Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
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    No ma davvero, io sono smemoratissimo per queste cose. Mourinho torna ad allenare in A dopo 11 anni...quindi eventuali errori vs di lui risalgono ad 11 anni fa - dove però vinse per 3 anni consecutivi...

    Se hanno dato Juve-Milan a Doveri possono dare Juve-Roma ad Orsato: la classe arbitrale è questa qua, non è che c'è di meglio eh.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • fede79
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      • Oct 2002
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      Originariamente Scritto da marco83 Visualizza Messaggio
      Di juve-roma temo più di tutti orsato, incredibile affidare la direzione tecnica a lui, visti I precedenti contro roma e mourinho e pro juve.
      Abraham credo che giocherà, eldor shomurodov può essere una carta data la sua velocità. Mi aspetto una partita bloccata e tattica, firmo per il pareggio ovviamente
      Per Dio, Sconcerti esci dal corpo di marco83!!!

      Quando si gioca a Torino contro la Juve, è sacrosanto il silenzio, prima, durante e dopo, a prescindere dal risultato.

      Orsato per l'occasione indosserà la divisa ufficiale della Commissione Arbitrale Karate (CSEN).
      sigpic
      Free at last, they took your life
      They could not take your PRIDE

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        Tanto nè Juve e nè Roma vinceranno quest'anno: vince Milano. Da vedere se quella nata dopo o quella nata prima.
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          Lazio-Inter, probabili formazioni e dove vederla in tv: Lautaro in dubbio

          Gli argentini Lautaro e Correa sono arrivati tardi Roma, Inzaghi deve decidere tra il «Toro» e Perisic. A centrocampo Gagliardini, nella Lazio Immobile ce la fa

          L’Inter deve capire chi è, la Lazio chi vuole essere. L’incrocio è pericoloso, i nerazzurri di Inzaghi hanno una settimana di fuoco, martedì match decisivo in Champions con lo Sheriff poi la Juve, la squadra di Sarri deve tornare in sé dopo i tre ceffoni di Bologna. Inzaghi «torna a casa», come ha detto lui, dov’è rimasto per 22 anni e dove è diventato allenatore.

          «Il presidente Lotito e il direttore Tare sono state due persone molto importanti per la mia carriera. Non finirò mai di ringraziarli». L’addio non è stato soft, il tecnico dell’Inter non si aspetta un comitato di benvenuto per il ritorno. «Per me non sarà una partita come le altre, l’emozione non mancherà. So che ci saranno fischi e applausi e li accetterò, loro sanno che da giocatore e allenatore ho sempre dato tutto».

          È una partita carica di emozioni e pure di polemiche. L’Inter rischia di pagare un dazio pesante alla Nazionali. Gli argentini Lautaro e Correa e l’uruguaiano Vecino sono arrivati nella tarda serata di ieri a Roma dopo un volo transoceanico, l’allenatore ha dispensato dalla trasferta i cileni Vidal e Sanchez, oltre a Sensi non ancora recuperato. «In Liga sono stati bravi a rinviare le partite, ma è un discorso che andava affrontato a inizio stagione», la puntura di Inzaghi. Lautaro è in ballottaggio per una maglia con Perisic. Calhanoglu è malconcio e Gagliardini dovrebbe sostituirlo. Le qualificazioni al Mondiale sono diventate una tassa sempre più pesante per i club.

          Sarri erutta come un vulcano e travolge tutto. «Questo calcio non mi appartiene più, i giocatori si stanno allenando più in Nazionale che con noi. Non è più sport ma uno show che sta spremendo soldi agli appassionati. Sono vecchio per questo tipo di calcio». La giusta critica a un calendario internazionale ingolfato e folle, precede quella ancor più netta al terreno dello stadio Olimpico. «Si sono lamentate tante persone ma sono l’unico che ha ricevuto una risposta (Sport e Salute ha ribattuto dicendo «l’Olimpico è a norma», ndr), non so perché, forse sono gentili. Si è lamentato Mourinho ma nessuno ha risposto. Quello dell’Olimpico non è un terreno di alto livello, è scadente».

