Il PEP su Bobotv...imperdibile...
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Zidane aveva in programma di annunciare oggi la decisione di lasciare il Real Madrid, ma la società è riuscita a convincerlo ad aspettare fino ai prossimi giorni per poter discutere insieme del futuro del club.
[Edu Pidal - Onda Cero]...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Grandissimo cholo [emoji173][emoji173][emoji173][emoji173]
Inviato dal mio SM-G986B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza MessaggioLa Juve non ha la quarta-quinta rosa del campionato, ma nemmeno lontanamente.
Per cui discorso chiuso, al 90% è colpa del Maestro
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioCon Simeone è indubbio che abbiano fatto il salto di stato. L'Atletico è vero che ha vinto 11 campionati di Spagna, che, detto così, non sono poca cosa...ma prima di Simeone l'ultimo risaliva al '96, ovvero lontano 18 anni dal titolo del '14 che Simeone riporterà nella Madrid non Bianca.
Adesso questo bis.
Poi sono arrivare le EL, le supercoppe europee, le finali di champions...tutte cose che non si vedevano da decenni da quelle parti. Quindi possiamo ben affermare che la storia dell'Atletico deve tanto o tantissimo a Simeone: c'è un prima e c'è un dopo Simeone per loro.
Inviato dal mio SM-G986B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
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Champions: Milan, Juventus e Napoli alle sfide decisive: formazioni e dove vederle
Ultima giornata thrilling, si decide la corsa Champions: in palio due posti per tre squadre. Qualificarsi per l’Europa che conta vale 50 milioni di euro
Atalanta-Milan, probabili formazioni:
Atalanta (3-4-1-2): 95 Gollini; 2 Toloi, 17 Romero, 19 Djimsiti; 3 Maehle, 15 De Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 18 Malinovskyi; 91 Zapata, 9 Muriel
Milan (4-2-3-1): 99 G. Donnarumma; 2 Calabria, 24 Kjaer, 23 Tomori, 19 Hernandez; 4 Bennacer, 79 Kessie; 56 Saelemaekers, 21 Diaz, 10 Calhanoglu; 17 Leao
Arbitro: Mariani
Tv: ore 20.45 Sky 201
Manca una sedia: tre concorrenti, due posti. Significa che stasera, quando finirà la musica, una delle tre resterà in piedi. Con almeno 50 milioni di rimpianti, tanto quanto s’incassa partecipando al party Champions. Milan, Napoli, Juventus: chi entra e chi esce? Molto dipenderà anche dall’Atalanta, che in questo gran ballo di primavera gioca un ruolo speciale: stasera, con la qualificazione alla grande coppa già assicurata, riceve a Bergamo un Milan che potrebbe essere costretto a vincere per restare avanti alle altre due, impegnate in incroci sulla carta meno gravosi: il Napoli aspetta il Verona, la Juventus va a Bologna. In realtà anche Juric e Mihajlovic hanno qualcosa in palio: se gli emiliani vincono e i veneti perdono, il Bologna diventa decimo (è in vantaggio nello scontro diretto), e guadagnerebbe 800 mila euro in più.
Il Milan deve vincere
Il Diavolo, che domenica ha buttato al vento la qualificazione con un insulso pareggio a San Siro col Cagliari, ha i suoi guai. Oltre a Ibrahimovic, dovrà fare a meno anche di Rebic: problemi al polpaccio. Il peso dell’attacco sarà quindi tutto sulle spalle del giovane Leao: per lui è la grande occasione, dopo un anno con troppi alti e bassi. «Meritiamo la Champions» dice Pioli, che resterà anche in caso di Europa League. Diverso il discorso per molti big: vero che il progetto Elliott di rafforzamento del club e del marchio non cambierà, ma è evidente che senza il palcoscenico della grande coppa, convincere Donnarumma e Calhanoglu a prolungare i contratti in scadenza sarà molto più difficile. Insomma: per il Milan è la notte della verità. Meglio però non aspettarsi sconti dai bergamaschi, usciti col morale a pezzi dalla finale di Coppa Italia persa contro la Juve: «Vogliamo vincere per tenere il secondo posto, giocheremo da Atalanta» ha messo in chiaro Percassi junior, a.d. del club, che ha parlato al posto di Gasperini. Anche in questo caso i soldi sono una motivazione extra, perché tra il secondo e il quarto posto la differenza nei premi, di A e Uefa, è di ben 10 milioni: tanti.
