Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
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    Milan-Verona, Sconcerti: Pioli lucido e calmo cambia la partita, Inter senza personalità

    Il Milan corretto nella sua confusione ha messo in campo una voglia di vincere vista poche volte. L’Inter si sta ancora chiedendo come ha fatto a prendere tre gol: non ha sbagliato molto, ma non ha la personalità dell’anno scorso

    di Mario Sconcerti

    Il Milan prosegue il piccolo miracolo della sua classifica anche quando è confuso e senza alcuni titolari importanti. Nel primo tempo ha subìto il Verona in modo imbarazzante, nel secondo poteva segnare sei gol. Credo che a cambiare la notte siano state la lucidità di Pioli e quella calma da filosofo greco che Aristotele chiamava poietica, cioè creatività naturale.

    La ricostruzione è cominciata spostando Calabria in mezzo e giocando a uomo in difesa con Tomori su Caprari, che, detto tra noi, è da tempo uno dei migliori fantasisti italiani. Poi ha sostituito Rebic (infortunato) con Leao che non aveva avuto mai motivo di lasciare campo a Maldini. Quindi ha dato corsa con Krunic e Castillejo. Giroud non ha visto palla fino al minuto 58, ma questo non ha importanza dal momento che in quel minuto ha segnato.

    Il Milan ridisegnato, corretto nel suo disordine, ha messo in campo una voglia di vincere poche altre volte vista a San Siro. La squadra ha dato tutto perché crede in questa stagione, Pioli le ha dato la differenza che stavolta non riusciva ad avere.

    È un risultato eccellente perché mette l’Inter lontana e scoraggia i nuovi ingressi. Fra questi il ritorno della Lazio. Quando trova spazio e Anderson si ricorda di essere un antico fuoriclasse, non le è negato niente. Sarri sta usando una mannaia che in altre squadre non poteva permettersi. Luis Alberto fuori ha messo a lungo in imbarazzo la squadra. Ma stanno arrivando i risultati prodotti dal movimento veloce del pallone. Gli spazi in cui Immobile, Anderson, Milinkovic e lo stesso Pedro vanno a nozze. L’Inter non ha sbagliato molto, credo stia chiedendosi ancora cosa abbia fatto per meritare tre gol. Ma Bastoni e Dimarco hanno subito Anderson, Gagliardini è stato leggerissimo su Milinkovic e Barella era in una di quelle sue giornate belle e confuse in cui la sovrapposizione delle categorie quasi lo annulla.

    La lezione prima è farsi sentire con la Fifa per un calendario meglio coniugato con quello europeo. La seconda lezione è che l’Inter è un’ottima squadra ma non ha la personalità dell’anno scorso. La terza è che non ci sono grandi differenze tra squadre. C’è differenza su come vengono presentate le squadre al pubblico. Ma questo fa parte di problemi commerciali che ci siamo abituati a ritenere normali. Oggi in realtà la differenza si stringe intorno al Milan che sa vincere anche quando è sbagliato, e al Napoli da cui si aspetta l’ottava risposta.

    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Sean
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      Deve essere un pò frustrante per il Napoli averne vinte 7 di fila e trovarsi secondo dietro al Milan...o, se dovesse vincere anche l'ottava, avere 2 soli punti di vantaggio.

      Un Milan dunque lanciatissimo e che ha fin qui vanificato la partenza super del Napoli, che ovviamente non potrà vincerle tutte. Si va dunque verso una corsa Milan-Napoli per il titolo come nella seconda metà degli '80? Al momento sono le due squadre che stanno facendo meglio e sono giustamente prime in classifica.

      Circa l'Inter ne ha presi 3 e segnati solo uno su rigore. Se episodio o segnale di qualche criticità lo scopriremo più avanti.
      ...ma di noi
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      • marcu9
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        • May 2009
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        Com'è possibile che abbiano dato il rigore al Verona?




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        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        • CRI PV
          Mufasa
          • Nov 2007
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          Ho visto adesso il rigore su barella, non un fiato avete fatto, il prossimo che sento dire su un rigore ha accentuato la caduta
          Gli manda a casa i Nas

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          • SimoneBW
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            • Oct 2018
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            • Roma
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Deve essere un pò frustrante per il Napoli averne vinte 7 di fila e trovarsi secondo dietro al Milan...o, se dovesse vincere anche l'ottava, avere 2 soli punti di vantaggio.

