Per 15 milioni vale la pena tenere un mostro del genere un altro anno
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Se non ti gioca svogliato sì....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMa la Uefa dorme e a mettere una regolamentazione che limiti questo arbitrio non ci pensa...però Ceferin si riempie la bocca col calcio dei bambini e del popolo.
Si,ok,ma.pure.le società ci mettono un attimo a mettersi a 90.gradi di fronte a questi procuratori.
il.modo in cui Maldini.ha gestito il.caso Donnarumma è stato impeccabile e perfetto.
Ti ho offerto quello.che potevo.
Qui sei un idolo e potrai essere capitano per anni.
Hai tutto ciò.che si può desiderare.
Accetti?
No? Ok lì c'è la.porta e tanti saluti.
Tutti così dovrebbero gestire certe situazioni
e vedrai che il potere dei procuratori andrà scemando.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Insieme al potere dei procuratori temo andrebbe scemando anche il bilancio dei club, perchè il Milan facendo andare a zero sia Donnarumma che il turco quanti soldi ha perso? Facciamo tra tutti e due una settantina di milioni? Mica sono pochi eh.
Va ridimensionato il potere dei procuratori, anche se l'arma di portare un giocatore a zero è comunque ineliminabile, stante la legge che così prevede in mancanza di accordi....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioE allora ne prendono 75 il prossimo anno. Questi procuratori cascano sempre in piedi, anche perchè al club dove lo porterà il prossimo anno Raiola potrà chiedere una più corposa commissione, con la scusa che li ha fatti "risparmiare" sul cartellino.
I procuratori sono i veri pupari del calciomercato.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Perchè Ceferin è occupato a difendere il calcio dei nonni e dei bambini, coi quali afferma di parlare....ma di noi
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La Lazio la sta trascinando troppo per le lunghe con Sarri, che appartiene ad un livello di allenatore che devi chiudere subito. Preoccupazione tra i tifosi dopo l'ottimismo di ieri.
Entro domani o giovedì (giorno della ufficialità di Inzaghi all'Inter, il quale ha risolto le pendenze con Lotito), se non verrà annunciato, vorrà dire che non sarà Sarri....ma di noi
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I MAGNIFICI 26 DI ROBERTO MANCINI!
Il ct azzurro ha fatto i suoi nomi definitivi: ecco i ragazzi che terranno alta la bandiera azzurra ai prossimi campionati Europei, al via l'11 giugno. Fuori Pessina, dentro Sensi. Fuori Politano, dentro Raspadori.
EURO 2020 - Il ct azzurro Roberto Mancini ha deciso! A 10 giorni dall'esordio-Europeo contro la Turchia, in programma venerdì 11 giugno allo stadio Olimpico di
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Per me uno come politano forte nell'uno contro uno poteva essere utile, il resto degli attaccanti non sono bravissimi a creare superiorità numerica... Forse un po' chiesa e se ha voglia Bernardeschi, ma nessuno dei due lo fa come politano
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Bernardeschi è proprio il "graziato dal mister", perchè non si spiega in nessun modo la sua presenza
Toloi invece che Mancini, è molto curiosoOriginariamente Scritto da GoodBoy!modroc - yy
piquet - gabbiani
acquilani - manchini
maybe - Vendola
mandjukic - Sjneider
lialicic - Kongobia
il Mangio - Cointreau
izco - Mihajlovich
Bonacci - Falcata
Cancrena - Val di fiori
mouse - Sczesjky
Jo Amo Mario - Ronado - Juliano
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Ancelotti-Real Madrid, ufficiale. Il ritorno: è lui l’uomo di Florentino Perez
Scartati Pochettino e Antonio Conte, i Blancos si rivolgono al tecnico che vinse la Decima: rescisso il contratto con l’Everton. Firmato un triennale da 11 milioni netti a stagione
Nostalgico Florentino. Il presidente del Real Madrid rompe gli indugi e dopo sei anni richiama a Valdebebas Carlo Ancelotti, l’allenatore della Decima che era legato fino al 2024 all’Everton.
L’ex tecnico del Milan che, dopo aver salutato gli spagnoli ha allenato anche il Bayern Monaco e il Napoli, martedì 1 giugno è clamorosamente ritornato nella Liga. Ha vinto la concorrenza di Pochettino, destinato a restare a Parigi dopo la conferma di Leonardo, Raul ritenuto troppo inesperto per diventare da tecnico del Castilla la guida di un club ambizioso come il Real e soprattutto di Antonio Conte che, pur essendo libero dopo l’addio all’Inter chiede per il rientro garanzie tecniche ed economiche di livello.
Dopo i rumors che si erano diffusi nella serata di lunedì in Spagna, è stato ufficializzato ritorno di Carlo Magno — questo è il soprannome che all’epoca gli fu affibbiato al Bernabeu —, prossimo a compiere il 10 giugno prossimo 62 anni. Per lui un contratto triennale. Darà una spuntata di un paio di milioni al mega ingaggio che percepiva all’Everton: da 13 a 11 netti a stagione è un sacrificio che si può ben fare per tornare nel grande giro degli allenatori
I suoi legali hanno lavorato alla rescissione del contratto con il club di Liverpool, con cui è arrivato decimo in Premier. A Florentino Perez Carlo non poteva dire di no, a lui il compito di risollevare le merengues dopo le polemiche seguite alla lettera d’addio di Zidane ai tifosi pubblicata lunedì su As.
Lo dovrebbe seguire Antonio Pintus, il preparatore di Conte all’Inter. Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano, non è una canzone che ascoltano solo dalle parti di Milano.
CorSera...ma di noi
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Calciomercato, le news di oggi: il Milan molla Calhanoglu, ma De Paul non arriverà. Sarri-Lazio frenata
Il turco, che chiede ai rossoneri il raddoppio dell’ingaggio, potrebbe finire in Qatar. De Paul sostituto ideale, ma l’Atletico Madrid incalza
Mentre l’Inter si appresta a ufficializzare giovedì Simone Inzaghi, la Lazio vive ore di riflessione. Non è bastato il blitz del d.s. Tare a casa di Maurizio Sarri, a Castelfranco di Sopra, per sbrogliare la matassa. Il tecnico toscano, dopo un anno sabbatico, ha ambizione ed entusiasmo per rimettersi al lavoro tanto più in una città dove avrebbe la possibilità di confrontarsi con un mostro sacro come Mourinho. Con il d.s. dei biancocelesti ha discusso della possibilità di legarsi alla Lazio con un triennale, dando via di fatto all’apertura di un ciclo.
Perché dunque non si è arrivati alla fumata bianca, nonostante all’orizzonte al momento non compaiano concorrenti (Mihajlovic resta a Bologna)? Due le ragioni: la prima è di natura economica ballando un milione fra l’offerta della società e la richiesta di 4 milioni del tecnico. La seconda è di ordine tattico dal momento che la rosa attuale disegnata per il 3-5-2 non si sposerebbe alla perfezione con il 4-3-3 da sempre adottato dall’allenatore. La sensazione è che servirà un faccia a faccia fra Sarri e Lotito per chiarire le questioni sul tavolo.
Il Milan che non ha ceduto davanti alle pretese di Donnarumma non si piegherà nemmeno davanti alle richieste di Calhanoglu. Il turco, in scadenza di contratto e con un ingaggio da 2,5 milioni, reclama uno stipendio da 5, cifra alla quale Maldini e Massara non intendono spingersi. Il centrocampista, dopo la fine del campionato, non si è più fatto sentire con i dirigenti del Diavolo: la tentazione è la fuga nel calcio periferico ma ricco del Qatar, dove l’Al Duhail ha proposto al trequartista un’offerta da 32 milioni in tre anni. Più defilata la pista che conduce alla Juventus, dopo l’addio di Paratici: Allegri conta già su parecchi esterni nella rosa e non considera prioritario l’ingaggio di Calhanoglu.
Difficilmente sarà De Paul il sostituto a Milanello: la richiesta dell’Udinese di 40 milioni e la concorrenza dell’Atletico Madrid scoraggiano i manager rossoneri a partecipare ad aste.
CorSera...ma di noi
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Juventus: Ronaldo no, Morata e Dybala sì. Allegri prepara le prime mosse
Giovedì le idee inizieranno a prendere forma durante l'incontro a cui prenderà parte il tecnico bianconero. All'esame il mercato a partire dall'attacco, anche se è il centrocampo il reparto dove il restyling sarà presumibilmente maggiore
Almeno per ora la Juventus di Allegri resta un'entità astratta, un anello ancora aperto tra quella di Pirlo e la squadra che proverà a riconquistare lo scudetto. Giovedì, però, le idee inizieranno a prendere forma durante l'incontro a cui prenderà parte il tecnico bianconero, ritornato dopo due anni di inattività, insieme a Cherubini, che nel riassetto societario andrà ad occupare una casella fondamentale come quella di direttore generale, con Arrivabene ormai amministratore delegato designato. Sarà un incontro in cui l'allenatore livornese esporrà la strategia per il futuro, le mosse da compiere per rifondare la Juventus e provare a riaprire un ciclo vincente dopo quello chiuso quest'anno dalla vittoria dell'Inter.
La strategia in attacco
Il nodo principale sarà l'attacco dei prossimi anni. Le conferme di Ronaldo, Dybala e Morata sono, per motivi diversi, in dubbio: il portoghese pare aver salutato Torino e difficilmente farà ritorno. Il suo contratto da 58 milioni di euro lordi, 31 al netto delle imposte, pesa non poco sulle strategie future, visto il restyling necessario per il centrocampo. Mendes e la Juventus cercano una soluzione per permettere al cinque volte Pallone d'oro di non intaccare le sue ambizioni ma, allo stesso tempo, continuare a percepire uno stipendio da fuoriclasse. Le piste più accreditate sembrano quelle che portano a Manchester, sponda United, o a Parigi: difficile uno scambio con Icardi, che non rientra nei piani di Allegri, possibile quello con Kean, visto che la valutazione ancora a bilancio di CR7 (29 milioni) si avvicina a quella del giovane attaccante cresciuto nelle giovanili della Juventus.
Uno dei punti da cui ripartirà Allegri sarà la conferma di Morata, in prestito oneroso lo scorso anno (10 milioni) formula che i bianconeri riproporranno all'Atletico Madrid come da accordi della scorsa estate: lo spagnolo ha già giocato due anni alla corte di Allegri, raggiungendo la finale di Champions League e segnando anche la rete del momentaneo pareggio per i bianconeri. La sua conferma è il punto di partenza su cui costruire l'attacco della prossima stagione: il passaggio successivo sarà il rinnovo con Dybala, trattativa che inizierà a breve e che dovrà portare in fretta a una soluzione per evitare di vivere l'ultimo anno con la Joya in scadenza.
Ramsey si conferma
Se in difesa si attende a breve il rinnovo di Chiellini, è il centrocampo il reparto che potrebbe subire il restyling più massiccio: Locatelli resta come sempre l'obiettivo principale, mentre Aouar è il sogno difficilmente realizzabile. Stesso discorso per Pjanic, partito per Barcellona nello scambio con Arthur ma naufragato nella stagione deludente dei blaugrana: il Barcellona vuole monetizzare e per riportare a Torino il bosniaco la Juve dovrà prima vendere Arthur. Operazione difficile per i 72 milioni (più bonus) spesi lo scorso anno, che potrebbero generare una minusvalenza con le valutazioni del calcio post Covid. Sul mercato anche Ramsey, che dal ritiro del Galles si è confermato in bianconero: "Gli ultimi due anni sono stati molto frustranti a causa dei tanti infortuni che ho subito. Il futuro? Sono un giocatore della Juventus e dopo gli Europei tornerò a Torino. Quando arrivi in un nuovo club vorresti partire con slancio, per mostrare tutto quello di cui sei capace, ma gli infortuni ti fanno fare un passo indietro e ti impediscono di prendere ritmo".
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Napoli, dagli addii di Koulibaly e Fabian il tesoretto per il mercato
Sono i due big che saranno sacrificati per abbassare il monte ingaggi e consentire le operazioni in entrata. Ottimismo sul rinnovo di Insigne, non certa la permanenza di Mertens
Difesa e centrocampo. Sono due i reparti su cui si è concentrata l'attenzione di Luciano Spalletti, che sta già lavorando di comune accordo con Aurelio De Laurentiis per la costruzione del nuovo Napoli. I due sono d'accordo sul punto di partenza: non servirà una rivoluzione. Un po' perché la squadra continuerà a giocare con il modulo tattico (4-2-3-1) memorizzato nei mesi scorsi con la guida di Gattuso e soprattutto perché il presidente ha garantito al tecnico toscano che la maggior parte dei big saranno blindati. L'attacco in particolare ripartirà da Osimhen, Lozano, Politano, Zielinski e quasi sicuramente da Insigne, anche se dopo gli Europei dovrà essere rapidamente portata a termine la trattativa per il rinnovo del capitano. Ma il leader azzurro ha voglia di restare e alla fine un punto di incontro tra le parti sarà dunque probabilmente trovato, smussando le distanze tra offerta e richiesta economica. Non è invece certa la permanenza di Mertens, che ha perso il posto tra i titolari e potrebbe essere tentato da un'esperienza altrove, nonostante sia legato al club fino al giugno del 2022 con un ingaggio faraonico: 4.5 milioni all'anno.
Koulibaly e Fabian, caccia alla migliore offerta
Ma lo stipendio più oneroso per il Napoli (6.5 milioni) è quello di Koulibaly, che già nella scorsa estate pareva destinato ad andare via. La crisi economica provocata dal Covid bloccò però il mercato e dodici mesi f non arrivarono offerte congrue per il difensore senegalese, che adesso al contrario sarebbero già all'esame di De Laurentiis. Piste inglesi e spagnole, con la possibile new entry del Real Madrid, se sulla panchina delle merengues arriverà Ancelotti. L'altro big con i bagagli pronti è il centrocampista Fabian Ruiz, nel mirino invece dei francesi del Paris Saint Germain.
I nomi nel mirino
Il Napoli conta in un colpo solo di ridurre il suo monte ingaggi e di avere in cassa una cifra sostanziosa da investire sul mercato. Nel mirino ci sono Emerson Palmieri, Senesi e D'Ambrosio per la difesa, l'argentino De Paul e il croato Basic per il centrocampo. Non a caso i due reparti che Spalletti ha chiesto a De Laurentiis di rinforzare, per rilanciare subito la rincorsa alla zona Champions.
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Laudisa, bisogna vedere se da sobrio o meno, sulla Gazzetta di oggi ipotizza questo giro: Ronaldo al PSG, Icardi alla Juve, Mbappè al Real....ma di noi
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