Veneti preferite Venezia o Cittadella ?
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Juventus, Pirlo rafforza le sue possibilità di restare
Sono i giorni dell’orgoglio con due trofei sulla scrivania e una qualificazione alla Champions tornata possibile, quando sembrava ormai lontana dopo la debacle in casa con il Milan
Dallo spogliatoio della Juventus in festa per la vittoria della Coppa Italia è spuntata anche un’immagine della lavagna tattica di Andrea Pirlo, con un 4-5-1 conservativo, con Kulusevski trequartista operaio ad aggredire per primo l’Atalanta. Dopo tante sberle, anche violente come quelle contro Inter, Porto, Benevento o Milan, l’allenatore della Juventus sembra entrato in una nuova fase, quella del pragmatismo, che fin qui si era visto solo a tratti.
Tutto questo coincide, non a caso, con i giorni dell’orgoglio di Pirlo, con due trofei sulla scrivania e una qualificazione alla Champions tornata possibile, quando sembrava ormai lontana dopo la debacle in casa con il Milan. Tutto bello, tutto giusto, perché al suo primo anno l’ex campione catapultato sulla panchina dopo l’esonero di Sarri ha dovuto dribblare tante difficoltà, dentro e fuori dal campo. E non sempre ci è riuscito.
Dalla mancanza di precampionato nella sua prima esperienza in panchina, al caso Suarez; dalla vittoria a tavolino contro il Napoli poi ribaltata, ai contagi Covid, per non parlare dell’impatto della faccenda della Superlega nella fase più delicata della stagione. Prima di mostrare un maggiore senso pratico Pirlo ci ha comunque messo del suo, più nella gestione del gruppo che dal punto di vista tattico: al di là dei tanti punti persi contro Benevento, Crotone, Fiorentina o Verona, il macigno che pesa sulla stagione bianconera è quella della doppia partita con il Porto, costata l’eliminazione agli ottavi. Da quella sconfitta, la Juve ha faticato a rialzarsi, a trovare motivazioni per puntare sul campionato e si è persa per strada. Adesso sembra ritrovata, dopo tre vittorie pesanti contro Sassuolo, Inter e Atalanta. Ma questi mini cicli positivi di 3-4 successi consecutivi Madama li ha già fatti , per poi crollare quando nessuno se l’aspettava. La differenza, enorme, è che adesso manca una sola partita da 50 milioni (almeno), che la Juve deve vincere a Bologna, sperando poi che il Milan non batta l’Atalanta. Il destino della panchina di Pirlo quindi è nelle mani di altri?
«Non dipende da una sola partita — ha spiegato il direttore Paratici prima della vittoria sull’Inter di domenica scorsa — e non dipende solo dalla prossima: i programmi si fanno guardando una stagione intera». A meno di un grosso colpo come il ritorno di Allegri o lo sbarco del sogno presidenziale Zidane, l’orgoglio di Pirlo — a sua volta scelto da Andrea Agnelli — potrebbe non essere fine a se stesso. «Ci terrei tantissimo a sedere di nuovo sulla panchina della Juve l’anno prossimo — ha detto il tecnico nella lunga notte di Reggio — . Penso di aver fatto bene il mio lavoro giorno per giorno, cercando di vincere finali com’è accaduto quest’anno. Ho ancora una partita davanti, contro una squadra che giustamente cercherà di impedirci la vittoria come hanno dimostrato anche Lazio e Benevento. È il bello dello sport». Pirlo ha un altro anno di contratto a 1.8 milioni e sostiene di aver ritrovato la Juve già da diverse settimane: «Lo spirito era giusto anche prima della sconfitta con il Milan, avevamo consapevolezza del momento che stavamo attraversando». Sembra una contraddizione evidente, perché quel 3-0 allo Stadium era suonato come una resa totale, dopo una serie sconcertante di alti e bassi. Non era così. Ma la terapia dello schiaffone non può essere l’unico metodo per rivedere la vecchia Juve.
