Attenzione: Calcio Inside! Parte III
Collapse
X
-
Il ritorno di Allegri alla Juve. Il tecnico livornese firma un quadriennale da 9 milioni: avrà pieni poteri. Si punta sui giovani, Ronaldo può lasciare
L’addio di Paratici, il mea culpa dei tifosi, un contratto quadriennale da 9 milioni di euro netti a stagione e soprattutto i pieni poteri ottenuti con un ruolo di allenatore-manager, però, vanno oltre il concetto di rivincita. Anche per questo ha detto di no all’Inter, Marotta lo voleva per sostituire Conte, e ha respinto la proposta del Real Madrid di dargli la panchina del dimissionario Zidane. Allegri ha scelto di tornare dove ha vinto 5 scudetti e sfiorato 2 volte la Champions per varare un nuovo progetto, in questo ritorno al futuro che rivoluzionerà i bianconeri. Non solo sul campo, ma anche in società visto che il tecnico sarà il deus ex machina con Cherubini al suo fianco e presto un amministratore delegato a supervisionare.
In attesa dell’annuncio ufficiale e dell’esonero di Andrea Pirlo, attesi per oggi, il club bianconero si appresta a vivere l’Allegri II. Non è il primo allenatore che torna, basta citare Trapattoni e Lippi nei tempi più recenti, ma le modalità del rientro - così come la richiesta accorata del presidente Andrea Agnelli (un amico a cui non poteva dire di no) - lo rendono unico. Forse non c’era altro modo per cancellare l’incomprensibile esonero del 2019 e ora il tecnico livornese sarà chiamato agli straordinari per rilanciare la Juve.
Serviranno le sue intuizioni per ricostruire una squadra senza poter contare su grandi investimenti, il probabile aumento di capitale servirà per ripianare le perdite (-113 milioni nell’ultima semestrale), mentre sono tanti i giocatori in bilico. In primis Chiellini, che ora può restare ancora un anno, e poi tutto l’attacco. Ronaldo è sempre più lontano dalla Juve. Sul rinnovo di Dybala , Allegri conta di parlarci e lo scenario potrebbe cambiare e Morata è in prestito, ma il tema più delicato è il futuro di CR7. Ha ancora un anno di contratto, ma da mesi è insofferente e Allegri ad Agnelli aveva detto in tempi non sospetti che la Juve doveva ripartire senza Ronaldo. Il suo procuratore ha contattato il Manchester United per un clamoroso ritorno, dopo che una simile idea era stata bocciata dal Real, ma lo stipendio spaventa tutti.
Al netto di Ronaldo, che ha un suo impatto sulle casse bianconere, Allegri ripartirà dai giovani di valore e deve pensare a come rifare il centrocampo. Questa è la priorità della Juve e sono due i nomi caldi: il regista Manuel Locatelli del Sassuolo e il dieci dell’Udinese, l’argentino Rodrigo De Paul. Il primo ieri ha messo anche un vistoso “mi piace” sui social alla notizia del ritorno di Allegri alla Juve, ma la stessa cosa è stata fatta da Gigio Donnarumma. Il portiere, ormai ex Milan, è nel mirino della Juve come parametro zero di lusso, anche se i bianconeri devono prima cedere Szczesny e l’operazione non è così semplice. Donnarumma, però, strizza l’occhio ad Allegri. La nuova, o forse vecchia, era è già iniziata.
La Stampa...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Se esistesse il Karma Dollarumma rimarrebbe senza team.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Commenta
-
-
Un appunto sui gol del centrocampo, nel Champions 2015, quella del cc Pirlo vidal pogba marchisio, in tutta la fase ad eliminazione diretta, 7 partite, segnarono solo tevez e Morata, ad eccezione di un gol di vidal ma su rigore
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioUn appunto sui gol del centrocampo, nel Champions 2015, quella del cc Pirlo vidal pogba marchisio, in tutta la fase ad eliminazione diretta, 7 partite, segnarono solo tevez e Morata, ad eccezione di un gol di vidal ma su rigore
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioInter, Eder se la prende con Suning: «Sono 8 mesi che non pagano gente che prendeva 800 euro al mese»
All’Inter dal 2016 al 2018, l’attaccante si è poi trasferito al Jiangsu, il club cinese di Suning, la cui attività è stata sospesa a fine febbraio per difficoltà finanziarie
Scudetto e rivoluzione. L’Inter campione saluta Antonio Conte — accordo trovato per la risoluzione: il tecnico riceverà 7 milioni di buonuscita — e si prepara al ridimensionamento di rosa e prospettive.
