Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
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    • In piedi tra le rovine
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    Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
    L'Aia lancia l'allarme [emoji845]
    Mancano gli arbitri. C'è crisi di vocazioni (circa 500 arbitri in meno: i giovani non si avvicinano più alla carriera arbitrale, difficile, complicata soprattutto nella fase iniziale con i rimborsi spese, che arrivano dopo mesi e con scarse possibilità di poter andare allo stadio a vedere le gare di vertice (i posti per gli arbitri sono pochi) [emoji837]
    Gli arbitri che ci sono devono fare gli straordinari, non è facile coprire tutte le partite soprattutto dei campionati minori, quelli dilettantistici e giovanili
    Ci sono arbitri costretti a dirigere tutti i weekend e scendere di categoria [emoji777]
    E insieme a tutto questo ci sono anche i problemi di Var e decisioni arbitrali: saranno mesi difficili quelli di questo settore [emoji3544]
    #SportMediaset

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    A forza di cambiare e complicare i regolamenti hanno disamorato i giovani.

    Ho iniziato a fare l'arbitro a 16 anni, non appena scattata l'età utile per iscrivermi al corso. Sono stato il più giovane arbitro della regione, in sezione (quella di Macerata, quella che ha dato Mattei alla storia arbitrale) ho conosciuto uomini fantastici, un mondo bellissimo, ho veramente potuto osservare il calcio da dentro.

    Con la mia bella tessera dell'AIA andavo negli stadi e, a differenza di quanto leggo adesso, ho sempre trovato posto. I rimborsi arrivavano subito, e dire che si usava la lettera e non il computer per ricevere e inviare referti, le designazioni, gli assegni di rimborso...adesso con tutti gli strumenti i soldi non arrivano immediatamente: misteri del progresso.

    Da quando hanno iniziato a far vestire il direttore di gara, invece che col sobrio, austero, elegante nero, come un uniposka o un catadiottro, gli arbitri si sono insomariti e le vocazioni depauperate.

    Se insistono con queste "evoluzioni", visto che i giovani si "annoiano" (parole di chi guida il calcio), stiano attenti a non perdere anche le vocazioni tra i tifosi...ops, volevo dire "clienti".
    Last edited by Sean; 26-10-2021, 20:27:41.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • marcu9
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      Ivan Gazidis sul tema rinnovi: siete d’accordo con lui? [emoji1313]

      “Le decisioni non sono mai facili. Oggi i club operano in maniera responsabile dal punto di vista finanziario. Ma i giocatori e gli agenti pensano come se il Covid non ci fosse mai stato. Per arrivare alle cifre che vogliono, devono andare a parametro zero" [emoji981]

      Parole chiare quelle dell'ad del Milan, che ha detto addio a Donnarumma e Calhanoglu a zero e che ora deve vedersela con le scadenze di Kessie e Romagnoli il prossimo anno[emoji779]?


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      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      • robybaggio10
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        • Franciacorta
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        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
        Ivan Gazidis sul tema rinnovi: siete d’accordo con lui? [emoji1313]

        “Le decisioni non sono mai facili. Oggi i club operano in maniera responsabile dal punto di vista finanziario. Ma i giocatori e gli agenti pensano come se il Covid non ci fosse mai stato. Per arrivare alle cifre che vogliono, devono andare a parametro zero" [emoji981]

        Parole chiare quelle dell'ad del Milan, che ha detto addio a Donnarumma e Calhanoglu a zero e che ora deve vedersela con le scadenze di Kessie e Romagnoli il prossimo anno[emoji779]?


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        Ha ragione. Romagnoli non vale 6 million all'anno e Kessie non ne vale 8. Io direi 2,5 e 4,5.
        I SUOI goals:
        -Serie A: 189
        -Serie B: 6
        -Super League: 5
        -Coppa Italia: 13
        -Chinese FA Cup: 1
        -Coppa UEFA: 5
        -Champions League: 13
        -Nazionale Under 21: 19
        -Nazionale: 19
        TOTALE: 270

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        • marcu9
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          Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
          Ha ragione. Romagnoli non vale 6 million all'anno e Kessie non ne vale 8. Io direi 2,5 e 4,5.