            Un Milan dunque lanciatissimo e che ha fin qui vanificato la partenza super del Napoli, che ovviamente non potrà vincerle tutte. Si va dunque verso una corsa Milan-Napoli per il titolo come nella seconda metà degli '80? Al momento sono le due squadre che stanno facendo meglio e sono giustamente prime in classifica.

            Circa l'Inter ne ha presi 3 e segnati solo uno su rigore. Se episodio o segnale di qualche criticità lo scopriremo più avanti.
            Come vedi la sfida di stasera?

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            • Sean
              Csar
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              Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
              Come vedi la sfida di stasera?

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              Prima della sosta l'avrei vista bene, nel senso che sarei stato moderatamente fiducioso per via che si era trovata una certa continuità di risultato...adesso però non lo so perchè riattaccare la spina, in specie per una squadra che va cercandosi, non è semplice nè automatico e la Roma è avversario pericoloso e da prendere con ogni cautela.
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              • Fabi Stone
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                • Jan 2015
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Prima della sosta l'avrei vista bene, nel senso che sarei stato moderatamente fiducioso per via che si era trovata una certa continuità di risultato...adesso però non lo so perchè riattaccare la spina, in specie per una squadra che va cercandosi, non è semplice nè automatico e la Roma è avversario pericoloso e da prendere con ogni cautela.
                4-0 e s'abbracciamo

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                • Sean
                  Csar
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                  Juventus-Roma, formazioni e dove vederla: Dybala out, Morata in forse; Mourinho ritrova Pellegrini

                  Allegri: «Dybala è più indietro di Morata, per Alvaro valutiamo i rischi». Mou: «Siamo due risultatisti ed è una cosa positiva»

                  Qui Juventus:

                  C’era una volta l’effetto Stadium, la bolgia invocata nei momenti decisivi da Conte, l’onda impetuosa cavalcata da Allegri, solo intuita da Sarri e nemmeno accarezzata da Pirlo. Il ritorno del 75% del pubblico negli stadi coincide per la Juventus con il ritorno di Mourinho a Torino , a tre anni dall’ultima volta, tra fischi e gesti plateali: «Ha vinto tantissimo e lo rispetto molto, ogni tanto fa certe cose perché fa parte del personaggio — sottolinea Allegri —. Peraltro quel gesto delle orecchie con il Manchester United lo fece al termine di una delle partite più belle della Juve, ma non se la ricorda nessuno perché perdemmo. Mi fa piacere che sia tornato un allenatore di grande valore come lui».


                  Il problema è ritrovare la vera Juventus nel vero Stadium: perché Madama, reduce da tre successi su Spezia, Samp e Toro, non vince quattro partite di fila in campionato dallo sprint scudetto con Sarri (luglio 2020). E non ha il «fortino» di una volta su cui contare, raffreddato ben prima della pandemia dall’inchiesta che ha decimato la Curva Sud. Nella sfida in trincea contro il Chelsea la Juve ha ritrovato antiche vibrazioni, ma l’effetto «teatro», con lunghe pause di silenzio nel tifo, è ancora ben presente. Allora chi meglio di Mourinho e della Roma per riaccendere il clima attorno alla Juve, che in sette giorni, contro i giallorossi e l’Inter, può riaprire il suo campionato di vertice?

                  «Bisogna subito riaccendere l’interruttore, altrimenti rischiamo di romperci le ossa — sintetizza Allegri —. Un successo ci permetterebbe di fare un altro saltino in classifica, che non sarebbe male. Bisogna fare punti per non allontanarsi dalla vetta».

                  Bisogna farlo ancora senza Dybala, che dovrebbe a questo punto saltare anche la sfida con i nerazzurri: «Paulo è molto più indietro di Morata — annuncia Max —. Nel giro di una settimana o dieci giorni sarà a disposizione. Non c’è stato nessun problema, sta rispettando i tempi: si pensava che avrebbe potuto metterci qualche giorno in meno ma, con gli infortuni muscolari, dipende dall’evolversi della situazione. Per Morata valutiamo i rischi. Se non sarà a disposizione, il centravanti potrà essere Kean, Chiesa o Kaio Jorge».

                  Possibile che Allegri, alle prese con il rientro di venerdì sera dei sudamericani, scelga la busta numero 2, quella che prevede Chiesa in avanti, con Bernardeschi più indietro tra le linee, come col Chelsea e nella ripresa del derby, due 1-0 che hanno esaltato le caratteristiche di questa Juve, verticale e contropiedista. Ma anche Kean sa come sfruttare gli spazi che la Roma potrebbe concedere. In caso di vittoria juventina, i giallorossi diventerebbero i primi a perdere 10 volte (su 11) allo Stadium, che ha appena compiuto 10 anni. Il fuoco per accendere le candeline però chi lo porta?


