Napoli, Gattuso e la rinascita da separato in casa: con il Verona ultimo sforzo
Il tecnico è stato il vero artefice della marcia verso la Champions degli azzurri: in casi di vittoria sui veneti il traguardo sarà raggunto, ma il rapporto con il presidente De Laurentiis è comunque un'ombra sulla festa
Manca solamente l'ultimo sforzo e il Napoli dovrà compierlo domenica sera allo stadio Maradona, prendendosi i tre punti nella sfida decisiva contro il Verona. Gli azzurri sono padroni del loro destino e possono disinteressarsi dei risultati delle dirette concorrenti, visto che in caso di vittoria Insigne e compagni saranno qualificati matematicamente per la Champions. Non ci sono dunque calcoli da fare e alla ripresa della preparazione al Training Center di Castel Volturno, dopo il giorno di riposo concesso alla squadra, Gattuso ha raccomandato ai suoi giocatori solamente di tenere alta la concentrazione: alla vigilia dei 90' più importanti della stagione. Il traguardo è infatti a portata di mano e manca solo la ciliegina sulla torta, confezionata grazie alla rimonta super (42 punti in 17 giornate) del girone di ritorno: partita addirittura dal settimo posto.
Koulibaly in dubbio anche per il Verona
Il Napoli a fine febbraio sembrava spacciato e invece si è messo di nuovo a volare, quando Gattuso ha finalmente recuperato la maggior parte dei suoi big. L'emergenza non è mai davvero finita e nelle ultime tre partite è mancato di nuovo Koulibaly, che difficilmente riuscirà a recuperare per la sfida contro il Verona. Il difensore senegalese continua infatti a lavorare in disparte: terapie e palestra. Ma al suo posto se la sta cavando molto bene Rrahmani, che è cresciuto nel corso della stagione e si è dimostrato affidabile in coppia con Manolas. Tutti gli azzurri hanno dato però un contributo importante nella seconda metà della stagione. Insigne ha appena stabilito il suo nuovo record di gol (19) in campionato. Politano si è meritato la chiamata di Mancini in Nazionale. Zielinski è esploso definitivamente nel ruolo di trequartista. Osimhen è uscito da un periodo infernale (infortunio alla spalla, Covid e trauma cranico) e dimostra gara dopo gara di valere i 70 milioni spesi in estate per il suo acquisto da De Laurentiis.
Gattuso, il regista della svolta
Ma il regista della svolta è stato Gattuso, che ha impedito alla squadra di mollare nei momenti più difficili e la sta guidando verso il traguardo della zona Champions, pur vivendo da mesi sulla panchina azzurra da precario. L'avventura di Ringhio con il Napoli è infatti ai titoli di coda, per la sua rottura insanabile con De Laurentiis. I due nonostante la riscossa in campionato continuano a essere separati in casa e non hanno fatto alcun tentativo per riconciliarsi. La definitiva resa dei conti è prevista dopo la sfida di domenica contro il Verona. Anche in caso di vittoria, dunque, ci sarà una sgradevole ombra sulla festa.
Il tecnico è stato il vero artefice della marcia verso la Champions degli azzurri: in casi di vittoria sui veneti il traguardo sarà raggunto, ma il rapporto con il presidente De Laurentiis è comunque un'ombra sulla festa
Manca solamente l'ultimo sforzo e il Napoli dovrà compierlo domenica sera allo stadio Maradona, prendendosi i tre punti nella sfida decisiva contro il Verona. Gli azzurri sono padroni del loro destino e possono disinteressarsi dei risultati delle dirette concorrenti, visto che in caso di vittoria Insigne e compagni saranno qualificati matematicamente per la Champions. Non ci sono dunque calcoli da fare e alla ripresa della preparazione al Training Center di Castel Volturno, dopo il giorno di riposo concesso alla squadra, Gattuso ha raccomandato ai suoi giocatori solamente di tenere alta la concentrazione: alla vigilia dei 90' più importanti della stagione. Il traguardo è infatti a portata di mano e manca solo la ciliegina sulla torta, confezionata grazie alla rimonta super (42 punti in 17 giornate) del girone di ritorno: partita addirittura dal settimo posto.
Koulibaly in dubbio anche per il Verona
Il Napoli a fine febbraio sembrava spacciato e invece si è messo di nuovo a volare, quando Gattuso ha finalmente recuperato la maggior parte dei suoi big. L'emergenza non è mai davvero finita e nelle ultime tre partite è mancato di nuovo Koulibaly, che difficilmente riuscirà a recuperare per la sfida contro il Verona. Il difensore senegalese continua infatti a lavorare in disparte: terapie e palestra. Ma al suo posto se la sta cavando molto bene Rrahmani, che è cresciuto nel corso della stagione e si è dimostrato affidabile in coppia con Manolas. Tutti gli azzurri hanno dato però un contributo importante nella seconda metà della stagione. Insigne ha appena stabilito il suo nuovo record di gol (19) in campionato. Politano si è meritato la chiamata di Mancini in Nazionale. Zielinski è esploso definitivamente nel ruolo di trequartista. Osimhen è uscito da un periodo infernale (infortunio alla spalla, Covid e trauma cranico) e dimostra gara dopo gara di valere i 70 milioni spesi in estate per il suo acquisto da De Laurentiis.
Gattuso, il regista della svolta
Ma il regista della svolta è stato Gattuso, che ha impedito alla squadra di mollare nei momenti più difficili e la sta guidando verso il traguardo della zona Champions, pur vivendo da mesi sulla panchina azzurra da precario. L'avventura di Ringhio con il Napoli è infatti ai titoli di coda, per la sua rottura insanabile con De Laurentiis. I due nonostante la riscossa in campionato continuano a essere separati in casa e non hanno fatto alcun tentativo per riconciliarsi. La definitiva resa dei conti è prevista dopo la sfida di domenica contro il Verona. Anche in caso di vittoria, dunque, ci sarà una sgradevole ombra sulla festa.
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