La Juventus deve vincere e sperare
Bologna-Juventus, probabili formazioni:
Bologna (4-2-3-1): 34 Ravaglia; 15 Mbaye, 14 Tomiyasu, 5 Soumaro, 29 De Silvestri; 30 Schouten, 32 Svanberg; 7 Orsolini, 55 Vignato, 99 Barrow; 24 Palacio
Juventus (4-4-2): 1 Szczesny; 16 Cuadrado, 4 De Ligt, 3 Chiellini, 12 Alex Sandro; 14 McKennie, 13 Danilo, 25 Rabiot, 22 Chiesa; 9 Morata 7 Ronaldo
Arbitro: Valeri
Tv: Dazn, Sky 209
Reduce dalla vittoria sull’Inter e da quella sull’Atalanta, con relative polemiche («Non è nostra abitudine commentare, perché gli errori quando ci sono si commentano da soli» ha chiosato lo stesso Percassi), la Juve parte indietro nella volata: anche Madama in realtà ha subito dei torti arbitrali, il più clamoroso con il Benevento nella sconfitta più bruciante, ma ha sempre anteposto le proprie (numerose) colpe alle lamentele per le sviste altrui.
Oggi Pirlo si gioca la Champions dopo i due trofei vinti, non è padrone del suo destino perché battere il Bologna non basterà se Napoli e Milan vincono, ma è convinto di rimanere in ogni caso: «Non credo che la società decida in base a una partita». Sono più o meno le stesse parole di Maurizio Sarri, prima della sfida con il Lione del 7 agosto scorso, che gli costò il posto. Ma non è detto che lo scenario sia lo stesso: le azioni dell’ex campione al suo primo anno in panchina (il direttore Paratici lo battezzò come «predestinato» ed è quello più in bilico di tutti) sono comunque in rialzo, anche in caso di Europa League, perché con 50 milioni di ricavi in meno il margine di manovra sul mercato, compreso quello degli allenatori, si restringe. E cambiare la quarta guida tecnica in tre anni, vorrebbe dire ripartire daccapo.
«Perché voglio restare? Perché mi piace fare questo lavoro — spiega Pirlo — perché mi piace questa adrenalina e questa pressione, perché per fare questo lavoro hai bisogno di sentire il sangue che ti scorre nelle vene per far succedere qualcosa di importante. Ho voglia di continuare e di lavorare con questa squadra e questa società, ma lo farebbe chiunque». Auguri.
CorSera...ma di noi
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Liga, il trionfo dell’Atletico: Simeone tiene a distanza il Real e agguanta l’undicesimo titolo
I colchoneros abili ad approfittare della crisi del Barca e del passaggio a vuoto della squadra di Zidane. Suarez protagonista della Stagione
La Liga si è chiusa con la vittoria dell’Atletico Madrid. Per la seconda volta negli ultimi sedici anni il titolo di campione di Spagna non va né ai blancos né ai blaugrana ma, come nella stagione 2010-11, ai colchoneros guidati come allora da Diego Simeone. L’Atletico si è insinuato con prepotenza tra le due grandi di Spagna, approfittando delle difficoltà. Ma non è stata una cavalcata solitaria, tutt’altro. Con una partenza bruciante, a dicembre la squadra del Cholo si era portata a sei i punti di vantaggio sul Real e addirittura a 12 sul Barça, poi travolto dallo scandalo Bartomeu, mentre Real Sociedad e Villarreal provavano a sparigliare le carte.