                  Qui Roma

                  La Roma è quarta e la Juventus settima, ma lo scontro di stasera è quello tra i due allenatori più vincenti della serie A. Non si amano ma si rispettano, anche perché fanno parte della stessa squadra, quella che molti commentatori contrappongono agli allenatori «giochisti».

                  Il tormentone non diverte Mourinho: «Gli allenatori che vincono sono chiamati risultatisti e così sembra quasi una cosa negativa, mentre è il contrario. Questo per me è un concetto sbagliato. Io e Max abbiamo vinto e questo è positivo. Grazie a Dio che sono un risultatista. Però non è una sfida tra Mourinho e Allegri. La partita è Juve-Roma, così come in passato è stata Juve-Inter o Juve-Manchester United o Inter-Cagliari. Per me sarà un piacere salutare Max prima e dopo la partita. C’è rispetto e stima, siamo stati insieme tante volte in dieci anni nelle riunioni dell’Uefa, pranzi e cene. Non si può dire che ci sia una grande amicizia, ma a me lui piace come persona e abbiamo un buon rapporto. Sono felice che sia tornato a lavorare perché è stato troppo in vacanza».

                  Se con Allegri non ci sono problemi, con lo Stadium sarà diverso. Mou non è il benvenuto per i successi con l’Inter e soprattutto per il gesto «delle orecchie» al termine di Juventus-Manchester United di Champions League, data 7 novembre 2018: «L’accoglienza sarà la stessa di sempre o magari diversa. Oggi si parla tanto di rispetto ma in quella partita si è dimenticato quello che è successo per 90 minuti (gli insulti dello stadio intero al portoghese; ndr) e ci si è fermati a quello che è durato 10 secondi. Ma sono nel calcio da tanti anni e questo non è certo un dramma».

                  I tifosi romanisti non sono rimasti soddisfatti della scelta di Orsato come arbitro del match. Mourinho dice e non dice: «Prima della partita sono sempre contento dell’arbitro. Non mi interessa chi è e non vado a vedere i risultati che ho ottenuto quando ha diretto lui le mie partite. Mi fido di tutti, parto dal principio che tutti vogliono fare bene. Orsato ha grande esperienza, non ho problemi con lui».

                  Mou ritorna davvero Mou quando prova a spostare tutta la pressione su Allegri: «Lui sa benissimo quale sarà la mia formazione. Non sa solo se giocherà Abraham o Shomurodov. La Juve invece ha tantissimi giocatori e io non so chi manderà in campo. Ci sono squadre che giocano per vincere la Champions e squadre che giocano la Conference League. C’è chi ha vinto 9 campionati degli ultimi 10 e chi nessuno. Una cosa è una formazione che ha giocato per 5-6 anni con lo stesso allenatore e una che ne ha uno da tre mesi. C’è chi ha 25 giocatori di esperienza internazionale e chi 13-14 e poi tanti giovani. Però quando inizia una partita si deve dimenticare tutto, avere il coraggio e la personalità per provare a vincere».

                  Quanto alle voci da Newcastle, catenaccio totale: «Sto bene qui, con il progetto dei Friedkin».


                  Probabili formazioni

                  Juventus (4-4-2): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, De Ligt, Danilo; Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Bernardeschi; Kean, Chiesa. All. Allegri.
                  Roma (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham. All. Mourinho.
                  Arbitro: Orsato.
                  Tv: ore 20.45, Dazn.

                  CorSera
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                    Napoli-Torino, formazioni e dove vederla: Juric in attacco ritrova Zaza e Belotti (con staffetta)

                    Spalletti vuole mantenere il primato: «Le vecchie polemiche con Juric? Pensiamo a noi, lui è bravo». Il granata: «Loro fanno sempre gol, noi dovremo fare tutto bene»

                    Si gioca Napoli-Torino, ma per qualcuno è Napoli-Juric, ricordando lo sgambetto del Verona del croato agli azzurri di Gattuso, il 23 maggio. Oggi però c’è Luciano Spalletti all’ombra del Vesuvio, lui allena la capolista e guarda solo al futuro: «Non giochiamo contro Juric, ma per i nostri tifosi. Inutile parlare d’altro perché Juric ha fatto il suo lavoro e lo ha fatto bene».

