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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Dzeko davvero un affarone per il momento
    Originariamente Scritto da Marco pl
    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    IO? Mai masturbato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    Io sono drogato..

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      Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
      https://twitter.com/davide_tripo/sta...678771719?s=19

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      Fosse accaduto alla Juventus avremmo avuto le sommosse popolari, fomentate (anche) dagli interisti, che avrebbero portato allo scioglimento delle camere pur in presenza del semestre bianco...e invece noto (senza stupore) che in presenza di un bel regalo (qualcuno direbbe furto) non ci si muove dalla poltrona, non lo si rifiuta, lo si accetta di buon grado.

      Speriamo che gli arbitri inizino a distribuire le caramelle un pò in giro. Per intanto questo me lo salvo per se e quando i beneficiari delle sviste (ma questa con Handanovic è proprio una roba da ciechi nati) saremo noi e qualcuno oserà muovere una lamentela.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Juve e Inter, sono vittorie d’altri tempi

        di Massimo Mauro

        La Juve ha giocato una partita d'altri tempi, tosta, anche se con un po'di imprecisione. Come gara in sé non mi è piaciuta tanto, in fondo non ci sono state tante occasioni da gol. Il Toro ha creato qualcosa sui calci da fermo, la Juve nei primi minuti ha avuto una palla buona ma poi ha dovuto aspettare la grande azione del gol. Francamente non saprei dire chi ha fatto qualcosa di più. Ad esempio Chiesa attaccante... Capisco che è un'emergenza, però spalle alla porta non incide anche se poi è bravo nel l'azione del gol. Penso che la pazienza, la costanza e il credo di Allegri stiano dando i loro frutti, anche se è presto per dire che ha trovato il bandolo della matassa. Intanto ha iniziato a fare punti in una situazione complicata: negli ultimi dieci giorni è riuscito a far dare il massimo ai giocatori. Onore a lui, ma pensare che questa Juve sia da primato è ancora difficile.

        Passo all'Inter, a lungo in soggezione con un Sassuolo che nel primo tempo è sembrata una grandissima squadra. Gara difficile, ma la squadra di Inzaghi ha beneficiato di tutti gli episodi a favore. Complessivamente comunque, uscire con 3 punti da una serata del genere è molto importante: l'Inter è stata determinata, cattiva, e poi Dzeko è indispensabile. Un professionista esemplare, che non ha battuto ciglio in panchina e poi ha deciso la gara. Il Sassuolo gioca, gioca, ma non fa punti: Dionisi deve farsi qualche domanda perché con un potenziale importante rischia di trovarsi in difficoltà.

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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Juventus, Sconcerti: sta nascendo qualcosa di nuovo. Inter: tempi da grande squadra


          Allegri ha messo Locatelli al centro di un centrocampo a sei, ora ci sono linee tecniche nuove. Inzaghi azzecca un’altra volta i cambi e l’Inter cambia faccia nella ripresa: ma sembra più un limite che una forza

          di Mario Sconcerti

          Torna il rumore della Juve, ma l’Inter continua a sentirlo da lontano. Il Torino gioca benissimo nel primo tempo quando riesce a entrare tra le linee profonde della Juve e a portare dentro disordine. Poi Allegri corregge la squadra e fa un passo avanti sulla strada iniziata contro il Chelsea. Mette fuori Kean, non male fino a quel punto, ma fine a se stesso, e sposta Bernardeschi alle spalle di Chiesa come centrocampista più avanzato. Bernardeschi ha classe e oggi anche voglia di lottare. Pulisce palloni per qualunque ripartenza e mette in inferiorità numerica il centrocampo del Torino. È la mossa che decide la partita.

          Juric spaventa la Juve nel primo tempo ma si consuma e non tiene ritmo abbastanza a lungo, fino a una conclusione ingenerosa ma legittima della partita. La Juve è ritrovata come intelligenza tattica, non è più dominatrice, va spesso in confusione nel primo tempo, ma conferma di avere linee tecniche nuove, non di potenza, ma di esatta convenienza. Non si discute più sui suoi squilibri. Allegri va avanti con Locatelli in mezzo al blocco della squadra ma per chiudere l’argomento della leggerezza ha messo più sostanza, quasi un centrocampo a sei con Cuadrado-McKennie-Locatelli-Rabiot-Bernardeschi-Alex Sandro. Ognuno su metri diversi, ma tutti uniti nel contenere l’avversario e ripartire. Non so quanto possa reggere, cosa ne sarà dello schema coi rientri di Morata e Dybala, ma l’idea rende questa Juve una squadra nuova e a tratti sorprendente. È la terza vittoria di fila e la prima volta dopo 20 partite che la squadra non prende gol in campionato. Non è ricominciato niente, ma il lavoro può adesso continuare, ha trovato un senso.

