Chissà come mai...
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
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Le inseguitrici del Napoli devono sperare:
1)che la squadra partenopea perda qualche partita con sfiga e/o con qualche errore arbitrale
2) che a quel punto Spalletti perda completamente la ragione.
Molto probabile la seconda.Last edited by sylvester; 27-09-2021, 00:57:56.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Anche*Alvaro Morata*ha chiesto il cambio dopo aver calciato un pallone diretto verso la porta della Sampdoria. Il numero 9 juventino si è subito toccato la coscia e adesso anche le sue condizioni sono da valutare in vista della gara contro il Chelsea. Contro gli inglesi e nel derby con il Torino*Dybala*e Morata non dovrebbero esserci come confermato da Allegri nel postpartita: "Non ci saranno*né col Chelsea né col Torino, questo è sicuro. Questo fa parte del gioco, oggi capita a noi ma domani capiterà a un'altra squadra. Dovremo essere bravi a sopperire le assenze".
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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La Lazio batte la Roma 3-2, bruciandola inizialmente con i gol di Milinkovic Savic e dell’ex Pedro. E’ stato un bel derby, ricco di gol e divertente, con due grandi protagonisti in campo: Sarri e Mourinho. L’allenatore toscano alla fine corre sotto la curva ad esultare con l’aquila Olimpia sul braccio, mentre Mourinho, furioso con l’arbitro per un rigore negato su Zaniolo, riunisce la squadra in circolo con lo stadio ancora ribollente di emozioni. E’ proprio vero che il derby di Roma stravolge tutti.
Lazio – Roma 3-2
Sarri batte Mourinho 3-2. L’allenatore della Lazio corre sotto la Curva Nord a esultare facendo addirittura da trespolo all’aquila Olimpia – “me la sono trovata lì, Olimpia a Formello dorme dietro la mia stanza” – Mourinho procede a un cazziatone ai suoi romanisti in circolo – per lui sarà stato un rincuorare così i calciatori… – direttamente in campo, senza nemmeno rientrare negli spogliatoi. Con lo stadio Olimpico ancora ribollente di emozioni. A testimonianza che il derby di Roma stravolge le persone, entra loro nel cuore e nel cervello, forse le muta addirittura geneticamente.
E’ stato un bel derby, forse particolarmente combattuto proprio perché guidato da due allenatori che caratterizzano molto squadre e ambiente, due icone del calcio molto diverse tra loro. La Lazio il derby lo ha vinto perché ha avuto una partenza bruciante, colpendo in velocità una Roma forse troppo sbilanciata in avanti. Pedro, da ex poi accantonato dalla Roma, ci ha messo anche un po’ di veleno, il resto lo hanno fatto i colpi dei grandi giocatori che solitamente alla Lazio non vengono riconosciuti fino in fondo: da Milinkovic a Immobile fino a Felipe Anderson.
Anche la Roma tutto sommato ha giocato una bella partita, non aveva Pellegrini che oggi è il suo uomo migliore di centrocampo, in compenso si è rivisto uno Zaniolo quasi ai livelli pre-infortuni. A Mourinho, che tutti dicevano essersi imborghesito e comunque irriconoscibile rispetto rispetto al Mourinho delle manette con l’ Inter, i conti non tornano e comincia a ritirar fuori la sua antica vis polemica. Del resto è nella zuffa che Mou dà il meglio. “L’arbitro e il Var non hanno avuto la dimensione per una partita di questo livello. L’arbitro ha sbagliato in campo e il Var pure lì dove si trova”. Il riferimento è al fallo di Hysaj su Zaniolo, per molti da rigore, da cui poi si è originato il secondo gol di Pedro..
Sulla qualità del gioco e dello spettacolo dico che tutti alla sesta giornata sono bravi a giocare senza paure e incubi nella testa. Roma e Lazio si trovavano in una posizione in classifica in cui qualcosa potevano rischiare e hanno giocato liberamente, senza particolari veleni tra l’altro. Adesso il ricompattamento in classifica, non proprio riaggancio, è fatto. Sarà un po’ difficile parlare di scudetto come improvvidamente si era fatto a inizio campionato, ma insomma se hai Sarri e Mourinho in panchina qualche ambizione puoi averla. E comunque non c’è anonimato, qualcosa succede, ti diverti.