I tifosi protestano (hanno piazzato due striscioni polemici ai piedi della sede, in viale della Liberazione), tra loro c’è anche Eder. All’Inter dal 2016 al 2018, l’attaccante si è poi trasferito al Jiangsu, il club cinese di Suning, la cui attività è stata sospesa a fine febbraio per difficoltà finanziarie a cui la proprietà non ha saputo far fronte. Rimandando anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti. «Spero non finisca così anche all’Inter — il commento dell’italo-brasiliano alla notizia del possibile ridimensionamento dei nerazzurri—. Da tifoso non vorrei succedesse loro quello che è accaduto a noi del Jiangsu».
L’attaccante, da marzo al San Paolo, parla poi del modo in cui Suning ha trattato calciatori e dipendenti del club cinese, facendo un confronto con la situazione che sta vivendo l’Inter: «Dopo aver vinto e fatto una cosa importante (il campionato in Cina, ndr), Steven e il suo papà hanno buttato tutto all’aria. Calciatori, staff e dirigenti. E adesso all’Inter buttano per l’aria il grande lavoro fatto da mister Conte — scrive su Twitter —. Perché devono far rientrare nelle loro tasche 100 milioni. Del calcio e dei dipendenti se ne fregano». Eder torna sulla questione degli stipendi mai corrisposti: «Sono 8 mesi che non pagano gente che prendeva 800 euro al mese». Tema, quest’ultimo, che lui stesso aveva denunciato poche settimane fa, sempre a mezzo social: «Il club non ci ha pagato otto mensilità intere. Lasciando a casa più di cinquanta dipendenti senza soldi e senza spiegazioni». Ora, evidentemente, teme che possa succedere la stessa cosa all’Inter.
CorSeraOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioE quanti goal fece fare quel centrocampo?
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioBo se vuoi li analizziamo
Era un centrocampo allucinante nonché estremamente superiore all'attuale.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioBuongiorno !
Chi non vede l'ora inizino gli Europei?
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Commenta
-
-
Commenta
-
-
Una risalita faticosa. In questi due anni è cambiato molto, è cambiato un mondo - la stessa nostra vita due anni fa non era immersa nel sisma pandemico. Allegri ritorna in un calcio trasformato, perchè 24 mesi possono essere molto di più del semplice cambio di due calendari.
Due progetti abortiti perchè nati male, tarati su visioni, intuizioni, direzioni forse giuste come idea ma sbagliate come attuazione e tempistica.
Il ritorno di Allegri non lo vedrà dunque nella veste di "gestore" di un gruppo vincente ma in quella, per lui inedita, di costruttore, di artigiano che deve dare una forma e una identità alla nuda materia. C'è una base su cui lavorare ma molto c'è anche da cambiare (il centrocampo è una nota dolentissima).
Da tutto questo si vede come non sarà una navigazione su di un mare piatto e favorito dai venti...e questo fa capire il perchè di quei 4 anni di contratto: per ricostruire e riordinare il tavolo da gioco servirà tempo. Complessa è difatti la situazione che Allegri si ritrova di fronte, sia sul fronte interno alla Juventus che su quello del calcio in generale.
Per motivi diversi ma anche simili (la crisi pandemica, il calcio che subisce accelerazioni e trasformazioni velocissime, rendendo il quadro instabile), complesso è anche lo scenario in cui va a lavorare Inzaghi. Bocca su Repubblica ci informa che "il vuoto" dovuto alla dipartita di Conte "è stato subito colmato e il rimpianto non è poi molto" - evidentemente il buon Bocca è reduce da qualche festino dove si beve e si fuma roba buonissima.
