la juve quest'anno può vincere lo scudetto?
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Non capisco perché non venga convocato in Nazionale
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Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza MessaggioNon capisco perché non venga convocato in Nazionale
Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando TapatalkI SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Cmq l'anno scorso nelle prime 10 il Milan ne vinse 8 e pareggio' 2...ed alla fine lotto' per il 4° posto fino all'ultima giornata.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioCmq l'anno scorso nelle prime 10 il Milan ne vinse 8 e pareggio' 2...ed alla fine lotto' per il 4° posto fino all'ultima giornata.
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vittoria soffertissima a Firenze.
La Fiorentina ha disputato una grande partita (soprattutto nel primo tempo) e meritava il pareggioOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Il Milan risponde al Napoli con una gran vittoria in casa dell’Atalanta, dopo il vantaggio per 3-0 però un finale thrilling in cui la squadra di Gasperini ha rischiato di afferrare il pareggio. Nel Milan spicca la crescita di Sandro Tonali, praticamente l’acquisto di questa stagione. Per la squadra di Pioli la chiave è la gestione della Champions League e del campionato insieme. Ma ormai nessuno si sottrae più all’idea di doversi confrontare con l’ipotesi scudetto. Il Napoli vince anche a Firenze, per merito dei gol di Lozano e Rrhamani che pareggiano e sorpassano il gol di Martinez. Ripresa subito la corsa dopo la sconfitta bruciante in Europa League. La squadra di Spalletti non si ferma più, quella contro i viola è la settima vittoria consecutiva, Sarri ne fece 8 (sempre iniziali) nel 2017-2018. Sarri che intanto non riesce ancora a sfondare con la Lazio, bruttissima la sconfitta per 3-0 in casa del Bologna, tra i tifosi dopo l’entusiasmo comincia a serpeggiare qualche dubbio sull’applicazione del sarrismo in biancoceleste. Intanto Mourinho con la Roma, dopo aver perso il derby, si prende qualche punto di vantaggio e continua a battibeccare con i rivali. Altrimenti non sarebbe Mourinho…
Il Milan risponde al Napoli. Alla vittoria della squadra di Spalletti a Firenze, la squadra di Pioli risponde con un gran colpo in casa dell’ Atalanta. Data la qualità e l’importanza della rivale, la vittoria del Milan ha un peso specifico anche maggiore. Una partita praticamente perfetta tranne gli ultimi dieci minuti in cui ha rischiato di sprecare clamorosamente il bottino dei tre gol di vantaggio. Assenti Ibrahimovic e Giroud, il Milan di oggi non ha un leader preciso, ma piuttosto un collettivo dove tutti si esaltano, da Theo Hernandez a Leao, da Kessie (sia pure non ancora al livello dello scorso anno) a Rebic. Gioco, carattere, grande volontà. Su tutti però è da sottolineare la crescita, per non dire l’esplosione, di Sandro Tonali, ancora ventunenne (tanto da essere convocato nell’ Under 21), che è forse il vero acquisto di quest’anno.
Data la continuità di rendimento negli ultimi due anni, lo stesso Pioli e i suoi giocatori cominciano ad assuefarsi all’idea di non potersi sottrarre all’impegno scudetto. La gestione del campionato unitamente alla Champions League (zero punti in due partite, ci vuole un cambio di passo per conquistare la qualificazione) è il vero nodo di questo primo scorcio di stagione. Oggi la sfida scudetto nel calcio italiano è quella tra Napoli e Milan.
Il Napoli ha preceduto la bella partita del Milan con la settima vittoria consecutiva in campionato e l’en plein in classifica. Il Napoli non conosce ostacoli, dopo Venezia, Genoa, Juventus, Udinese, Sampdoria e Cagliari ecco il 2-1 della vittoria di Firenze. Stavolta non c’è un gol di Osimhen, ma c’è comunque il suo zampino: è lui che procura il rigore dell’azione del pareggio dopo il gol di Martinez Quarta (tiro di Insigne, Lozano segna in seconda battuta dopo l’intervento di Dragowski), mentre è di Rrahmani il gol decisivo della vittoria.
E’ stata una partita dura, con una Fiorentina che soprattutto inizialmente ha ben macinato il gioco di Italiano, e che ha giocatori (Vlahovic su tutti, anche se non proprio al massimo) capaci e ben determinati. Sette vittorie irrobustiscono il Napoli, accrescono la sua fiducia, scacciano i dubbi dopo la sconfitta di Europa League che aveva rotto l’idillio delle vittorie a go go, sono un segnale preciso agli avversari.