          Inzaghi azzecca di nuovo i cambi, ne porta quattro in campo a Sassuolo mentre quasi a metà ripresa sta perdendo. Uno è Dzeko che impiega mezzo minuto a toccare il pallone e metterlo in porta. Succede come a Verona e Firenze. Brutto primo tempo, senza colore né personalità. Ottima ripresa, lucida, cattiva, ben guidata dalla panchina. Forse è più un segnale di limite che di forza, a tratti il Sassuolo ha giocato con una qualità sconosciuta all’Inter, ma l’Inter ha i tempi brevi delle grandi squadre, può permettersi combinazioni improvvise. Il Sassuolo è un piccolo riassunto delle necessità italiane. Ha i due migliori centravanti giovani, Raspadori e Scamacca, ma hanno segnato un gol in due. Fino a restituire il posto al vecchio Defrel.

          CorSera
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          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Atalanta-Milan, formazioni e dove vederla in tv: Rebic titolare, Kessie in panchina. Ibra fa 40 anni

            Senza lo svedese, che resta centrale pe ril progetto, i rossoneri sono di scena a Bergamo, un campo che negli ultimi anni ha segnato tappe fondamentali


            Quarant’anni di Ibra, una vita da film. O da best seller, come quella strepitosa autobiografia in cui a un certo punto, raccontando della sua infanzia difficile fra s*****ttate, biciclette rubate e sogni ancora tutti da realizzare, scrive che «puoi togliere il ragazzo dal ghetto, ma non il ghetto dal ragazzo». Quanta vita e quante sfide dai casermoni popolari di Rosengard ai grattacieli griffati della nuova Milano, passando per Amsterdam e Torino, Parigi e Los Angeles, in un lungo e appassionante giro del mondo, fino a questo ritorno «a casa», come dice lui, che nell’Italia e soprattutto nel capoluogo lombardo ha sempre visto molto più che una sede di lavoro, un posto di passaggio.

            Ibrahimovic ha cambiato il Milan, ma un po’ anche il Milan ha cambiato Ibrahimovic. Rispetto a 12 anni fa, quando arrivò per la prima volta in rossonero, ma anche solo rispetto a un anno e mezzo fa, quando tornò per la seconda volta, Zlatan oggi appare sempre più maturo, più consapevole, più autorevole. Un leader sempre più vero, capace ora come non mai di mettere se stesso non davanti ma al centro del progetto. Anche senza segnare, anche senza giocare. Non c’è un suo compagno che non lo riconosca, che non lo ammetta: senza di lui, non saremmo mai arrivati fino qui. La sua leadership nello spogliatoio è una delle chiavi della rinascita rossonera, insieme alla crescita del club e al buonsenso di Pioli.

            «Quando arrivi a Milanello e vedi che lui che è Ibrahimovic è già lì da due ore, allora capisci che devi dare di più, molto di più» hanno spiegato uno dopo l’altro i vari Diaz, Tonali, Hernandez, Calabria, Leao. Proprio a quest’ultimo toccherà stasera ancora una volta caricarsi l’attacco sulle spalle insieme a Rebic, in quella che ha tutta l’aria di essere una sfida per la Champions, anche se siamo solo a ottobre. Rafa è forse il giovane che più ha tratto giovamento dalla vicinanza e dall’esempio del campione senza tempo: da incompreso è diventato insostituibile, come testimoniano i tre gol e un assist di questo notevole avvio di stagione.


            «È un giocatore più completo e maturo, ma può crescere ancora» ha sentenziato Stefano Pioli, che chiede ai suoi di continuare a correre cercando di lasciarsi alle spalle le amarezze della Champions: «Trasformeremo in energia positiva ciò che è accaduto con l’Atletico». L’allenatore rossonero giustamente non si fida dell’Atalanta, che nelle ultime due gare contro Inter e Young Boys sembra tornata quella dei tempi migliori. Gasperini recupera i tre infortunati Toloi, Demiral e Palomino, ma sarà senza Gosens, uno dei suoi uomini chiave: «Un guaio grosso perderlo per due mesi» ammette il tecnico, che però ora guarda con fiducia al futuro: «Siamo cresciuti in credibilità». E non solo: anche il pressing a tutto campo che ha ispirato a Guardiola l’efficace immagine della «seduta dal dentista» pare quello di qualche mese fa.

            Gli ultimi due Atalanta-Milan sono stati snodi cruciali per il Diavolo, seppure in maniera diversa: nel 2019 il vergognoso 0-5 tre giorni prima di Natale generò la scintilla che portò poi al fondamentale ingaggio di Ibra, nel maggio scorso invece il 2-0 valse l’aritmetica qualificazione alla Champions all’ultima giornata, a sette anni dall’ultima volta. Decisivi risultarono due calci di rigore di Kessie, allora inarrestabile, oggi irriconoscibile e destinato stasera con tutta probabilità alla panchina. «Non lo giudico per la questione del contratto» ha messo in chiaro Pioli, che intanto però a Bergamo gli preferirà Tonali e Bennacer. Come dargli torto?


