Inter-Dzeko, poi uno tra Zapata, Correa e Belotti. Dumfries l’erede di Hakimi
Per sostituire Lukaku serve anche un’altra punta: avanti Zapata o Correa. L’olandese del Psv, 25 anni, potrebbe arrivare prima di Ferragosto. Tramonta la trattativa per Nandez
È il mercoledì dei centravanti in viaggio. Mentre Lukaku vola a Londra, consegnando all’Inter 115 milioni, a Milano atterra Dzeko, il cui costo è decisamente diverso: alla Roma non va nemmeno un euro, i giallorossi avranno un indennizzo di due milioni scarsi nel caso in cui i nerazzurri si qualifichino per la Champions.
Del resto la distanza tra i due centravanti è netta, a cominciare dai sette anni abbondanti di età: il belga è nel pieno della carriera e cerca successi con il Chelsea; il bosniaco vuole chiudere la propria, di carriera, giocando la Champions e lottando per lo scudetto. E anche la differenza tra la Premier e la serie A, oggi, è clamorosa: i club inglesi sono sempre più ricchi e spendaccioni, alla faccia della crisi da Covid; i nostri contano perfino i centesimi. Solo per l’ingaggio di Dzeko l’Inter non ha badato a spese: il giocatore avrebbe guadagnato 7,5 milioni netti nella sua ultima stagione di contratto alla Roma, in nerazzurro ne prenderà 5 ma per due anni.
Anche se l’Inter ha atteso l’arrivo di Dzeko per liberare definitivamente Lukaku, i nerazzurri non considerano Edin il successore di Romelu ma solo uno di coloro i quali saranno chiamati a tamponare il vuoto lasciato dal belga. Si confida pure in Lautaro Martinez, che avrà un ruolo più centrale anche dal punto di vista tattico; in Alexis Sanchez, del quale però inquietano gli infortuni (è già alle prese con un problema muscolare); in un quarto attaccante che sarà acquistato da qui al 31 agosto. E proprio quest’ultima scelta viene ritenuta fondamentale dall’a.d. Marotta e dal d.s. Ausilio, i quali vogliono scegliere senza fretta.
Del resto hanno già scongiurato il rischio di mandare in campo l’Inter senza attaccanti nella prima giornata di campionato, sabato 21 contro il Genoa: Lautaro è squalificato, Sanchez è rotto e, in attesa della nuova punta, quanto meno ci sarà Dzeko, presumibilmente in coppia con la rivelazione estiva Satriano.
La lista dell’Inter per il quarto — ma non ultimo in ordine gerarchico — attaccante al momento è ristretta a tre nomi: Zapata, Correa, Belotti. Il colombiano è la prima scelta, il preferito, perché ha la potenza muscolare per rimpiazzare Lukaku, ma è anche il più caro (l’Atalanta chiede 40 milioni, si può chiudere attorno ai 35, forse qualcosa in meno) e il più difficile da raggiungere. Per privarsene, infatti, i bergamaschi vogliono avere un sostituto adeguato: piaceva Abraham, che però ha declinato l’offerta; potrebbe tornare di attualità il nome di Belotti. A proposito del quale riflette la stessa Inter, in attesa che il centravanti chiarisca la sua situazione contrattuale con il Torino: sul tavolo c’è un’offerta rilevante per rinnovare l’accordo in scadenza nel 2022.
Quanto a Correa, che piace molto al suo ex allenatore Inzaghi, è la strada più agevole da percorrere: l’argentino vuole lasciare la Lazio, che a sua volta ha necessità di cederlo per riportare in attivo l’indice di liquidità, il parametro che al momento impedisce ai biancocelesti di tesserare perfino cinque calciatori già ingaggiati. Su Correa persistono alcuni dubbi tecnici dei dirigenti nerazzurri, preoccupati anche all’idea di trattare con Lotito.
L’Inter investirà dunque fra i 25 e i 35 milioni per l’attaccante (non è escluso che nei prossimi giorni emerga qualche nome nuovo). E altri 15, più un paio di bonus, li spenderà per consegnare a Inzaghi l’erede di Hakimi: il prescelto è Dumfries, 25 anni, olandese del Psv. L’operazione è quasi chiusa, il club di Eindhoven ha ridotto sensibilmente le richieste iniziali di 25 milioni, il trasferimento potrebbe diventare ufficiale prima di Ferragosto. Questo acquisto farà tramontare la trattativa con il Cagliari per Nandez, che ha rotto in modo clamoroso con il suo club per andare all’Inter. Invece resterà in Sardegna.