Spalletti si sta inserendo ormai perfettamente al fianco dei migliori allenatori del Napoli, soprattutto di Sarri (8 vittorie iniziali consecutive nel 2017-2018) che del San Paolo è stato un idolo, poi ripudiato e disconosciuto. Lo stesso effetto Sarri non sta ottenendo alla Lazio, pare che un passo falso o uno sgambetto il mister se lo sentisse essendosi lamentato molto dell’eccessiva vicinanza tra la partita di Europa League (2-0 alla Lokomotiv Mosca) e il match domenicale di mezzogiorno contro il Bologna. Perso malamente per 3-0, con un Bologna che ha dominato. Forse tutti i torti Sarri non aveva, ma l’entità della batosta non ammette scuse. Tra i tifosi serpeggia già un certo malumore, speravano evidentemente che l’esplicazione del sarrismo alla Lazio fosse più rapida e meno sofferta.
Siccome a Roma, si guarda sempre nel giardino nel vicino. Mourinho e la Roma – 2-0 all’ Empoli con Pellegrini, il leader del centrocampo e della squadra, in gol – pur avendo perso il derby, si sono presi una manciata di punti di vantaggio. Per ora, nonostante il derby, nella sfida Mourinho-Sarri comanda il portoghese. Che ha già ripreso la buona abitudine di battibeccare a distanza con i rivali. Non sarebbe Mourinho altrimenti. S’attende ora risposta sarriana.
SERIE A 2021-2022 GIORNATA N. 7 Venerdì 1 ottobre 2021 Cagliari - Venezia 1-1 (19' Keita C, 90'+2 Busio V) Sabato 2 ottobre 2021 Salernitana - Genoa 1-0 (66' Djuric S) Torino - Juventus 0-1 (86' Locatelli J) Sassuolo - Inter 1-2 (22' Berardi rig. S, 58' Dzeko I, 78' Lautaro Martinez rig. I) Domenica 3 ottobre 2021 Bologna - Lazio 3-0 (14' Barrow B, 17' Theate B, 68' Hickey B) Verona - Spezia 4-0 (4' Simeone V, 15' Faraoni V, 42' Caprari V, 71' Bessa V) Sampdoria - Udinese 3-3 (15' Pereyra U, 24' Stryger Larsen aut. S, 43' Beto U, 48' Quagliarella rig. S, 69' Candreva S, 82' Forestieri U) Fiorentina - Napoli 1-1 (28' Martinez Quarta F, 39' Lozano N) Roma - Empoli 2-0 (42' Pellegrini R, 48' Mkhtaryan R) Atalanta - Milan 2-3 (1' Calabria M, 43' Tonali M, 78' Leao M, 86' Zapata rig. A, 90'+4' Pasalic A) *** Il Milan risponde al Napoli. Alla vittoria della squadra di Spalletti a Firenze, la squadra di Pioli risponde con un gran colpo in casa dell' Atalanta. Data la qualità e l'importanza...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Milan e Napoli le migliori, Sconcerti: la squadra di Spalletti è superiore (e Osimhen assomiglia a Riva)
L’Inter subisce spesso l’avversario, non è completa. Il Milan stupisce per come ha migliorato giocatori non al centro del progetto, ma oggi il Napoli ha una qualità d'insieme superiore
di Mario Sconcerti
Napoli e Milan sono in questo momento le squadre migliori del campionato. Non so cosa significhi, forse solo che usano meglio le loro caratteristiche. L’Inter sta subendo troppi gol , non passa partita senza prenderne. E subisce spesso l’avversario come a Verona, Firenze, Reggio, in casa con l’Atalanta. Non ha ancora un passo sicuro, non è completa, scivola spesso a centrocampo dove Calhanoglu non si vede.
Il Milan è più squadra ed è l’unica ad aver giocato tre scontri diretti (Juve, Lazio, Atalanta), le uniche partite che valgono per la classifica. L’Inter ha giocato solo con l’Atalanta, peraltro senza vincere. Stupisce nel Milan la crescita continua di giocatori non al centro del progetto, come Saelemaekers, lo stesso Tonali, Calabria.
Detto questo il Napoli al momento è superiore, non più brava, solo profondamente diversa. Ha una qualità d’insieme che il Milan sfiora e forse l’Inter non ha, più un centravanti da tempi epici, di quelli che fanno paura appena si muovono. Osimhen non sembra dipendere da nessuna marcatura, non ha una straordinaria intelligenza calcistica, ma può praticamente tutto. La facilità di corsa e di lotta mi ricorda Gigi Riva, ognuno con le sue movenze. Ma il risultato è simile. Come Riva, Osimhen terrorizza. E c’è una geometria nel Napoli che si intravede solo nel Milan.
