If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Ma che devo fa?
Daje la soddisfazione de rovinammece pure er sangue?
A 42 anni e una vita da tifoso co più figure demmerda de una squadra de seconda categoria...te conviene facce na risata...e onestamente (parlo per me) non c'ho niente da ostentare a dire che tifo Roma, per i suddetti motivi.
Ormai la vivo come na croce.
Basta vedere gli altri qui dentro eh. Il romanista classico è accecato.
Stasera Mourinho ha scopertamente preso a pesci in faccia la metà della rosa e della squadra che non gli piace. Un piccolo sunto per capire di che parlo:
Se potessi giocare sempre con gli stessi lo farei, ma penso che sia rischioso perché abbiamo una differenza significativa di qualità tra un gruppo di giocatori e un altro.
Ma so che abbiamo limiti, una cosa sono una squadra di 12-13 giocatori, un'altra sono gli altri. Adesso una cosa positiva è che nessuno mi chiederà perché giocano sempre gli stessi.
La loro prima squadra è migliore della nostra seconda, la squadra con più qualità ha vinto.
E quindi Mourinho rovescia uno dei capisaldi del calcio, per cui "si vince e si perde tutti assieme"...non per il Mourinho edizione romanista, dove in pratica ci sono 13/14 giocatori adatti e l'altra decina sono delle pippe, addirittura peggiori ("con meno qualità") dei boscaioli norvegesi, perchè il Bodo non so se vale una squadra della B italiana.
Ora la questione che si presenta, e che vado sottolineando da un pò, è se la tattica di Mourinho è giusta: è giusto smerdare in questa maniera e pubblicamente e continuamente ben metà della rosa, metà del tutto, metà dell'insieme, metà del gruppo? Siamo di fronte ad una quasi assoluta novità, perchè ho memoria di allenatori che, arrivati alla soglia dell'esonero, scaricano la squadra ma non di allenatori che, in piena stagione, scaricano metà squadra: di solito nel calcio il gruppo si definisce tale perchè è uno.
Se dividi l'uno e scegli un mezzo, decidi di poter contare solo su quello. E' facile comprendere i problemi ed i rischi che questa scelta comporta:
- non potrai giocare sempre con la metà che hai eletto come la preferita
- se dovesse iniziare a perdere anche la metà tua preferita, poi che succede?
- l'altra metà resta lì, si parla di 10 o più calciatori: che spogliatoio ti trovi? Che clima?
Tutto questo è molto interessante, vedremo dove porterà e se avrà delle conseguenze.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Stasera Mourinho ha scopertamente preso a pesci in faccia la metà della rosa e della squadra che non gli piace. Un piccolo sunto per capire di che parlo:
mi permetto di dire che dal 46' in poi mourinho fa entrare mezza squadra titolare, e nel secondo tempo si riparte dal 2-1
mi permetto di dire che dal 46' in poi mourinho fa entrare mezza squadra titolare, e nel secondo tempo si riparte dal 2-1
Esatto.
E nonostante ciò hanno preso altre 4 pere.
Quindi non nascondiamoci dietro a certe dichiarazioni che ha già fatto..
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Conference League, sei schiaffi a Mourinho & C. Incredibile ko della Roma in Norvegia, prende 6 gol dal Bodø Glimt.Squadra umiliata, mai in partita, avversario del tutto sottovalutato e snobbato per rimediare una delle brutte figure più grandi e anche superiore ai famigerati 7-1 di Manchester (2006, quarti di Champions con Spalletti in panchina), l’ 1-7 dell’Olimpico contro il Bayern (2014, gironi di Champions con Garcia) e al 7-1 di Firenze (2019, quarti di Coppa Italia con Di Francesco). Insomma Mourinho ha voluto entrare anche lui nella storia dei tracolli giallorossi. Già da settimane, dopo una bell’inizio di stagione, c’è qualcosa che scricchiola nella squadra che ha investito tutto sul nuovo allenatore per rilanciarsi. Il mito di Mou, arrivati a ottobre, è già incrinato.
Roma shock in Conference League
Sei schiaffi per Mourinho & C. Una gelida, ma anche banale, trasferta in Norvegia, oltre il circolo polare artico, sul campo del Bodø Glimt si trasforma in un calvario. Una di quei classici tracolli che ciclicamente fanno la storia della Roma: il 7-1 di Manchester in Champions League (2006, in panchina Spalletti), l’1-7 dell’ Olimpico contro il Bayern sempre in Champions (2014, con Garcia), sempre 7-1 a Firenze in Coppa Italia (2019, con Di Francesco). E altri ancora volendo. Già da settimane qualcosa scricchiola nel progetto della Roma di Mourinho, dopo una bella partenza, le tre sconfitte in campionato, con quella di Verona particolarmente bruciante. E molti che cominciano a farsi domande.
