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Intanto andiamoci...magari trova più facilmente dei soci o riesce a vendere
Lo spererei anche qualora dovessimo rimanere dove siamo!
Ad ogni modo è giustissimo provarci, e sarebbe comunque un bellissimo colpo.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Ma ve lo.immaginate che incubo deve essere allenare
Rebic Leao Diaz Chalanouglu Saelemakers Castillejo
tutti insieme?
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Sta di fatto che Pioli ha fatto benissimo quando ha dovuto schierare una squadra obbligata, causa infortuni. Nel momento in cui ha dovuto fare delle scelte...le ha sbagliate tutte...tranne una...Diaz contro la Juve.
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Sta di fatto che Pioli ha fatto benissimo quando ha dovuto schierare una squadra obbligata, causa infortuni. Nel momento in cui ha dovuto fare delle scelte...le ha sbagliate tutte...tranne una...Diaz contro la Juve.
Esatto.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Il Napoli batte la Fiorentina con un rigore (prima parato e poi messo dentro) di Insigne e un autogol e conquista tre punti praticamente decisivi per tenere a distanza la Juventus e conquistare un posto in Champions League.Per la certezza dovrà battere il Verona all’ultima giornata di campionato. Ancora polemiche sugli arbitraggi e sul Var, il rigore dell’1-0 (trattenuta per la maglia di Milenkovic su Rrahmani) è abbastanza discutibile e comunque molto formale. In ogni caso si conferma un Napoli rullo compressore, Gattuso (che il prossimo anno potrebbe allenare proprio la Fiorentina) ha spinto a forza la squadra del presidente De Laurentiis verso la Champions League, per orgoglio e quasi per una rivincita personale verso una dirigenza che prima lo ha abbracciato e poi nel momento più difficile abbandonato. Insomma il divorzio è da tempo annunciato, la situazione assurda e paradossale. Per l’allenatore, che col Napoli ha già vinto una Coppa Italia, si tratta di una grande impresa. Che però non è stata ancora portata a termine, insomma ci manca lo sprint finale
Lo sciagurato Milan che rimette in gioco la Juventus
A San Siro un Milan sciagurato fermato dal Cagliari, fresco fresco della notizia della salvezza matematica conquistata nel pomeriggio (pari del Benevento) e pertanto con qualche birra in corpo trangugiata in albergo prima di trasferirsi al Meazza. La qualificazione alla Champions League si deciderà tutta all’ultima giornata: col Milan sul campo dell’Atalanta. Che a sua volta la Champions League l’ha già conquistata matematicamente e che nel frattempo avrà affrontato la Juventus nella finale di Coppa Italia. Non avendo il Milan – privo di Ibrahimovic e ripiombato nelle depressioni ricorrenti di questo girone di ritorno – battuto un Cagliari già arrivato al traguardo, non sarà così semplice andare a vincere sul campo dell’ Atalanta. Non è stata solo colpa dell’assenza di Ibrahimovic, tutta la squadra si è fatta prendere da una strana quanto inspiegabile ansia e dunque una partita relativamente facile si è trasformata presto in uno scoglio insormontabile. A conti fatti una brutta figura, abbastanza imbarazzante.
Tre squadre nello spazio di appena un punto per giocarsi tutto all’ultima partita. Come dice Conte, il campionato è equilibratissimo al di sotto dell’ Inter. Detto che il Napoli non dovrebbe aver problemi a vincere la partita che gli resta col Verona, resta questo testa a testa Milan-Juventus. Il Milan in Champions non ci gioca da 7 anni (2013-2014), la Juventus ci gioca continuativamente da nove (2012-2013). La sorpresa la fanno le squadre che hanno già risolto il proprio campionato. In un campionato stanco e sfibrato almeno questa è una buona notizia.
Napoli, il boom di Insigne e il paradossale lungo addio di Gattuso
Gira tutto intorno alla figura di Rino Gattuso questa qualificazione alla Champions League del Napoli. Non è ancora certa e sicura – per tenere a bada la Juventus , il Napoli dovrà battere il Verona – ma sembra ormai veramente un dettaglio. Quella di Firenze è la terza vittoria consecutiva, nel girone di ritorno il Napoli di Gattuso – recuperati tutti gli infortunati e trovato l’assetto migliore – ha tenuto un ritmo più che degno dell’alta classifica. La sconfitta col Verona e anche quella col Genoa, tra gennaio e febbraio, segnarono forse il punto più basso. Da allora è stato un altro Napoli, più tosto e concentrato, con un Insigne leader e trascinatore, quasi un’emanazione in campo di Gattuso stesso. Il capitano del Napoli ha stabilito il proprio record di marcature in un anno in Serie A (19 contro le 18 del 206-17).