                    Il tecnico del Napoli non vuol caricare la partita di altri significati, cerca solo tre punti per rafforzare il primato. E sa che non sarà facile: «La storia del Toro è quella di una squadra tosta, ma ne abbiamo parlato a lungo: dobbiamo lottare e saremo pronti». Spalletti ritrova Demme, Mertens e Lobotka mentre il Toro arriva al Maradona con Andrea Belotti e Simone Zaza, recuperati per un attacco che sinora poteva contare soltanto su Sanabria, rientrato da qualche ora dal Paraguay. Juric non se ne lamenta: «Sono problemi di tutte le squadre e dobbiamo accettarli» taglia corto il croato, che conferma il suo sistema con una sola punta e due trequartisti preparandosi a rotazioni ampie.

                    Perché Zaza potrebbe partire titolare e far spazio poi a Belotti, che proprio a Napoli segnò con il Palermo il suo primo gol in A il 24 settembre 2014. Un colpo di testa al 18’ (e un destro nella ripresa). Una doppietta del Gallo, che da Napoli oggi può ripartire a caccia del numero 100 in A. Magari grazie a un assist di Josip Brekalo, folletto velocissimo che scatta dietro la punta. Juric affronta la miglior difesa della A ma vuole punti e non gli basta la solidità difensiva del Toro: «Chi ha aspettato basso il Napoli ha preso 4 gol, chi li ha affrontati a viso aperto ha subito. Riescono sempre a trovare il modo di far gol. Noi dovremo fare tutto bene». Sarà battaglia in ogni zona del campo, al solito.

                    Probabili formazioni

                    Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahman i, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Fabian Ruiz, Zielinski; Politano, Osimhen, Insigne. All. Spalletti.
                    Torino (3-4-2-1): V. Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Mandragora, Aina; Linetty, Brekalo; Zaza. All. Juric.
                    Arbitro: Sacchi
                    Tv: ore 18, Dazn.

                    CorSera
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                      Eugenia Suarez: l’attrice per cui Icardi avrebbe perso la testa (che fa infuriare Wanda Nara)

                      Voci di separazione sulla coppia, l’attaccante del Psg si sarebbe innamorato dell’attrice: 29 anni, volto del cinema argentino, madre di tre bambini

                      Mauro Icardi avrebbe perso la testa per Eugenia Suarez, detta «La China» per via dei suoi occhi a mandorla. È lei, secondo la stampa argentina, la donna che avrebbe scatenato il putiferio tra Wanda Nara e l’attaccante del Psg.

                      È un’attrice, cantante e modella argentina, nata a Buenos Aires il 9 marzo 1992. Un talento precoce: come attrice ha debuttato all’età di 11 anni, recitando nella serie televisiva «Rincon de luz». Per poi esordire nel 2015 sul grande schermo con l’adattamento cinematografico del libro «Abzurdah» della scrittrice Cielo Latini e pubblicato nel 2006. Attualmente sta lavorando a un film a Madrid, in Spagna.

                      Ma adesso il nome di Eugenia Suarez sta conquistando mezzo mondo proprio per la presunta storia con Icardi, con Wanda Nara che avrebbe ammesso l’addio a Maurito a un giornale di gossip argentino.

                      Su Instagram il nickname di «La China» è «sangrejaponesa», «sanguegiapponese», perché la nonna materna – Marta Mitsumori – è nata sì in Argentina ma ha origini giapponesi. Nella prefettura di Kochi a Shikoku, «La China» ha ancora dei parenti. Sul proprio profilo ha poco più di cinquemila followers (destinati a salire), tra i quali anche il Pocho Lavezzi (ex attaccante del Napoli e del Psg), Antonella Roccuzzo (moglie di Lionel Messi) e Zaira Nara, sorella di Wanda.

                      Interessanti le dinamiche di relazione tra i tre vertici di questo presunto triangolo amoroso sui social: la donna continuerebbe a seguire Wanda Nara, ma non Icardi. L’attaccante non seguirebbe più Eugenia Suarez e Wanda Nara avrebbe smesso di avere rapporti social con entrambi.

                      Eugenia Suarez ha un fratello maggiore di nome Agustin Suarez e dal 2012 al 2013 ha frequentato l’attore argentino Nicolas Cabre, con il quale ha avuto una figlia, Rufina, nata il 18 luglio 2013. Dal 2015 al 2021 ha avuto una relazione con l’attore cileno Benjamín Vicuña, che per stare con lei lasciò la sua compagna dell’epoca. Con lui ha avuto altri due figli: Magnolia nata il 7 febbraio 2018 e Amancio nato il 28 luglio 2020. La coppia si è separata lo scorso luglio. Anni fa, durante un’intervista, Eugenia Suarez rivelò di essere stata vittima di bullismo. Adesso avrebbe generato un uragano nel matrimonio tra Wanda Nara e Icardi, scatenando l’ira funesta dell’agente dell’ex capitano dell’Inter. Diventando famosa anche in Europa.