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Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza MessaggioVeneti preferite Venezia o Cittadella ?Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Buffon, è il Monza di Galliani (che resta in B) la squadra dell’sms folle
È di Adriano Galliani il messaggio di cui ha parlato il portiere della Juventus. Anche se per ora non c’è un’offerta vera e propria con cifre relative ad anni di contratto ed ingaggio
Sogno infranto. Non basta al Monza la vittoria di 2-0 sul Cittadella per approdare nella finale dei play off e continuare a inseguire l’obiettivo promozione. Vane le reti di Balotelli e D’Alessandro dopo la sconfitta rimediata dai brianzoli lunedì nello stadio dei veneti. Ora resta da capire se avrà successo il corteggiamento di Adriano Galliani che la scorsa settimana, dopo l’intervista di Gigi Buffon in cui annunciò «Tolgo il disturbo», inviò un messaggio al portierone bianconero. Non un’offerta vera e propria, corredata da cifre relative a ingaggio o anni di contratto. Più prosaicamente un’iscrizione alla corsa per aggiudicarsi le prestazioni dell’icona juventina che avrà pure 43 anni ma ha dimostrato anche nella finale di Coppa Italia di essere integro e affidabile.
Dopo aver fatto incetta di trofei a Torino e provato l’ebbrezza di un’esperienza all’estero a Parigi, Gigione non è rimasto indifferente davanti all’sms ricevuto. Di certo è parso sorpreso. «L’offerta che reputerò più stimolante, oppure quando troverò un folle più folle di me lo seguirò» ha rivelato Buffon dopo aver sollevato la sesta Coppa Italia della sua carriera. «Ultimamente mi è arrivato il messaggio di un dirigente di una società che quanto a follia e ambizione potrebbe superarmi e a me piace questo». La scommessa che ha sul tavolo è vestire la maglia da titolare di una squadra di provincia ma che sogna in grande: certo, la sfumata occasione di approdare in A rende meno appetibile l’offerta, considerando che il portierone è a caccia di una vetrina in vista del Mondiale del 2022. Nell’altra semifinale si qualifica il Venezia che, dopo l’1-0 dell’andata, pareggia per 1-1 (reti di Aramu e Pettinari) a Lecce, dove la squadra di casa con Mancosu si divora il gol decisivo dal dischetto.
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Arbitri, inchiesta note spese: sospesi e indagati Pasqua, La Penna e Robilotta
Presunte irregolarità per poche centinaia di euro. Indagine aperta in seguito alla denuncia dell’Aia, l’Associazione italiana arbitri
Uno scandalo dopo l’altro, non c’è pace per il mondo degli arbitri. L’ultimo terremoto riguarda i rimborsi spese, che alcuni di loro (tre direttori di gara e quattro assistenti) avrebbero presentato con presunte incongruenze, sulle quali sta indagando ormai da un mese la Procura federale. Un’inchiesta aperta in seguito alla denuncia dell’Aia, l’Associazione italiana arbitri, che ha ravvisato anomalie in occasione di una serie di controlli effettuati nel nome della trasparenza invocata dal nuovo presidente Trentalange (in carica da febbraio dopo 12 anni di regno incontrastato di Nicchi).
Le discrepanze sono emerse alla metà di aprile e il 21 del mese scorso è partita la segnalazione agli 007 della Figc; nel contempo i tesserati coinvolti sono stati sospesi dall’attività «a scopo cautelativo». A finire sotto indagine sono gli arbitri Fabrizio Pasqua (della sezione di Tivoli), Federico La Penna (Roma uno) e Ivan Robilotta (Sala Consilina, mai impiegato in serie A), più quattro guardalinee. Sarebbero già stati ascoltati tutti quanti da Giuseppe Chiné, capo della Procura, il quale si è attivato subito senza fare sconti a nessuno, ed è prossimo alla chiusura dell’indagine. Le presunte irregolarità individuate nelle note spese non sarebbero rilevanti dal punto di vista economico: qualche centinaio di euro, discrepanze relative al rimborso chilometrico, all’uso dei taxi, perfino ai tamponi ai quali devono sottoporsi i direttori di gara. Ma è chiaro che questo non diminuirebbe la gravità degli atti, se venissero confermate le anomalie. Al punto che i coinvolti rischiano addirittura la radiazione. Così come è evidente che c’è stato un cortocircuito nel rapporto con la struttura che si occupa dell’organizzazione dei viaggi per conto dell’Aia. Nel caso in cui la Procura federale trovasse conferma delle irregolarità nei rimborsi, inoltrerebbe la documentazione alla Procura interna all’Aia, che sosterrebbe l’accusa presso la Commissione disciplinare di primo e secondo grado dell’Associazione italiana arbitri (l’ultimo giudizio spetterebbe al Collegio di garanzia del Coni).