          Il problema che al giorno d'oggi il "vale tanto" non ha più alcun valore visto che è pieno di gente extra-pagata e che col gioco "me ne vado a 0" hanno il coltello dalla parte del manico per pretendere cifre surreali ben al di sopra del loro reale valore.
          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          • robybaggio10
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            • Dec 2011
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            • Franciacorta
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            Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
            Il problema che al giorno d'oggi il "vale tanto" non ha più alcun valore visto che è pieno di gente extra-pagata e che col gioco "me ne vado a 0" hanno il coltello dalla parte del manico per pretendere cifre surreali ben al di sopra del loro reale valore.
            Che se ne vadano a fare in culo. Si comprano I sostituti...possibilmente bianchi.
            I SUOI goals:
            -Serie A: 189
            -Serie B: 6
            -Super League: 5
            -Coppa Italia: 13
            -Chinese FA Cup: 1
            -Coppa UEFA: 5
            -Champions League: 13
            -Nazionale Under 21: 19
            -Nazionale: 19
            TOTALE: 270

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            • sylvester
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              • Dec 2004
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              La voce non c'è più
              È colpa di Giroud...









              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

              (L. Pirandello)

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              • marcu9
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                • May 2009
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                Originariamente Scritto da Sean
                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                • KURTANGLE
                  Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                  • Jun 2005
                  • 36382
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                  • Borgo D'io
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                  per fermare sto kazzo di Milan ci vogliono le fucilate
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                  • Giampo93
                    Mangiatore di vite altrui
                    • Jan 2015
                    • 7742
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                    Leao da schiaffi in faccia stesera, Giroud sembrava avesse vent'anni
                    Originariamente Scritto da Alberto84
                    Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                    Originariamente Scritto da debe
                    Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                    Originariamente Scritto da Zbigniew
                    Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                    Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                    • Sean
                      Csar
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                      Il Milan batte il Torino 1-0 con un gol di Giroud. A prescindere dalla qualità del gioco e dello spettacolo – in questo momento non ce ne è molto – la squadra di Pioli continua a rimanere imbattuta e addirittura a vincere, per allungare ulteriormente in testa alla classifica e diventare un candidato sempre più serio allo scudetto. In un momento di difficoltà e anche di stanchezza l’importante è continuare a fare risultato . Ibrahimovic stavolta ha fatto panchina ed è entrato al posto di Giroud sul finale. Da Allegri a Pioli, ormai dappertutto trionfa la filosofia della “partita sporca”, che non è altro che una maniera più dolce ed elegante per dire che si può vincere anche giocando discretamente male e capitalizzando l’unico gol che si è fatto…

                      Nove partite su dieci vinte (e una pareggiata). Il Milan ha battuto anche il Torino con un gol di Giroud, non lo ha fatto nemmeno stavolta in maniera travolgente e spettacolare, ma certo non nella maniera ansiogena e quasi drammatica di Bologna. Dove avrebbe forse meritato addirittura di perdere essendosi confrontato con un avversario ridotto in nove.

                      E’ un momento abbastanza strano, non è un bel Milan, ma comunque macina risultati. E tutti di conseguenza pensano: chissà cosa succederà quando il Milan avrà recuperato tutti gli assenti (Maignan, Diaz, Rebic…), trovato un miglior assetto di gioco e soprattutto recuperato un Ibrahimovic che superi le normalissime difficoltà di portarsi i suoi 40 anni in campo.

                      Il Milan ha grandi veterani di nome in attacco (Ibrahimovic e Giroud) e una squadra mediamente giovane, Pioli ha indubbiamente il merito di riuscire a tener compatta la squadra, farla credere nell’obiettivo scudetto senza farlo diventare un assillo, ma in questo momento si fa quello che si può. E dunque, quando si gioca così tanto, può capitare di dover stringere i denti contro il Bologna prima e contro il Torino poi. Ovviamente se una squadra è prima in classifica, tutto questo si trasforma alla fine nella classica ricerca del pelo dell’uovo, ma lo si fa anche per ragionare in prospettiva e guardare più lontano. E’ ovvio cominciare a fare raffronti a distanza con il Napoli.