          Tra amarcord e polemiche, Lazio-Inter è una partita piena di contenuti. I nerazzurri devono sostenere un esame di maturità. Fin qui hanno faticato contro le squadre di alta fascia: k.o. con il Real, pari contro Atalanta e Shakhtar. Più che per la classifica, vincere è importante per gonfiare l’autostima. La Lazio di Sarri ha il problema di sempre, la continuità. Ha vinto il derby e in Europa League, s’è schiantata a Bologna. «Abbiamo bisogno di solidità e non di spettacolarità», rimarca Sarri. Sarà anche la sfida tra bomber, aria di vecchio derby tra il recuperato Immobile e Dzeko che sta vivendo una seconda giovinezza e ha già segnato 6 gol, spingendo l’attacco dell’Inter, il migliore della serie A con 22 reti. Le due difese prendono gol con facilità, è un sfida tra gli attacchi.

          Probabili formazioni
          Roma, ore 18
          Lazio (4-3-3):
          25 Reina; 77 Marusic, 3 Luiz Felipe, 4 Patric, 23 Hysaj; 21 Milinkovic-Savic, 6 Leiva, 10 Luis Alberto; 7 Felipe Anderson, 17 Immobile, 9 Pedro. All.: Sarri
          Inter (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij ,95 Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic, 5 Gagliardini, 32 Dimarco; 9 Dzeko, 10 Lautaro. All.: Inzaghi
          Arbitro: Irrati
          Tv: ore 18 Dazn

          CorSera
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            Milan-Verona, formazioni e dove vederla: Maldini dal 1’ al posto di Diaz, ci sono Giroud e Calabria

            Ibra è tornato ma andrà in panchina per essere pronto per la Champions. L’ennesimo ko di Diaz (positivo al Covid) lancia Daniel Maldini titolare dal 1’

            Prova di resilienza. L’ennesima. Tanto che a Milanello sembrano averci fatto ormai l’abitudine, come in quei videogiochi dove a ogni passaggio di livello il coefficiente di difficoltà si alza. Alla già infinita lista di assenti s’è aggiunto Diaz, positivo al Covid. A differenza di Theo Hernandez, contagiatosi con la sua Nazionale, lo spagnolo durante la sosta era rimasto a Milanello. Un guaio, l’ennesimo, soprattutto perché Brahim era uno degli elementi più in forma, uno degli uomini chiave dell’avvio sprint milanista. Pioli però non vuole alibi: «La sfortuna esiste solo per chi si sente sfortunato» ha ribadito il tecnico.

            Sabato sera, in caso di vittoria a San Siro contro il rinato Verona di Tudor, il Milan volerebbe in testa in attesa della risposta del Napoli, in campo domani contro il Toro: insomma, una gran bella occasione per i rossoneri per provare ad allungare verso quel sogno scudetto che ormai non è più tabù.

            Il Diavolo è senza pace, ma l’entusiasmo resta alle stelle. Negli ultimi mesi chi è entrato ha sempre dimostrato di essere all’altezza ed è esattamente ciò che Pioli si aspetta oggi da Tatarusanu, al quale spetterà il non semplice compito di sostituire Maignan, visto che l’ultimo arrivato Mirante è ancora indietro di condizione e avrà bisogno di un’altra settimana. «Tata è apprezzato da tutti» ha sottolineato il tecnico rossonero che cerca così di caricare il romeno, che non gioca una partita da gennaio, dal derby di Coppa Italia. L’assenza di Maignan, che tornerà non prima del nuovo anno a causa dell’intervento al polso, è davvero un grosso problema: in poche settimane il francese era riuscito a rendere meno amaro l’addio di Donnarumma e a dare tranquillità alla squadra e all’ambiente con le sue parate e la sua spiccata personalità.

            A compensare, almeno per quanto riguarda la personalità, ci proverà Ibrahimovic. Non gioca dal 12 settembre, quando si è infortunato al tallone d’Achille, in tutta la stagione ha giocato solo mezz’ora — segnando un gol alla Lazio — ma contro il Verona dovrebbe andare in panchina. La decisione definitiva sarà presa solo stamattina, ma c’è fiducia. L’idea di Pioli è averlo pienamente a disposizione per la trasferta di martedì a Porto in Champions, un duello che il Milan non può fallire se vuole credere ancora negli ottavi di finale. «Se Ibra non gioca sono contento» ha ammesso Tudor. Almeno all’inizio verrà accontentato: il centravanti sarà Giroud, recuperato al pari di Calabria. Al posto di Diaz tocca a Maldini.

            S’avvicina il ritorno a San Siro, ma in tribuna, anche per l’a.d. Gazidis, rientrato a Milano dopo un periodo passato a New York per curare un carcinoma alla gola. «Finalmente sono a casa, anche se l’incredibile sostegno e affetto ricevuto non mi ha mai fatto sentire lontano» ha scritto in una lettera ai dipendenti il manager sudafricano, che non ha nascosto l’orgoglio «per i continui progressi dentro e fuori dal campo».

            MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Tomori, Romagnoli, Ballo-Touré; Tonali, Kessie; Saelemaekers, Maldini, Rebic; Giroud. All.: Pioli
            VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Gunter, Casale; Faraoni, Tameze, Veloso, Lazovic; Barak, Caprari; Simeone. All.: Tudor
            Arbitro: Prontera
            Tv: ore 20.45 Dazn e Sky


            CorSera
            Last edited by Sean; 16-10-2021, 11:49:05.
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              Lazio, Sarri: "Questo calcio non mi appartiene, è uno show per fare soldi. Con l'Inter voglio una reazione da uomini"

              Attacca chi governa il calcio internazionale e chi gestisce l'Olimpico: "Il terreno è scadente, infatti la Figc ha pensato di spostare Italia-Svizzera. Però rispondono solo a me, quando ne parlò Mourinho nessuno ha replicato". Poi, alla vigilia di Lazio-Inter (sabato alle 18), Maurizio Sarri stimola l'orgoglio del suo gruppo: "Domani contro l'Inter voglio una reazione dagli uomini, più che dai calciatori. A Bologna prestazione imbarazzante". Il Comandante non perde la sua solita schiettezza. "Questo calcio non mi appartiene, è diventato uno show in cui si spremono gli appassionati per fare soldi. Ogni volta facciamo 7 partite in pochi giorni e poi i giocatori vanno con le nazionali: si allenano più con i rispettivi ct che con me". Domani contro l’ex Inzaghi, Sarri ritrova Immobile ("il riposo gli ha fatto bene"), il capitano e leader assente nel pesante ko di Bologna. Trovare le risposte per quel black out non è facile: "Trovare una risposta univoca a una problematica mentale che coinvolge 30 persone e un ambiente intero è difficile. In tutti gli spogliatoi parlano sempre le stesse 2 persone, non sai mai quello che pensano tutti. La Lazio è una squadra che, quando sembra aver intrapreso il percorso giusto, diventa superficiale. Più che nella squadra che ha vinto il derby, io mi sono riconosciuto in quella che ha battuto la Lokomotiv".

              "Non sarà una gara spartiacque"

              Sabato all'Olimpico (40 mila spettatori) sarà uno scontro diretto, "ma non sarà una gara spartiacque, vale tre punti". Sarri ha ribadito il concetto che sostiene dall'inizio della sua nuova avventura: "La Lazio in estate ha fatto una scelta di rottura, è evidente che questo è un anno di transizione. Il nostro primo obiettivo non è giocare un calcio spettacolare, ma essere solidi: poi ci divertiremo. È inutile comandare la partita se poi, appena non hai la palla, vai in difficoltà e subisci gol. Come ci si riesce? Per come vogliamo difendere noi, con la linea a metà campo, tutti devono fare dei movimenti giusti".

              ''In difesa manca un leader"

              In difesa mancherà Acerbi, al suo posto Patric con Luiz Felipe: "Nella linea difensiva ancora nessuno ha preso il controllo, c'è poca comunicazione. Non abbiamo chi guida con decisione il reparto. Luiz Felipe sta facendo il suo compito bene, ma potrebbe elevarsi a conducente, anche se mi rendo conto che non sia semplice senza avere certezze assolute". Ancora in panchina Radu, "che sta crescendo" e "verrà utilizzato nel prossimo ciclo di partite".

              Per Sarri un solo dubbio

              Nella formazione c'è solo un ballottaggio, il solito, quello tra Marusic e Lazzari per il ruolo di terzino destro: il montenegrino, più difensivo, è favorito con Hysaj basso a sinistra. In porta Reina, Strakosha giocherà giovedì con il Marsiglia. A centrocampo Milinkovic, Leiva e Luis Alberto, mentre davanti Felipe Anderson, Immobile e Pedro: Zaccagni, recuperato, parte in panchina.

              Repubblica
              Last edited by Sean; 16-10-2021, 11:48:46.
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                Commisso-Vlahovic lite a distanza: «La Fiorentina via a zero, colpa dei procuratori»; «Non rinnoverà»

                Il presidente viola: «Si fanno accordi quinquennali, si danno possibilità, e dopo tre stagioni si deve rinegoziare. Basta». E poi attacca ancora l’Inter: «Scarsa liquidità, andava penalizzata»

                I margini per ricucire lo strappo sono inesistenti: fra Rocco Commisso e l’entourage di Dusan Vlahovic volano gli stracci fra un continente e l’altro. In America il patròn della Fiorentina nel corso di un evento organizzato dal Financial Times punta l’indice contro il malcostume dei procuratori e l’avidità dei giocatori.