            Probabili formazioni
            Bergamo, ore 20.45, diretta Dazn
            Milan 4-2-3-1: 16 Maignan; 2 Calabria, 23 Kjaer, 24 Tomori, 19 Hernandez; 4 Bennacer, 8 Tonali; 56 Saelemaekers, 10 Diaz, 17 Leao; 12 Rebic
            Atalanta 3-4-2-1: 1 Musso; 2 Toloi, 28 Demiral, 19 Djimsiti; 24 Maehle, 15 De Roon, 11 Freuler, 77 Zappacosta; 32 Pessina, 18 Malinovskyi; 91 Zapata
            Arbitro: Di Bello

            CorSera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
              https://twitter.com/davide_tripo/sta...678771719?s=19

              Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk
              Bel colpo di tacco.

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                Quel pacchione di merda di Kurt, non dice un caxxo eh

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                  Originariamente Scritto da Death Magnetic Visualizza Messaggio
                  Bel colpo di tacco.

                  Inviato dal mio Pixel 4a utilizzando Tapatalk
                  Anche di gomito

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                    comunque la juve ieri ha avuto molte chance di segnare, non capisco le critiche
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




                    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                      Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                      Dzeko davvero un affarone per il momento

                      Marottone....
                      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                      Originariamente Scritto da GoodBoy!
                      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                      grazie.




                      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                        Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                        Quel pacchione di merda di Kurt, non dice un caxxo eh

                        kazzo devo dire........a fine anno voi grandi avete sempre quei 7-8 punti in più rubacchiati in giro contro le piccole
                        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                        Originariamente Scritto da GoodBoy!
                        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                        grazie.




                        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                          Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                          Aperta a 2 squadre: Inter e Juve. Potrebbe essere uno scudetto di "valore" finalmente.
                          Il Napoli lo inserirei.

                          Il Milan...finché ha l'attacco al 20% e si ostina a comprare (o rinnovare) vecchi e/o rotti il Campionato sarà utopia.

                          Con un simil Osimhen saremmo in lotta pure noi.




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                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            Quanto manca al Palermo...

                            Grande attaccante, fossi una grande ci punterei immediatamente.




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                            Originariamente Scritto da Sean
                            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                              Sanchez all’Inter: «Puoi valere molto, però se stai nel posto sbagliato non brillerai»

                              Il messaggio pubblicato su Instagram e poi cancellato. La frase eloquente a corredo di una foto che mostrava una macchina di lusso lasciata in uno stato di abbandono e coperta di terra

                              Nella serata della vittoria rimonta sul Sassuolo, grazie a una prestazione superlativa di Dzeko, la gioia dell’Inter – celebrata da molti giocatori via social – viene offuscata da una storia «rumorosa» pubblicata (e poi cancellata) sul proprio profilo Instagram da Sanchez. «Renditene conto. Puoi valere molto, però se stai nel posto sbagliato non brillerai», la frase eloquente a corredo di una foto che mostrava una macchina di lusso lasciata in uno stato di abbandono e coperta di terra.

                              Non è sicuramente un periodo facile per l’attaccante cileno, arrivato dal Manchester United nel 2019 assieme a Lukaku, quando sulla panchina interista si era appena insediato Antonio Conte. Sanchez si sente sottovalutato e percepisce di non essere al centro del progetto. Dati alla mano, al momento, per Simone Inzaghi è il quarto attaccante in rosa. Non soltanto dietro al tandem offensivo titolare, composto da Lautaro Martinez e Dzeko, ma anche da Correa, che sabato 2 ottobre al Mapei Stadium di Reggio Emilia è partito titolare nel match contro il Sassuolo accanto al suo connazionale. Dopo i tanti problemi fisici, Sanchez ora si sente meglio e vorrebbe dimostrarlo in campo aiutando l’Inter a vincere il secondo scudetto di fila, quello che regalerebbe al club di viale Liberazione la seconda stella sulla maglia nerazzurra.

                              Nel match di Reggio Emilia, invece, il cileno è rimasto in panchina tutti i 90 minuti. Anche quando Simone Inzaghi ha deciso di stravolgere la partita mandando in campo, al 12’ della ripresa, ben quattro giocatori: Dimarco, Darmian, Vidal e Dzeko al posto di Bastoni, Dumfries, Calhanoglu e Correa. Non solo. A un minuto dalla fine è subentrato pure D’Ambrosio per Lautaro Martinez. Zero minuti, quindi, per Sanchez. Che ora si fa sentire sui social con una frecciata in una serata di festa. Chissà come l’avrà presa il tecnico interista.

                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Fantastico notare come Calhanoglu cominci a stare sul ***** agli Interisti e come venga reputato scarso.. [emoji23]

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                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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