Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • KURTANGLE
    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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    • Borgo D'io
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    ahia.......la Francia ha convocato Benzema.....
    erano già la nazionale più forte d'Europa (e del Mondo)
    adesso ci si mette anche Benzema...

    Griezmann Benzema Mbappe

    a centrocampo Pogba Kante Lemar Coman

    in difesa Lucas Hernandez Varane Kimpkembe Mendy


    temo siano un pò ingiocabili....
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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    • marcu9
      Bodyweb Advanced
      • May 2009
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      Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
      ahia.......la Francia ha convocato Benzema.....
      erano già la nazionale più forte d'Europa (e del Mondo)
      adesso ci si mette anche Benzema...

      Griezmann Benzema Mbappe

      a centrocampo Pogba Kante Lemar Coman

      in difesa Lucas Hernandez Varane Kimpkembe Mendy


      temo siano un pò ingiocabili....
      Si dice spesso anche del PSG ..e poi fanno sonore figure di merda ogni anno.
      Vediamo!

      Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      • robybaggio10
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        • Dec 2011
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        • Franciacorta
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        Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
        ahia.......la Francia ha convocato Benzema.....
        erano già la nazionale più forte d'Europa (e del Mondo)
        adesso ci si mette anche Benzema...

        Griezmann Benzema Mbappe

        a centrocampo Pogba Kante Lemar Coman

        in difesa Lucas Hernandez Varane Kimpkembe Mendy


        temo siano un pò ingiocabili....
        Con il 4-4-3 partono di sicuro avvantaggiati!
        I SUOI goals:
        -Serie A: 189
        -Serie B: 6
        -Super League: 5
        -Coppa Italia: 13
        -Chinese FA Cup: 1
        -Coppa UEFA: 5
        -Champions League: 13
        -Nazionale Under 21: 19
        -Nazionale: 19
        TOTALE: 270

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        • KURTANGLE
          Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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          Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
          Si dice spesso anche del PSG ..e poi fanno sonore figure di merda ogni anno.
          Vediamo!

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          non condivido.
          il PSG non ha mai avuto una rosa nettamente superiore alle rivali di Champions.
          la Francia mi sa di si
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




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          • KURTANGLE
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            Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
            Con il 4-4-3 partono di sicuro avvantaggiati!

            idiota non è una formazione è un elenco dei calciatori forti che hanno a disposizione
            Originariamente Scritto da SPANATEMELA
            parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
            Originariamente Scritto da GoodBoy!
            ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


            grazie.




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            • marcu9
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              Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
              non condivido.
              il PSG non ha mai avuto una rosa nettamente superiore alle rivali di Champions.
              la Francia mi sa di si
              Nettamente superiore no, ma superiore sì e sappiamo bene com'è sempre finita.

              Inoltre sulle Nazionali ci sono sempre discorsi diversi, anche avendo Campioni, se ci sono giocatori incompatibili tra loro o che semplicemente non si trovano bene tra loro può essere un problema.

              Non è come un club che si amalgama continuamente con i giocatori presenti insomma.

              Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              • robybaggio10
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                Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
                idiota non è una formazione è un elenco dei calciatori forti che hanno a disposizione
                Certo certo...
                I SUOI goals:
                -Serie A: 189
                -Serie B: 6
                -Super League: 5
                -Coppa Italia: 13
                -Chinese FA Cup: 1
                -Coppa UEFA: 5
                -Champions League: 13
                -Nazionale Under 21: 19
                -Nazionale: 19
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                • KURTANGLE
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                  Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                  Nettamente superiore no, ma superiore sì

                  non sono d'accordo
                  per me non sono mai stati la squadra più forte a bocce ferme.
                  sempre troppo inferiori alle altre in mezzo al campo
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




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                  • marcu9
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                    Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
                    non sono d'accordo
                    per me non sono mai stati la squadra più forte a bocce ferme.
                    sempre troppo inferiori alle altre in mezzo al campo
                    Ma onestamente in tutte le volte in cui sono stati eliminati negli ultimi anni non mi sembravano fossero così inferiori, anzi.

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                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    • ermzenn
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                      Sono d'accordo, non sono mai stati i più forti in europa in nessun momento
                      Lo sono stati Barcellona, Bayern e city negli ultimi anni. Ho il dubbio anche sul Real, nonostante ne abbiano vinte tante non sono sicuro che qualche volta siano stati i più forti

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                      • marcu9
                        Bodyweb Advanced
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                        Lo dedico ai tifosi Juventini.




