Manchester City want to include Laporte or Bernardo Silva in a possible Ronaldo deal. [@lequipe]
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioKessie sarebbe una perdita pesante.
Pesantissima!Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioVoglio vedere in 5 giorni di mercato con chi lo sostituiscono.Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Milik, in passato già cercato dalla Juve, ha una clausola di appena 12 milioni... Ronaldo se ceduto oltre a portare 30 milioni ne fa risparmiare anche 31 netti di ingaggio
Per una squadra che non lotta per vincere la CL non ha senso tenere un giocatore così costoso
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Di Marzio: "Blitz di Jorge Mendes a Torino, si decide il futuro di CR7 col City che gli offre un biennale"
Dopo i discorsi tra Jorge Mendes e il Manchester City, adesso l'agente del portoghese è a Torino. Non c'è stato un incontro con la Juventus e al momento non è in programma, ma la sua presenza apre inevitabilmente a possibili scenari di mercato. La voglia da parte di CR7 di provare una nuova esperienza è ormai confermata, come testimoniato dalle discussioni tra l'agente e diversi club europei. Mendes, però, non ha ancora portato un'offerta formale al club bianconero. Al momento, l'unica squadra dove Ronaldo potrebbe trasferirsi è il Manchester City, che prosegue nei contatti con l'agente. I Citizens sarebbero disposti a offrire a Ronaldo un contratto biennale, con un ingaggio da 15 milioni a stagione. Il nodo resta sempre quello relativo al cartellino.
Ciò che filtra è che l'idea del club di Manchester sia quella di prendere Ronaldo senza esborso economico per il cartellino: non è d'accordo la Juventus, che non vuole liberare l'attaccante a zero, dovendo poi anche muoversi sul mercato per trovare un sostituto. Il giocatore più apprezzato dai bianconeri come possibile contropartita è Gabriel Jesus: la scorsa stagione il brasiliano ha collezionato 14 gol in 43 presenze con la maglia del City. A fare muro, però, è Pep Guardiola, che non ha dato il via libera alla sua partenza.
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Si dice che a Ronaldo il City offra un biennale a 15/20 milioni, ovvero la metà o giù di lì rispetto a quanto prende ora (31 milioni).
Pare siano restii a pagare il cartellino, che sarebbe di 30 milioni. Insomma, gli sceicchi di Parigi rinunciano pure ai 160 di Mbappè, questi di Manchester non vogliono cacciare 30 milioni per Ronaldo.
Oggi Mendes dovrebbe presentare formalmente l'offerta del City alla Juve....ma di noi
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Juventus, Jorge Mendes a Torino per decidere il futuro di Cristiano Ronaldo. Vuole portarlo al City
L’agente è arrivato all’aeroporto di Caselle nel pomeriggio di mercoledì. Faccia a faccia con CR7, l’intenzione è di portarlo alla corte di Guardiola
Jorge Mendes a Torino da Cristiano Ronaldo . L’agente a sorpresa è arrivato all’aeroporto di Caselle con un volo privato nel pomeriggio di mercoledì. Poi è subito andato a casa di CR7, per fare con lui un punto su quello che può succedere da qui al termine del mercato, martedì alle 23. L’intenzione sarebbe quella di portare Cristiano al Manchester City. Possibile domani, giovedì 26, un incontro tra il procuratore e la Juventus. Al momento non si registrano offerte ufficiali, ma certo la presenza del super procuratore a Torino il 25 agosto è un segnale molto forte.
Mendes ha individuato nel Manchester City la destinazione perfetta per il suo fenomeno, prestigiosa ed economicamente abbastanza ricca da poterselo permettere (si parla di uno stipendio da 60 milioni lordi all’anno). Il City può essere la soluzione giusta perché ha appena perso Kane, che resterà al Tottenham.
Servirà una valutazione ulteriore da parte di Guardiola, il cui sistema di gioco sembra distante da un giocatore come CR7. Sul prezzo del cartellino, il club inglese lo vorrebbe gratis, ma la Juventus lo valuta almeno 28 milioni, per evitare una minuslvalenza. Sullo sfondo resta il Psg, ancora legato a doppio filo alla vicenda Mbappé-Real Madrid .
