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Mercato: il Psg su Donnarumma, Icardi verso il Milan
Il portiere della Nazionale vicinissimo all'accordo con il club parigino, che potrebbe lasciarlo in prestito per un anno a un'altra squadra visto il rinnovo di Navas fino al 2024. E la dirigenza rossonera, contando sull'amicizia con Leonardo, lavora a un colpo ad effetto per l'attacco come il ritorno dell'argentino ex capitano dell'Inter
Un filo diretto Parigi-Milano (sponda rossonera). Le vie del mercato nel calcio, si sa, sono infinite però in queste ore i contatti fra Psg e il Diavolo sono assidui e riguardano in particolare pezzi da novanta come Gigio Donnarumma e Mauro Icardi. Il portiere della Nazionale, in uscita dal Milan dopo la mancata intesa sul rinnovo (i rossoneri hanno già provveduto a sostituirlo con Maignan), è in cima alla lista dei desideri del Paris Saint Germain. Anzi, secondo quanto riportato dai media francesi, avrebbe già trovato un accordo con il club della capitale, che non intende lasciarsi scappare l'opportunità di ingaggiare a parametro zero il numero uno, già monitorato nel 2017 prima che rinnovasse col Milan. All'ombra della Tour Eiffel hanno sotto contratto diversi portieri e ha da poco rinnovato fino al 2024 Navas, su cui si punterebbe per un'altra stagione. E dunque per Donnarumma non si tratterebbe di un trasferimento immediato oltralpe: si sta ragionando sull'idea di un prestito annuale, per poi accasarsi definitivamente al Psg per la sua nuova avventura professionale.
Anche la Juve su Donnarumma
Il portiere rimane comunque l'oggetto del desiderio anche della Juventus, che ci sta lavorando a fari spenti, ma è decisa a prenderlo, anche se, però, deve prima risolvere la situazione del titolare Wojciech Szczesny, che ha un ingaggio di 7 milioni a stagione. Alla Roma non dispiacerebbe riprendersi il polacco: il problema è appunto l'ingaggio del giocatore, troppo elevato per i parametri di Trigoria, ma si cercherà di convincerlo con un prolungamento di contratto. La chiave per la riuscita dell'affare potrebbe essere Florenzi, che piace ad Allegri e sarebbe disposto a trasferirsi in bianconero.
Asse Parigi-Milano: si lavora al colpo Icardi
L'asse Parigi-Milano coinvolge anche l'attacco e in particolare si accentra su Mauro Icardi, ex capitano nerazzurro che ha deluso nel Paris Saint-Germain e ora vorrebbe tornare in Italia. Nonostante le recenti dichiarazioni del giocatore, Paolo Maldini sa che l'argentino non è considerato titolare a Parigi e intende provare a riportarlo in Serie A, puntando anche sul desiderio di rivincita nei confronti dell'Inter. Il centravanti ha una valutazione molto alta (sui 55 milioni di euro), però l'ex bandiera rossonera ha intenzione di sfruttare la sua amicizia con Leonardo, direttore sportivo dei parigini, per trovare una formula che possa consentire al Milan di portare a termine l'operazione, un colpo ad effetto per le ambizioni, anche europee, della squadra di Stefano Pioli.
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Juve: Allegri, vertice di tre ore alla Continassa. Mercato, è Ronaldo la chiave
Prima riunione tra il tecnico e la dirigenza bianconera rappresentata da Cherubini e Nedved. Se per la porta e la difesa le manovre saranno quasi certamente autofinanziate, per gli altri reparti la discriminante sarà l'eventuale conferma di CR7
Per costruire, anzi rifondare, un ciclo, scegliere i calciatori è importante ma non è l'unica strada che porta al successo. Su queste basi si è svolto il primo incontro della nuova gestione Allegri, rivista e potenziata dopo quella conclusa due stagioni fa: un summit che ha implicitamente confermato il ruolo chiave del tecnico livornese, entrato alla Continassa poco dopo le 13 a bordo di un'Alfa Romeo Stelvio e rimasto per tre ore in riunione con i suoi collaboratori tecnici, Landucci e Dolcetti, e la dirigenza bianconera con Cherubini e Nedved. Prima di iniziare l'incontro, l'allenatore si è sottoposto al rituale passaggio in "sartoria", dove ha preso le misure per l'abito che indosserà in partita: una volta sbrigate le pratiche è iniziata la programmazione della stagione, con un occhio naturalmente alle strategie di mercato. Argomento che sarà approfondito durante altri incontri ma di cui si sono gettate le basi in vista dell'inizio della fase calda di trattative, quella che si concluderà il 30 giugno, giorno di chiusura del bilancio e termine ultimo per piazzare le plusvalenze attraverso le cessioni.