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                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        • Sean
                          Csar
                          • Sep 2007
                          • 119975
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Il Torino pareggia (0-0) a Roma contro la Lazio e conquista la salvezza matematica, mandando in Serie B il Benevento di Pippo Inzaghi. Non è stato un campionato degno del Torino e di una squadra che dovrebbe ambire a qualcosa di più della semplice salvezza. E invece stagioni travagliate, problemi, allenatori esonerati, giocatori che vanno e vengono senza lasciare il segno. Adesso anche Belotti probabilmente si arrenderà e se ne andrà. Il Torino come la Fiorentina: la Serie A sta perdendo quella che un tempo formava almeno una classe vincente, e poi almeno una dignitosa classe media


                          La salvezza del Torino è un traguardo accolto con gioia enorme, ma non dovrebbe esserlo. L’involuzione granata è stata davvero inquietante, i sette gol presi dal Milan e i quattro dallo Spezia ci parlano di una squadra rimasta in Serie A veramente per un soffio. Non dovrebbe esistere un Torino che festeggia come una grande liberazione lo 0-0 batticuore contro la Lazio, con tanto di rigore spedito sul palo da Immobile, ma il calcio oggi scuote fortemente la classifica, la rivoluziona e semina sorprese positive e negative un po’ ovunque. Nicola, Belotti, Sirigu e lo stesso presidente Cairo esultano perché al posto loro in Serie B, ci hanno spedito il Benevento di Pippo Inzaghi scaricando del tutto l’ultimo scontro diretto di campionato che adesso vale come un saluto a una stagione maledetta.

                          La storia ci dice che non si può tornare al Torino di cinquanta e passa anni fa, ma almeno avere una squadra che viaggia subito a ridosso delle grandi non dovrebbe essere impossibile. Se l’ Atalanta va in Champions League, se il Sassuolo gioca un campionato con molta più soddisfazione, perché il Torino o la Fiorentina galleggiano invece ai limiti della zona salvezza? E accampano un sacco di scuse se non riescono a fare meglio.

                          Evidentemente sbagliano progetti, allenatori (il Torino ne ha avuti 4 in due anni, Mazzarri, Longo, Giampaolo, Nicola; la Fiorentina tre ma sempre con altrettanti cambi: Montella, Iachini, Prandelli, Iachini) , investono su giocatori sbagliati, hanno dirigenti incapaci di programmare, non riescono insomma più a più crescere. Torino e Fiorentina hanno anche giocatori importanti (da Sirigu a Belotti, da Dragowski a Vlahovic…) ma evidentemente si smarriscono nell’involuzione generale. La perdita ad alto livello di certe squadre di città e piazze così importanti è un segno preoccupante di depressione di questo campionato. E’ l’involuzione della classe media del calcio italiano.

                          La salvezza del Torino è un traguardo accolto con gioia enorme, ma non dovrebbe esserlo. L'involuzione granata è stata davvero inquietante, i sette gol presi dal Milan e i quattro dallo Spezia ci parlano di una squadra rimasta in Serie A veramente per un soffio. Non dovrebbe esistere un Torino che festeggia come una grande liberazione lo 0-0 batticuore contro la Lazio, con tanto di rigore spedito sul palo da Immobile, ma il calcio oggi scuote fortemente la classifica, la rivoluziona e semina sorprese positive e negative un po' ovunque. Nicola, Belotti, Sirigu e lo stesso presidente Cairo esultano perché al posto loro in Serie B, ci hanno spedito il Benevento di Pippo Inzaghi scaricando del tutto l'ultimo scontro diretto di campionato che adesso vale come un saluto a una stagione maledetta. La storia ci dice che non si può tornare al Torino di cinquanta e passa anni fa, ma almeno avere una squadra che viaggia subito a ridosso delle grandi non dovrebbe essere impossibile. Se l'
                          Last edited by Sean; 19-05-2021, 09:05:48.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
                            Csar
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                            Juventus, Pirlo: "Forti di testa e di gambe, siamo pronti per l'Atalanta"

                            Il tecnico alla vigilia della finale di Coppa Italia: "Alzano ritmo e intensità e si arriva a giocare a livello quasi europeo". Alla seconda finale al primo anno in panchina, come Gasperini che però è al ventisettesimo: "Sarò stato fortunato"


                            Andrea Pirlo parla alla vigilia della finale di Coppa Italia che si giocherà mercoledì sera al Mapei Stadium contro l'Atalanta.