L’Inter sostituisce le intuizioni di Euclide con Dzeko e Lautaro, ma il Napoli è un teorema continuo. Va bene con tutte le superfici, piane o curve, non è un’invenzione, è un placido buon senso, un colmo di esperienza applicato a giocatori diversi e a una società che è sempre rimasta con la stessa guida mentre gli altri per salvarsi dai debiti inventavano situazioni complesse, fuori dal normale.
Oggi la differenza di Napoli e Milan è netta come la differenza tra le due squadre. Questo non è un pronostico, è un dato di fatto all’alba di un lunedì di ottobre. Poi il calcio cambia 2-3 volte dentro la stessa partita, non ha un futuro nelle certezze. Ma oggi ci sono due squadre (più l’Inter) per lo scudetto, poi la Roma che tira la corsa alla Champions. Le altre sono lontane, non importa chi siano o cosa sono state. Oggi sono fuori. Domani forse torneranno. Il tempo non manca. Ma facciano in fretta.
CorSera...ma di noi
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Juventus, le 3 ragioni della rinascita: difesa, Chiesa, Ronaldo dimenticato (ma Allegri va ancora peggio di Pirlo)
La partenza di Ronaldo e i pessimi risultati iniziali hanno costretto i bianconeri a una sorta di autocritica collettiva. Ecco come si è passati dal «Non siamo squadra» dopo l’Empoli alle 4 vittorie consecutive fra campionato e Champions
Che cosa è cambiato alla Juventus, arrivata con il Torino alla quarta vittoria di fila tra campionato e Champions League? La partenza di Ronaldo e i pessimi risultati iniziali hanno costretto la squadra a fare una sorta di autocritica collettiva, quasi una seduta di gruppo, guidata dagli esempi e dalle parole dei capitani Chiellini e Bonucci. Tutti e due hanno detto la stessa cosa con parole diverse: «Non siamo squadra».
1. Difesa e capacità di soffrire
A partire da questa consapevolezza e in piena emergenza per gli infortuni di Morata e Dybala, la Juve si è guardata dentro e ha trovato i vecchi ferri del mestiere: la difesa d’acciaio e la capacità di soffrire. Non a caso da due partite consecutive (Chelsea e Torino) la Juve non subisce gol. È la prima volta in questa stagione.
2. Chiesa centravanti
Un altro elemento fondamentale sono state alcune varianti in attacco, necessarie ed efficaci. I cambi di Allegri in corso d’opera sia con il Chelsea che con il Torino hanno esaltato le caratteristiche di Madama, scoprendo Chiesa centravanti, dando importanza a Bernardeschi come trequartista e al gioco sulle fasce laterali. Tutte mosse necessarie per risolvere in concreto il buco lasciato da Ronaldo, che si è portato via oltre a certe ambizioni anche 30 gol a stagione.
3. Superata la Ronaldo-dipendenza
Lo shock per la brusca partenza del campione portoghese sembra ormai superato, ma è stato fortissimo.Con lui in squadra, come ha spiegato perfettamente Bonucci, quasi inconsciamente molti giocatori avevano abbassato il livello di allenamento e di attenzione. Scattato l’allarme rosso in classifica la Juve ha dovuto accelerare la ripartenza e l’ha fatto trascinata soprattutto da Chiesa e Locatelli.
Le prossime tappe
Il cuore azzurro della Signora batte forte sulla scia dell’Europeo vinto, ma la Juve ha comunque ancora un punto in meno rispetto alla gestione Pirlo, che ha portato alla Champions solo all’ultima giornata. Serve quindi uno scatto ulteriore, deciso, una prova di forza contro avversari diretti: dopo la sosta la Juve avrà subito un trittico fondamentale contro la Roma, lo Zenit San Pietroburgo in Russia per la qualificazione agli ottavi e l’Inter. Tre partite, da giocare probabilmente con Dybala ma forse ancora senza Morata, per capire se la svolta è reale. Ed è da vera Juve.
CorSera...ma di noi
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Roma, marcia da Champions
IL TEMPO (A. AUSTINI) - L’effetto derby stavolta funziona al contrario. È la Roma a prendersi i tre punti una settimana dopo all’Olimpico, allungando sulla Lazio franata a Bologna. I giallorossi arrivano alla sosta da quarti in classifica in solitaria, grazie alla quinta vittoria in sette partite di campionato, a cui va aggiunto l’en-plein nella «piccola» Europa.