A questo punto la carriera di Pasqua e La Penna è evidentemente in pericolo mentre Robilotta — che è anche presidente della sezione di Sala Consilina — avrebbe comunque visto finire il suo percorso in campo alla fine della stagione. La possibile esplosione di un nuovo scandalo rischia di mettere in ginocchio la classe arbitrale, già alle prese con la delicata vicenda delle carriere truccate dai direttori di gara di serie B per determinare le promozioni in A, emersa di recente e sulla quale indaga la Procura della Repubblica di Roma. In questo modo il lavoro di rinnovamento di Trentalange trova ostacoli difficilissimi da superare, eredità di un passato in cui la gestione dell’Aia è stata spesso al centro di polemiche.
CorSera...ma di noi
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La Roma continua a lavorare sul mercato per rafforzare la rosa in vista della prossima stagione, ma alcuni indizi arrivano dai social dei giocatori. In particolare a far parlare di sé è Edin Dzeko, che nella giornata di ieri ha postato sui propri social un video in cui in compagnia di amici canta "Grazie Roma". Un modo per dire che resterà, oppure che forse è arrivato il momento di salutare la Capitale. Notizia di ieri non a caso è il suo accostamento ai Los Angeles Galaxy. Mourinho vorrebbe lavorare con lui, ma la società non cercherebbe di trattenerlo a causa del suo stipendio considerato troppo elevato. Per questo Tiago Pinto è a lavoro per cercare altre soluzioni. I nomi al momento sono quelli di Andrea Belotti, in rotta con il Torino, e il sogno Depay del Lione, che guadagna al momeno 4.4 milioni ma che con il Decreto Crescita potrebbe essere ammortizzato.
(Il Messaggero)...ma di noi
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Dopo l’accordo con Oaktree all’Inter 240 milioni e assetto azionario invariato
Il fondo statunitense Oaktree presterà per tre anni 275 milioni alla controllante Great Horizon, ma non entra nel capitale. Suning resta al 68,5% e Lion Rock al 31%
Dopo mesi di complesse trattative l’Inter del presidente Steven Zhang, guidata dall’amministratore delegato Corporate Alessandro Antonello, ha siglato il contratto di finanziamento con il fondo statunitense Oaktree. Il fondo non entra nel capitale del club. L’assetto azionario resta quello attuale con Suning al 68,5% socio di maggioranza e il fondo di Singapore Lion Rock poco sopra il 31%.?Le quote del club fungono tuttavia da garanzie per il finanzimento da restituire o rinegoziare entro tre anni.
Operazione da 275 milioni di euro
Dal punto di vista tecnico il fondo nordamericano finanzierà la controllante dell’Inter con sede in Lussemburgo Great Horizon di proprietà di Suning. Questa tratterrrà circa 35 milioni e verserà nelle casse del club i restanti 240 millioni in più tranche per far fronte al fabbisogno finanziario di questa e della prossima stagione. Finora Suning aveva finanziato direttamente il?club nerazzurro con questa modalità con quasi 320 milioni andando poi progressivamente a trasformare il finanziamento soci in apporto di capitale per oltre il 90% delle somme in modo da sostenere il patrimonio netto.
Esposizione debitoria da 425 milioni
Nel corso dell’estate e comunque entro la fine dell’anno l’Inter dovrà rifinanziare i bond da 375 milioni più una linea di credito Rcf (Revolving Credit Facility) per 50 milioni che scadono nel 2022. L’obiettivo è quello di spostare il termine della restituzione al 2025 o al 2026. In questo modo l’indebitamento complessivo del club considerando anche le esposizione debitorie oprative con i fornitori per altri 50 milioni circa, al netto dei crediti, è di circa 475 milioni.
Taglio agli stipendi tra 15 e 20%
L’Inter ha già pagato gl stipendi di gennaio e febbraio 2021.?Dovrà pagare entro giugno quella di marzo secondo la nuova scadenza fissata dalla Figc. Nei prossimi giorni sarenno versati gli stipendi di novembre e dicembre 2020 rimandati a maggio con un accordo con i calciatori. Parliamo di circa 30 milioni al lordo delle imposte. L’Inter in attesa che ripartano i ricavi dovrà lavorare come tutti i top club (e non solo) ad abbassare il costo dell’organico che attualmente vale tra ingaggi (195 milioni) e ammortamenti (130 milioni) 325 milioni. L’obiettivo della dirigenza è quello ci tagliare questi costi tra il 15 e il 20%. Il prossimo calciomercato che sarà condotto guardando all’equilibrio tra entrate e uscite servità anche a questo insieme ad ulteriori accordi individuali con i tesserati.
