Milan-Atletico Madrid, formazioni e dove vederla: Pioli cerca punti, non belle figure
La sfida di Champions in diretta su Canale 5 e Sky. Ibrahimovic non ci sarà, toccherà ancora a Rebic, Giroud entrerà a partita in corso. In difesa è in dubbio Kjaer. Pioli: «Queste partite si decidono sui dettagli»
Servono punti, non ci sono storie. L’incoraggiante prestazione di Anfield ha giustamente portato entusiasmo e consapevolezza, accrescendo nel gruppo milanista l’autostima e soprattutto la lucida convinzione di potersela giocare a testa alta anche in Champions, che rispetto alla nostra serie A è un altro sport, ma una sconfitta è sempre una sconfitta: se perdi, non vai da nessuna parte. Ecco perché stasera a San Siro contro l’Atletico Madrid non si può fallire: per il Milan è già la notte della verità. Il girone è durissimo, questo si sapeva fin dal giorno dei sorteggi, ma se i rossoneri vogliono tenere vivo il sogno di qualificarsi agli ottavi di finale occorre muovere la classifica: restare inchiodati a quota zero dopo due giornate non sarebbe ancora una sentenza di eliminazione, questo no, ma significherebbe dover poi giocare di rincorsa, costretti a confidare anche sugli errori altrui, con tutte le insidie del caso.
L’avvio sprint in campionato testimonia la crescita dei piccoli diavoli, ma stasera servirà di più. «In Champions a fare la differenza sono i dettagli» ha ammesso il tecnico Stefano Pioli, che non si fida del presunto momento di difficoltà dell’Atletico: «Fino a sabato era ancora imbattuto, è forte e solido, serve una gara di altissimo livello tecnico, i particolari faranno la differenza. Di sicuro la prestazione di Liverpool servirà, saremo più pronti». L’ha detto bene Ibrahimovic, all’indomani del 3-2 di Anfield: «Adesso i miei compagni hanno capito cosa è la Champions». Vero, peccato che anche stasera lui non ci sarà: il tallone gli fa ancora male, rientrerà solo dopo la sosta. Al suo posto, come centravanti, stasera pertanto toccherà di nuovo a Rebic, favorito su Giroud. A La Spezia il francese ha dimostrato di essere ancora a corto di condizione, quindi il piano di Pioli è utilizzarlo a partita in corso, magari quando le energie colchonere caleranno e gli spazi aumenteranno. In difesa Kjaer è ancora in dubbio, se non ce la fa spazio ancora a Romagnoli, mentre in attacco sicuro del posto è Diaz, l’uomo del momento, autore del gol vittoria al Picco: «Vogliamo i tre punti» ha messo in chiaro il ragazzino spagnolo, che stasera giocherà il suo personalissimo derby. Brahim è infatti ancora di proprietà del Real Madrid, che l’ha mandato al Milan in prestito biennale.
Lo stadio è sold out, si va verso i 37mila spettatori: è l’irresistibile fascino delle notti di Champions, che tornano a distanza di ben sette anni. Il caso ha voluto che l’ultima avversaria affrontata dal Diavolo prima della lunga notte fu proprio l’Atletico: al Calderòn nel 2014 finì con una pesante sconfitta per 4-1. Una cosa è certa: San Siro stasera sarà un uomo in più. A proposito: il Milan sta per chiudere il bilancio 2020-21 e il tema del nuovo impianto di proprietà e della sua importanza per la sostenibilità finanziaria resta caldissimo. I conti si chiuderanno con un passivo di 96,4 milioni, un rosso più che dimezzato rispetto al 2019-20, quando la perdita fu di -194,6 milioni. Il nuovo Milan dell’era Elliott cresce sul campo e fuori, come dimostra anche la totale assenza di debiti bancari. La strada per tornare ai vecchi tempi è lunga, ma sembra quella giusta. E passa da notti come questa.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Kjaer, Hernandez; Tonali, Kessie; Saelemaekers, Diaz, Leao; Rebic. All.: Pioli
ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Trippier,Gimenez, Hermoso, Lodi; Llorente, Kondogbia, Koke, Carrasco; Suarez, Correa. All.: Simeone
Arbitro: Cakir (Turchia)
Tv: ore 21 Canale 5 e Sky 201