                «La cosa non sostenibile è che i costi dei trasferimenti e le commissioni ai procuratori ti fanno rischiare di perdere un calciatore a zero . Come è successo al Milan con Donnarumma o come sta accadendo con altri giocatori al PSG. E potrebbe succedere anche alla Fiorentina con Vlahovic» ha dichiarato Commisso durante un summit sul business nello sport. La replica dello staff che cura gli interessi dell’attaccante non si è fatta attendere ed è tranchant. «Dusan non firmerà alcun rinnovo con la Fiorentina. Non abbiamo alcuna intenzione di metterci a negoziare».

                Più chiaro di così non si potrebbe. Commisso furibondo precisa: «Noi abbiamo dato a Dusan la possibilità di mettersi in mostra in campo, di giocare titolare. Ha segnato 20 gol e ora abbiamo dei problemi per quanto riguarda il prolungamento del contratto. Devono esserci delle regole chiare. Non possono esserci accordi di 5 anni che alla fine non sono realmente tali perché alla terza stagione vengono già rinegoziati». Gli agenti che rappresentano Vlahovic ribattono: «Quest’estate avevamo portato alla Fiorentina un’offerta da 60 milioni più bonus, tra noi e il club acquirente c’era già l’accordo (il riferimento è all’Atletico Madrid, ndr). Ma il presidente Commisso non ha voluto sentire ragioni, ci ha risposto affermando che Vlahovic è come un figlio per lui, che non lo avrebbe venduto in nessun modo e che avrebbe fatto di tutto per rinnovargli il contratto».

                Commisso però non si ferma qui. «Ho parlato con Ceferin e mi ha promesso che la questione dei procuratori sarà trattata il prima possibile. E lo stesso ho fatto anche con il presidente della Figc Gravina che mi ha detto che questa questione deve essere risolta. Perché non si può investire su un giocatore se i nostri interessi non convergono. Significa che se fa bene gioca, se fa male va in panchina. Se fa bene e vuole più soldi, la Fiorentina deve poter trarne dei benefici. Non è possibile che se un giocatore fa bene, il giorno dopo vuole andarsene».

                Tuoni e fulmini anche contro l’Inter. Commisso non risparmia una frecciata ai campioni d’Italia. «Ogni sei mesi dobbiamo fornire dei dati sul rapporto di liquidità. La Fiorentina lo ha fatto, altri club no. C’erano alcune squadre lontane dal rispettare i requisiti necessari, una di queste ha vinto il campionato e per rettificare il rapporto di liquidità ha dovuto vendere Lukaku e Hakimi . Chi non rispetta le regole dovrebbe pagarne le conseguenze ed essere penalizzato in campionato».


                CorSera
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                • marco83
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Marco, io sono di memoria debole quali sono i precedenti contro la Roma e Mourinho?

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                  • Sean
                    Csar
                    • Sep 2007
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                    Marco, scusa, ma Mourinho in quegli anni ha vinto 3 campionati di fila, e uno, almeno secondo i romanisti, con grandiosi regali arbitrali a favore: sono articoli per fare costume. Si devono lamentare i perdenti, non i vincenti. I depauperati, non i favoriti.
                    ...ma di noi
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                    • marcu9
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                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      • germanomosconi
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                        • Send PM

                        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio


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                        Io ribadisco che questo del miglior buffon non vale manco l'unghia...
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                        • CRI PV
                          Mufasa
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Marco, scusa, ma Mourinho in quegli anni ha vinto 3 campionati di fila, e uno, almeno secondo i romanisti, con grandiosi regali arbitrali a favore: sono articoli per fare costume. Si devono lamentare i perdenti, non i vincenti. I depauperati, non i favoriti.
                          È inutile discuterci
                          Che poi sono quelli, quando la Juve perde per torti arbitrali ci godo il doppio

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                          • sylvester
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                            Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio


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                            Forse non a gennaio
                            ma in estate andrà alla Juve...









                            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                            (L. Pirandello)

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                            • sylvester
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                              Ma che caz..

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                              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                              (L. Pirandello)

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                              • Virulogo.88
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                                Ovazione dei laziali per inzaghi, sarà contento sarri

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                                Originariamente Scritto da Pesca
                                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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