SERIE A 2021 - 2022 GIORNATA N. 6 Sabato 25 settembre 2021 Spezia - Milan 1-2 (48' Maldini M, 80' Verde S, 86' Diaz M) Inter - Atalanta 2-2 (5' Lautaro Martinez I, 30' Malinovskyi A, 38' Toloi A, 71' Dzeko I) Genoa - Verona 3-3 (8' Simeone V, 49' Barak rig. V, 77' Criscito rig. G, 80' Destro G, 85' Destro G, 90'+1' Kalinic V) Domenica 26 settembre 2021 Juventus - Sampdoria 3-2 (10' Dybala J, 43' Bonucci rig. J, 44' Yoshida S, 57' Locatelli J, 83' Candreva S) Empoli - Bologna 4-2 (1' Bonifazi aut. E, 11' Barrow B, 32' Pinamonti E, 54' Bajrami rig. 77' Arnautovic B, E, 90' Ricci E) Sassuolo - Salernitana 1-0 (54' Berardi Sas) Udinese - Fiorentina 0-1 (16' Vlahovic rig. F) Lazio - Roma 3-2 (10' Milinkovic L, 19' Pedro L, 41' Ibanez R, 69' Veretout rig R, 63' Felipe Anderson L) Napoli - Cagliari 2-0 (11' Osimhen N, 57' Insigne rig. N) Lunedì 27 settembre 20.45 Venezia - Torino 20.45 *** Napoli - Cagliari 2-0 E poi arriva il Napoli. Ci affanniamo in giornate di campionato abbastanza...ma di noi
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E poi arriva il pugno implacabile del Napoli: vittoria sul Cagliari con la rete del solito Osimhen e rigore di Insigne. Sesta vittoria e punteggio pieno, i distacchi su alcune inseguitrici cominciano a farsi sensibili. Osimhen è il fenomeno, Insigne la bandiera, la difesa (appena 2 gol subiti) è praticamente imperforabile. Scudetto o no, Luciano Spalletti rischia di fare il capolavoro della sua carriera.
Napoli – Cagliari 2-0
E poi arriva il Napoli. Ci affanniamo in giornate di campionato abbastanza normali, con poche sorprese, in cui si pesano al bilancino Inter, Milan e compagnia, e poi alla fine arriva il Napoli di Osimhen e Spalletti che sbatte forte il pugno sul tavolo. Tre punti su tre punti, regolare come un orologio svizzero, implacabile. Fanno 2 punti sul Milan, 4 sull’ Inter, 6 su Roma e Fiorentina, 7 su Lazio e Atalanta, 9 sull’ Empoli, 10 su Bologna e Juventus. Siamo ormai alla sesta vittoria consecutiva. Sedici gol fatti e appena due subiti.
La grande forza del Napoli sono le sue due estremità, davanti Osimhen come uomo gol e Insigne come fantasista, e dietro la sua linea difensiva: Di Lorenzo, Rrhamani (o Manolas), Koulibaly, Mario Rui. Un gol preso dal Genoa e uno dalla Juve, e basta. E poi via a raffica un po’ con tutti quanti. Fabian Ruiz, Anguissa e Zielinski tengono insieme tutto quanto. L’icona del Napoli di oggi è Osimhen, che assomigli a Higuain o Cavani, poco importa è un fenomeno. In velocità e in contropiede è assolutamente travolgente.
Luciano Spalletti, ottimo allenatore ma ancora alla ricerca di una grande vittoria (uno scudetto) in Italia, potrebbe star costruendo il miglior capolavoro della sua lunga carriera da 500 e passa partite in serie A.
