Ma che cazz0 fa gattuso? Da tifoso viola ero convinto che fosse un uomo d'onore.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Prima la storia dei giocatori di Mendes non presi, ora lo si dà vicino al Tottenham. Mi spiace pensare male di Gattuso di cui finora ho avuto grande stima, ma sembra abbia cercato una scusa per liberarsi dai viola per andare al club inglese appena saputo del mandato accordo di Fonseca
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Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza MessaggioPrima la storia dei giocatori di Mendes non presi, ora lo si dà vicino al Tottenham. Mi spiace pensare male di Gattuso di cui finora ho avuto grande stima, ma sembra abbia cercato una scusa per liberarsi dai viola per andare al club inglese appena saputo del mandato accordo di Fonseca
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La sua storia parla per lui
Aspettiamo
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Aveva chiesto delle garanzie sul mercato..
Ma mi sa che da questo orecchio Commisso non ci sente.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Ma poi sapete che vi dico?
io lo rivorrei al Milan...
Mi manca troppo.
Immagina due mondi solitari
Sospesi tra le stelle, in mezzo ai mari
A volte si avvicinano per non sentirsi soli
Per questo sono grandi
E li chiamano amori
Ma quanti amori, quali amori
Con il coraggio e la paura di volersi bene
Amori fragili che vanno via
Quelli in cui soffri solamente tu
E gli altri a dire: "Cosa vuoi che sia"
Quanti AMORRIIIII
Inviato dal mio SM-N960F utilizzando TapatalkLast edited by sylvester; 17-06-2021, 22:51:04.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Le donne hanno vinto 4 campionati di fila...ci sta che la signora abbia voglia di cercare nuovi stimoli....sempre che i cinesi non decidano di tagliare anche la sezione femminile per risparmiare un pò....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da sylvester Visualizza MessaggioMa poi sapete che vi dico?
io lo rivorrei al Milan...
Mi manca troppo.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLe donne hanno vinto 4 campionati di fila...ci sta che la signora abbia voglia di cercare nuovi stimoli....sempre che i cinesi non decidano di tagliare anche la sezione femminile per risparmiare un pò.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Salernitana, scontro con la Figc: così Lotito mette a rischio anche la Lazio
Gravina ha fissato le condizioni per risolvere il conflitto di interessi della doppia proprietà in Serie A in un vertice con l'advisor dei campani: sì a un trust, ma solo se indipendente. Ma il presidente non molla sull'amministratore
Il nuovo round tra la Federcalcio e Lotito sul caso Salernitana non ha solo fissato ufficialmente le regole del gioco. Ma anche prodotto il primo vero scontro. Manca una settimana alla scadenza del termine per risolvere il conflitto d’interessi: entro venerdì 25 giugno Claudio Lotito dovrà spossessarsi di una tra la Lazio e la Salernitana, che nella prossima stagione giocheranno lo stesso campionato. Non può farlo a parenti diretti e per questo ha proposto alla Federcalcio una soluzione estrema: affidare il controllo del club campano a un trust.
Colloquio tra Figc e Salernitana
Nelle ultime ore, la Figc ha avuto un colloquio con l’advisor incaricato dalle due società proprietarie della Salernitana – una è del figlio di Lotito, l’altra del cognato – di trovare una soluzione per uscire dall’imbarazzo. Gabriele Gravina, numero uno del calcio italiano, ha fissato le proprie condizioni. Se come sostiene l’advisor non ci sono i tempi tecnici per vendere il club (ma è stato fatto tutto il possibile?), non basta affidare il club ad un trust. Servirà un blind trust, che permetta cioè di separare completamente il soggetto (quindi Lotito) dal bene (la Salernitana). Come? Gravina ha fissato le proprie condizioni. Intanto pretende che il trustee, ossia la figura che gestisce i beni conferiti nel trust, non sia una persona fisica ma una persona giuridica, quindi una società. Ad esempio, Kpmg, società di consulenza e valutazione. E questo è il tema dello scontro, perché Lotito ha invece individuato come trustee un legale di Salerno, Salvatore Sica. Sica, che ha anche un ruolo in Federcalcio, ha anche già prodotto un parere in cui ritiene incompatibile quel ruolo con l’incarico nelle corti federali (ma non si è dimesso).
Scontro sull'amministratore
Il problema è che sull’argomento la Federcalcio non farà sconti: o il trustee sarà una società indipendente, o non se ne farà nulla. Perché le altre condizioni – fornire una garanzia di cassa al club per renderlo autonomo, che il trustee rappresenti la Salernitana anche in ambito sportivo, quindi in lega, che il trust abbia mandato irrevocabile a vendere entro 6 mesi e che il prezzo di vendita sia frutto di perizia indipendente – sono state sostanzialmente accettate. Ma su questa, la mediazione è difficile.