La rivalità
La sconfitta nel derby del 12 dicembre non ha cambiato di molto lo stato delle cose. Anche perché poi sono arrivati 11 risultati utili di fila (con una striscia di 8 vittorie consecutive). Ma poi sono cominciati i problemi. L’Atletico spreca quanto accumulato e arriva al weekend dell’8 maggio con appena due lunghezze su Barcellona e Real. Ma dallo scontro diretto del Camp Nou esce imbattuto, i cugini pareggiano col Siviglia e quel vantaggio, seppur risicato, resiste fino alla fine. È la vittoria dei Gimenez, dei Joao Felix, dei Koke, dei Llorente ma soprattutto quella di Simeone, che dal suo arrivo nel dicembre 2011 ha trasformato l’Atletico in una valida alternativa all’eterno clasico.
Il protagonista
L’undicesimo titolo dei colchoneros ha insomma diversi protagonisti. Innanzitutto il tecnico Simeone, collante di un gruppo che nelle ultime partite del campionato è sembrato perdere colpi. Il migliore in campo è stato Luis Suarez: 21 gol, che hanno prodotto l’esatto equivalente di punti. Per l’uruguaiano, scaricato dal Barcellona, lambito dallo scandalo dell’esame di italiano pilotato a Perugia, è stato un riscatto importante. Che lui ha festeggiato con la rete della rimonta in casa del Real Valladolid, condannato alla retrocessione, e da copiose lacrime di gioia dopo il fischio finale.
Il duello di Madrid
Fino alla fine è stato un duello madrileno. Staccato di due punti in classifica dall’Atletico, il Real ha comunque disputato un campionato da protagonista. E Zinedine Zidane ora è pronto a lasciare la guida della squadra per una nuova avventura: «La prima cosa che dobbiamo fare è ringraziare i nostri tifosi perché hanno sempre sostenuto la squadra. Penso che tutti possano essere orgogliosi dei giocatori perché hanno dato tutto. Non è stato facile. Io sono responsabile di tutto questo. Daremo valore a tutto questo. Quello che vogliono i giocatori è vincere», ha commentato il tecnico francese, che ha concluso il campionato vincendo con il Villareal. «Il mio futuro? — ha aggiunto Zidane — Ne parlerò con calma con il club. Presto vedremo cosa succederà. Non solo con me, ma con ciò che farà il club per la prossima stagione».
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38esima e ultima giornata
DOMENICA 23 MAGGIO
15:00 Inter-Udinese
20:45 Atalanta-Milan
20:45 Bologna-Juventus
20:45 Napoli-Verona
20:45 Sassuolo-Lazio
20:45 Spezia-Roma
20:45 Torino-Benevento...ma di noi
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Per Tuttosport è Gattuso la prima opzione in caso di esonero di Pirlo....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioPer Tuttosport è Gattuso la prima opzione in caso di esonero di Pirlo.
io non ci credo...
Magari ringhio.avrà un futuro brillante da allenatore
ma non lo vedo ancora pronto per la.Juve.
Secondo me.rimane Pirlo in ogni caso.
Ps. il.napoli starebbe optando per Conceicao.Last edited by sylvester; 23-05-2021, 15:09:00.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioPer Tuttosport è Gattuso la prima opzione in caso di esonero di Pirlo.
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grazie.
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Eccoci all'ultimo atto del campionato, una serata con venature thrilling.
Le due partite da tenere sott'occhio sono Juve-Bologna e Atalanta-Milan...difficilmente infatti il Napoli si farà sgambettare dal Verona in casa.
Se Juve e Milan vinceranno tutto resterà come deciso da tempo, con la Juve in EL e il Milan in CL dopo 7 anni. Altrimenti (posto l'obbligo per la Juve di vincere a Bologna od ogni conto cade) potranno aversi delle sorprese. Staremo a vedere....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da sylvester Visualizza MessaggioMa non ti sembrerebbe una scelta "insolita" per la.Juve?
io non ci credo...
Magari ringhio.avrà un futuro brillante da allenatore
ma non lo vedo ancora pronto per la.Juve.
Secondo me.rimane Pirlo in ogni caso.
Ps. il.napoli starebbe optando per Conceicao....ma di noi
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