Le idee di mercato
Il primo nodo riguarda la porta, con il nome di Donnarumma facilmente spendibile per la qualità e l'età del portiere ex Milan e per i rapporti preferenziali con Mino Raiola. Prima, però, sarà necessario trovare una sistemazione a Szczesny, compito non semplice nonostante il numero uno polacco abbia diversi estimatori in Premier League: il suo stipendio da 7 milioni a stagione, con contratto in scadenza nel 2024, non aiuta l'avvicendamento. Qualche aggiustamento anche in difesa, con l'imminente rinnovo di Chiellini che comporrà il terzetto di centrali con De Ligt e Bonucci, mentre per il quarto posto, vista la probabile cessione di Demiral, potrebbe esserci il ritorno in bianconero di Rugani.
La discriminante Ronaldo
Se per la porta e la difesa le manovre saranno quasi certamente autofinanziate, per gli altri reparti la discriminante sarà l'eventuale conferma di Cristiano Ronaldo in attacco. I segnali fanno presagire un addio del portoghese al bianconero: un altro anno di contratto a 31 milioni netti a stagione, 58 lordi, oltre a 29 milioni ancora iscritti a bilancio per l'ammortamento dell'ultimo anno. "Liberarsi" di CR7, se così si può definire la cessione di un attaccante ancora capace di segnare a raffica nonostante i 36 anni, permetterebbe di aprire diversi fronti: prima di tutto l'arricchimento tecnico del centrocampo, con Locatelli ormai convinto ad abbracciare la causa bianconera e il Sassuolo disposto ad accontentare il calciatore ma che non farà sconti a nessuno, tanto più considerando le sirene provenienti dall'estero. Oltre al centrocampista della Nazionale di Mancini, la rifondazione passerà anche da un altro innesto: i profili sono quelli di Calhanoglu, più facile vista la scadenza del contratto con il Milan, o di Aouar, più complicata dato che il Lione non è la società più morbida con cui trattare e l'arrivo di Bosz sulla panchina francese.
Con l'addio di Ronaldo, che interessa al PSG, che propone uno scambio con Icardi, e Manchester United, che offre 15 milioni all'anno al portoghese, potrebbe ripartire con rinnovato slancio la trattativa per il rinnovo di Paulo Dybala, il cui contratto scade nel 2022: l'offerta potrebbe arrivare a 10 milioni all'anno, cifra che renderebbe la Joya il calciatore più pagato della rosa bianconera insieme a De Ligt. Al suo fianco si lavora per rinnovare il prestito di Morata, 10 milioni a cui seguiranno 35 di riscatto al termine della prossima stagione. Piace, e molto, anche Vlahovic: in questo momento, però, la trattativa per il rinnovo con la Fiorentina è quasi conclusa e il club viola non è disposto ad intavolare una trattativa per la cessione del pezzo più pregiato della rosa.
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Calciomercato, le news di oggi: l’Inter su Raspadori se parte Lautaro, da Allegri sì alla cessione di Ronaldo
Inter, Emerson Palmieri è il sostituto di Hakimi. Juventus, se per il portoghese dovessero arrivare offerte dal Psg o dal Manchester United sarebbero valutate. Dybala avrà un ruolo centrale e Morata sarà rinnovato
Tre ore e mezza di riunioni per pianificare la nuova stagione, le date del ritiro, le amichevoli e ovviamente i progetti per il mercato. Massimiliano Allegri, tornato mercoledì alla Continassa, e accolto dal vicepresidente Nedved e dal neo responsabile dell’area tecnica Cherubini, si è tuffato con entusiasmo nell’avventura 2.0 alla Juventus. Dopo un’annata deludente sul piano dei risultati, i bianconeri hanno l’esigenza di ripartire con l’obiettivo di costruire una rosa più razionale ed equilibrata ma con la necessità di non aggravare il bilancio. Per entrambi questi motivi l’eventuale cessione di Cristiano Ronaldo non sarà considerata una bestemmia ma verrà valutata: qualora giungessero proposte dal Psg o dal Manchester United, Max non si metterebbe certo di traverso per bloccare la partenza del portoghese. Nei suoi piani Dybala avrà un ruolo centrale nella squadra e con lui Morata, il cui prestito dall’Atletico Madrid verrà rinnovato.
Follie per Donnarumma non sono contemplate al momento: Allegri considera Szczesny uno dei migliori portieri d’Europa e non ha intenzione di spingere la società a investire cifre monstre per garantire l’ingaggio all’ex milanista. Del resto la trattativa con Raiola era stata impostata da Fabio Paratici che venerdì in conferenza stampa con il presidente Agnelli darà l’addio al mondo Juve dopo 11 anni. Poi per lui si spalancheranno le porte del Tottenham e il dirigente spera di vincere entro la prossima settimana le ultime resistenze di Antonio Conte, sogno in panchina del presidente Levy.
