Inter e Napoli in festa, vincono entrambe in Champions League. Insigne finisce un’altra volta in panchina ma poi segna il gol decisivo della vittoria sul Salisburgo e corre ad abbracciarsi e fare la pace con Ancelotti. Lautaro Martinez ancora scatenato (5 gol in 4 partite), ma anche un rigore sbagliato, trascina l’Inter alla prima vittoria in questa Champions. Antonio Conte si toglie un peso di dosso e tiene l’Inter in corsa. Insomma dopo tante tensioni serata di gioia e buoni sentimenti
INTER – BORUSSIA DORTMUND 2-0
SALISBURGO – NAPOLI 2-3
Insigne e Lautaro potrebbero in qualche maniera somigliarsi. Perché sono due attaccanti, perché sono due brevilinei, ma soprattutto si somigliano perché sono entrambi i simboli o almeno gli uomini al centro del Napoli e dell’Inter di oggi. Hanno i riflettori costantemente accesi su di loro. I loro gol al Salisburgo e al Borussia Dortmund consentono a Napoli e Inter di conquistare due vittorie di cuore, niente affatto facili, anzi discretamente sofferte, ma molto importanti perché spazzano via ventacci di polemica e brutti presentimenti.
Il Napoli ha vissuto giorni complicati, Insigne è stato messo sotto accusa dal presidente De Laurentiis – “Decida cosa vuol fare da grande!” -, Ancelotti lo ha spedito fuori, lui capitano del Napoli, due volte. A Salisburgo ha risolto la partita impantanata su un rocambolesco 2-2, col centravantone del Salisburgo Haaland che ha risposto per ben due volte a un ispiratissimo e scatenatissimo Mertens – il protagonista con due reti e il passaggio perfetto per il 3-2 – entrando dalla panchina, prendendo il posto di Lozano, facendo gol di destro e poi soprattutto correndo ad abbracciare Ancelotti. Proprio a dire, finiamola qui, basta farci la guerra, pensiamo e gioiamo per il Napoli. E’ stata insomma la vittoria dei buoni sentimenti, con la Champions League che va in parte a coprire quei mugugni e quelle perplessità esplose all’interno per un campionato non particolarmente esaltante. Anzi, diciamolo pure, deludente. Tutti sperano che la vittoria di Salisburgo sia adesso una ripartenza verso giorni migliori e meno agitati.
Lo stesso vale per l’Inter di Antonio Conte, che ha salutato il 2-0 firmato da Lautaro e Candreva con un’esultanza delle sue. Praticamente una liberazione, quella contro il Borussia Dortmund è la prima vittoria in Champions League dopo una partenza zoppicante e rischiosa. L’Inter non poteva permettersi altri risultati se non voleva veramente chiudere già qui la sua esperienza in Champions. Il Toro Lautaro Martinez è in un momento particolarmente felice ed ispirato, ha messo dentro 5 gol nelle ultime 4 partite. Stavolta al bel gol iniziale ha unito però anche un rigore sbagliato – per altro rimediato con grande vigoria dall’ irrefrenabile scatenatissimo giovane Esposito (17 anni!) cui ha rimediato Candreva alla fine mettendo al sicuro il risultato.
Come il Napoli non è stata un’Inter particolarmente bella (sia Meret da una parte che Handanovic dall’altra hanno dovuto darsi da fare), ma rassicurante certamente sì, dopo la falsa partenza in campo internazionale, lo schiaffo preso dalla Juve, quei gol incassati improvvidamente dal Sassuolo, insomma come se si fosse tolta un peso di dosso. Lautaro ha coperto stavolta anche le mancanze di Lukaku suo compagno di reparto, questa volta hanno fatto meno coppia. Abbastanza ombroso, duro, quasi un antipersonaggio Lautaro si è preso il ruolo di leader dell’Inter, a forza di gol. Così come se lo è ripreso Insigne col Napoli. Insolita serata di miele, gioia e buoni sentimenti.
INTER – BORUSSIA DORTMUND 2-0
SALISBURGO – NAPOLI 2-3
Insigne e Lautaro potrebbero in qualche maniera somigliarsi. Perché sono due attaccanti, perché sono due brevilinei, ma soprattutto si somigliano perché sono entrambi i simboli o almeno gli uomini al centro del Napoli e dell’Inter di oggi. Hanno i riflettori costantemente accesi su di loro. I loro gol al Salisburgo e al Borussia Dortmund consentono a Napoli e Inter di conquistare due vittorie di cuore, niente affatto facili, anzi discretamente sofferte, ma molto importanti perché spazzano via ventacci di polemica e brutti presentimenti.
Il Napoli ha vissuto giorni complicati, Insigne è stato messo sotto accusa dal presidente De Laurentiis – “Decida cosa vuol fare da grande!” -, Ancelotti lo ha spedito fuori, lui capitano del Napoli, due volte. A Salisburgo ha risolto la partita impantanata su un rocambolesco 2-2, col centravantone del Salisburgo Haaland che ha risposto per ben due volte a un ispiratissimo e scatenatissimo Mertens – il protagonista con due reti e il passaggio perfetto per il 3-2 – entrando dalla panchina, prendendo il posto di Lozano, facendo gol di destro e poi soprattutto correndo ad abbracciare Ancelotti. Proprio a dire, finiamola qui, basta farci la guerra, pensiamo e gioiamo per il Napoli. E’ stata insomma la vittoria dei buoni sentimenti, con la Champions League che va in parte a coprire quei mugugni e quelle perplessità esplose all’interno per un campionato non particolarmente esaltante. Anzi, diciamolo pure, deludente. Tutti sperano che la vittoria di Salisburgo sia adesso una ripartenza verso giorni migliori e meno agitati.
Lo stesso vale per l’Inter di Antonio Conte, che ha salutato il 2-0 firmato da Lautaro e Candreva con un’esultanza delle sue. Praticamente una liberazione, quella contro il Borussia Dortmund è la prima vittoria in Champions League dopo una partenza zoppicante e rischiosa. L’Inter non poteva permettersi altri risultati se non voleva veramente chiudere già qui la sua esperienza in Champions. Il Toro Lautaro Martinez è in un momento particolarmente felice ed ispirato, ha messo dentro 5 gol nelle ultime 4 partite. Stavolta al bel gol iniziale ha unito però anche un rigore sbagliato – per altro rimediato con grande vigoria dall’ irrefrenabile scatenatissimo giovane Esposito (17 anni!) cui ha rimediato Candreva alla fine mettendo al sicuro il risultato.
Come il Napoli non è stata un’Inter particolarmente bella (sia Meret da una parte che Handanovic dall’altra hanno dovuto darsi da fare), ma rassicurante certamente sì, dopo la falsa partenza in campo internazionale, lo schiaffo preso dalla Juve, quei gol incassati improvvidamente dal Sassuolo, insomma come se si fosse tolta un peso di dosso. Lautaro ha coperto stavolta anche le mancanze di Lukaku suo compagno di reparto, questa volta hanno fatto meno coppia. Abbastanza ombroso, duro, quasi un antipersonaggio Lautaro si è preso il ruolo di leader dell’Inter, a forza di gol. Così come se lo è ripreso Insigne col Napoli. Insolita serata di miele, gioia e buoni sentimenti.
Commenta