Purtroppo alle ultime giornate i fischi arbitrali hanno ben diversa attenzione. Non è successo nulla del livello del pastrocchio totale di Juve-Inter ma anche il rigore con cui il Napoli ha aperto le marcature (prima parato e poi ribattuto in rete da Insigne) ha fatto molto discutere. Al di là del solito intervento del Var e dei termini regolamentari spesso incomprensibili – qui si può intervenire, lì no – non è tanto la maglia tirata del giocatore del Napoli a pesare, quanto il fatto che Rrhamani stesso accentui parecchio la caduta alzando le braccia, per cui è normale e umano chiedersi perché ci debba essere rigore in questi casi. Più si regolamenta e si interviene nel giudizio sul contatto tra i giocatori, e più si rimane delle proprie convinzioni. Io ho sempre pensato che i rigori debbano essere fischiati per falli gravi e seri in area. Ma come si vede nemmeno la moviola in campo ha spento perplessità e polemiche.
Chiusa la parentesi del rigore, che in linea di massima comunque non toglie legittimità alla vittoria del Napoli, tuttaoil finale di stagione è in realtà un lungo omaggio a Rino Gattuso. Che al Napoli un anno fa già fece vincere la Coppa Italia e che adesso si accinge a restituire nelle mani del presidente De Laurentiis con tanto di qualificazione alla Champions League. Che l’epilogo sia incomprensibile e paradossale l’abbiamo già detto molte volte, ma il calcio tutto sommato – al di là dell’industria cui vuole somigliare e del business che vuol cercare di controllare e sviluppare freddamente – è fatto di uomini, di sentimenti, di orgoglio e di passioni in conflitto, di simpatie e antipatie. Nonostante il calcio sia sport di squadra ognuno pensa di essere il migliore e poter vincere da solo.
SERIE A 2020-2021 GIORNATA N. 37 Sabato 15 maggio 2021 Genoa - Atalanta 3-4 (9' Zapata A, 26' Malinovskiy A, 44' Gosens A, 48' Shomurodov G, 51' Pasalic A, 67' Pandev rig. G, 84' Shomurodov G) Spezia - Torino 4-1 (19' Saponara S, 41' Nzola rig. S, 54' Belotti T, 74' Nzola S, 84' Erlic S) Juventus - Inter 3-2 (24' Ronaldo J, 35' Lukaku rig. I, 45'+3' Cuadrado J, 83' Chiellini aut I, 88' Cuadrado J) Roma - Lazio 2-0 (42' Mkhitaryan R, 78' Pedro R) Domenica 16 maggio 2021 Fiorentina - Napoli 0-2 (56' Insigne N, 67' Venuti aut. N) Benevento - Crotone 1-1 (13' Lapadula B, 90'+3' Simy C) Udinese - Sampdoria 0-1 (88' Quagliarella rig. S) Parma - Sassuolo 1-3 (25' Locatelli rig. S, 32' Alves P, 62' Defrel S, 69' Boga S) Milan - Cagliari 0-0 Lunedì 17 maggio 2021 Verona - Bologna 2-2 (2' Faraoni V, 32' De Silvestri B, 53' Kalinic V, 82' Palacio B) *** LA CORSA PER LA CHAMPIONS LEAGUE ATALANTA 78 - 38a Atalanta - MILAN. (qualificata matematicamente) MILAN 76 - 38a ATALANTA - Milan. NAPOLI 76
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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Corsa Champions: il Napoli scavalca la Juve, il Milan si complica la vita
La squadra di Gattuso passa a Firenze e torna davanti ai bianconeri, i rossoneri si fanno bloccare dal Cagliari e dovranno vincere in casa dell'Atalanta per essere certi del pass. Si deciderà tutto all'ultima giornata, tre squadre in corsa per due posti
Dopo l'Inter scudettata è l'Atalanta la seconda squadra certa della qualificazione alla prossima Champions. Il successo contro il Genoa vale ai nerazzurri il pass per l'Europa che conta per il terzo anno di fila. Passo avanti importante del Napoli che con il successo a Firenze scavalca la Juve, vittoriosa sabato con l'Inter, e aggancia il Milan al terzo posto. I rossoneri mancano la chance di qualificarsi con un turno d'anticipo pareggiando in casa con il già salvo Cagliari. A 90' dalla fine ci sono tre squadre in lotta per due posti.
