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Dopo aver perso Messi il Barcellona ha in casa gli eredi ma per blindarli dagli assalti degli sceicchi servono cifre folli
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
L'attaccante spagnolo potrebbe non essere riscattato e nemmeno l'Atletico lo rivuole: ipotesi Tottenham
I bianconeri potrebbero decidere di risparmiare i 35 milioni destinati ai Colchoneros per investirli su uno tra Dusan Vlahovic e Mauro Icardi.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
La serie A e le Nazionali: Covid, infortuni, rientri in extremis. Quanti problemi per la ripartenza
Sabato subito due partite di peso per l’alta classifica: Lazio-Inter e Milan-Verona. Lautaro torna e vuole giocare, Theo Hernandez positivo, Ibra va in panchina, Kean-Chiesa coppia d’attacco Juve
Corsa contro il tempo
È una dannata corsa contro il tempo. Il campionato riparte, sabato si giocano già due partite di peso per l’alta classifica come Lazio-Inter e Milan-Verona, ma l’emergenza è ovunque. Infortuni, stanchezza, jet lag, ritardi, Covid: chi più chi meno, non c’è allenatore che non sia alle prese con problemi di formazione. La sosta delle Nazionali, con l’assurda decisione ad esempio della Federazione sudamericana di piazzare partite di qualificazione praticamente a un giorno dalle gare di campionato in Europa, alimenta il dibattuto già attualissimo sulla necessità di ridisegnare i calendari internazionali.
Qui Inter: Lautaro vuole giocare
Da non credere la situazione dell’Inter: Lautaro, Correa, Vecino, Vidal e Sanchez arriveranno direttamente nel ritiro di Roma solo venerdì notte con un charter privato, in sostanza a meno di 24 ore dalla partita dell’Olimpico che inizierà alle 18. Inzaghi sta ancora valutando se schierarli o meno, deciderà solo dopo aver visto i giocatori di persona. A preoccupare non è solo il volo transoceanico: Correa martedì ha avuto un leggero risentimento muscolare, ha rassicurato tutti con un post sui social, ma è chiaro che con sette partite da giocare da qui alla sosta di novembre le energie vanno dosate con intelligenza. Anche perché ottobre è già un mese chiave: la settimana prossima ci sono Sheriff in Champions e Juventus a San Siro.
In attacco l’opzione di riserva di Inzaghi è schierare uno tra Perisic e Calhanoglu a supporto di Dzeko punta unica, ma dal ritiro argentino assicurano che Lautaro vuole giocare. Per Inzaghi, il Toro titolare è la prima scelta: se sta bene, col bosniaco gioca lui. Va invece meglio alla Lazio, con Sarri che grazie alla sosta ha recuperato due dei suoi leader, vale a dire Immobile e Zaccagni. Non avrà però Acerbi, squalificato.
Qui Milan: Ibra (almeno) in panchina
Il Milan giocherà sabato alle 20.45 e Pioli ha una sfilza di assenti: da Theo Hernandez tornato col Covid dalla Nations League a Maignan fresco di operazione al polso e fuori fino al 2022, la situazione è complicata. C’è però una buona notizia: Ibrahimovic si è allenato e dovrebbe andare almeno in panchina. Fermo per un problema al tendine d’Achille dal 12 settembre, giorno in cui ha segnato alla Lazio al rientro in campo dopo l’operazione al ginocchio, lo svedese ha una voglia matta di tornare decisivo. Quest’anno ha giocato solo mezz’ora: davvero troppo poco. Rientra anche Calabria.
Qui Juve: Kean-Chiesa in attacco
Juventus e Roma avranno un giorno in più, giocando domenica alle 20.45. Madama ha fuori Rabiot, positivo al Covid e in isolamento, mentre Dybala ora sta meglio ma al massimo andrà in panchina: l’argentino è out dal 26 settembre per un problema alla coscia, meglio non forzare. Morata rientrerà più avanti: in attacco sarà Kean-Chiesa.