                      E comunque se vogliamo rifarci al linguaggio in voga, oggi tutto questo rientra nella filosofia della “partita sporca”. Riuscire a vincere cioè anche quando le cose non girano a tuo favore. Sono i ragionamenti del resto che fa anche Allegri, ma una decina di punti più sotto con la Juve. Giochi male e vinci, probabilmente hai anche una discreta fortuna, ma ci metti in mezzo “la partita sporca” e tutto diventa cinema.

                      SERIE A 2021-2022 10a GIORNATA Martedì 26 ottobre 2021 Spezia - Genoa 1-1 (66' Sirigu aut. S, 86' Criscito rig. G) Venezia - Salernitana 1-2 (14' Aramu V, 61' Bonazzoli S, 90'+5' Schiavone S) Milan - Torino 1-0 (14' Giroud M) Mercoledì 27 ottobre 2021 Juventus - Sassuolo 1-2 (44' Frattesi S, 76' McKennie J, 90'+5' Lopez S) Sampdoria - Atalanta 1-3 (10' Caputo S, 17' Askildsen aut. A, 21' Zapata A, 90'+5' Ilicic A) Udinese - Verona 1-1 (3' Success U, 83' Barak rig. V) Cagliari - Roma 1-1 (52' Pavoletti C, 71' Ibanez R) Empoli - Inter 0-2 (34' D'Ambrosio I, 66' Dimarco I) Lazio - Fiorentina 1-0 (52' Pedro L) Giovedì 28 ottobre 2021 Napoli - Bologna 20.45 *** Nove partite su dieci vinte (e una pareggiata). Il Milan ha battuto anche il Torino con un gol di Giroud, non lo ha fatto nemmeno stavolta in maniera travolgente e spettacolare, ma certo non nella maniera ansiogena e quasi drammatica di Bologna. Dove avrebbe forse meritato addirittura di perdere essendosi confrontato con un
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
                        Csar
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                        10a GIORNATA
                        Martedì 26 ottobre 2021
                        Spezia – Genoa 1-1
                        Venezia – Salernitana 1-2
                        Milan – Torino 1-0

                        Mercoledì 27 ottobre 2021

                        Juventus – Sassuolo 18.30
                        Sampdoria – Atalanta 18.30
                        Udinese – Verona 18.30
                        Cagliari – Roma 20.45
                        Empoli – Inter 20.45
                        Lazio – Fiorentina 20.45

                        Giovedì 28 ottobre 2021
                        Napoli – Bologna 20.45
                        ...ma di noi
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                          Supercoppa Italiana: Inter-Juventus si giocherà a San Siro il 12 gennaio. Scartata l'ipotesi del 5 per evitare lo spostamento delle gare di campionato

                          La Supercoppa Italiana si giocherà a San Siro il 12 gennaio. Scartata l'ipotesi del 5 per evitare lo spostamento delle gare di campionato e garantire l'incasso più alto possibile per il match tra Inter e Juventus. Entro un paio di settimane l'ufficialità

                          (CorSera)
                          ...ma di noi
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                            Milan: assemblea approva bilancio, 96,4 mln perdite

                            L'assemblea dei soci del Milan ha approvato "una perdita d'esercizio a 98 milioni per il bilancio d'esercizio al 30 giugno 2021, mentre il consolidato è di 96,4": lo annuncia il presidente rossonero, Paolo Scaroni, in conferenza stampa. "Un dato importante se si tiene conto che il precedente esercizio registrava una perdita di 194.6 milioni", aggiunge. Ufficiale anche l'ingresso nel Cda di Gordon Singer al posto di Gianluca D'Avanzo.

                            (ANSA).
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                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
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                              • Sep 2007
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                              Vincente nato ma anche un carattere fumantino: pro e contro di Conte allo United

                              L'ex tecnico dell'Inter è tra i candidati alla panchina del Manchester in caso di esonero di Solskjaer. Ha vinto ovunque ha messo piede resuscitando spesso squadre alla deriva. Ma non tutti nel club sono convinti che sia l'uomo giusto per un nuovo progetto. E CR7 scrive un post a sostegno dell'attuale allenatore

                              È il dilemma che arrovella le menti dei dirigenti del Manchester United. Antonio Conte è davvero l'uomo giusto per i "Red Devils", dopo il disastro di domenica scorsa all'Old Trafford contro il Liverpool (0-5) e l'allenatore Solskjaer sull'orlo dell'esonero? C'è poco da dire sul curriculum del tecnico salentino. Ha vinto ovunque abbia messo piede (Juve, Inter, Chelsea, Nazionale a parte), mentre lo United non vince un campionato dall'anno 2013 e una Champions dal 2008, entrambi con alla guida Sir Alex Ferguson che ora sbuffa disgustato sulle tribune del "Teatro dei sogni", anzi degli incubi. Non solo: Conte ha resuscitato squadre alla deriva, come la Juventus dei due settimi posti, un Chelsea arrugginito e un'Inter che non viveva emozioni simili dai tempi del Triplete di Mourinho nel 2010.

                              Conte e la conoscenza della Premier

                              Certo, qualora Sir Alex scaricasse definitivamente il suo pupillo Solskjaer, la concorrenza sarebbe tanta: Zinedine Zidane, che ha vinto tre Champions League di fila. O Ten Hag dell'Ajax, che da anni dirige un calcio meraviglioso all'Amsterdam Arena. Ma Conte ha qualcosa che Zidane e l'olandese non hanno: conosce bene la Premier League e ha vinto il campionato più difficile del mondo al primo colpo con i "blues", oltre a una FA Cup l'anno dopo. Certo, anche Brendan Rodgers del Leicester conosce benissimo la Premier, ha vinto in Scozia e in Inghilterra pure lui FA Cup. Ma, al di là dei paragoni, per liberarsi dalle Foxes servirebbero quasi 20 milioni di euro. Conte, invece, è libero.

                              Il tecnico italiano 52enne, poi, inietterebbe qualcosa che allo United manca terribilmente: la personalità, soprattutto in difesa e a centrocampo, dove il Manchester è stato burro sciolto contro le sciabolate del Liverpool di Klopp. Certo, con un nuovo schema, di certo il 3-5-2, per una squadra che ha giocato a quattro dietro per tutta la sua leggendaria storia, piccole parentesi a parte (vedi Van Gaal). Ma la rivoluzione avvenne lo stesso al Chelsea, e Antonio vinse comunque "hic et nunc", lasciando un segno profondissimo. Non a caso, l'attuale allenatore dei blues, Thomas Tuchel, l'anno scorso ha strabiliato e vinto una Champions ricopiando quasi perfettamente moduli, schemi e giocatori utilizzati da Conte qualche anno prima allo Stamford Bridge.

                              United, una famiglia complessa

                              Eppure di Conte non tutti sono convinti allo United. Oltre a essere uno dei club più grandi al mondo, il Manchester Utd è anche una famiglia complessa, in cui trovare un equilibrio tra la leggendaria storia, le vecchie vittorie sempre più sfocate, l'ingombrante presenza di un mito assoluto come Sir Alex Ferguson ritornato all'Old Trafford dopo l'ictus, una dirigenza americana che si era promessa alla SuperLega e uno stuolo di ex calciatori influenti e molto presenti in tv (Gary Neville, Paul Scholes, Rio Ferdinand, etc) non è mai semplice, né automatico. Per questo, Solskjaer era considerato la scelta migliore possibile. E l'anno scorso, dopo un crescendo continuo fino al secondo posto finale, gli è stato rinnovato il contratto per tre anni. Secondo Sir Alex, il 48enne norvegese ha il "Dna" ideale di questa squadra-famiglia, non è una figura ingombrante e si sarebbe fatto le ossa col tempo e anche con le sfuriate del grande vecchio. Quest'anno invece, stanno venendo fuori diversi limiti di Solskjaer: scarso tatticismo, squadra invertebrata nei momenti difficili e una sottomissione troppo supina alle star e ai titolari della squadra, mentre campioni come Pogba e acquisti altisonanti come Sancho (85 milioni) restano a marcire in panchina.