Ricavi da incrementare
L’Inter è stata in Italia la squadra più penalizzata dalla pandemia. La chiusura di?San Siro ha provocato un ammanco tra biglietti, abbonamento e quote di corporate hospitality di circa 70 milioni. La priorità oltre alla riapertura dell’impianto nella prossima stagione sarà quella di concentrarsi sulla ricerca del nuovo main sponsor al posto di Pirelli. Al momento non c’è una trattativa avviata, ma solo qualche manifestazione di interesse. Il target è non meno di 25 milioni. L’Inter che in epoca pre-Covid aveva raggiunto un fatturato strutturale, al netto delle plusvalenze, di circa 360 milioni ha bisogno di aumentare velocemente le entrate verso i 400 milioni. Per questo occorrerà rimpiazzare alcune contratto cinesi che si sono esauriti e soprattutto avviare lo’operazione nuovo San Siro. Senza il quale a lungo andare tutte le operazioni di rifinanziamento o di riequilibrio dei conti potrebbero rivelarsi inutili se si vuole stare a certi livelli in Europa.
Marco Bellinazzo Sole 24 Ore https://www.ilsole24ore.com/art/dopo...ariato-AEIjSoK...ma di noi
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Secondo alcuni media napoletani, Allegri potrebbe avere un incontro con ADL in questi giorni....ma di noi
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shave like a supplìOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSecondo alcuni media napoletani, Allegri potrebbe avere un incontro con ADL in questi giorni.
Anzi, già l'errore fu fatto l'anno scorso.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggiovenezia merda, meglio cittadella ( che ha meno abitanti di Oderzo, ***** ci fa li non lo so )
Solo che se la tirano più delle trevigianeOriginariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
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Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza MessaggioAd Oderzo c’è molta patata di livello
Solo che se la tirano più delle trevigianeOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'ex calciatore e ora dirigente dell'Inter Lele*Oriali*ha parlato del futuro della squadra nerazzurra e del momento difficile vissuto negli ultimi mesi a causa dei problemi economici da parte della società di Steven*Zhang.
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Quanto è preoccupato per la prossima stagione?
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"Sono preoccupato perché non c’è ancora un programma definito. Date e sede del ritiro, non ci è stato?*comunicato nulla".
Conte resterà?
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"Tutti dobbiamo prima capire i piani della proprietà".
Quanto è stato pesante lavorare in questi mesi particolari?
"Non è stato un anno facile per nessuno. Specialmente per noi. Ma siamo riusciti a cementarci. Sapesse quante notti insonni, io e Antonio ad Appiano...".
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Anche a voi hanno chiesto di rinunciare a due mensilità?
"Quando il presidente ha parlato alla squadra, io e Conte non c’eravamo...".
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Chi è stato il giocatore più facile e il più difficile da gestire?
"Certe cose restano nello spogliatoio. Ma posso dirle che, a differenza di chi mi ha preceduto, non ho fatto firmare ai giocatori alcun regolamento?*interno. Volevo fare gruppo responsabilizzandoli, tanto che non ricordo casi da riferire alla società. Giusto di recente con un paio di?*giocatori ho dovuto gestire le cose dopo il nodo stipendi".
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioLa Juve farebbe un gravissimo errore a non prenderlo ora che è libero.
Anzi, già l'errore fu fatto l'anno scorso.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Io ripeto il mio mantra, perchè ormai mi vo convincendo e, tastando il polso in giro, vedo che anche altri si allineano: o si cambia per un grande allenatore (e dunque Allegri), nel senso che ti porta delle garanzie dovute ai suoi trascorsi, o se deve essere salto nel buio preferisco saltare un altro anno con Pirlo....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioIo ripeto il mio mantra, perchè ormai mi vo convincendo e, tastando il polso in giro, vedo che anche altri si allineano: o si cambia per un grande allenatore (e dunque Allegri), nel senso che ti porta delle garanzie dovute ai suoi trascorsi, o se deve essere salto nel buio preferisco saltare un altro anno con Pirlo.
Oggi ne sono meno convinto
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