SERIE A 2021 - 2022 GIORNATA N. 6 Sabato 25 settembre 2021 Spezia - Milan 1-2 (48' Maldini M, 80' Verde S, 86' Diaz M) Inter - Atalanta 2-2 (5' Lautaro Martinez I, 30' Malinovskyi A, 38' Toloi A, 71' Dzeko I) Genoa - Verona 3-3 (8' Simeone V, 49' Barak rig. V, 77' Criscito rig. G, 80' Destro G, 85' Destro G, 90'+1' Kalinic V) Domenica 26 settembre 2021 Juventus - Sampdoria 3-2 (10' Dybala J, 43' Bonucci rig. J, 44' Yoshida S, 57' Locatelli J, 83' Candreva S) Empoli - Bologna 4-2 (1' Bonifazi aut. E, 11' Barrow B, 32' Pinamonti E, 54' Bajrami rig. 77' Arnautovic B, E, 90' Ricci E) Sassuolo - Salernitana 1-0 (54' Berardi Sas) Udinese - Fiorentina 0-1 (16' Vlahovic rig. F) Lazio - Roma 3-2 (10' Milinkovic L, 19' Pedro L, 41' Ibanez R, 69' Veretout rig R, 63' Felipe Anderson L) Napoli - Cagliari 2-0 (11' Osimhen N, 57' Insigne rig. N) Lunedì 27 settembre 20.45 Venezia - Torino 20.45 *** Napoli - Cagliari 2-0 E poi arriva il Napoli. Ci affanniamo in giornate di campionato abbastanza...ma di noi
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La Juventus batte la Sampdoria con i gol di Dybala, Bonucci e Locatelli. La squadra comincia lentamente a girare e trovare i risultati, dopo il brutto avvio di stagione, ma i segnali di preoccupazione sono ancora molti. La Juventus continua a incassare troppi gol, 10 ne ha fatti e 10 ne ha presi. Nessuna squadra di vertice è in queste condizioni, mentre Allegri si affanna a cercare squadra e tattica giusta. “Bisogna ritrovare il gusto della giocata difensiva, e non solo pensare di andare in giro per il campo palla al piede” sentenzia il livornese. C’è poi il ritorno al gol di Dybala, ma anche la sua uscita tra le lacrime per un infortunio, e il problema accusato pure da Morata. Insomma in vista del Chelsea in Champions League non c’è da stare troppo tranquilli…
Juventus – Sampdoria 3-2
Spezia – Juventus 2-3 e Juventus – Sampdoria 3-2. I progressi della Juventus, sulla base dei freddi risultati, sono fortemente minimizzati dai gol che preoccupantemente continua a prendere. Se è vero, come dice Allegri, che le squadre si costruiscono dalla difesa, è evidente che un filo, anche abbastanza grosso, di inquietudine c’è. 10 gol fatti e 10 gol incassati in campionato.
Un equilibrio perfetto, quel che la Juve conquista, altrettanto restituisce. Il confronto col rendimento difensivo delle squadre di vertice (Napoli, Milan, Atalanta etc) è lampantemente sfavorevole, c’è una differenza netta, schiacciante. A un risveglio dell’attacco corrisponde altrettanto un regresso di tutto l’atteggiamento difensivo della squadra. E se i gol li prende Szczesny, altrettanto li prende Perin che lo ha sostituito. Con o senza De Ligt, con o senza Chiellini, alla fine il risultato non cambia, quello che un tempo era un muro di granito davanti a Buffon ormai non esiste più, sgretolato.
Allegri si era già rimproverato di non aver fatto cambi difensivi quando serviva, e ora sentenzia che “bisogna ritrovare il gusto della giocata difensivo, non pensare solo di andare in giro per il campo” . Non è solo con i cambi di giocatori o di modulo che per ora sembra risolversi il problema, serve una nuova reimpostazione generale. E’ evidente che la Juventus deve tappare la falla nel più breve tempo possibile, se non vuole andare incontro a sconfitte sicure contro avversari ben più importanti sia in campionato che in Champions League.
Nemmeno il bel gol di Dybala è una grande consolazione, il campione è uscito addirittura piangendo dal campo. E proprio nel momento in cui stava cominciando a ritrovare confidenza con la sua dimensione, con la sua grandezza di calciatore spesso messa in discussione per colpa di prestazioni spesso incolori, insufficienti, non all’altezza. Se anche comincia ormai a girare Locatelli, la perdita di Dybala (e anche Morata…) contro il Chelsea e magari in chissà quante altre partite fa piangere il numero 10 e preoccupa parecchio una Juventus, che non può più permettersi di fare a meno dei giocatori migliori. Già fare la Champions senza Ronaldo è una partenza ad handicap, metterci poi anche Dybala e Morata è veramente troppo. Conquei brutti buchi difensivi, nemmeno con i miracoli c’è la so può cavare..
