-Verona 0-1 (10' Lazovic V), Brescia-Inter 1-2 ( 23' Lautaro I, 63' Lukaku I, 76' Skriniar aut B), Napoli - Atalanta 1-1 (16' Maksimovic N, 41' Freuler A), Sassuolo-Fiorentina, Sampdoria-Lecce, Udinese-Roma, Cagliari - Bologna, Juventus - Genoa, Lazio - Torino, Milan - Spal *** BRESCIA-INTER 1-2 Battendo il Brescia 2-1, non senza una certa e ormai consueta sofferenza, l' Inter è tornata prima in classifica, provvisoriamente ovvio, ma sostanzialmente non ha cambiato molto le prospettive e soprattutto non ha rasserenato Antonio Conte più di tanto. L'allenatore continua a fare il pessimista e a descrivere il bicchiere mezzo vuoto (per poi dire invece che è mezzo pieno...), nonostante un' Inter che almeno dal punto di vista del risultato si è data una raddrizzata dopo la brutta figura del 2-2 col Parma, occasione buttata per superare la Juve: "Siamo alla quarta partita in nove giorni e giocano sempre gli stessi. Non si può chiedere di più a questi
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    C. Campo - Moriremo Lontani


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      L’Atalanta vuole sognare in grande
      Il Napoli è già al bivio-scudetto


      Gasperini si gode il momento e mette le mani avanti: «Prima pensiamo a mettere in cassaforte la salvezza»

      Non sembri un paradosso, l’Atalanta a cinque punti dalla vetta prende le distanze dallo scudetto; il Napoli che guarda da più lontano la Juve capolista, non ha mai smesso di crederci. Non lo è perché la squadra di Ancelotti è stata costruita per varcare il limite dell’eterna seconda, il gruppo di Gasperini viaggia «leggero» alla velocità del migliore attacco della serie A e gioca per singoli obiettivi. Stasera deve difendere il terzo posto dall’assalto del Napoli, reduce dal pari con la Spal e da tre giorni di polemiche. Venti diversi, dunque, spireranno allo stadio San Paolo: da un lato la credibilità acquisita dei bergamaschi, dall’altro la dimensione da «grande» che i partenopei faticano a recuperare. Gasperini e Ancelotti a confronto, il primo consapevole di un esame difficile rispolvera l’obiettivo salvezza: «Siamo a venti punti, ma sono trascorse appena nove giornate, lo scudetto è soltanto un fatto mediatico che non ci riguarda. Mettiamoci prima al sicuro in classifica, per l’Atalanta storicamente è stato così. Strada facendo, se riusciremo a fare ancora meglio di adesso, penseremo a restare tra i primi sei-sette posti».


      Il leader calmo, invece, preferisce il silenzio con i media e trascorre una serata con Aurelio De Laurentiis, arrivato ieri sera in ritiro a Castel Volturno. Il presidente ha colto la difficoltà del momento e, come già accaduto in passato, ha scelto di essere vicino alla squadra. Senza troppi giri di parole, né particolari moniti. Il suo Napoli deve rialzare la testa in campionato, può farlo interpretando la sfida con l’Atalanta come se fosse una serata di Champions. Le motivazioni, prima di tutto. E la convinzione di non perdere la confidenza con le posizioni di vertice. Davanti ci sono sei giorni di fuoco, tra campionato e Champions, per il primo bivio di stagione e si comincia contro la squadra che a Fuorigrotta ha vinto tre delle ultime quattro sfide, neanche la Juventus vanta una striscia così positiva.