La minaccia per la Lazio
La Figc ha però un’arma: il Codice di giustizia sportiva. Se infatti Lotito non riuscisse a risolvere il conflitto di interesse entro venerdì 25, a ri
schiare l’esclusione dal campionato non sarebbe solo la Salernitana, ma anche la Lazio. Il Codice è molto chiaro: “In caso di mancato rispetto del termine", si legge all'articolo 31, "le società interessate incorreranno nella sanzione della esclusione dal campionato di competenza”. Le società: entrambe. Perché il legislatore non può scegliere quale di due club che hanno acquisito regolarmente il titolo sportivo debba essere escluso. Insomma, è interesse di Lotito trovare una soluzione al caso Salernitana entro sette giorni. per non perdere davvero tutto.
...ma di noi
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Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioMorto Giampiero boniperti
Rip
Il mio primo presidente
Pure il mio. Iniziai a tifare Juve sul finire dei '70, nel pieno della ventennale ('71-'91 con una piccola parentesi nel post-Maifredi) sua presidenza.
Ha incarnato la Juventus ed è stato il più grande di tutti. Grande come giocatore, grandissimo come presidente.
Ha avuto una vita lunghissima e immagino felice. Ha fatto quello che amava e lo ha fatto ai massimi. E' stato tutto il contrario del calcio odierno: discreto, non presenzialista, competentissimo, silenzioso, lontano dai riflettori, fedele alle strette di mano e refrattario ai procuratori, una figura calcistica gigantesca.Last edited by Sean; 18-06-2021, 09:17:39....ma di noi
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È morto Giampiero Boniperti, l’ex calciatore della Juventus aveva 92 anni
È morto nella notte fra giovedì e venerdì, a Torino, per una insufficienza cardiaca Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus
È morto nella notte a Torino per una insufficienza cardiaca Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus, di cui è stato una bandiera prima come calciatore e poi come dirigente. Boniperti, che negli ultimi anni si era ritirato a vita privata, avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 4 luglio. I funerali si svolgeranno nei prossimi giorni in forma privata per volere della famiglia.
Una vita in bianconero. «Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta», era il motto di Giampiero Boniperti, e per certi versi, è sempre stato il motto anche della sua squadra. Ha indossato la maglia della Juventus per 444 partite, raccogliendo, da calciatore e poi da dirigente, un gran numero di soddisfazioni: cinque scudetti conquistati sul campo, nel «Trio magico» con Charles e Sivori, quando poi diventò uno dei manager più influenti, e a lungo il presidente, conquistò una lunga serie di trofei.
Ha indossato i colori della sua squadra del cuore 17 anni, dopo essere stato rilevato al costo di 60mila lire dalla squadra di Barengo, piccolo club della provincia di Novara dove viveva, e il Momo che l’aveva tesserato. Ne è uscito 48 anni dopo, quando ha lasciato la presidenza effettiva della Juventus. È stato presidente dal ‘71 al ‘90 e poi, quando fu richiamato dalla famiglia Agnelli, amministratore delegato dal ‘91 al ‘94. Dal 2006 era presidente onorario. «La Juve — è un’altra delle sue espressioni più amate — non è soltanto la squadra del mio cuore, è il mio cuore».
Da presidente, lasciava lo stadio alla fine del primo tempo, e seguiva alla radio il secondo; tra le tante sfide quelle più sofferte erano le stracittadine con il Torino, anche se ai granata ha segnato più di ogni altro bianconero: 14 gol (13 in campionato, 1 in Coppa Italia). «Il derby — aveva spiegato, da dirigente — mi consuma, amo troppo la Juve e ho così rispetto della Juve che non può essere altrimenti».
La famiglia Agnelli lo volle al timone della società pochi anni dopo il suo ritiro da calciatore. Negli anni ‘70 il calcio italiano entrò in una fase involutiva, messo all’angolo dalle nuove dottrine tattiche olandesi. Boniperti, presidente dal 1971, si spese per l’adozione di nuovi moduli, la cosiddetta zona mista. Lanciò alcuni dei più grandi calciatori della loo generazione, come Giuseppe Furino, Roberto Bettega e Paolo Rossi, acquistò da altri club di Serie A campioni come Gaetano Scirea, Antonio Cabrini, Claudio Gentile, Marco Tardelli e Franco Causio. Nacque lo «stile Juve», e cominciò il periodo di successi più duraturo nella storia del calcio italiano: nove scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Intercontinentale, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa e una Coppa Uefa, facendo al contempo di Boniperti il dirigente più titolato nell’intera storia del calcio nazionale.
CorSeraLast edited by Sean; 18-06-2021, 09:35:26....ma di noi
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Digli a Toto se vi rifà l'inno...
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