SERIE A 2021 - 2022 GIORNATA N. 6 Sabato 25 settembre 2021 Spezia - Milan 1-2 (48' Maldini M, 80' Verde S, 86' Diaz M) Inter - Atalanta 2-2 (5' Lautaro Martinez I, 30' Malinovskyi A, 38' Toloi A, 71' Dzeko I) Genoa - Verona 3-3 (8' Simeone V, 49' Barak rig. V, 77' Criscito rig. G, 80' Destro G, 85' Destro G, 90'+1' Kalinic V) Domenica 26 settembre 2021 Juventus - Sampdoria 3-2 (10' Dybala J, 43' Bonucci rig. J, 44' Yoshida S, 57' Locatelli J, 83' Candreva S) Empoli - Bologna 4-2 (1' Bonifazi aut. E, 11' Barrow B, 32' Pinamonti E, 54' Bajrami rig. 77' Arnautovic B, E, 90' Ricci E) Sassuolo - Salernitana 1-0 (54' Berardi Sas) Udinese - Fiorentina 0-1 (16' Vlahovic rig. F) Lazio - Roma 3-2 (10' Milinkovic L, 19' Pedro L, 41' Ibanez R, 69' Veretout rig R, 63' Felipe Anderson L) Napoli - Cagliari 2-0 (11' Osimhen N, 57' Insigne rig. N) Lunedì 27 settembre 20.45 Venezia - Torino 20.45 *** Napoli - Cagliari 2-0 E poi arriva il Napoli. Ci affanniamo in giornate di campionato abbastanza...ma di noi
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Il Napoli dei tanti leader. Lazio, venti minuti da antologia
di Massimo Mauro
Sei vittorie consecutive. Onore al Napoli che si diverte e trova un leader per ogni situazione di partita. Sta andando alla grandissima, si capisce che Spalletti è un allenatore che finora è riuscito a far dare il 110% ai giocatori. Per ora il campionato si deve inchinare il Napoli, che tra tutte le squadre è quella che sembra avere più voglia di vincere.
Il derby romano è stata una lezione di calcio della Lazio nei primi venti minuti. Una fase in cui c’era una squadra che voleva fare gol e l’altra che aspettava. Non capisco se sia stata la forza della Lazio o una eccessiva attesa da parte della Roma, ma comunque i contropiedisti Lazio sono andati a nozze perché Immobile e soprattutto Felipe Anderson sono stati devastanti. La Roma comunque ha avuto lo stesso tantissime occasioni per far gol, e poi trovo assurdi entrambi i rigori: sia quello non dato alla Roma (sul quale è scaturito il raddoppio della Lazio), sia quello dato... Mourinho ora deve aggiustare un po’ di cose, e non solo in fase difensiva. Ad esempio Abraham l’ho visto giù fisicamente, e se gli viene a mancare quella caratteristica lui fa fatica. Circa El Shaarawy, Mourinho lo deve convincere di essere un giocatore decisivo a partita iniziata. Ma da titolare incide molto meno.
La Juve ha fatto una partita buona, ma e si è messa in difficoltà da sola. Quando prova a gestire prende gol: non penso neanche sia questione di modulo ma di momento. Appena vola uno schiaffo, lo prende la Juve. Queste due vittorie con Spezia e Samp hanno rimesso parzialmente apposto le cose, ma derby e il turno di Champions con il Chelsea, senza Morata e Dybala saranno difficilissimi
Inter-Atalanta è stata l’apoteosi del calcio: tecnica, velocità, gol, suspence. E il Var che annulla un gol dell’Atalanta per un palla uscita fuori. Va bene, ma a questo punto il Var facciamolo su tutto, così diventa una play station… Il Milan dal canto suo non ha fatto una grande partita ma ha vinto lo stesso: sono segnali importanti per un campionato che si prospetta stupendo.
...ma di noi
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Mourinho fa più notizia per quanto combina fuori dal campo che per quello che si vede in campo...lui con un pò di cortina fumogena cerca così di sviare le critiche e le analisi del momento.
