Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Milan e Juve volano senza Ibra e Ronaldo. I club riflettano...

    di Massimo Mauro


    La Juve ha fatto la partita più bella dell'anno insieme a quella di Barcellona, il Napoli invece la peggiore. Circa il Milan, è stato perfetto. La notte decisiva per la Champions è in queste tre considerazioni.

    La Juve ha dimostrato nelle due partite più importanti dell'anno di essere la solita squadra, che non sbaglia gli appuntamenti decisivi: Pirlo è stato un gigante, ha dato la responsabilità a Dybala, reduce da un'annata deludente, e ha lasciato fuori Ronaldo. Inoltre ha optato per Danilo in mezzo al campo invece di Bentancur. Il tecnico ha mostrato di avere il polso della stuazione, ha studiato i giocatori durante la settimana ed ha deciso mostrando lungimiranza e personalità.

    Il Verona sembra che abbia giocato una grande partita solo perché il Napoli è stato piccolo piccolo. Nessuna occasione da gol nitida per gi azzurri, solo due occasioni su calcio d'angolo. Onestamente è difficile dare la colpa a Gattuso, anche perché i giocatori andati in campo hanno offerto prestazioni singole mediocri. Mi aspettavo ad esempio molto di più da Insigne, che invece si è defilato. Veramente difficile da spiegare l'accaduto, anche perché senza pubblico una gara del genere era ancora più facile da giocare. Anche l'interpretazione delle situazioni ha lasciato a desiderare: 1-0, bastava mettersi ad aspettare e fare contropiede. Ma niente, neanche quello...

    Il Milan dal canto suo stramerita la Champions dopo il campionato che ha fatto. Campione d'inverno, poi è calato ma la stagione non poteva finire senza la Champions. La morale della serata è che il progetto tecnico è più importante dei singoli: Milan e Juve sono andate fortissimo senza Ibra e Ronaldo. Quindi è ora di prendere esempio da Ajax, Bayern e, solo per come gioca ma non per come spende soldi, dal City di Guardiola. Meglio lasciar perdere invece esempi come Barcellona e Real Madrid.



    https://www.repubblica.it/rubriche/visti-dallala/2021/05/24/news/commento_massimo_mauro-302459633/?ref=RHTP-BH-I0-P2-S2-
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    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Champions in volata, ma ora la Juventus deve decidere cosa fare di sé

      di Maurizio Crosetti

      Venti minuti alla fine, ma poi per la Juve sarà un inizio. In panchina ci sono il più grande portiere di tutti i tempi (Buffon), il capitano bianconero e della Nazionale (Chiellini) e uno dei più forti attaccanti della storia del calcio (Cristiano Ronaldo). Non guardano Bologna-Juventus, ormai è inutile, ma lo schermo degli smartphone dove scorrono le immagini del Milan e del Napoli. Da quei risultati dipenderà il futuro in Champions (o fuori dalla medesima) della Juventus. È l'immagine della serata, forse il simbolo dell'intero campionato bianconero.

      Il campo dà ragione alla Juve e torto al Napoli, sprecone contro il Cagliari e inguardabile contro il Verona, il fatal Verona. Ben diversamente dal Milan, che la sua Europa maggiore è andato a prendersela sul campo dell'Atalanta, cioè di una grande della serie A, il Napoli ha chiuso la stagione sulle ginocchia, inerte e inerme, con un allenatore che forse più di così non poteva fare e comunque non lo ha fatto. Chissà se De Laurentiis si sarà pentito di non aver mandato la squadra a Torino, proprio contro la Juve alla terza di campionato: in quel momento, forse sì che il Napoli avrebbe potuto prendersi i punti che gli mancano adesso. Non per nulla Gattuso, che forse se la sentiva, quella gara avrebbe voluto giocarla eccome.

      Dunque festeggiano i bianconeri, alla fine, quasi come per uno scudetto, loro che ne avevano vinti 9 di fila e che hanno rischiato di non arrivare nemmeno quarti. Oltre a riflettere sui tamponi dell'Asl e su quella famosa, mancata trasferta, certamente il Napoli ora penserà anche al rigore fischiato da Calvarese alla Juventus contro l'Inter. Episodi che decidono, ma contro il Verona nessuno tra i partenopei ha davvero deciso di vincere, e di essere padrone esclusivo del proprio destino. Bastava un altro gol, oppure non farsi raggiungere dal Verona dopo il vantaggio durato il tempo di una brevissima illusione.