Non c’è nulla di compromesso né in Conference League né in campionato, ma insomma la squadra convince poco, non è particolarmente ricca di campioni e fuoriclasse con cui forse lo Special One è più abituato a trattare, dalla difesa all’attacco ha problemi.
“Il Bodø è più forte della Roma scesa in campo”. Lo stesso Mourinho, alla fine della partita, ha sottolineato ancora una volta il fatto che la panchina non sia all’altezza dei titolari, per cui il turn over diventa un rischio eccessivo. Ma nemmeno l’inserimento di Abraham, Pellegrini, Cristante & C ha risolto il problema, anzi il tracollo è arrivato lo stesso.
Uno dei problemi è particolarmente evidente: la Roma ha lasciato andar via Dzeko che adesso sta facendo gol e sta trascinado l’ Inter, mentre al suo posto sono arrivati Abraham e Shomurodov che ancora non sfondano. In più si riaffacciano ancora una volta alibi, polemiche e congiure. Il ko di Torino contro la Juve è stato trasformato in un inutile e ossessivo processo all’arbitro Orsato che, per quanto possa aver sbagliato, aveva pur sempre assegnato alla Roma un rigore. Siamo dunque alle solite.
La stagione di Mourinho è già segnata, arrivati appena a ottobre è già finita la luna di miele. Addio al marziano a Roma, a Mou sulla vespetta e a questo idillio costruito sullo stupore di un allenatore di cotanto nome, ma anche professionalmente un po’ in ribasso, a Roma. Adesso si fa sul serio, l’arena del Colosseo è riaperta.
EUROPA LEAGUE 3a GIORNATA Giovedì 21 ottobre 2021 Lazio-Marsiglia 0-0 Napoli - Legia Varsavia 3-0 (76' Insigne N, 80' Osimhen N, 90'+5' Politano N) *** CONFERENCE LEAGUE Bodø Glimt - Roma 6-1 (8' Botheim B, 20' Berg B, 28' Perez R, 52' Botheim B, 71' Solbakken B, 78' Pellegrino B, 80' Solbakken R) *** Roma shock in Conference League Sei schiaffi per Mourinho & C. Una gelida, ma anche banale, trasferta in Norvegia, oltre il circolo polare artico, sul campo del Bodø Glimt si trasforma in un calvario. Uno di quei classici tracolli che ciclicamente fanno la storia della Roma: il 7-1 di Manchester in Champions League (2006, in panchina Spalletti), l'1-7 dell' Olimpico contro il Bayern sempre in Champions (2014, con Garcia), sempre 7-1 a Firenze in Coppa Italia (2019, con Di Francesco). E altri ancora volendo. Già da settimane qualcosa scricchiola nel progetto della Roma di Mourinho, dopo una bella partenza, le tre sconfitte in campionato, con quella di Verona particolarmente bruciante.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La Lazio invece in Europa League pareggia 0-0 contro il Marsiglia, la squadra di Sarri si sveglia un po’ tardi e manca con Immobile & C le occasioni di vittoria. Considerato anche il ko di Istanbul contro il Galatasaray il torneo si sta rivelando una gran sofferenza.
– Con Insigne e Osimhen il Napoli continua a mietere gol e spettacolo
Europa League, il Napoli continua a volare, pari per la Lazio
Il Napoli continua a fare gioco, gol e spettacolo. La squadra di Spalletti è in un periodo di equilibrio perfetto, a punteggio pieno in campionato ha ripreso a volare anche in Europa League dopo una partenza non proprio azzeccata (un punto in due partite). Quella col Legia è la prima vittoria internazionale della stagione, ottenuta soprattutto con i gol dei suoi attaccanti simbolo: Insigne al volo e poi il solito Osimhen, una costante, e Politano. Domenica sera la sfida dell’ Olimpico contro la Roma. Che certo in queste notti avrà da scacciare l’incubo del Bodø. Fino ad ora il Napoli ha ben assorbito la pesantezza dell’impegno del giovedì, e comunque vincere è una fatica molto più sopportabile.