      De Laurentiis ha provato ad alleggerire l’ambiente, ad allontanare le tensioni. A tavola insieme con la squadra, come se fosse una serata «normale». Allo stadio ci sarà anche un’altra presenza che può stimolare l’energia e la motivazione: è tornato dalla Cina Marek Hamsik, il capitano che ha fatto la storia del club e detiene il record di 121 gol segnati. Ancelotti ha scelto la formazione titolare, l’attacco dovrebbe essere affidato a Mertens e Lozano, gli stessi di Salisburgo, per provare a colpire in verticale la difesa alta degli avversari. Atalanta e Napoli, viaggiano a ritmi contrapposti: in campionato la squadra di Gasperini ha subito una sola sconfitta casalinga sul campo neutro di Parma contro il Torino; in trasferta il ritmo è impressionante con dieci punti su dodici, fermandosi soltanto in casa della Lazio. Zero punti però in Europa, con cinque gol rimediati a Manchester, sponda City, la settimana scorsa. Lo scotto del noviziato, che non paga invece il Napoli primo nel suo girone.

      Gasperini ha dimenticato la disfatta europea ma sa che a Napoli non sarà una passeggiata: «Un esame duro, giocano bene e hanno tante soluzioni offensive». Non sta messo male neanche lui, quanto alla forza dell’attacco: sette i gol rifilati domenica all’Udinese. Non c’è Zapata, il bomber infortunato, ma c’è Muriel, che è stato immediatamente contagiato dall’euforia collettiva. A casa del Napoli che, al contrario, deve esorcizzare le tensioni.


      CorSera
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      • germanomosconi
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        • pordenone
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        Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
        Uno potrebbe anche sostenere, pero', che e' piu' facile crescere, percentualmente, quando parti da numeri piu' bassi.
        In realtà è proprio così
        Originariamente Scritto da Marco pl
        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
        Originariamente Scritto da master wallace
        IO? Mai masturbato.
        Originariamente Scritto da master wallace
        Io sono drogato..

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          Roma, la notte da Champions

          IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La notte della Dacia Arena e, dopo meno di 4 giorni, il pomeriggio all'Olimpico: la Roma ha 2 match per cambiare la storia della sua stagione. Fa bene Fonseca, d'accordo con il management di Pallotta, a forzare la mano. Le assenze pesano, ma i resti riescono comunque a dare garanzie. E', insomma, il momento di cercare la svolta e di risalire ulteriormente la classifica verso la zona Champions, sfruttando stasera la gara in trasferta con l'Udinese e sabato lo scontro diretto in casa con il Napoli. «Il passato è passato: bisogna subito guardare alla prossima partita. Perché non abbiamo vinto nulla, è pericoloso se pensiamo che siamo a posto dopo aver battuto il Milan. Dobbiamo avere ambizione, giocando sempre al massimo. In Italia è fondamentale comportarsi così: anche le avversarie meno forti sono tatticamente complicate da affrontare» è il messaggio che il portoghese gira in pubblico ai giocatori. Il successo contro i rossoneri, dopo 4 pari di fila, non deve bastare al gruppo.

          RICHIAMO PROFICUO - Fonseca sa quello che dice. E, a quanto pare, riesce a far centro con i giocatori. Prima di partire per Udine, conferma di essersi sfogato con la squadra la mattina del 21 ottobre, cioè il giorno dopo il pari deprimente di Marassi contro la Sampdoria. «Ho chiesto ai calciatori più personalità. Non mi è piaciuta la mentalità mostrata a Genova. L'ho detto a tutti, chi gioca in questo club deve farlo per vincere. Loro devono capire che è necessario lottare, correre e avere l'ambizione di vincere. Sempre. Sono le cose più importanti per me». Se non avesse incrociato lo scozzese Collum, avrebbe incassato la risposta migliore già in Europa League senza dover aspettare la tappa successiva in campionato.