CorSera
Per sostituire Lukaku serve anche un’altra punta: avanti Zapata o Correa. L’olandese del Psv, 25 anni, potrebbe arrivare prima di Ferragosto. Tramonta la trattativa per Nandez
È il mercoledì dei centravanti in viaggio. Mentre Lukaku vola a Londra, consegnando all’Inter 115 milioni, a Milano atterra Dzeko, il cui costo è decisamente diverso: alla Roma non va nemmeno un euro, i giallorossi avranno un indennizzo di due milioni scarsi nel caso in cui i nerazzurri si qualifichino per la Champions.
Del resto la distanza tra i due centravanti è netta, a cominciare dai sette anni abbondanti di età: il belga è nel pieno della carriera e cerca successi con il Chelsea; il bosniaco vuole chiudere la propria, di carriera, giocando la Champions e lottando per lo scudetto. E anche la differenza tra la Premier e la serie A, oggi, è clamorosa: i club inglesi sono sempre più ricchi e spendaccioni, alla faccia della crisi da Covid; i nostri contano perfino i centesimi. Solo per l’ingaggio di Dzeko l’Inter non ha badato a spese: il giocatore avrebbe guadagnato 7,5 milioni netti nella sua ultima stagione di contratto alla Roma, in nerazzurro ne prenderà 5 ma per due anni.
Anche se l’Inter ha atteso l’arrivo di Dzeko per liberare definitivamente Lukaku, i nerazzurri non considerano Edin il successore di Romelu ma solo uno di coloro i quali saranno chiamati a tamponare il vuoto lasciato dal belga. Si confida pure in Lautaro Martinez, che avrà un ruolo più centrale anche dal punto di vista tattico; in Alexis Sanchez, del quale però inquietano gli infortuni (è già alle prese con un problema muscolare); in un quarto attaccante che sarà acquistato da qui al 31 agosto. E proprio quest’ultima scelta viene ritenuta fondamentale dall’a.d. Marotta e dal d.s. Ausilio, i quali vogliono scegliere senza fretta.
Del resto hanno già scongiurato il rischio di mandare in campo l’Inter senza attaccanti nella prima giornata di campionato, sabato 21 contro il Genoa: Lautaro è squalificato, Sanchez è rotto e, in attesa della nuova punta, quanto meno ci sarà Dzeko, presumibilmente in coppia con la rivelazione estiva Satriano.
La lista dell’Inter per il quarto — ma non ultimo in ordine gerarchico — attaccante al momento è ristretta a tre nomi: Zapata, Correa, Belotti. Il colombiano è la prima scelta, il preferito, perché ha la potenza muscolare per rimpiazzare Lukaku, ma è anche il più caro (l’Atalanta chiede 40 milioni, si può chiudere attorno ai 35, forse qualcosa in meno) e il più difficile da raggiungere. Per privarsene, infatti, i bergamaschi vogliono avere un sostituto adeguato: piaceva Abraham, che però ha declinato l’offerta; potrebbe tornare di attualità il nome di Belotti. A proposito del quale riflette la stessa Inter, in attesa che il centravanti chiarisca la sua situazione contrattuale con il Torino: sul tavolo c’è un’offerta rilevante per rinnovare l’accordo in scadenza nel 2022.
Quanto a Correa, che piace molto al suo ex allenatore Inzaghi, è la strada più agevole da percorrere: l’argentino vuole lasciare la Lazio, che a sua volta ha necessità di cederlo per riportare in attivo l’indice di liquidità, il parametro che al momento impedisce ai biancocelesti di tesserare perfino cinque calciatori già ingaggiati. Su Correa persistono alcuni dubbi tecnici dei dirigenti nerazzurri, preoccupati anche all’idea di trattare con Lotito.
L’Inter investirà dunque fra i 25 e i 35 milioni per l’attaccante (non è escluso che nei prossimi giorni emerga qualche nome nuovo). E altri 15, più un paio di bonus, li spenderà per consegnare a Inzaghi l’erede di Hakimi: il prescelto è Dumfries, 25 anni, olandese del Psv. L’operazione è quasi chiusa, il club di Eindhoven ha ridotto sensibilmente le richieste iniziali di 25 milioni, il trasferimento potrebbe diventare ufficiale prima di Ferragosto. Questo acquisto farà tramontare la trattativa con il Cagliari per Nandez, che ha rotto in modo clamoroso con il suo club per andare all’Inter. Invece resterà in Sardegna.
CorSera
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