      Ora il quadro di Champions è completo. L'Inter (con Conte?) proverà di nuovo a vivere una Champions degna, l'Atalanta è la luminosa e meritata conferma, il Milan ha il pregio di una stagione eccezionale nella prima parte e dignitosissima nella seconda, vissuta con mezzo Ibrahimovic soltanto. In quanto alla Juventus, la vittoria in Coppa Italia e il predellino europeo rendono la stagione solo deludente, e non del tutto fallimentare. Ma ben altri erano i sogni: il decimo scudetto consecutivo, la Champions che manca da un quarto di secolo, non certo le due coppe minori, comunque vinte, e tantomeno un ultimo posto in Champions da vivere in Dad, sullo schermo di un cellulare. Didattica a distanza per una classe di rimandati.

      Ora comincia davvero il futuro, per tutti. Per l'Inter, con mille dubbi di natura finanziaria e societaria da chiarire, e per la Juventus che deve decidere cosa fare di sé. Riteniamo molto difficile che Andrea Pirlo venga confermato, nonostante gli ultimi dieci giorni positivi e di carattere. I suoi predecessori Allegri e Sarri vennero mandati via dopo lo scudetto, ma Pirlo è un pallino del presidente Agnelli che potrebbe anche decidere di difendere il punto. Vedremo. E vedremo cosa ne sarà di Cristiano Ronaldo, escluso a Bologna per scelta tecnica (pare una bestemmia anche solo pensarlo) e per stanchezza, così dicono: ma l'ultima volta che il portoghese si è sentito stanco non se la ricorsa nemmeno lui, forse perché quel giorno non è mai esistito. Ronaldo, capocannoniere del campionato, costa uno sproposito, pesa sul bilancio ma anche sui risultati positivi: senza di lui, la Juve sarebbe probabilmente arrivata ottava o nona. Ma con lui è tutto condizionato, a partire dal talento di Dybala, e a febbraio gli anni di Cristiano saranno trentasette. Quelli nella Juve, invece, sono stati tre. Con due scudetti ma zero Champions e zero Palloni d'Oro. Bilancio rivedibile, ma CR7 lo rivedremo?

      Repubblica
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      • CRI PV
        Mufasa
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        Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
        E allora rispondi con educazione che non è così. A che serve fare quella piazzata?

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        Subito una grande cagata, diventerà l incipit di molte mie risposte

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        • Fabi Stone
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          Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
          Giusto cacciare gattuso. Ma sarebbe stato giusto anche se avessimo vinto oggi. Ovviamente lo si poteva fare con un certo stile ma ADL è uno zingaro

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          • Fabi Stone
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            Il gol di Faraoni è stato bello quasi come il 3-1 di Batistuta in Roma-Parma.

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            • Sean
              Csar
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              Milan, è la Champions più meritata: l’importanza di Pioli. Juventus: Pirlo è da confermare

              La Juve prende quello che il Napoli butta via, ma adesso l’allenatore può solo migliorare. Inter: Zhang deve a tutti non solo a Conte chiarezza, il nuovo prestito appare l’inizio di una cessione

              di Mario Sconcerti

              La Juve prende quello che il Napoli butta via. È un quarto posto importante ma da capire. La Juve non è mai stata dentro la stagione, è finita a 13 punti dall’Inter. Che differenza tecnica c’è in un punto su 78? E con un punto in meno sarebbe stata quinta.

              Se però hai puntato su Pirlo quando non era niente, a maggior ragione dovresti puntarci adesso che ha cominciato a capire il mestiere. Pirlo ha portato certamente qualcosa di nuovo, il suo è diventato nel tempo un calcio diverso basato sulle moltiplicazioni di Cuadrado e la lenta educazione di Chiesa, Kulusevski e Rabiot. Difficile che un introverso complesso come lui possa dimenticare la lezione. Può solo migliorare.

              Bellissimo senza dubbi invece il campionato del Milan. La sua Champions è la più meritata del gruppo. La sua squadra è ottima, ma la differenza è arrivata dalla sapienza di Pioli.