                      CorSera

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                      • Venkman85
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                        Ha fatto bene



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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Eugenia Suarez: l’attrice per cui Icardi avrebbe perso la testa (che fa infuriare Wanda Nara)

                          Voci di separazione sulla coppia, l’attaccante del Psg si sarebbe innamorato dell’attrice: 29 anni, volto del cinema argentino, madre di tre bambini

                          Mauro Icardi avrebbe perso la testa per Eugenia Suarez, detta «La China» per via dei suoi occhi a mandorla. È lei, secondo la stampa argentina, la donna che avrebbe scatenato il putiferio tra Wanda Nara e l’attaccante del Psg.

                          È un’attrice, cantante e modella argentina, nata a Buenos Aires il 9 marzo 1992. Un talento precoce: come attrice ha debuttato all’età di 11 anni, recitando nella serie televisiva «Rincon de luz». Per poi esordire nel 2015 sul grande schermo con l’adattamento cinematografico del libro «Abzurdah» della scrittrice Cielo Latini e pubblicato nel 2006. Attualmente sta lavorando a un film a Madrid, in Spagna.

                          Ma adesso il nome di Eugenia Suarez sta conquistando mezzo mondo proprio per la presunta storia con Icardi, con Wanda Nara che avrebbe ammesso l’addio a Maurito a un giornale di gossip argentino.

                          Su Instagram il nickname di «La China» è «sangrejaponesa», «sanguegiapponese», perché la nonna materna – Marta Mitsumori – è nata sì in Argentina ma ha origini giapponesi. Nella prefettura di Kochi a Shikoku, «La China» ha ancora dei parenti. Sul proprio profilo ha poco più di cinquemila followers (destinati a salire), tra i quali anche il Pocho Lavezzi (ex attaccante del Napoli e del Psg), Antonella Roccuzzo (moglie di Lionel Messi) e Zaira Nara, sorella di Wanda.

                          Interessanti le dinamiche di relazione tra i tre vertici di questo presunto triangolo amoroso sui social: la donna continuerebbe a seguire Wanda Nara, ma non Icardi. L’attaccante non seguirebbe più Eugenia Suarez e Wanda Nara avrebbe smesso di avere rapporti social con entrambi.

                          Eugenia Suarez ha un fratello maggiore di nome Agustin Suarez e dal 2012 al 2013 ha frequentato l’attore argentino Nicolas Cabre, con il quale ha avuto una figlia, Rufina, nata il 18 luglio 2013. Dal 2015 al 2021 ha avuto una relazione con l’attore cileno Benjamín Vicuña, che per stare con lei lasciò la sua compagna dell’epoca. Con lui ha avuto altri due figli: Magnolia nata il 7 febbraio 2018 e Amancio nato il 28 luglio 2020. La coppia si è separata lo scorso luglio. Anni fa, durante un’intervista, Eugenia Suarez rivelò di essere stata vittima di bullismo. Adesso avrebbe generato un uragano nel matrimonio tra Wanda Nara e Icardi, scatenando l’ira funesta dell’agente dell’ex capitano dell’Inter. Diventando famosa anche in Europa.

                          CorSera

                          Quella lì dietro però me sembra l Puerta de Alcala, a Madrid.

                          Leggo 3 figli, non ce la fa proprio Icardi a trovare una meno impegnativa.
                          Originariamente Scritto da BLOOD black
                          per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                            Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                            Ho visto adesso il rigore su barella, non un fiato avete fatto, il prossimo che sento dire su un rigore ha accentuato la caduta
                            Gli manda a casa i Nas
                            Era nettissimo, quello della Lazio non esiste invece

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                            Originariamente Scritto da Pesca
                            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                            • Sean
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                              Pure Icardi ha giù due figli e un matrimonio in piedi...sono ormai un trapassato ma ancora credo che bisognerebbe un attimo riflettere su quello che si fa, in specie se si sono scelti figli, matrimonio, famiglia...
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • topscorer
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                                Io comincerei con una vasectomia.
                                Originariamente Scritto da BLOOD black
                                per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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