Qui Roma: Abraham, recupero in extremis
In casa Roma, corsa contro il tempo per Abraham: la caviglia è ancora gonfia, ieri ha fatto terapie. «Penso di farcela» ha rassicurato lui al rientro dall’Inghilterra. L’attaccante inglese ha giocato sempre sia in campionato sia in coppa, con 4 gol e 2 assist. Mourinho vuole il suo talismano per tentare l’impresa nell’odiato Stadium.
CorSera
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L'attaccante spagnolo potrebbe non essere riscattato e nemmeno l'Atletico lo rivuole: ipotesi Tottenham
I bianconeri potrebbero decidere di risparmiare i 35 milioni destinati ai Colchoneros per investirli su uno tra Dusan Vlahovic e Mauro Icardi.
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Settimana prossima fa 29 anni, la Juve ha bisogno di altre figure...
A meno che gli spagnoli non abbassino le pretese che secondo me manco lo rivogliono
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Non ha ancora alzato bandiera bianca, ma Tammy Abraham ha poche chance di giocare Juventus-Roma. Le sensazioni a Trigoria tendono al pessimismo, dopo aver riaccolto l’attaccante infortunato con la nazionale. E quel sorriso e la fiducia mostrate dallo stesso Abraham al suo rientro mercoledì sera nella Capitale, ieri hanno dovuto far spazio alla presa di coscienza che serve ancora qualche giorno per far scomparire il dolore al piede destro, dopo la forte contusione rimediata sul calcagno.
Un infortunio non grave ma fastidioso, quanto basta per escluderlo dai titolari della supersfida di domenica sera, anche se Mourinho e il ragazzo non si arrenderanno fino all’ultimo. Più realistico puntare a un posto in panchina, serve un mezzo miracolo per vederlo al centro dell’attacco dal 1’. Si proseguirà con tutte le terapie possibili fino all’ultimo e domani, prima della partenza della squadra verso Torino, verranno sciolte le riserve. Tutto lascia pensare che toccherà quindi a Shomurodov confrontarsi con gli esperti difensori juventini. La grande occasione dell’uzbeko sta arrivando, lui che finora in campionato è partito titolare solo a Verona ma da esterno. Con scarsi risultati.
Acquistato dalla Roma quando si pensava che ormai Dzeko sarebbe rimasto, Eldor rappresenta ora la prima alternativa ad Abraham davanti a Borja Mayoral, finito fuori dai radar ma possibile protagonista - in corso d’opera - della sfida alla Juventus. Mourinho avrebbe preferito arrivare a questa partita cruciale con qualche certezza in più ma da allenatore navigato aveva messo in preventivo i tipici contrattempi delle soste per le nazionali. Ieri sono rientrati tutti a Roma tranne Viña, impegnato nella notte contro il Brasile nelle qualificazioni ai Mondiali e atteso a Trigoria direttamente per la rifinitura. Salvo problemi, all’Allianz Stadium ci sarà di nuovo lui a presidiare la corsia sinistra. Non sta benissimo Pellegrini, tornato in gruppo ieri ma ancora debilitato dall’influenza. La sua presenza non è comunque in dubbio, come quella di Zaniolo che ha sfruttato la pausa del campionato per gestire l’affaticamento muscolare accusato contro l’Empoli. Mal comune mezzo gaudio, anche Allegri sta preparando la gara con parecchi dubbi.
Ieri nella sgambata contro il Chieti alla Continassa ha ritrovato un Kean ristabilito e ha testato Bernardeschi nel ruolo di mezzala che Rabiot - positivo al Covid - non potrà occupare. Lavoro differenziato per Dybala e Morata che puntano a un posto in panchina, a parte anche Kaio Jorge mentre arrivano buone notizie da McKennie che ha giocato regolarmente con gli Usa. I quattro sudamericani Cuadrado, Alex Sandro, Danilo e Bentancur, come il romanista Viña, si uniranno al gruppo solo nell’ultimo allenamento, con le tossine di tre partite e un lungo viaggio da smaltire. Juventus-Roma si gioca prima sui lettini della fisioterapia.