                              Perché Conte può essere un 'problema'

                              Ma lo United teme che Conte, in un contesto delicato e tradizionale, possa fallire, come hanno fallito altri due santoni del calcio europeo che dovevano fare sfracelli all'Old Trafford: Van Gaal e Mourinho. Il quale, nel 2019, fu cacciato proprio per dare spazio a Solskjaer. Un cerchio che si pensava chiuso. Ma che ora potrebbe riaprirsi.
                              Tuttavia, il Manchester vuole un progetto stabile, a lungo termine. Certo, i 27 anni di Sir Alex allenatore sono irraggiungibili, ma almeno con lo stesso spirito. Allo United non è sfuggito che Conte, nel corso della sua ultra-vincente carriera, si è sempre mostrato molto esigente, criticando apertamente le sue stesse società, e ha sempre sbattuto la porta quando le sue ambizioni non coincidevano con le idee, gli obiettivi e l'impegno finanziario dei club che l'hanno assunto. Questo è l'ostacolo principale per l'arrivo di Conte allo United: i dirigenti, e soprattutto Sir Alex, non vogliono ritrovarsi in casa un altro piantagrane europeo, per quanto eccellente dal punto di vista sportivo.

                              Poi c'è Cristiano Ronaldo. Che, come già visto alla Juventus, può decidere il destino dei suoi allenatori. Con Conte allo United, si rischierebbe la sindrome di Del Piero l'ultimo anno alla Juve: usato col contagocce, seppur in maniera decisiva per lo scudetto, perché pressava poco secondo i comandamenti del tecnico italiano. Il campione portoghese, oramai non è più un mistero, non partecipa alla fase difensiva con Solskjaer e corre meno del portiere del Wolfsburg. Questo fa sì che, almeno prima della disfatta contro il Liverpool, CR7 sia stato sinora quello che tira più di tutti in Premier League, pur segnando solo tre gol sinora. Conte potrebbe stravolgere tutto questo. Per giocare, Cristiano dovrebbe correre di più, e inevitabilmente tirare di meno. Con quali conseguenze per i numeri, le statistiche, l'egocentrismo e la visibilità-sponsor dell'azienda Cristiano Ronaldo? Ieri sera il portoghese ha postato su Instagram: "La colpa è nostra, solo nostra", ossia noi calciatori. "Non c'è nessun altro da incolpare". Nella filologia ronaldesca è un chiaro sostegno a Solskjaer. E un niet a un altro allenatore, soprattutto Antonio Conte.

                              L'ex tecnico dell'Inter è tra i candidati alla panchina del Manchester in caso di esonero di Solskjaer. Ha vinto ovunque ha messo piede resuscit…
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Quello strazio di Bocca ancora va avanti con questa solfa dello "spettacolo" e della "qualità del gioco", non rendendosi assolutamente conto che sono proprio partite come quelle vinte a Bologna e questa col Torino a pesare tantissimo ai fini della corsa scudetto: punti pesantissimi proprio perchè ottenuti senza brillare...ma in un campionato fatto di 38 partite non è tanto importante il brillare (non puoi giocare bene per tutte e 38 le volte) ma fare punti sì: il Milan li sta facendo.

                                Frustrante per il Napoli averne vinte 9 di fila e stare lì (se vince domani) a pari punti col Milan. Questo è indicativo, perchè nel massimo periodo di resa del Napoli Spalletti non ha guadagnato un punto sugli avversari: siccome non potrà continuare a tenere questo ritmo, e siccome a gennaio (mese cruciale per il Ciuccio) gli africani andranno in coppa d'Africa, ecco che si iniziano ad intuire difficoltà, salite, curve da superare...mentre se il Milan uscirà dalla champions potrà dare tutto in campionato, come Conte l'anno scorso.

                                Intanto Elliott con la sua gestione va da un passivo di 194 ad uno di 94: hanno tagliato 100 milioni di perdite, risultato più che ottimo considerando l'anno pandemico dove tutti invece hanno fatto registrare record su record negativi.

                                Tagliare le perdite e sanare il bilancio non vuol dire perdere in competitività, come sta dimostrando la squadra: insomma, tutto (campo ed extra campo) arride al Milan.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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