Gli argomenti vanno sostenuti da un senso logico, dunque da spiegazioni inappuntabili, e allora, evaporati i fumi alcolici o di altro genere, occorrerebbe spiegare come può un Inzaghi, un allenatore caratterialmente trasparente, mai visto all'opera fuori dal nido della Lazio, "colmare il vuoto" di quello che è, a detta di tutti, il migliore allenatore italiano, certamente l'allenatore capace di infondere il suo timbro e il suo carattere ad una squadra, di incutere rispetto, di formare un gruppo teso all'obiettivo, e un uomo che nelle pressioni ci vive e che anzi le crea, perchè è nel clima bellico che rende al meglio e per questo è adattissimo a formare la "mentalità vincente", oltre ad avere la capacità particolare di far rendere alcuni giocatori oltre le loro reali capacità tecniche.
Il mestiere del giornalista non andrebbe svolto sotto agli effetti di serate prolungate e pesanti, perchè non tutti sono Hemingway che poteva permettersi di scrivere scolandosi qualche bicchiere di whisky.
In comune con Conte Inzaghi ha solo il modulo, ma il calcio mica è fatto solo di moduli, perchè pure Mazzarri adotta il 3-5-2 ma non risulta abbia vinto, spesso al primo colpo, ovunque sia andato, A o Premier che fosse.
Inzaghi è un buon tecnico, la scelta migliore tra quelle a disposizione, un tecnico che pure lui ha delle ambizioni epperò il punto è proprio questo: verificare quanto le ambizioni saranno sostenute dalla qualità intrinseca che uno possiede, perchè tolto Conte viene a mancare un nucleo, e i pianeti girano attorno a quello...e il carisma di Inzaghi è un qualcosa da verificare, in specie in una piazza ribollente come quella interista.
Ci sono insomma sfide per tutti, non ci si annoierà di certo....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Chissà se Mourinho vedendo il posto improvvisamente libero all'Inter si sia pentito d'essere approdato alla Roma.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Commenta
-
-
No, perchè non avrebbe mai potuto replicare quanto fatto...e avrebbe solo rischiato di sporcare il ricordo....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Xhaka il primo colpo in canna per Mourinho
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un derby di Londra tra i più sentiti, il Tottenham batte l’Arsenal 2-0, è il 6 dicembre 2020. A fine partita Mourinho va a cercare un avversario per complimentarsi: è Granit Xhaka, il centrocampista dei Gunners. Lo abbraccia, sembra quasi consolarlo, è un attestato di stima che lo Special One vuole fare in pubblico perché «lui è l’uomo principale del centrocampo dell’Arsenal. Un leader. Senza Xhaka, loro sono persi». All’improvviso quell’episodio torna d’attualità, la Roma di Mourinho sta trattando proprio il mediano svizzero.
L’indiscrezione l’ha lanciata Sky Sport e per la prima volta da Trigoria, dopo giornate piene di nomi di mercato accostati ai giallorossi, non arriva una smentita ma una conferma off the record: Xhaka fa parte di una lista di profili seguiti dal club. In realtà c’è di più. Una trattativa partita da qualche giorno, con la richiesta di 25 milioni di euro da parte dell’Arsenal per il cartellino di un giocatore sempre titolare quest’anno - in tutto 45 presenze - e a volte anche capitano (non ditelo a Tierry Henry...) ma messo ufficialmente sul mercato dai Gunners che vogliono ricostruire dopo una stagione fallimentare.
La Roma intende spendere di meno per il cartellino, circa la metà o comunque non più di 15 milioni, intanto tratta con l’agente del ragazzo per lo stipendio: lo Special One si è mosso in prima persona, come aveva provato a fare per Maignan finito poi al Milan. L’operazione Xhaka sarebbe nel complesso piuttosto costosa per un un giocatore che va verso i 29 anni (li compirà il prossimo 27 settembre, stesso giorno di nascita di Totti) ma che rientra nella lista di obiettivi primari di Mourinho. E i Friedkin e Pinto hanno intenzione di accontentarlo in diverse richieste. Il tecnico portoghese vuole un centrocampista muscolare, cattivo, esperto. E Xhaka risponde all’identikit.
https://laroma24.it/rubriche/la-penna-degli-altri/2021/05/xhaka-il-primo-colpo-in-canna-per-mourinhoIL TEMPO (A. AUSTINI) - Un derby di Londra tra i più sentiti , il Tottenham batte l’ Arsenal 2-0, è il 6 dicembre 2020. A fine partita Mourinho va a cercare un avversario per complimentarsi: è Granit Xhaka, il centrocampista dei Gunners . Lo abbraccia, sembra quasi consolarlo, è un attestato ......ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
Commenta