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Non ha ancora alzato bandiera bianca, ma Tammy Abraham ha poche chance di giocare Juventus -Roma . Le sensazioni a Trigoria tendono al pessimismo, dopo aver riaccolto l’attaccante infortunato con la nazionale. E quel sorriso e la fiducia mostrate dallo stesso Abraham al...
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Settimana prossima fa 29 anni, la Juve ha bisogno di altre figure...
A meno che gli spagnoli non abbassino le pretese che secondo me manco lo rivogliono
convidivdo
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Serie A, i pronostici di Sconcerti per l’ottava giornata: Inter favorita sulla Lazio, Milan sul Verona, Roma più squadra della Juve
Tutti inseguono il Napoli perfetto di Spalletti che incontra il solido Torino di Juric, interessante la sfida Genoa-Sassuolo
Inseguendo il Napoli
I pronostici della ottava giornata di serie A di Mario Sconcerti, in cui spiccano i big match Lazio-Inter e Juventus Roma. La capolista Napoli, ancora a punteggio pieno dopo 7 giornate, affronta il Torino, il Milan il Verona.
Lazio-Inter (sabato ore 18) Sarri sta impiegando molto più del tempo previsto per applicare il suo calcio. Ci sono problemi diversi. Il primo è l’abitudine della Lazio a se stessa e al dimenticare l’idea d gioco di Inzaghi portata avanti per oltre duecento partite, molto più mirata sull’avversario e sull’evoluzione di un calcio pratico. Il secondo è la stanchezza della squadra, da troppi anni la stessa, ormai anche i giovani sono invecchiati. La Lazio ha un’età media vicina ai trent’anni, troppi per avere continuità. Il più giovane è Luis Felipe, centrale difensivo, con 24 anni. Una squadra di questa età, di questo chilometraggio, ha difficoltà normali a prendere il ritmo di Sarri. Fa fatica soprattutto Leiva, costretto ad inseguire più avversari e a dare di prima il pallone per ripartire. Ma le sue difficoltà diventano le stesse di Milinkovic e Luis Alberto, gli altri centrocampisti. Dalla parte di Luis Alberto c’è sempre stato un difensore aggiunto, Lulic per anni e anni, poi Fares o Marusic. Oggi c’è Pedro, che non conosce la fase difensiva. Questo espone Luis Alberto a problemi di rientro che non gli appartengono. Una squadra che si reggeva su tecnica ed equilibrio si ritrova improvvisamente fuori dimensione. L’errore è aver dato la stessa squadra di Inzaghi a un altro allenatore. Hanno cambiato tutti abitudine, non è facile rinnovarsi. Spesso non capisci la convenienza. Tra qualche pareggio di troppo e molte rimonte, è diventata una partita molto importante anche per l’Inter. Non può permettersi di perdere altri punti dal Napoli, verrebbe colpita un’intera prospettiva di stagione. L’Inter naviga sull’esclusiva stabilità dei risultati. Se mancassero quelli, tornerebbe d’attualità il problema della società, che è molto ampio ma nascosto bene dalle informazioni. L’Inter è sola, non ha più introiti dalla proprietà, deve gestirsi con quello che incassa. Ma spende molto più di quello. L’ultimo bilancio di gestione ha prodotto un rosso di 245 milioni. Questo vuol dire che le cessioni di Lukaku ed Hakimi hanno coperto appena i due terzi del deficit di un anno, lasciando inalterati i debiti. Vincere per l’Inter ha un valore doppio. I suoi due attaccanti, Dzeko e Lautaro sono la migliore coppia della serie A, 11 reti in due in sette partite. Non dà segnali Calhanoglu, in difficoltà anche con la nazionale turca. Appare e scompare Correa a cui viene data poca continuità. C’è in più un falso problema, la difesa prende sempre gol. Ma mi sembra un problema destinato a passare con l’irrobustirsi del centrocampo e la preferenza a Darmian su Dumfries, più ala che terzino. Non sapremo fino all’ultimo se faranno in tempo a rendersi disponibili Lautaro e Correa. In quel caso potrebbe entrare Gagliardini spostando Calhanoglu alle spalle di Dzeko. Vincesse l’Inter sarebbe un messaggio forte per il campionato. Il mio pronostico è 2 1, cioè dovrebbe esserci un vincente. Il pareggio naturalmente è possibile, ma non sarebbe un risultato cercato. Servirebbe poco a tutte e due le squadre.