Atalanta (78 punti): qualificata
L'Atalanta è in Champions. A 78 punti può essere raggiunta dalla Juventus ed è in vantaggio nei confronti diretti con i bianconeri. Non può finire a pari punti con il Milan, ovviamente. Possibile l'arrivo a 79 con il Napoli, conta solo per il piazzamento finale: Napoli secondo e Atalanta terza. Nella peggiore delle ipotesi (Gasperini perde col Milan, Napoli e Juve vincono) sarà quarta per i migliori confronti diretti con la Juve. Calendario: Atalanta-Milan
Scontri diretti: in vantaggio con Juventus (1-1 e 1-0) e Milan (3-0, ritorno il 23/5), in svantaggio con il Napoli (1-4 e 4-2)
Napoli (76 punti): può arrivare secondo o terzo
Lo scoglio più delicato, anche emotivamente, è stato superato. La vittoria a Firenze riporta gli azzurri tra le prime quattro. L'ultima è in casa con il Verona, con un successo il Napoli sarebbe almeno al terzo posto: scavalcherà almeno una fra Atalanta e Milan che devono affrontarsi all'ultima giornata. Se il Napoli vince, e a Bergamo finisce in parità, è secondo perché in vantaggio con l'Atalanta. Se il Napoli vince e vince anche il Milan, Gattuso sarà terzo per i confronti diretti sfavorevoli con i rossoneri. Sul piano teorico, è possibile anche che Napoli e Milan chiudano alla pari a quota 77 (se pareggiano entrambe) o a 76 (se perdono insieme). Il Napoli può finire a 76 anche con la Juve: sarebbe in vantaggio per differenza reti generale. E c'è l'ipotesi di una parità a tre a quota 76 (se Milan e Napoli perdono e la Juventus pareggia): in questo caso la classifica avulsa sarebbe Milan 6 (differenza reti +2), Juventus 6 (differenza reti -1, 5 gol fatti e 6 subiti), Napoli 6 (differenza reti -1, 4 gol fatti e 5 subiti). Calendario: Napoli-Verona Scontri diretti: in vantaggio con Atalanta (4-1 e 2-4), in parità con la Juventus (1-0 e 1-2, ma miglior differenza reti generale per adesso), in svantaggio col Milan (1-3 e 1-0).
Milan (76 punti): deve vincere a Bergamo
Il pari con il Cagliari complica i piani dei rossoneri, che dovranno andare a prendersi la qualificazione a Bergamo contro un'Atalanta già certa del pass Champions e che in settimana giocherà la finale di Coppa Italia. Con una vittoria i rossoneri scavalcherebbero i nerazzurri chiudendo al secondo posto (in caso di arrivo a quota 79 con il Napoli hanno il doppio confronto a favore). Un pareggio potrebbe non bastare perché la Juve vincendo a Bologna opererebbe il sorpasso. Con una sconfitta il Milan sarebbe in Champions solo in caso di mancato successo della Juve al Dall'Ara o di sconfitta del Napoli col Verona. Calendario: Atalanta-Milan Scontri diretti: in vantaggio con Juventus (1-3 e 3-0) e Napoli (3-1 e 0-1)
Juventus (75 punti): può solo sperare
La vittoria del Napoli a Firenze riporta la Juve fuori dalla zona Champions, anche perché è in svantaggio in tutti i confronti diretti. Con il pari del Milan i bianconeri possono fare la corsa su due squadre. Dovranno però vincere a Bologna all'ultima giornata e sperare che Napoli o Milan non vincano. Calendario: Bologna-Juventus Scontri diretti: in svantaggio con Atalanta (1-1 e 0-1), Milan (3-1 e 0-3), in parità con Napoli (0-1 e 2-1 ma peggior differenza reti generale a meno che il Napoli non perda con 10 gol di scarto)
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La Serie A rischia il fallimento: ecco perché i club vogliono rinviare gli stipendi
La mossa della disperazione. Dopo anni vissuti pericolosamente al di sopra delle proprie responsabilità, la Serie A è arrivata al punto di non ritorno. Gli stipendi superano da anni le capacità di spesa e ora il Consiglio federale della Federcalcio dovrà pronunciarsi sulla richiesta di un aiuto a sopravvivere delle 20 regine del calcio italiano. La richiesta di posticipare le verifiche sui pagamenti degli stipendi non è un capriccio di ricchi che vogliono più tempo per pagare: è una mossa disperata per evitare che almeno cinque o sei club rischino di non potersi iscrivere al prossimo campionato. Il prodotto di anni di gestione avventurosa, al di sopra delle proprie possibilità.
Il nodo dei costi: 1.250 milioni all’anno di stipendi
La richiesta è partita dall’ad interista Marotta ed è stata firmata da 6 società (Inter, Genoa, Samp, Crotone, Cagliari, Benevento). Il prossimo 30 maggio scadrà il termine per pagare gli stipendi di marzo e in tanti non hanno la liquidità per farlo. Senza un aiuto della Federcalcio, qualcuno rischierebbe una penalizzazione. E non sarebbe finita lì. Il vero rischio è non avere la liquidità per iscriversi al campionato. Nemmeno adesso che le società potranno chiedere alle banche di scontare in anticipo i crediti con le tv per i prossimi 3 anni. La Serie A versa annualmente 1.250 milioni di stipendi ai propri calciatori e allenatori. Per il prossimo triennio non otterrà più di 1.130 milioni annuali dalle tv: una sproporzione tra costi e ricavi diventata un nodo scorsoio al collo dei club.