Il re senza corona non è più intoccabile, anzi. Cristiano ha nascosto a fatica in quest’estate un desiderio di fuga che sembra sempre più evidente. Il suo ruolo alla Juve è stato ridimensionato, con alcuni compagni è in freddo, ha difficoltà ad interagire con Allegri. Martedì ha abbandonato anzitempo l’allenamento, per un colpo al braccio destro dopo uno scontro fortuito con Alex Sandro.
Del portoghese ha parlato Kaio Jorge, il brasiliano appena sbarcato in Italia: «Negli ultimi giorni sono stato molto con lui e abbiamo parlato tanto, ma non mi ha parlato del suo futuro. Non sappiamo se resterà o se andrà via. Io ovviamente spero che resti, per giocare assieme a lui per tanti altri anni. Per me è una grandissima fonte di ispirazione, oltre che un modello sin da quando sono piccolo». Il tempo stringe, Cristiano cerca una via di fuga. Gliela può dare, Juve permettendo, l’ex nemico Guardiola.
CorSeraLast edited by Sean; 26-08-2021, 06:51:13....ma di noi
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Mercato, Inter: Correa è arrivato a Milano. Ronaldo, più City che Psg. Lazio su Kostic, ma 'blocca' Zaccagni
La fine del mercato si avvicina e colpi di scena sono ancora possibili, ma intanto qualche situazione, in bilico fino a pochi giorni fa, non lo è più. Per esempio Harry Kane - corteggiato dal City per mesi - ha dichiarato che resterà al Tottenham, punto. Ecco perché Cristiano Ronaldo spera ancora di più in una chiamata del club di Guardiola. Poi c'è Leonardo che attacca il Real Madrid e avvisa Mbappé: in questo caso, il finale è ancora da scrivere. Tutto fatto invece per Correa: arrivato a Milano, ha sostenuto le visite mediche con l'Inter. E la Lazio va su Kostic, con Zaccagni come alternativa low cost. Soddisfatto Pioli: al Milan arriva Bakayoko.
Inter, Correa è a Milano: subito le visite mediche
Simone Inzaghi è stato accontentato: il "Tucu" Correa sarà un nuovo calciatore dell'Inter. Dopo l'acquisto di Dzeko, nella testa del nuovo allenatore l'argentino è sempre stato la prima scelta, nonostante la società abbia cercato di chiudere prima per Zapata, poi per Thuram. Correa è arrivato a Milano nel pomeriggio e si è subito sottoposto alle visite mediche. L'obiettivo del "Tucu" è mettersi subito a disposizione di Inzaghi in vista della seconda giornata di campionato. Operazione conclusa con la Lazio sulla base di un prestito oneroso - 5 milioni di euro - con obbligo di riscatto fissato a 25 milioni più 1 milione di bonus. L'obbligo scatterà al primo punto dell'Inter nel 2022. L'attaccante firmerà un quadriennale da 3,5 milioni di euro a stagione più bonus. Se verrà ceduto Pinamonti, non è escluso un tentativo in extremis sempre dell'Inter per Caicedo, che ha rifiutato il triennale proposto dal Genoa. Attenzione però: in corso in queste ore un altro tentativo del club di Preziosi per convincere l'ecuadoriano.
Lazio, bloccato Zaccagni ma Kostic resta sempre in pole
Ora Lotito e Tare cercheranno in tempi brevi di consegnare a Sarri il sostituto di Correa. Il tecnico ha le idee chiare e vuole Kostic, è lui l'obiettivo numero uno: il serbo dell'Eintracht ha l'accordo con la Lazio, così come il club tedesco, ma l'arrivo dell'esterno dipende da Kamenovic. Il difensore non è stato ancora tesserato dalla Lazio: se dovesse esserlo, a quel punto non ci sarebbe spazio per Kostic, anche lui extracomunitario. Su Kamenovic c'è l'interessamento del Genoa (colloqui in corso) e di alcune squadre estere. Se invece il giovane serbo fosse tesserato, la Lazio ha già in testa una pista alternativa a Kostic che porta il nome di Zaccagni: il numero dieci del Verona piace molto a Sarri e Tare per qualità tecniche e duttilità. Il contratto con i veneti scade nel 2022, il cartellino costa sui 10 milioni: dietro Kostic c'è lui, ma anche l'opzione Brandt del Borussia Dortmund non è da scartare. Boga del Sassuolo è stato offerto, troppi però i 30 milioni chiesti dagli emiliani per un calciatore a scadenza di contratto nel 2022.