Sempre in Europa League la Lazio ha pareggiato contro il Marsiglia, svegliandosi tardi e provando a far gol con Immobile & C, ma senza riuscirci. Il pareggio si unisce al ko di Istanbul, per la Lazio l’ Europa è una strada tormentata. Ancora cori fascisti inneggianti al falconiere Bernabé, grande ammiratore di Mussolini e Franco. Per una volta forse si può sottolineare come almeno parte del pubblico abbia cercato di coprire tali cori con fischi di disapprovazione, mentre una gran parte di tifosi della Lazio comincia ad averne abbastanza di dover dividere curve e tribune con personaggi del genere.
EUROPA LEAGUE 3a GIORNATA Giovedì 21 ottobre 2021 Lazio-Marsiglia 0-0 Napoli - Legia Varsavia 3-0 (76' Insigne N, 80' Osimhen N, 90'+5' Politano N) *** CONFERENCE LEAGUE Bodø Glimt - Roma 6-1 (8' Botheim B, 20' Berg B, 28' Perez R, 52' Botheim B, 71' Solbakken B, 78' Pellegrino B, 80' Solbakken R) *** Roma shock in Conference League Sei schiaffi per Mourinho & C. Una gelida, ma anche banale, trasferta in Norvegia, oltre il circolo polare artico, sul campo del Bodø Glimt si trasforma in un calvario. Uno di quei classici tracolli che ciclicamente fanno la storia della Roma: il 7-1 di Manchester in Champions League (2006, in panchina Spalletti), l'1-7 dell' Olimpico contro il Bayern sempre in Champions (2014, con Garcia), sempre 7-1 a Firenze in Coppa Italia (2019, con Di Francesco). E altri ancora volendo. Già da settimane qualcosa scricchiola nel progetto della Roma di Mourinho, dopo una bella partenza, le tre sconfitte in campionato, con quella di Verona particolarmente bruciante.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Sinceramente non capisco la strategia di Mourinho: non parliamo di 3-4 elementi, parliamo di mezza squadra. Neanche con la bacchetta magica Pinto potrebbe cambiare 10 giocatori a Gennaio. Temo che Mou sia semplicemente nel pallone piu totale perche' non si era mai trovato ad allenare seghe come Reynolds, Diawara e compagnia. Qualche babbeo parlera' di ambiente, io continuo a credere che contino i giocatori e se scendi in campo con delle pippe, prendi le sveje
mi permetto di dire che dal 46' in poi mourinho fa entrare mezza squadra titolare, e nel secondo tempo si riparte dal 2-1
Giustissima precisazione. Difatti 4 dei 6 goal la squadra li ha incassati col contributo dei "migliori", come li definisce Mourinho.
Forse è proprio ora di accendere qualche faro invece proprio su Mourinho, a cominciare, ad esempio, da come sta gestendo la rosa. Il compito di un allenatore è lavorare col materiale (tutto il materiale) a disposizione, anche perchè è un patrimonio del club, e migliorare e valorizzare le risorse date e cercare di fare il meglio possibile con quelle: diversamente, un allenatore che ci sta a fare?
Lo stesso Pinto (quello che s'è auto attribuito 7,5) a fine mercato dichiarò che dove non si era arrivati con gli acquisti bisognava arrivarci con una diversa gestione delle risorse presenti...sarà contento di sapere che ieri sera Mourinho gli ha buttato nel cesso mezza squadra: adesso ne restano 13/14.
Poi però Mourinho ripete più volte che "siamo una famiglia"...ottimo, una bella famigliola se un capofamiglia smerda pubblicamente la metà dei figli e li butta fuori di casa, quando invece sarebbe compito suo (visto che becca 7 milioni anno) migliorarli: chi ha una rosa di sola campioni? Nessuno in Italia: però Pioli, Inzaghi, Spalletti (clamoroso il suo approccio napoletano), Gasperini, Allegri (che sta riuscendo a far diventare De Sciglio un giocatore di calcio) e tanti altri lavorano col materiale a disposizione, sfruttandolo tutto, senza nemmeno la necessità di dover usare l'ormai stantia retortica della "famigla".
Niente è perso e quelli sono solo punti critici che meritano delle analisi: nessuno però è al di sopra della critica, quindi nemmeno Mourinho. Anzi, più sei famoso e più sei sotto ai riflettori: per adesso la sua gestione nulla di nuovo ha apportato alla Roma. C'è davanti un mondo ancora, vedremo più in là: è certo che però se domenica perde col Napoli finirà l'ultimo scorcio di luna di miele e si apriranno i processi pure per lui.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta