Lazio, Inzaghi obbligato a battere l’Atalanta o dà già l’addio alla Champions
Biancocelesti già in ritardo di cinque punti, nerazzurri macchine da guerra in trasferta: quattro vittorie su quattro, ma mancherà Zapata. Ore 15, Sky
L’ultima volta che Lazio e Atalanta si sono affrontate in palio c’era la Coppa Italia: i biancocelesti vinsero, i bergamaschi protestarono furiosamente per un rigore negato. Era il 15 maggio, 5 mesi fa; Gasperini si sarebbe riscattato poco dopo grazie alla storica qualificazione in Champions. Quella di oggi non è una finale e nemmeno uno spareggio, però gli somiglia molto. Soprattutto per la squadra di Inzaghi, che ambisce al 4° posto — Lotito lo pretende — ma è già staccata di 5 punti dagli avversari. Dovessero diventare 8 e date fuori portata Juve, Inter e Napoli, tutto si complicherebbe terribilmente.
L’Atalanta in trasferta è una macchina: ha vinto 4 partite su 4, una di queste proprio all’Olimpico con la Roma. E, in generale, sta confermando di avere un attacco quasi incontenibile: nello scorso campionato nessuna squadra ha segnato più dei bergamaschi e anche adesso le 18 reti realizzate nelle prime 7 giornate rappresentano un primato. Il fatto nuovo è che Gasperini dovrà fare a meno di Zapata, infortunatosi in Nazionale, il quale è già arrivato a quota 6. Come fronteggerà questa assenza? «Muriel ha avuto qualche difficoltà nelle ultime settimane, l’assenza di Duvan lo costringerà a superarle». L’allenatore potrebbe comunque tenersi una risorsa offensiva in panchina, puntando su Malinovskyi trequartista.
La Lazio di gol ne ha segnati di meno (13) e più della metà sono di Immobile, capocannoniere con 7. Inzaghi sembra essere riuscito a dare stabilità alla difesa, che ha incassato 6 reti (solo Inter e Verona hanno fatto meglio). Ma i problemi sono altri: Lotito ha criticato l’allenatore e la squadra, ha rivendicato la forza del gruppo che ha costruito, ha chiesto meno egoismo. «Ha voluto spronare l’ambiente», ha detto Inzaghi cercando di attenuare la tensione. Ma sa bene che, se dovesse andare male oggi, rischierebbe di finire nel tritatutto.
Da sabato sera, tutti penseranno alle trasferte di coppa: l’Atalanta al City (martedì), la Lazio al Celtic (giovedì). Ma la sensazione è che il mini-spareggio dell’Olimpico conti più dell’Europa. Una partita, tra l’altro, che presenta qualche preoccupazione per l’ordine pubblico, anche per le manifestazioni politiche previste a Roma. Intanto sono stati individuati e denunciati 20 tifosi, 6 dei quali minorenni, responsabili del saluto romano in occasione di Lazio-Rennes: appartengono all’area degli Irriducibili, prenderanno il Daspo.
CorSera
Biancocelesti già in ritardo di cinque punti, nerazzurri macchine da guerra in trasferta: quattro vittorie su quattro, ma mancherà Zapata. Ore 15, Sky
L’ultima volta che Lazio e Atalanta si sono affrontate in palio c’era la Coppa Italia: i biancocelesti vinsero, i bergamaschi protestarono furiosamente per un rigore negato. Era il 15 maggio, 5 mesi fa; Gasperini si sarebbe riscattato poco dopo grazie alla storica qualificazione in Champions. Quella di oggi non è una finale e nemmeno uno spareggio, però gli somiglia molto. Soprattutto per la squadra di Inzaghi, che ambisce al 4° posto — Lotito lo pretende — ma è già staccata di 5 punti dagli avversari. Dovessero diventare 8 e date fuori portata Juve, Inter e Napoli, tutto si complicherebbe terribilmente.
L’Atalanta in trasferta è una macchina: ha vinto 4 partite su 4, una di queste proprio all’Olimpico con la Roma. E, in generale, sta confermando di avere un attacco quasi incontenibile: nello scorso campionato nessuna squadra ha segnato più dei bergamaschi e anche adesso le 18 reti realizzate nelle prime 7 giornate rappresentano un primato. Il fatto nuovo è che Gasperini dovrà fare a meno di Zapata, infortunatosi in Nazionale, il quale è già arrivato a quota 6. Come fronteggerà questa assenza? «Muriel ha avuto qualche difficoltà nelle ultime settimane, l’assenza di Duvan lo costringerà a superarle». L’allenatore potrebbe comunque tenersi una risorsa offensiva in panchina, puntando su Malinovskyi trequartista.
La Lazio di gol ne ha segnati di meno (13) e più della metà sono di Immobile, capocannoniere con 7. Inzaghi sembra essere riuscito a dare stabilità alla difesa, che ha incassato 6 reti (solo Inter e Verona hanno fatto meglio). Ma i problemi sono altri: Lotito ha criticato l’allenatore e la squadra, ha rivendicato la forza del gruppo che ha costruito, ha chiesto meno egoismo. «Ha voluto spronare l’ambiente», ha detto Inzaghi cercando di attenuare la tensione. Ma sa bene che, se dovesse andare male oggi, rischierebbe di finire nel tritatutto.
Da sabato sera, tutti penseranno alle trasferte di coppa: l’Atalanta al City (martedì), la Lazio al Celtic (giovedì). Ma la sensazione è che il mini-spareggio dell’Olimpico conti più dell’Europa. Una partita, tra l’altro, che presenta qualche preoccupazione per l’ordine pubblico, anche per le manifestazioni politiche previste a Roma. Intanto sono stati individuati e denunciati 20 tifosi, 6 dei quali minorenni, responsabili del saluto romano in occasione di Lazio-Rennes: appartengono all’area degli Irriducibili, prenderanno il Daspo.
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