                            Pirlo, essendo una partita secca, si aspetta una gara più aperta rispetto alle due di campionato?
                            "No, più o meno il tema sarà lo stesso. Quando incontri l'Atalanta sai già dove vai a finire: si alzano ritmo e intensità e si arriva a giocare a livello quasi europeo. Poi noi conosciamo bene loro e loro conoscono bene noi, quindi la partita non sarà molto diversa dalle precedenti".

                            Come farete a non farvi condizionare dalla volata per la Champions?
                            "E' semplice, noi pensiamo alla finale e al trofeo da alzare, del resto ci occuperemo da giovedì. Ci siamo guadagnati una finale sul campo con due partite molto combattute in semifinale e abbiamo voglia di portare a casa questo trofeo".

                            Il pareggio del Milan con il Cagliari è stata un'ulteriore spinta motivazionale?
                            "Il nostro stato d'animo non cambia, quello che è successo domenica è già alle spalle e fino a domani sera dobbiamo essere concentrati al 100% su questa finale".

                            Bonucci giocherà?
                            "No, non è disponibile perché ha avuto un problema al ginocchio, una piccola distorsione in partitella".

                            Ha la percezione che con la Coppa Italia e il quarto posto potrebbe guadagnarsi la conferma?
                            "Ho già risposto mille volte a domande del genere: penso a fare bene il mio lavoro, del futuro ci sarà tempo per parlarne"

                            Ha scelto chi giocherà al fianco di Ronaldo?
                            "Abbiamo diverse soluzioni, i giocatori d'attacco stanno tutti bene. Domani decideremo chi far partire dall'inizio".

                            Come sta la Juventus a livello fisico?
                            "Molto bene, ogni partita e ogni allenamento guardiamo i dati e ci danno ragione: la squadra corre più degli altri, sprinta più degli altri e sia con il Milan sia con l'Inter, anche se eravamo in dieci, è stata allo stesso livello degli avversari. Ma in questo periodo è la testa quella che conta di più. Se la testa è a posto, poi le gambe vanno da sole".

                            Domani sera ritroverete, seppur in minima parte, i tifosi: che cosa prova al riguardo?
                            "E' una cosa bella, entusiasmante. Noi abbiamo avuto la fortuna di avere giocato due volte in Champions con il pubblico (a Kiev e Budapest, ndr) e la differenza la si nota. Ci sono squadre che hanno bisogno da parte dei tifosi di pressione, stimoli, spinta e ritmo per alzare l'attenzione e noi siamo una di quelle".

                            Come sta Dybala?
                            "Sta bene, si è allenato bene, ha fatto una buona partita con il Sassuolo. È a disposizione e pronto per giocare".

                            Lei è alla seconda finale al primo anno in panchina, Gasperini alla seconda in 27: non lo trova strano?
                            "Sarò stato fortunato. La realtà è che siamo due allenatori diversi, con due caratteri diversi e due percorsi diversi. Lui adesso sta togliendo grandi soddisfazioni e ormai l'Atalanta è conosciuta in tutta Europa, mentre io sono solo all'inizio".

                            Il tecnico alla vigilia della finale di Coppa Italia: "Alzano ritmo e intensità e si arriva a giocare a livello quasi europeo". Alla seconda f…
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Atalanta, Gasperini: "Coppa Italia sarebbe la ciliegina, ma la torta è stare ancora in Champions"

                              Il tecnico alla vigilia della finale con la Juventus: "Faremo quanto nelle nostre possibilità per vincere la Coppa e per arrivare secondi in campionato. Non sei mai il favorito quando giochi contro i bianconeri. Mi chiamano se vinco? Festeggeremo e non avremo tempo per altro"

                              Gian Piero Gasperini è alla seconda finale di Coppa Italia della sua carriera, dopo quella perduta due anni fa a Roma contro la Lazio. A 63 anni, insegue ancora il primo titolo per sé e il primo titolo per l'Atalanta dopo la Coppa Italia del 1963.