Primo giorno di scuola anche per Simone Inzaghi ad Appiano: ha incontrato Beppe Marotta e Piero Ausilio, discusso della composizione del nutrito staff che porta con sé, approfondito i dettagli del ritiro e impostato le linee guida del mercato. La parola d’ordine è austerity: ciò premesso, sono stati individuati i profili per sostituire le possibili partenze di Hakimi e Lautaro. Con l’esterno marocchino nel mirino del Psg, si cerca un laterale da schierare sulla corsia di sinistra: il primo nome è quello di Emerson Palmieri, poco utilizzato nell’ultima stagione al Chelsea. Giovedì al vertice al centro sportivo ha partecipato anche Tullio Tinti, agente di Raspadori, la nuova stellina dell’Italia. È la figura individuata per colmare l’eventuale cessione di Lautaro (piace all’Atletico che prepara una nuova offerta anche per De Paul dell’Udinese).
Vertice nella notte a Roma fra Sarri e Lotito: si tratta a oltranza per trovare un punto di intesa sull’ingaggio e sulla rosa. Il tecnico toscano ha già convinto il ds Tare ma l’ultima parola spetta al presidente della Lazio. Di Francesco risolve il contratto con il Cagliari e si appresta a firmare un biennale con il Verona.
CorSera
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Cena Lotito-Sarri: incontro costruttivo ma non risolutivo. (Pedullà)
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"Se sono dispiaciuto? Molto. Lei mi ha chiesto se i giocatori guadagnano troppo, adesso faccio io una domanda: che valore ha Donnarumma? È cresciuto nel Milan, poteva essere il portiere della squadra per vent’anni, magari venti no perché non è Ibra. Ma è il più forte del mondo. Avrebbe potuto diventare Mister Milan, come Paolo Maldini. Che valore si poteva dare a Maldini? Non c’è una misura. Cos’è guadagnare troppo? Ciascuno ha un valore, dipende da quanto ti serve quel giocatore. Il valore lo fa il mercato. È come in Borsa. Se Gigio va via o no non lo so. Serve essere in due per ballare il tango. Io gli direi di restare al Milan fino alla fine".
Goal.com
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Ibrahimovic ci consegna un altro punto di vista: qual è il valore di un giocatore (ritenuto forte) o di una bandiera? E perchè, per dimostrare attaccamento, deve essere il giocatore a rinunciare ai soldi e non il club a pagarlo per quanto vale o per quanto si crede che valga?
Ibra dice: una bandiera ha un prezzo? No, non ha prezzo, non ha "una misura"...per cui se te la vuoi tenere devi pagare.
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"Se sono dispiaciuto? Molto. Lei mi ha chiesto se i giocatori guadagnano troppo, adesso faccio io una domanda: che valore ha Donnarumma? È cresciuto nel Milan, poteva essere il portiere della squadra per vent’anni, magari venti no perché non è Ibra. Ma è il più forte del mondo. Avrebbe potuto diventare Mister Milan, come Paolo Maldini. Che valore si poteva dare a Maldini? Non c’è una misura. Cos’è guadagnare troppo? Ciascuno ha un valore, dipende da quanto ti serve quel giocatore. Il valore lo fa il mercato. È come in Borsa. Se Gigio va via o no non lo so. Serve essere in due per ballare il tango. Io gli direi di restare al Milan fino alla fine".
Goal.com
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Ibra stava ubriaco
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Ibrahimovic ci consegna un altro punto di vista: qual è il valore di un giocatore (ritenuto forte) o di una bandiera? E perchè, per dimostrare attaccamento, deve essere il giocatore a rinunciare ai soldi e non il club a pagarlo per quanto vale o per quanto si crede che valga?
Ibra dice: una bandiera ha un prezzo? No, non ha prezzo, non ha "una misura"...per cui se te la vuoi tenere devi pagare.
Infatti gli erano stati offerti 8 milioni
Una cifra altissima per una squadra come noi con un budget relativamente basso a disposizione.
Ma il sacrificio per lui avremmo fatto.
Con ben 8 milioni, una cifra enorme per il Milan
Invece no.
Lui ne vuole 10
i soldi per i familiari a carico
e per i vicini di casa.
Perfetto, l'uscita è di là.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Ibrahimovic ha per procuratore Raiola, credo da 20 anni ormai...per cui mette una parolina per il "prodotto" della casa.
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La fumata bianca tra la Lazio e Maurizio Sarri non è arrivata nemmeno dopo il lungo summit di ieri sera. In nottata, il presidente laziale Claudio Lotito ha risposto a Il Messaggero dichiarando: "La trattativa resta aperta, vediamo che succederà ma al momento non c'è accordo".
Oggi è previsto un nuovo incontro che coinvolgerà anche Ramadani, agente del tecnico. Il segnale è positivo perché entrerà nel vivo la trattativa economica, ma sarà un'altra giornata tutta da vivere.
La fumata bianca tra la Lazio e Maurizio Sarri non è arrivata nemmeno dopo il lungo summit di ieri sera. In nottata, il presidente laziale Claudio.
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