Milan-Verona (sabato ore 20.45)
Delle novità del Milan, dell’evoluzione di Pioli, si è parlato molto ed è ormai chiara la straordinaria vocazione al gioco della squadra anche al di là dei valori individuali. Per me quello che è andato oltre se stesso è Rebic, costretto da tempo a giocare in un ruolo che non è suo, quindi a mostrare complete attitudini a un calcio di qualità. Lascio aperti i problemi di formazione proprio in quel ruolo. Comunque sia, al Milan andrà bene. Ricordo però che da quando Tudor ha sostituito Di Francesco, il Verona ha fatto otto punti in quattro partite, segnando 12 reti, tre di media a partite. In compenso ne ha subiti sette, quasi due a gara. Il segreto di questo nuovo Verona sembra essere il ritorno di Bessa, centrocampista offensivo che è andato a inserirsi tra Barak ed Ilic cambiando il modo di pensare il gioco di attacco. Non sarà una partita facile per il Milan, il Verona oggi vale un grande avversario. Ma penso vincerà Pioli. Pronostico 1 2.
Empoli-Atalanta (domenica ore 15)
L’Empoli è una squadra a sorpresa, perde male e vince bene, difficile da prevedere perché corre molto ed è organizzata da un tecnico, Andreazzoli, che è un grande insegnante di calcio. L’Atalanta, soprattutto in trasferta e in questo momento di necessità, mi sembra però un avversario troppo alto. Se l’Atalanta non dovesse vincere ad Empoli non sarebbe il risultato di una partita, ma il ridimensionamento di una stagione. 2 X
Udinese-Bologna (domenica ore 15)
Qualcosa non funziona nell’Udinese. Ha fatto un punto nelle ultime quattro partite. Alterna giorni in cui non riesce a segnare, tre consecutivi, poi fa tre gol contro la Samp a Genova. La squadra ha una fisionomia ormai definita, ma non ha attacco. Sta nascendo Beto, attaccante portoghese domenica scorsa al suo primo gol. Ma va ancora preso con attenzione. Cresce intanto Makengo nel ruolo che fu di De Paul. L’Udinese è squadra come un anno fa, ma fa più ancora fatica a segnare di allora. Il Bologna è squadra indefinita. Mihailovic era a un passo dall’esonero sette giorni fa poi ha eliminato la Lazio con tre gol di scarto. Sta vincendo una linea verde poco pronosticata, fatta di Svanberg, curata dal vecchio Soriano, portata avanti soprattutto da Barrows. Pronostico X 1
Napoli-Torino (domenica ore 18)
Il Napoli da due mesi è una squadra perfetta. Segna minimo due gol a partita e subisce un gol ogni due giornate. In un campionato in cui il livello è spettacolare perché imperfetto, il Napoli è decisamente la squadra migliore. Osimhen è decisivo nella stessa maniera di Cristiano Ronaldo. Ha la stessa facilità di improvvisare. Forse non segnerà quanto Ronaldo, ma porta conseguenze anche maggiori perché causa ammonizioni e rigori. Il Napoli non è una squadra facile da condurre, non ha una forza intrinseca formidabile. Ha velocità, organizzazione, due ali che saltano l’uomo. Ma in parte dipende ancora da quanto gli avversari cresceranno. Il Torino è squadra di Juric, forte, confusa, abituata per questo a coprire tutto il campo. Segna poco, sei volte su sette ha fatto un gol o meno di uno. Però è un avversario potente, da tenere lontano. Credo che il gioco stretto di Lozano e Insigne, più Zielinski e Politano, andrà oltre l’avversario. La previsione è 1 X.