                              Gasperini, è un momento storico per lei e per il suo club?
                              "Rimango dell'idea che questa coppa sarebbe una bellissima ciliegina, ma la torta è quella di questi cinque anni. Già due anni fa abbiamo fatto una finale e soprattutto sono tre volte che andiamo in Champions: è vero che non abbiamo ancora alzato un trofeo, ma quello che abbiamo fatto vale quanto un successo".

                              C'è questo chiacchiericcio: domani la Juve toglie la gamba e voi domenica ricambiate il favore fermando il Milan.
                              "Queste sono stupidate, noi siamo responsabili del nostro destino come lo sono Milan e Juventus. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per vincere la Coppa Italia e arrivare secondi in campionato, tutto il resto sono illazioni di poco conto".

                              In classifica siete davanti alla Juve: che significato ha?
                              "Significa che noi quest'anno siamo stati bravi, perché la Juventus era l'unica squadra alla quale non eravamo ancora riusciti ad arrivare davanti. Questo non vuol dire che loro non siano una formazione e dei giocatori di grande valore, ma solo che noi siamo stati più bravi".

                              Immagina una finale diversa da quella di due anni fa con la Lazio?
                              "Quando arrivi a una finale sai che deve uscire un vincitore e quello cambia completamente la visione. Ci siamo guadagnati questa partita e la stiamo preparando nel modo migliore. Mi auguro sia una finale molto bella, quella di due anni fa tecnicamente non lo fu. Qualche insegnamento da quella sconfitta dovremmo comunque averlo tratto. Qui è diverso il contesto, perché siamo in campo neutro, e siamo diversi noi, più forti di due anni fa".

                              Le manca non aver mai vinto nulla in carriera?
                              "Sono molto felice delle soddisfazioni che mi sono preso, in particolare da quando sono a Bergamo. I trofei sono importanti ma le soddisfazioni passano anche da altro: quest'anno per esempio abbiamo vinto 23 partite, l'anno scorso abbiamo fatto 78 punti. So che molti non sono d'accordo, ma tra vincere la Coppa Italia e qualificarmi per la Champions, avrei scelto la Champions".

                              Ci saranno analogie rispetto alle due gare di campionato con la Juventus?
                              "Ogni gara ha la sua storia. Si gioca in finale secca e siamo a maggio, con energie diverse. Credo che potrebbe essere una partita diversa anche se le squadre si conoscono bene e di solito non cambiano atteggiamento".

                              Si sente di casa al Mapei Stadium, dove vi trasferiste mentre nel vostro stadio si facevano i lavori?
                              "Qui ci siamo venuti molte volte ed è qui che c'è stata la nostra prima grande crescita internazionale, acquisendo l'esperienza che poi ci ha fatto crescere in campionato e ci ha spostato in una fascia più alta".

                              È giusto dire che la favorita è l'Atalanta?
                              "No, quando giochi contro la Juventus non puoi essere favorito. È come quando abbiamo giocato con il Real: sono squadre costruite per ambizioni molto diverse dalle nostre".

                              Ha pensato che potrebbe battere Pirlo e poi prenderne il posto sulla panchina bianconera?
                              "Se batteremo la Juventus faremo un grande festa e non avremo tempo per queste cose".

                              Nessuna invidia per il percorso breve di Pirlo?
                              "Ognuno è arbitro del proprio destino. Pirlo ha avuto questa possibilità, se è in finale vuol dire che ha dimostrato capacità, anche se purtroppo è in difficoltà in rapporto ai risultati che esige la Juventus. Io ho preso un altro percorso e ho un'altra età, ma sono soddisfatto di quello che ho fatto".

                              Dopo una persa, sente che questa la vincerà?
                              "Per la legge dei grandi numeri, se non altro. Ci arriviamo con una società, un ambiente e una squadra cresciuti tantissimo: la Coppa Italia sarebbe il suggello che molti ci chiedono, ma noi abbiamo già la forza di tutti i risultati che ci hanno portato fin qui".

                              Teme che le ultime polemiche arbitrali si riverberino sulla coppa?
                              "Ogni tanto ci sono settimane meno fortunate di altre, a livello di polemiche, ma io ho l'abitudine di azzerare tutto e di ripartire. Domani mi auguro una partita priva di episodi polemici, me lo auguro anche per gli arbitri stessi".