Fiorentina, Commisso toglie Vlahovic dal mercato. Sogno Berardi ma l'operazione è complessa
Il presidente della Fiorentina sta cercando di completare la rosa da mettere a disposizione di Vincenzo Italiano. Berardi è il sogno della proprietà e l'azzurro ha chiesto la cessione, ma a una settimana dal termine del mercato il Sassuolo non ha intenzione di cambiare la propria strategia vendendo uno dei suoi uomini chiave. Alla Fiorentina piace Messias come alternativa a Berardi. Vlahovic è stato tolto dal mercato: il serbo seguito da Tottenham e Atletico Madrid resterà un altro anno a Firenze. Per il dopo Lirola, Commisso guarda in casa Real Madrid: piace Odriozola. Il terzino potrebbe arrivare con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Psg, Leonardo mette in guardia Mbappé. Kane resta al Tottenham. Cr7, più City che Psg
Il club francese ha rifiutato l'offerta del Real Madrid di 160 milioni di euro per Mbappé. L'attaccante, come confermato da Leonardo, resterà a Parigi fino alla scadenza del contratto nel 2022, a meno che il Real Madrid non arriverà a offrire una cifra intorno ai 180 milioni di euro, la somma pagata dal club dello sceicco del Qatar al Monaco nel 2017. Mbappé ha un accordo con Florentino Perez per un quadriennale da 30 milioni a stagione. L'eventuale uscita del francese aprirebbe le porte del Psg a Lewandowski: il polacco non ha nascosto di voler intraprendere una nuova avventura, anche se difficilmente il Bayern lascerà partire il suo centravanti a una settimana dal termine del mercato. L'opzione Ronaldo resta comunque valida, nonostante le smentite arrivate da Parigi. Kane del Tottenham si è tolto dal mercato: "Resto qui". Il City dovrà cambiare obiettivo e Cristiano Ronaldo - vuole lasciare la Juve - resta una possibilità concreta, nonostante il gioco di Guardiola non sia certo il più adatto al fuoriclasse portoghese. Ma da qui al 31 giugno, questa situazione resta da monitorare con grande attenzione.
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Intrigo Mbappé, agli sceicchi del Psg i conti (mostruosi) tornano sempre
Alla fine dovrebbero decidere che 160 milioni per un calciatore in scadenza tra un anno, e che ha già lasciato ampiamente intuire di voler andare via, possono bastare. O magari no, servirà un rilancio ancora. Certo è sufficiente rovesciare il discorso per capire che, nonostante le parole del ds Leonardo, il Psg sta vincendo anche questo braccio di ferro. In fondo, potendo prendere Kylian Mbappé gratis da luglio, perché il Real è dovuto arrivare a offire ai dirigenti del Psg 160 milioni di euro per sperare di convincerli a venderlo? Semplice: perché avrebbero potuto dire "no" a qualsiasi altra offerta.
Una corrente - la più europea - all'interno del club, sta convincendo gli altri ad accettarla, quell'offerta irrinunciabile. Ma la proprietà ha valutato seriamente di rinunciare. Quando il Barcellona ha annunciato la fine del matrimonio con Messi, nessuno ha avuto dubbi: solo il Psg si sarebbe potuto permettere gli oltre 30 milioni netti di stipendio annuale del fuoriclasse argentino. E non perché le regole lo permettano. Ma nel calcio post pandemia i controlli della Uefa sulle spese sono tolleranti, e a dire il vero il Financial fair play non è mai stato percepito dagli sceicchi del Qatar come un ostacolo, anzi. Si è scritto in Francia di un piano di rientro chiesto dalla Ligue 1 transalpina e accettato dal Psg per chiudere in attivo di 180 milioni il mercato estivo: nulla, fino a oggi, ha fatto percepire la volontà di aderire, anzi finora i conti registrano un "rosso" di una cinquantina di milioni. Ma per avvicinarsi a quei numeri, i parigini sono riusciti a stressare la situazione Mbappé fino a ottenere una cifra vicinissima alla soglia richiesta: incredibile, per un calciatore libero di firmare un nuovo contratto con un altro club già dal prossimo gennaio (anche se con effetti dalla stagione successiva). Ma figlia del potere di dire "no" a qualunque offerta: una consapevolezza che ha costretto il Real, fino a pochi giorni fa intento a denunciare la crisi del sistema invocando la Superlega, a formulare l'offerta più alta mai messa sul piatto nella propria storia.