Nulla di stupefacente visto il livello medio delle avversarie affrontate fin qui, ma Mourinho può ritenersi soddisfatto al secondo pit-stop stagionale. Dopo averle prese da Sarri nella stracittadina, il portoghese si prende una piccola rivincita su un altro toscano, l’ex giallorosso Andreazzoli, aspettando di affrontare in fila Allegri, Spalletti e Mazzarri dopo la sosta. Il calendario sta permettere di fronte alla Roma rivali di spessore, prima della prossima sosta all’Olimpico arriverà anche il Milan e a al termine del prossimo filotto si potrà capire meglio il reale valore di questa squadra che ha voglia di tornare in Champions.
La prestazione di ieri è incoraggiante. Decisiva la qualità del reparto offensivo, dove Zaniolo sta ritrovando l’esplosività dei bei tempi, Abraham mette in moto la sua potenza e continua ad avere un rapporto fin troppo stretto con i pali (ieri il sesto stagionale per lui, quattordicesimo dellaRoma), mentre Mkhitaryan si prende la palma del migliore con un assist e un gol. L’uomo in più è ancora una volta capitan Pellegrini, caricato dal rinnovo contrattuale e autore di un’altra gara da leccarsi i baffi. Non solo per il gol che ha sbloccato la partita. Il centrocampista romano è il giocatore che sembra essere cresciuto di più rispetto alla passata stagione e ha trovato una continuità mai mostrata finora in carriera.
Che non sia ancora una Roma perfetta lo dicono i troppi inserimenti concessi all’Empoli nel primo tempo, i toscani hanno costruito un paio di occasioni ghiotte sullo 0-0 e il match si sarebbe potuto complicare. Alla fine la vittoria è netta e meritata, Mourinho l’ha costruita tenendo sette titolari a riposo in Conference League e ad oggi è positivo, dopo tanti anni di guai a ripetizione, anche il saldo degli infortuni. Ieri l’unico indisponibile era Spinazzola, peccato per il «solito» stop di Smalling nel finale. E adesso c’è da pregare che nessuno tra i tanti nazionali in partenza si faccia male.
La novità della domenica è la conferma di Darboe titolare a centrocampo, per far rifiatare il diffidato Cristante. Il gambiano, alla prima da titolare con i tifosi presenti all’Olimpico (32mila ieri), stavolta ha un po’ accusato il «salto» sbagliando qualcosa, ma almeno fino a gennaio può ritagliarsi un po’ di spazio in un reparto dove Diawara e Villar continuano ad essere due comparse. Mourinho fa scelte nette, si prende il record assoluto di partite interne in Serie A senza sconfitte (42, staccato Allegri) e adesso ha due settimane per preparare la sfida alla sua più grande nemica italiana di sempre: la Juventus. Si comincia a fare sul serio.
IL TEMPO (A. AUSTINI) - L’effetto derby stavolta funziona al contrario. È la Roma a prendersi i tre punti una settimana dopo all’Olimpico, allungando sulla Lazio franata a Bologna . I giallorossi arrivano alla sosta da quarti in classifica in solitaria, grazie alla quinta vittoria in sette par......ma di noi
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioPer la Domenica Sportiva il Napoli non solo ha già giocato l'ottava giornata di Serie A, ma l'ha pure vinta.
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A questa ennesima sosta abbiamo per ora due macrogruppi: uno formato da Inter, Milan e Napoli che si giocano lo scudetto; uno formato da Juve, Roma, Atalanta che si giocano l'ultimo posto champions disponibile, se 3 sono occupati appunto da Inter, Milan e Napoli.
Dunque in questo campionato peseranno più che mai gli scontri diretti tra tutte queste squadre, un torneo nel torneo....ma di noi
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stavamo arrivando 4 con Gattuso....mi pare difficile non farcela con spalletti (anche se quest'anno c'è anche la juve)Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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comunque il milan continua a vincere e convincere pur con una rosa piena zeppa anche di giocatori discreti e poco più (calabria, rebic, kjaer b.diaz salamekers, messias, pellegri, conte, kalulu, maldini, bennacer, castillejo, gabbia, ballo toure, krunic, bakayoko ecc.)
pioli ha veramente trovato il bandolo della matassaLast edited by KURTANGLE; 04-10-2021, 10:06:25.Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
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