                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Juve trasloco continuo, smantellata anche la BBC

                                Buffon, Bonucci e Chiellini per anni sono stati la migliore cerniera difensiva del campionato, e in alcuni momenti d'Europa, per Mourinho l'equivalente calcistico di Harvard. Il portiere lascerà il bianconero, Chiellini ha il contratto in scadenza, Bonucci l'unico che potrebbe restare

                                La BBC, non intesa come British Broadcasting Corporation ma come Buffon, Bonucci e Chiellini era più di una sigla, era ormai una società per azioni, più che altro per distruggere quelle (da gol) delle squadre avversarie. L'addio bianconero definitivo di Buffon, il futuro incerto di Chiellini e lo scivolamento nel limbo dei non più titolarissimi di Bonucci, chiudono un'epoca. Da un decennio, a far data cioè dall'arrivo in bianconero di Leonardo Bonucci (estate 2010), ultimo e il più giovane dei tre moschettieri (che come per Dumas erano quattro: mettiamoci pure Barzagli, tra l'altro un'altra B), la BBC è stata la migliore cerniera difensiva del campionato, e in alcuni momenti d'Europa. Secondo Mourinho, era l'equivalente calcistico di Harvard, insomma il massimo. Ma anche le grandi università, prima o poi cambiano il corpo accademico, per prestigioso che sia.


                                Compagni in Nazionale, sempre dal 2010 e fino all'uscita di Buffon dal giro azzurro avvenuta nel 2018, i tre pilastri hanno retto il tempio. Nella Juve hanno vinto, insieme, sette scudetti della serie dei nove consecutivi: sette, perché mancano quello che si è perso Bonucci andando al Milan (2017/18) e quello che ha lasciato per strada Buffon svernando al Psg (2018/19): due annate in cui Chiellini è rimasto a turno senza uno degli altri due, finché il terzetto non si è ricomposto nella scorsa stagione per le ultime passeggiate sul viale del tramonto.

                                Intesa perfetta, sincronia dei movimenti impeccabile, complementarietà assoluta (Bonucci il libero, Chiellini lo stopper, per dirla all'antica), con alle spalle il più forte portiere di tutti i tempi: nessuno ha avuto di più, nessuno ha saputo fare di meglio. A questo bisogna aggiungere un'amicizia vera, diremmo fraterna: la qual cosa ha cementato ancora di più i mattoni di questa invalicabile muraglia. "Negli ultimi quindici anni ho passato più tempo con Gigi che con mia moglie", ha scherzato Chiellini parlando di Buffon. Il quale, siccome di compagne ne ha avute due, non può che confermare. Ora, però, il tempo sta per scadere: Gigi Buffon giocherà la sua ultima partita in bianconero nella finale di Coppa Italia contro l'Atalanta, poi o smetterà o cercherà stimoli altrove.

                                Nulla di ufficiale, invece, si sa a proposito di Chiellini. Il contratto del capitano scadrà il 30 giugno, ed è difficile che venga rinnovato. Più probabile che l'azzurro dopo gli Europei decida per un'esperienza all'estero, magari negli States come fece il suo amico e attuale allenatore Pirlo, oppure che chiuda. Il più giovane dei tre, ovvero Bonucci (che ha 34 anni, contro i 37 di Chiellini che li compirà ad agosto e i 43 di Buffon), potrebbe restare a Torino come andare via, ha ancora un buon mercato e i bianconeri potrebbero realizzarci una plusvalenza. Nelle gerarchie interne è stato superato da De Ligt, che come età e prospettiva non può che avere il futuro dalla sua parte, anzi ormai il presente. Per i moschettieri restano ancora un paio di traguardi non trascurabili. Il primo, la BBC potrebbe raggiungerlo mercoledì a Reggio Emilia, anche se non tutti in campo contemporaneamente. Il secondo, cioè l'Europeo, vale solo per Bonucci e Chiellini ma vale moltissimo, così come le carriere individuali e collettive della memorabile BBC. Nel calcio, vedi alla voce difesa, in realtà un'ABC.

                                Buffon, Bonucci e Chiellini per anni sono stati la migliore cerniera difensiva del campionato, e in alcuni momenti d'Europa, per Mourinho l'equivalente…
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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