“Tagliare 200 milioni ai giocatori”
Causa pandemia il sistema calcio in Italia ha perso circa 700 milioni, tra tv, sponsor perduti e incassi da stadio mancati. Tutti i lavoratori d’Italia, ma forse del mondo hanno subito tagli salariali, tra cassa integrazione e perdita di fatturato per i piccoli e medi imprenditori. I calciatori non hanno perso un euro, non hanno rinunciato a un bonus. Come avrebbe potuto un movimento che versa quelle cifre ai suoi dipendenti, a cui non solo un euro viene tolto, chiedere ristori al governo? Allora i club hanno chiesto all’Assocalciatori di accettare il taglio di due mensilità per tutti i calciatori di Serie A, senza distinzioni. Una proposta firmata da tutte e 20 le società. Vorrebbe dire risparmiare, in totale, 208 milioni di euro.
Il bivio della Figc, tra spending review e norme salva grandi
La domanda che rimane in sospeso è: perché i club che oggi non hanno soldi per pagare i conti, nelle due sessioni di mercato avute a disposizione dall’inizio della pandemia non hanno cercato di liberarsi dei giocatori con gli stipendi più cari, anche a costo di sacrificare la competitività sportiva? La Federcalcio in chiave futura ha studiato un piano di riduzione dei costi che imporrà alle squadre di portare la spesa annuale al 90 o all’80% di quella attuale, in base a una proiezione sugli incassi. Una sorta di Fair play finanziario interno, per razionalizzare le spese ed evitare che si spenda più di quanto si guadagna. Contestualmente però, alla stessa Figc viene chiesto dalla Serie A di permettere anche a chi non può pagare gli stipendi della stagione in corso, di iscriversi al campionato. Senza considerare che, negli anni passati, società come Fiorentina e Napoli, non potendo pagare, sono ripartite dalla serie C. Accettare questo compromesso, oggi che anche i campioni d'Italia navigano in pessime acque, per la Federcalcio vorrebbe dire certificare che il peso delle sanzioni, dipende dal nome di chi infrange le regole.
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L'Inter si è iscritta al club di quei 6 che, secondo Pinci di Repubblica, hanno firmato l'urgente richiesta di differire le date per versare gli stipendi e iscriversi al campionato: Inter, Genoa, Samp, Crotone, Cagliari, Benevento: il club dei disperati.
Nel mentre, il famoso prestito di 200 o 250 milioni (o più, tanto ai cinesi che gli frega? Si daranno e chi si è visto si è visto....) che, secondo la Gazzetta, è sempre sul punto di arrivare non arriva o anche oggi arriva domani.
Nel passato, per Napoli e Fiorentina nessuno ha mosso un dito: la Figc ha preteso i versamenti nelle date stabilite e, non avendoli ricevuti, ha retrocesso in C quelle due squadre. Chissà se su tutto questo ci farà un video o un articolo esplicativo Fanpage, nel frattempo faccio (ho fatto) colazione tranquillo.
Si viene poi ad apprendere (perchè se si aspetta i tifosi strabici stiamo freschi) che il Napoli è stato fatto oggetto di regalia sottoforma di rigore in quel di Firenze, dono grazie al quale ha vinto e si è messo comodo per la champions.
Una notiziola che avrebbe dovuto agitare non solo Fanpage e i suoi "scandali internazionali" (ma non dubito che pure questo sarà oggetto di un prossimo, futuro video) ma anche i milanisti, direttamente interessati alla questione (il Napoli avrebbe adesso 2 punti di meno, non fosse passato a Firenze grazie alla regalia) o qualche interista che, invece di godersi lo scudetto e fregarsene di quello che succede in una classifica che non li riguarda più; o invece di occuparsi e preoccuparsi del fatto che i loro proprietari hanno chiesto alla Figc di rinviare la data dei versamenti, rischiando di non potersi iscrivere al campionato; invece di preoccuparsi insomma dei cazzii loro, o di preoccuparsi di quelli di tutti (Fiorentina-Napoli compresa dunque) si preoccupano esclusivamente di quelli della Juventus e di Calvarese-Cuadrado in particolare: il pubblico-monocolo grazie al quale i Fanpage campano, avendo mucche da mungere.
Che credibilità hanno tifosi simili? Diciamoci buongiorno così.
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Ahahahah i milanisti stanno peggio del famoso 5 maggio dei cugini... nonostante un punto avanti e la peggior Juve mai esistita (Maifredi aveva RobertoBaggio e poteva pure arrivare decima, ma lui valeva da solo tutta la Juve attuale compreso Cristiano).
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