          ROTAZIONE AL Minimo - L'intenzione di Fonseca, come è successo contro il Milan, è di limitare il turnover. L'allenatore vorrebbe, per la verità, confermare gli interpreti scelti nella gara contro i rossoneri. Stamattina farà la solita verifica per capire se sarà possibile replicare la stessa formazione. In 12 partite, è accaduto solo a Bologna dopo la vittoria interna contro il Sassuolo. Sotto osservazione, dopo il match di domenica scorsa, Spinazzola, uscito nel finale per crampi, Perotti, utilizzato meno di un'ora, e Pastore, titolare invece nelle ultime 3 gare. «Nessuno in questo momento può riposare. Non penso di cambiare molto, la squadra ha fatto una buona partita sia contro il Borussia che contro il Milan». Sono ancora 7 gli assenti: tra i 20 convocati entra come previsto Under ma esce Jesus (ennesimo stop muscolare: coscia sinistra). Avanti, dunque, con il 4-1-4-1 camaleontico e con Mancini volante: «Lui è bravo nella costruzione: penso che attualmente sia la soluzione migliore». Possibile una novità, al massimo due: al ballottaggio Spinazzola e Florenzi nel ruolo di terzino a destra così come Perotti e Kluivert nella posizione di esterno alto a sinistra. Kluivert ha qualche chanche in più di riprendersi il posto, mentre su Florenzi l'allenatore è stato di nuovo inequivocabile: «È il nostro capitano, un bravissimo giocatore che si allena sempre bene. Ma contro il Borussia e il Milan ho pensato a un'altra soluzione per la squadra. Ultimamente non ha giocato, ma giocherà di sicuro in futuro». Non dice, però, se stasera. «Nessun problema, comunque sono solo scelte».

          RIVALE INSIDIOSA - L'Udinese, in ritiro punitivo dopo l'umiliazione subita dall'Atalanta (7-1), ha il peggior attacco del torneo insieme con la Sampdoria (5 gol). Ma domenica a Bergamo si era presentata con la migliori difesa (6 reti, diventate adesso 13). In un match ha preso più gol che negli altri 8. Il 3-5-2 di Tudor è, dunque, un'incognita. «È una squadra corta e aggressiva. Difende compatta. E parte in contropiede con interpreti veloci e forti fisicamente. È difficile per noi giocare quando non abbiamo spazio. Dovremo studiare bene la strategia» chiarisce Fonseca.


          IL MESSAGGERO (U. TRANI) -  La notte della Dacia Arena e, dopo meno di 4 giorni, il pomeriggio all'Olimpico: la Roma ha 2 match per cambiare la storia della sua stagione. Fa bene Fonseca, d'accordo con il management di Pallotta , a forzare la mano. Le assenze pesano, ma i resti riescono comunqu...
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                  Terrore per Marchisio: rapinato in casa da quattro banditi armati

                  E’ accaduto ieri sera. L’ex centrocampista della Juventus e la moglie sono stati costretti a consegnare denaro e gioielli sotto la minaccia delle pistole

                  Momenti di terrore, ieri sera, per Claudio Marchisio. L’ex centrocampista della Juventus e la moglie Roberta, attorno alle 21.30, stavano uscendo dalla loro abitazione al villaggio “I Cavalieri”, zona residenziale di Vinovo dove la famiglia risiede da anni, quando sono stati sorpresi e bloccati da quattro banditi armati e incappucciati.

                  Sotto la minaccia delle pistole, Marchisio è stato costretto a consegnare ai malviventi denaro e gioielli custoditi nella cassaforte. Non si conosce ancora l’ammontare del bottino. I quattro rapinatori hanno potuto poi fuggire a bordo di un’auto posteggiata all’esterno del complesso residenziale. Marchisio ha subito avvisato le forze dell’ordine.

                  I malviventi, probabilmente italiani, dovevano conoscere molto bene il complesso residenziale. Per entrare, infatti, bisogna digitare dei codici numerici e tutta l’area è tenuta sotto controllo da un sofisticato sistema di videosorveglianza. Marchisio è tornato a vivere a Vinovo assieme alla famiglia dopo l’esperienza allo Zenit San Pietroburgo e l’addio al calcio giocato.

                  E’ accaduto ieri sera. L’ex centrocampista della Juventus e la moglie sono stati costretti a consegnare denaro e gioielli sotto la minaccia delle pistole. Nel pomeriggio amaro post sui social
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                    Csar
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                    Il sistema di videosorveglianza è talmente "sofisticato" che quello i ladri se li è trovati sulla soglia di casa. Armati e incappucciati. L'importante è che non si sia fatto male nessuno.