Quindi occorre un attimo lasciare da parte le corse sotto alla curva e il "terzo tempo" svolto sul campo e non nello spogliatoio per concentrarsi sulle questioni più essenziali, quelle calcistiche.
La Roma gioca e ragiona poco da squadra. Chi fa bene lo fa per sue proprie qualità (Zaniolo ieri, Pellegrini le altre giornate) più che come frutto di schemi e manovre ragionate e idee e passaggi da squadra...difatti una punta come Abraham fatica, visto che i palloni li deve aspettare e nessuno glieli porta. La Lazio ieri ha vinto perchè quei 20 minuti iniziali ha espresso una forte impronta da squadra, con armonia complessiva.
Se la difesa soffre (ma Mourinho l'ha sempre tenuta così alta in carriera o si è convertito adesso a quella modalità?) e il centrocampo idem, trovare le soluzioni sta all'allenatore: provare, cambiare, adattarsi. Inutile stare a piangere sul mercato versato, c'è una rosa di oltre 20 giocatori, bisogna fare di necessità virtù e vedere se qualcuno può dare qualcosa...se si gioca sempre e solo con quei 12 o 13 di cui "ti fidi", si rischia il talebanismo.
Il Napoli per ora vola, ma l'unico scontro diretto che ha affrontato è stato con la Juve decimata al Maradona: Spalletti in carriera una sola volta ha superato gli 85 punti e tende ad incartarsi al ritorno. Gli squilli di tromba alla sesta giornata meglio de no. Per la champions però correranno senz'altro. Osimeh grande acquisto.
Campionato stimolante, pieno di belle partite e tante squadre potenzialmente in corsa per obiettivi alti o altissimi. Vedremo se i rigori invernali geleranno alcune aspirazioni e sgraneranno la classifica.Last edited by Sean; 27-09-2021, 09:08:37....ma di noi
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
Vergognoso sono d'accordoOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Napoli, Inter e Milan, Sconcerti: la serie A sta cambiando, che spettacolo Lazio-Roma
Si vede un’intensità lontana dalle nostre abitudini, si può non vincere ma si gioca per vincere. Stanno saltando le statistiche di un secolo
di Mario Sconcerti
Le prime tre sono le uniche a non aver mai perso. Questo dice che il campionato si sta decidendo negli scontri diretti, le altre partite sono di contorno, imperdibili. Se succede, è la fine. Questo ha tecnicamente eliminato dalla prima parte della corsa non solo la Juventus, ma anche Atalanta e Roma.
Il campionato ridotto a quelle squadre è molto bello. Inter-Atalanta è stata una partita antica, di un erotismo tecnico senza censure, ma anche di puro narcisismo. Non si fa battere il rigore a un debuttante. Né si cambia tutto l’attacco mentre si sta gestendo la partita (Gasperini).
La risposta del derby romano ha approfondito l’argomento. Lazio-Roma è stata una grande partita, come e più di Inter-Atalanta. Se lo spettacolo diventa un’abitudine forse vuol dire qualcosa. In entrambe le partite c’è stato equilibrio e intensità, un gioco lontano dalle nostre abitudini. Parlo di corsa, di ricerca continua di andare oltre l’avversario. Questo non è nostro, è qualcosa che arriva dal calcio degli altri, da una cultura che sta diventando internazionale anche a livello d’imprenditoria del calcio.
Si può non vincere, ma si gioca per vincere. Per cento anni abbiamo seguito la media inglese, vincere in casa e pareggiare in trasferta. Oggi sono due punti persi in partenza. Gli scontri diretti vanno vinti perché sono gli unici che fanno differenza. Contro le altre quindici squadre si vince di default, anche soffrendo come il Milan a La Spezia o la Juve con la Samp. È nella partita tra favoriti che si fanno le differenze. È un calcio in questo lineare, ma confuso nel resto.
L’Inter per esempio, ottimo prototipo di grande squadra, ha segnato tanto da avere una proiezione a fine campionato di 126 gol, un’enormità. Ma prende sempre gol, qui la proiezione è oltre i 44. Cifre poco possibili. Si parla della Juve senza Ronaldo, ma la Juve ha segnato gli stessi gol negli ultimi tre anni, mentre sta subendo il doppio. Non è Ronaldo che manca.