              L’Inter ha vinto un campionato eccezionale pagando un prezzo alto. La distanza di Conte e Marotta è l’effetto più plastico, ma non il più importante. Hanno entrambi un contratto, se non ci sono accordi privati che nessuno conosce, hanno comunque obblighi molto stretti. I problemi sono altri. Se non ho capito male, per coprire il suo nuovo prestito Zhang ha ipotecato l’Inter. L’ha messa a garanzia del suo debito, che è di 275 milioni in tre anni. Questo porta il debito complessivo dell’Inter a oltre 900 milioni, ma anche questo ha un valore non definitivo. Tutto il mondo si regge sui debiti, la forza di un’azienda è continuare ad avere credito. L’Inter è però oggi al livello di ipotecare casa. Non è una notizia da poco. Fosse successo alla Fiat sarebbe diventato giustamente un caso di Stato, come è stato del resto Suning in Cina.

              L’Inter non produce utili, come quasi tutte le squadre che devono vincere. E il prestito non è stato fatto per investire cercando nuovi ricavi, è stato fatto per pagare il pregresso e sopravvivere. Il prestito peserà 100 milioni a stagione per tre anni. È difficile pensare di riuscire a coprirlo. In sostanza, questa ipoteca è l’inizio di una cessione. Non è una cosa gravissima, la parte buona è che il fondo che ha fatto il prestito ha un capitale di 153 miliardi di dollari. Se l’Inter è in gioco, rappresenta una posta, non un vuoto a perdere. Ma siamo in una curva lunga tre anni. E che andrebbe comunicata meglio. Io mi metto a disposizione: se ho sbagliato le conclusioni vorrei fosse chiarito da Zhang dove e quando. È un suo diritto, forse anche un dovere. Dica a tutti, non solo a Conte, qual è il programma per aver fiducia.

              CorSera
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • Sean
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                Inter, la festa a San Siro tra lacrime e appelli. Le richieste di Conte in vista dell’incontro con Zhang

                Il vice Stellini: «Restare? Serve un progetto top». L’incontro col presidente e i dubbi del tecnico

                Lacrime di gioia, in campo e fuori. L’Inter campione d’Italia si regala una doppia festa, la coppa scudetto alzata al cielo e il bagno di folla da una delle torri dello stadio, con il popolo, giù nel piazzale di San Siro, a rendere omaggio ai campioni di Antonio Conte. C’è gloria per tutti nel giorno del 19° scudetto, rimesso nella bacheca nerazzurra dopo 11 anni. Commovente il pianto di Lukaku che sfoggia una maglietta con la foto dei nonni. «Avevo promesso a mio nonno morto nel 2005 che avrei vinto e ci sono riuscito: le lacrime sono per loro», racconta il bomber. Il giorno del trionfo è pieno di belle storie, come il record di Handanovic, diventato il portiere nerazzurro con più presenze (329) in serie A. «Lo scudetto è il sogno di tutti i bambini, ma è un punto di partenza», sottolinea il capitano nerazzurro. Il 5-1 all’Udinese, perfetta sparring partner nel giorno delle celebrazioni, è l’ultimo accessorio di un’impresa chiusa con il primo posto e 91 punti, con i gol di Young, Eriksen, Lautaro, Perisic e Lukaku, peccato solo l’infortunio a Sensi.

                L’opera d’arte

                «Come ha detto il nostro mister, questo scudetto è un’opera d’arte», sottolinea l’ad Beppe Marotta. Per il presidente Steven Zhang «Conte ha spinto tutti a un livello altissimo. Abbiamo raggiunto questo obiettivo soprattutto grazie a lui».
                L’allenatore è il protagonista del trionfo, festeggia in campo. Parole di circostanza poi. «Abbiamo fatto qualcosa di incredibile. A chi dedico lo scudetto? A me stesso. L’Inter è una squadra che se ci lavori capisci tante cose. Ci sono momenti in cui vengono dei dubbi. Sono stato forte a superare tutto e tutti».


                Il futuro

                Il vice Stellini mette a fuoco i suoi reali pensieri. «Il futuro di Conte? Due anni fa c’era un progetto importante per l’Italia e l’Europa. Il progetto dovrebbe proseguire. Questa è una riposta che sarà la società a dare. Se questo progetto può continuare? Da parte nostra c’è l’entusiasmo di andare avanti. Ma quando hai a che fare con un allenatore top, i progetti devono essere di alto livello. Se il progetto cambierà, deve essere la società a dirlo e deve spiegarlo all’allenatore. È la società che deciderà il destino del tecnico».
                Il futuro inizia oggi, con il tanto atteso incontro tra il presidente, Conte e la dirigenza. Serve un progetto top per un top coach, ha sottolineato Stellini, la linea è piuttosto chiara. Marotta apre uno spiraglio «Il futuro di Conte? Io sono sempre ottimista», l’ad non potrebbe dire altro nel giorno della festa. Le parti però non sono per nulla vicine, anzi. Il primo punto del nuovo progetto è convincere Conte con qualcosa di concreto. Non sarà proprio facile.