CorSera
La sfida di Champions in diretta su Canale 5 e Sky. Ibrahimovic non ci sarà, toccherà ancora a Rebic, Giroud entrerà a partita in corso. In difesa è in dubbio Kjaer. Pioli: «Queste partite si decidono sui dettagli»
Servono punti, non ci sono storie. L’incoraggiante prestazione di Anfield ha giustamente portato entusiasmo e consapevolezza, accrescendo nel gruppo milanista l’autostima e soprattutto la lucida convinzione di potersela giocare a testa alta anche in Champions, che rispetto alla nostra serie A è un altro sport, ma una sconfitta è sempre una sconfitta: se perdi, non vai da nessuna parte. Ecco perché stasera a San Siro contro l’Atletico Madrid non si può fallire: per il Milan è già la notte della verità. Il girone è durissimo, questo si sapeva fin dal giorno dei sorteggi, ma se i rossoneri vogliono tenere vivo il sogno di qualificarsi agli ottavi di finale occorre muovere la classifica: restare inchiodati a quota zero dopo due giornate non sarebbe ancora una sentenza di eliminazione, questo no, ma significherebbe dover poi giocare di rincorsa, costretti a confidare anche sugli errori altrui, con tutte le insidie del caso.
L’avvio sprint in campionato testimonia la crescita dei piccoli diavoli, ma stasera servirà di più. «In Champions a fare la differenza sono i dettagli» ha ammesso il tecnico Stefano Pioli, che non si fida del presunto momento di difficoltà dell’Atletico: «Fino a sabato era ancora imbattuto, è forte e solido, serve una gara di altissimo livello tecnico, i particolari faranno la differenza. Di sicuro la prestazione di Liverpool servirà, saremo più pronti». L’ha detto bene Ibrahimovic, all’indomani del 3-2 di Anfield: «Adesso i miei compagni hanno capito cosa è la Champions». Vero, peccato che anche stasera lui non ci sarà: il tallone gli fa ancora male, rientrerà solo dopo la sosta. Al suo posto, come centravanti, stasera pertanto toccherà di nuovo a Rebic, favorito su Giroud. A La Spezia il francese ha dimostrato di essere ancora a corto di condizione, quindi il piano di Pioli è utilizzarlo a partita in corso, magari quando le energie colchonere caleranno e gli spazi aumenteranno. In difesa Kjaer è ancora in dubbio, se non ce la fa spazio ancora a Romagnoli, mentre in attacco sicuro del posto è Diaz, l’uomo del momento, autore del gol vittoria al Picco: «Vogliamo i tre punti» ha messo in chiaro il ragazzino spagnolo, che stasera giocherà il suo personalissimo derby. Brahim è infatti ancora di proprietà del Real Madrid, che l’ha mandato al Milan in prestito biennale.
Lo stadio è sold out, si va verso i 37mila spettatori: è l’irresistibile fascino delle notti di Champions, che tornano a distanza di ben sette anni. Il caso ha voluto che l’ultima avversaria affrontata dal Diavolo prima della lunga notte fu proprio l’Atletico: al Calderòn nel 2014 finì con una pesante sconfitta per 4-1. Una cosa è certa: San Siro stasera sarà un uomo in più. A proposito: il Milan sta per chiudere il bilancio 2020-21 e il tema del nuovo impianto di proprietà e della sua importanza per la sostenibilità finanziaria resta caldissimo. I conti si chiuderanno con un passivo di 96,4 milioni, un rosso più che dimezzato rispetto al 2019-20, quando la perdita fu di -194,6 milioni. Il nuovo Milan dell’era Elliott cresce sul campo e fuori, come dimostra anche la totale assenza di debiti bancari. La strada per tornare ai vecchi tempi è lunga, ma sembra quella giusta. E passa da notti come questa.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Kjaer, Hernandez; Tonali, Kessie; Saelemaekers, Diaz, Leao; Rebic. All.: Pioli
ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Trippier,Gimenez, Hermoso, Lodi; Llorente, Kondogbia, Koke, Carrasco; Suarez, Correa. All.: Simeone
Arbitro: Cakir (Turchia)
Tv: ore 21 Canale 5 e Sky 201
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