Juventus-Roma (domenica ore 20.45) La Roma è più squadra della Juve, ma questo non significa molto. La Roma è magra, giocano in tredici-quattordici giocatori, è forte ma alla fine stanca. Il migliore è Pellegrini, l’ultimo numero dieci italiano. La Juve è meno completa, ma forse migliore nelle individualità. Non sono sicuro, non ci sono dimostrazioni. Ogni volta che la Juve deve confermare, di solito stecca. Le ultime partite che ha vinto sono contro avversari di seconda fascia e non sono stati risultati netti, sempre un gol di differenza, con il Torino segnato proprio al termine della gara. Mettiamola così: la Juve è migliore, ma la Roma è più completa, forse inferiore ma è una squadra. La Juve cerca ancora di diventarlo. Vedremo se entrerà Dybala e soprattutto Kulusevsky, il simbolo della nuova Juve. Lo si vuole vendere per fare cassa. Non era così che funzionava fino ieri. Oggi il pronostico è 1 X.
Venezia-Fiorentina (lunedì ore 20.45)
Troppe polemiche in casa fiorentina per il caso Vlahovic e soprattutto troppe domande su come risolverlo. Ognuno conosce la soluzione migliore, questo aumenta la confusione. Essendo molto nazional popolare, il calcio è l’argomento ideale in cui chiunque sa sempre più cose di chi si occupa dell’argomento. L’eccitazione conta più dell’esperienza. A Firenze nessuno si è occupato della partita, tutti presi dal problema di come punire Vlahovic. Questo mi fa pensare che vinca il Venezia. Pronostico 1 X.
CorSera
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Altro turno favorevole al Napoli, che guadagnerà punti su qualche inseguitrice, visti gli scontri diretti.
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Inseguendo il Napoli
I pronostici della ottava giornata di serie A di Mario Sconcerti, in cui spiccano i big match Lazio-Inter e Juventus Roma. La capolista Napoli, ancora a punteggio pieno dopo 7 giornate, affronta il Torino, il Milan il Verona.
Juventus-Roma (domenica ore 20.45) La Roma è più squadra della Juve, ma questo non significa molto. La Roma è magra, giocano in tredici-quattordici giocatori, è forte ma alla fine stanca. Il migliore è Pellegrini, l’ultimo numero dieci italiano. La Juve è meno completa, ma forse migliore nelle individualità. Non sono sicuro, non ci sono dimostrazioni. Ogni volta che la Juve deve confermare, di solito stecca. Le ultime partite che ha vinto sono contro avversari di seconda fascia e non sono stati risultati netti, sempre un gol di differenza, con il Torino segnato proprio al termine della gara. Mettiamola così: la Juve è migliore, ma la Roma è più completa, forse inferiore ma è una squadra. La Juve cerca ancora di diventarlo. Vedremo se entrerà Dybala e soprattutto Kulusevsky, il simbolo della nuova Juve. Lo si vuole vendere per fare cassa. Non era così che funzionava fino ieri. Oggi il pronostico è 1 X.
CorSera
Ecco, l'importante è il pronostico, tutto il preambolo iniziale poteva anche risparmiarlo.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Marcu, io ho giocato (un po') a calcio.
Quanto basta per rendermi conto che se calci tutto storto e ingobbito come fa nel video non metti la palla al sette.
Originariamente Scritto da Sean
mò sono cazzi questo è sicuro.
Originariamente Scritto da bertinho7
ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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