Nell'anno in cui tutto il mondo registra un calo dei ricavi da sponsorizzazione, in cui la Ligue 1 ha perso una larga fetta dei ricavi tv a causa del pasticcio Mediapro, il Psg s'è comportato come se tutto ciò non esistesse. E ha messo sotto contratto, tutti insieme, Donnarumma (12 milioni netti), Wijnaldum (10 milioni netti), Sergio Ramos (15 milioni netti), Hakimi (8 milioni pagando anche 65 milioni di euro all'Inter) e ovviamente sua maestà Messi. In tutto, ha incrementato il proprio monte stipendi di circa 115 milioni, portandolo a superare i 500 milioni di euro lordi a stagione. Una cifra che brucia da sola oltre il 90% dei ricavi, che nel 2020 erano di 568,68 milioni. Costi mostruosi, un organico da 36 giocatori, a cui aggiungerne altri 6 mandati in prestito. Pagherà lo sceicco: aumenti di capitale, luxury tax (prevista dalla Uefa nella riforma del Fair play finanziario), nulla spaventa gli sceicchi. Basta fare il prezzo.
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Roma-Pastore, alta tensione: il Flaco non autorizzato a festeggiare col Psg
Dopo tanta attesa, la pazienza è finita e l'addio non può più essere rimandato. Sono passati 3 anni da quel 2018 in cui Javier Pastore si trasferì da Parigi a Roma: tre anni segnati soltanto o quasi dalla sua assenza. Solo 4 gol in 37 partite, molte di più quelle viste da casa, alle prese con infortuni di varia natura. Per lungo tempo, la Roma ha deciso di aspettarlo: Paulo Fonseca aveva anche tentato di recuperarlo alla causa - riuscendoci parzialmente. Ma da alcuni giorni i rapporti tra il trequartista argentino e la società di Trigoria sono franati del tutto.
Festa non autorizzata col Psg
Il motivo della rottura? Semplice: mentre la Roma scendeva in campo per la prima partita - seppur amichevole - davanti ai propri tifosi lo scorso 14 agosto, lui, il Flaco, come lo chiamano in Argentina ma anche a casa la moglie e la sua famiglia, aveva altro da fare. Più che la presentazione della squadra giallorossa, infatti, ha scelto si seguire quella del Paris Saint-Germain, la squadra da cui i giallorossi lo acquistarono per 25 milioni di euro. Una presenza tutt'altro che segreta, visto che è stata immortalata sui social, e dallo stesso club parigino. C'è un problema, però: Pastore non era stato autorizzato dalla Roma ad andare a Parigi. E il suo comportamento non è ovviamente piaciuto ai dirigenti.
Prove di addio (ma gratis)
Anche per questo, la Roma sta cercando di forzare la mano per anticiparne l'addio. Pastore è legato ai giallorossi addirittura fino al 2023, ma è ormai fuori dai programmi tecnici. Si allena a parte col gruppo degli epurati - insieme a Nzonzi, Fazio, Santon, Olsen - ma il general manager Tiago Pinto sta cercando di accelerare l'addio. Trattando col suo entourage una risoluzione contrattuale. In cui la Roma non vorrebbe pagare incentivi all'esodo (questa è la politica aziendale, che vale anche per gli altri). Ma allo stesso tempo spera di poter ridurre al minimo la convivenza. Per alleggerirsi del suo stipendio da 8 milioni lordi, stipulato dall'ex ds spagnolo Monchi: quella Roma era reduce da una semifinale di Champions e tutto pareva possibile. Anche rilanciare una stella cadente.
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