La Roma ha fatto una grande partita al suo primo confronto diretto, ma se tiro le somme scopro che ha una difesa adatta a subire 50 gol. Dove può arrivare allora? Ci sono, è vero, possibilità di fuga comuni: le statistiche di un secolo stanno saltando. Non si è mai segnato tanto quindi non si è mai subito tanto. È un calcio diverso, ha ritrovato il pubblico, ha il morso del debito, la pandemia gli ha insegnato a giocare in trasferta. Le partite sono spettacolari, Empoli e Bologna fanno sei gol in 90 minuti, non so dove potremo arrivare. Ma so che è soltanto l’inizio. Nessun dorma.
CorSera...ma di noi
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Inter verso lo Shakhtar: mancano l’equilibrio e l’istinto del killer; Handanovic ora è un caso
La squadra crea tanto e gioca bene ma non chiude i match: così aumentano i rimpianti. E contro lo Shakhtar in Champions è già decisiva
Bella, sprecona e indifesa. L’Inter gioca bene, segna tanto, incassa troppo. Sa rimontare e ribaltare il match, è successo a Verona e contro la Fiorentina, ma ha cali di tensione improvvisi che costano vittorie, le sfide contro Sampdoria e Atalanta lo testimoniano. Inzaghi ha un problema in difesa, non nel senso stretto del reparto, ma di fase difensiva. La squadra si trova spesso scoperta, perde l’equilibrio, si fa infilare con semplicità. All’Atalanta ha lasciato 21 tiri in porta. L’attacco funziona bene, è il migliore del campionato con 20 reti realizzate. I problemi sono in difesa: 7 gol incassati e, tra serie A e Champions, una sola partita (la prima con il Genoa) chiusa con la porta immacolata.
L’anno scorso andava peggio, almeno nelle prime 6 giornate: 10 gol in campionato contro i 7 di oggi. Conte aveva cominciato troppo sbilanciato, a fine novembre cambiò l’Inter e chiuse con la miglior difesa. Lo scorso marzo nella partita contro l’Atalanta l’Inter vinse 1-0, la squadra di Gasperini non riuscì praticamente a tirare in porta. L’equilibrio è stato trovato strada facendo. Inzaghi oggi vive tra alti e bassi, un’Inter straripante davanti e burrosa in difesa. La squadra sta alta, dà spettacolo e lascia giocare: crea e distrugge. Una strada divertente per chi guarda, ma difficilmente porta trofei.
Il punto debole non sono i tre difensori, al netto di fisiologici errori individuali. Il primo nodo è il portiere. Handanovic, protagonista in positivo contro la Fiorentina, sta diventando un problema. Il capitano a 37 anni è all’ultima stagione con l’Inter che ha messo gli occhi su Andrè Onana, 25enne portiere camerunese dell’Ajax in scadenza a giugno. Il futuro è lui, ma è un futuro lontano una stagione. Handanovic non trasmette sicurezza al reparto, gli errori sono più dei salvataggi. Contro l’Atalanta la Var gli ha evitato una figuraccia sul tiro di Piccoli. Inzaghi lo difende, l’Inter si mangia le mani per non aver potuto chiudere per Musso, finito proprio all’Atalanta. Un’alternativa oggi non c’è, non lo è Radu, bisognerà stringere i denti e arrivare in fondo.
Inzaghi deve risolvere un altro problema: il centrocampista della terra di mezzo, Calhanoglu. Il turco era partito bene, si è spento in fretta confermando l’etichetta di «bravo ma discontinuo» guadagnata nel Milan. Le alternative nel ruolo esistono, Vecino su tutti, in seconda battuta Vidal. Il tecnico dell’Inter, martedì impegnata in Champions in un match già decisivo contro lo Shakhtar, più di tutto ha necessità che la squadra ritrovi l’istinto killer. «Rimane l’amaro in bocca, con quel secondo tempo, le occasioni e il rigore. Senza nulla togliere all’Atalanta avremmo meritato qualcosa di più», la sintesi di Inzaghi. Come con il Real (partita non chiusa e persa), i pareggi con Samp e Atalanta sono figli dello stesso male: si crea, si spreca, si contano i rimpianti. Bisogna cambiare.
CorSera...ma di noi
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