                    Per intanto ormai anche i media iniziano ad accorgersi delle lamentele continue di Conte: se non è per la rosa corta è per le partite troppo ravvicinate. 7 partite in 20 giorni pero' le stanno giocando e le giocheranno tutti, almeno chi fa CL/EL...I turni sono quelli.

                    L'Inter ad esempio ha avuto tra l'ultima e quella di ieri sera 2 giorni di riposo...ma ne avrà 3 dal Brescia al Bologna. La Juve ha avuto 3 giorni di riposo ma ne avrà due prima del derby di sabato: come la giri siamo sempre lì...e questo vale per tutte quelle che fanno le coppe (chi fa l'EL tra giovedì e domenica ha solo 2 giorni di riposo).
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                    • Death Magnetic
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                      Stavo pensando la stessa cosa sul sofisticatissimo sistema di sorveglianza.

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                      • topscorer
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                        • Paradiso Scampia
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                        Ne parlavamo proprio con Sly in VIP di quanti vantaggi ci sono a non essere ricchi, il non trovarsi i ladri armati è uno dei tanti.
                        Originariamente Scritto da BLOOD black
                        per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                        • DR. CACARELLA
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                          • May 2011
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                          Non capisco sta gente che si tiene l oro in casa, cassetta di sicurezza in banca ed amen, per la moglie si mette roba falsa o di poco conto addosso

                          Inviato dal mio POCOPHONE F1 utilizzando Tapatalk
                          Cura il tuo corpo come un tempio
                          Originariamente Scritto da M K K
                          Desade grazie di esistere
                          Originariamente Scritto da AK_47
                          si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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                          • Virulogo.88
                            Bodyweb Advanced
                            • Nov 2008
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                            • Big City
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                            Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
                            Ne parlavamo proprio con Sly in VIP di quanti vantaggi ci sono a non essere ricchi, il non trovarsi i ladri armati è uno dei tanti.
                            beh insomma.... ormai entrano in casa anche alle persone che hanno quattro soldi....
                            Originariamente Scritto da Pesca
                            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              • In piedi tra le rovine
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                              Originariamente Scritto da DR. MERDONSO Visualizza Messaggio
                              Non capisco sta gente che si tiene l oro in casa, cassetta di sicurezza in banca ed amen, per la moglie si mette roba falsa o di poco conto addosso

                              Inviato dal mio POCOPHONE F1 utilizzando Tapatalk
                              Ma la rapina te la fanno lo stesso. Hai poco da perdere in valore, pero' se i rapinatori non sanno che non hai niente di prezioso in casa, la brutta sorpresa ce l'hai comunque.

                              Tra l'altro quando si ha a che fare con le armi non si sa mai come puo' andare a finire.

                              Il fatto è che poveri o ricchi ormai nessuno è più al sicuro. Le case o le persone normali vengono rapinate da chi si accontenta di poco per comprarsi magari della droga. Altri rapinano chi ha i soldi. In giro non puoi indossare niente per paura che ti strappino collane o anelli assieme agli arti.

                              Le città sono un degrado ma il pericolo ormai è anche in provincia. Ma il governo, invece di pensare alla sicurezza dei cittadini, pensa ad allearsi ai ladri continuando ad alzare le tasse: sono furti legalizzati. L'italiano è vessato fuori e dentro casa, legalmente o illegalmente.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Luke91
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                                • Apr 2014
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                                • Zimbabwe [ZW]
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                                Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
                                Ne parlavamo proprio con Sly in VIP di quanti vantaggi ci sono a non essere ricchi, il non trovarsi i ladri armati è uno dei tanti.
                                Ma soprattutto il vantaggio più importante è che i soldi non fanno la felicità.........

                                I vantaggi del non esser ricchi ma che cazz
                                Originariamente Scritto da huntermaster
                                tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                                Originariamente Scritto da luna80
                                Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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