                CorSera
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                • Sean
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                  Inizia l’era Mou: a Trigoria si studia la data della prima

                  Si chiude con il pari sul campo dello Spezia la stagione 2020/2021 della Roma. I giallorossi conquistano l'accesso alla Conference League e salutano il mister Paulo Fonseca, che saluterà la Capitale dopo due anni sulla panchina della Roma. La società però si prepara a passare da un portoghese all'altro, visto che nei prossimi giorni dovrà essere definito l'arrivo del nuovo tecnico: José Mourinho. L'allenatore è impaziente di sbarcare a Roma e iniziare a lavorare per il prossimo anno. Non sono mancati infatti gli incontri nell'ultimo periodo tra lui e il general manager Tiago Pinto per fare il punto sul mercato. La società sarebbe a lavoro per individuare un portiere, in questo casao Juan Musso dell'Udinese sembra essere in vantaggio, un centrocampista, e la richiesta di Mourinho sembra essere stata quella di Nemanja Matic dello United il cui valore dovrebbe essere di 10 milioni di euro. Infine ci sarà da sciogliere il nodo attaccante, con Dzeko che potrebbe salutare la Capitale e lasciare il suo posto ad Andrea Belotti.


                  (La Repubblica)
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                  • germanomosconi
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                    Originariamente Scritto da fabi stone Visualizza Messaggio
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                    kurtttttttttt ahahahahah
                    Originariamente Scritto da Marco pl
                    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    IO? Mai masturbato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    Io sono drogato..

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                    • KURTANGLE
                      Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                      Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
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                      hahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahaha
                      seeeeeeeeeeeeeeee
                      seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
                      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                      Originariamente Scritto da GoodBoy!
                      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                      grazie.




                      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                      • KURTANGLE
                        Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                        Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                        Il gol di Faraoni è stato bello quasi come il 3-1 di Batistuta in Roma-Parma.

                        ci voleva anche il 2-1 di TUIA
                        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                        Originariamente Scritto da GoodBoy!
                        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                        grazie.




                        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                        • germanomosconi
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                          Comunque è giusto sottolineare che con il Napoli con 77 punti è quinto e fuori dalla champions, non ho ricordi degli anni passati di una squadra che con tutti questi punti non arriva in champions, anzi ci sono stati dei campionati vinti con meno di 90 punti....
                          Originariamente Scritto da Marco pl
                          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          IO? Mai masturbato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          Io sono drogato..

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
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                            • Italy [IT]
                            • In piedi tra le rovine
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                            Per Sconcerti Pirlo è da confermare, per Crosetti no. La Juve in mezzo a queste due posizioni, in questo guado. Decisione difficile da prendere ma bisognerà pur prenderla e senza nemmeno perdere troppo tempo, visto che il lavoro da fare non finisce lì ma anzi da lì comincia per allargarsi al mercato, alle cessioni, agli acquisti.

                            Nel calcio non si fa in tempo a gioire o deludersi per i risultati raggiunti che ecco già ci si affaccia sul domani che è già qui. L'Inter deve colloquiare con Conte, la Roma si tuffa nell'era Mourinho, la Lazio forse perde Inzaghi, il Napoli sicuramente Gattuso e dovrà cercare il sostituto, il Milan approntare un mercato da champions, c'è insomma tutto un movimento già in atto.

                            Moto perpetuo, ma i semi per i frutti di maggio prossimo si piantano adesso.
                            Last edited by Sean; 24-05-2021, 10:41:30.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Mario12
                              Bodyweb Advanced
                              • Nov 2014
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                              • Send PM

                              Ho visto che il Chelsea è quotato quasi a 5 per la vittoria della CL ...

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                              • cesko92
                                Real Motherfuckin G
                                • Dec 2009
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                                • In da hood (East Coast)
                                • Send PM

                                Pirlo personalmente non lo confermerei

                                Ps: Fabi siamo in europaaaa
                                Originariamente Scritto da Sean
                                faccini, kazzi, fike, kuli
                                cesko92 [at] live.it

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