Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
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    Se cominciamo a metà settembre a parlare di anti Inter, troppi nomi dovranno cambiare i giornali in innumerevoli giri di giostra...

    Che il Napoli avrebbe puntato dritto alla champions lo si sapeva da questa estate, da quando cioè ha preso Conte...il quale è riuscito a farsi confermare i big, ha perso Osimhen ma ha preso il feticcio contiano Lukaku, ha trattenuto Kvara, ha speso tanto sul mercato, ha il solo campionato cui pensare e Conte è uno che è un martello dal profilo caratteriale, e difatti ieri hanno sofferto ma poi vinto, e qui si vede la mano del tecnico da quel punto di vista.

    Vincere quel tipo di partite porterà parecchi punti pesanti al Napoli...ma sono tutte cose che sapevamo da tempo...però anti Inter, ovvero scudetto, è un altro paio di maniche al momento e questo lo si vedrà da gennaio, non certo alla quarta giornata.

    Adesso le squadre sono ondivaghe, parecchie di loro devono turnare per le coppe, i difetti emergono più dei pregi, ci vuole del tempo e i giudizi invece troppo frettolosi: se ad esempio il Milan dovesse vincere il derby alla quinta giornata, diventerebbe essa l'anti Inter?

    Per ora quello che si può dire è che il Napoli è la mina vagante del campionato, ma dovrà saggiarsi nella lunga e difficile corsa, lì dove l'Inter ha la rosa (ampia) già testata e l'attitudine alla vetta, avendo tra l'altro cambiato meno di tutte: in questo momento avere delle difficoltà è normale, all'inizio è spesso così: tante squadre devono ancora trovarsi o tentare, con vari esperimenti, di trovare delle soluzioni a dei difetti evidenti (tipo la Juve con l'asfissia da goal).

    E' in una cripto crisi la Roma: 4 partite, 3 punti, 0 vittorie, un punto in meno della già complicatissima partenza dell'anno scorso. In questo caso la risposta dovrà arrivare dall'allenatore, l'osservato speciale e forse il vulnus della squadra: zero esperienza, gli è stata data una fiducia triennale sulla scorta dell'entusiasmo per alcune vittorie fatte nell'immediatezza dell'esonero di Mourinho, ma De Rossi nelle ultime 12 partite ufficiali ne ha vinte una sola.

    Pure qui c'è ancora tempo, ma è ovvio che la società, avendo speso per dare a De Rossi tanti giocatori nuovi, lo sta tenendo sotto stretta osservazione.

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  • Irrlicht
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    Vuol dire poco che siamo a settembre, ma riprendendo le parole di Germano, visto l'andazzo dopo l'1-0, la stagione passata il napoli una partita del genere non l'avrebbe sicuramente vinta così
    non parliamo di quella col parma
    Last edited by Irrlicht; 16-09-2024, 08:22:26.

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  • germanomosconi
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    Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
    Andonio ha ingranato.
    Però sull'1 a 0 hanno sofferto tanto...

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  • Sean
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    Il Napoli è l'anti Inter per lo scudetto? Perché sottovalutarlo sarebbe un errore

    ​La squadra di Conte guarda tutte le altre big dall'alto verso il basso: nei nerazzurri c'è qualcosa che non va, la Juve si è inceppata proprio quando sono arrivati i rinforzi. Il big match dello Stadium dirà molto

    Ora, magari, è più chiaro perché Antonio Conte ha puntato i piedi per avere Lukaku. Nel momento di maggior sofferenza, dentro una partita in cui il Napoli pur in vantaggio aveva la testa sott’acqua, Romelu ha sistemato le cose: l’assist magistrale per il raddoppio di Kvara ha cancellato la sofferenza, la rete del 3-0 ha reso limpida una vittoria che per lunghi minuti è stata in discussione per la reazione veemente del Cagliari. Ma alla fine contano i risultati e il Napoli ha centrato il terzo successo di fila, come non succedeva dai tempi d’oro di Spalletti e, in attesa dell’Udinese, è balzato in testa alla classifica.

    Conte sorride sornione, lo scudetto è il marchio della casa. Ne ha vinti tre alla Juve e uno all’Inter. La quarta giornata del campionato, dopo la sosta felice per la Nazionale, doveva essere una tappa intermedia, aspettando la Champions. E invece s’accende all’improvviso per la frenata dei campioni a Monza, due punti in altrettante trasferte, il segno che qualcosa non va. Il turnover non paga. Ma neppure i titolari funzionano: Lautaro e Thuram, entrambi sostituiti, sembrano fantasmi. Una squadra lenta, distratta e con la testa alla sfida con il Manchester City, riedizione della finale di due anni fa a Istanbul.

    L’inizio, incoraggiante, deve avere illuso la banda di Inzaghi, che progressivamente rimane impantanata nei meandri di una partita improvvisamente complicata. E la reazione veemente nel finale serve almeno a evitare la sconfitta. L’Inter, nonostante sia costretta a inseguire, resta favorita per esperienza, spessore e qualità, ma l’incertezza aumenta e sottovalutare quel diavolo di Conte sarebbe un errore grave. Juve-Napoli, sabato, chiarirà un bel po’ di cose. Antonio tornerà allo Stadium alla fine di una settimana di allenamenti mirati mentre Motta dovrà prima da pensare al Psv perché comincia la nuova Champions e gli equilibri, fragili, di questa stagione ballerina, condizionata dall’Europeo, dall’Olimpiade e da un mercato infinito, potrebbero cambiare ancora.

    Intanto l’allenatore della neo capolista è il più felice della compagnia perché sfiderà la Juve guardandola dall’alto e perché in Sardegna il Napoli ha giocato da squadra. Restano le magagne. Tante, troppe conoscendolo. Contro il Parma ha vinto perché l’ingenuo Pecchia aveva finito i cambi e ha dovuto mandare in porta un giocatore di movimento, ieri ha sofferto oltre misura, salvato da una traversa e dai miracoli di Meret. Però è primo, il suo habitat: sa cosa vuole e come ottenerlo. Il contrario della Juve, che ha messo insieme due pareggi tristi proprio quando Thiago ha avuto le stelle attese tutta l’estate.

    ​CorSera

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  • Sean
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    Monza-Inter 1-1: Dumfries replica a Dany Mota, ma i nerazzurri perdono la vetta

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    ​Il belga entra nelle azioni delle reti di Di Lorenzo e Kvara, quindi va a segno in prima persona. Di Buongiorno il poker, grandi parate di Meret. La squadra di Conte da sola in vetta, in attesa dei posticipi del lunedì

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