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LA CORSA PER LA CHAMPIONS LEAGUE ATALANTA 78 – 38a Atalanta – MILAN. (qualificata matematicamente)
MILAN 75 –37a Milan – CAGLIARI; 38aATALANTA – Milan.
JUVENTUS 75 –38aBOLOGNA – Juventus.
NAPOLI 73 –37aFIORENTINA – Napoli; 38a Napoli – VERONA.
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Uno Juventus-Inter di fine stagione, classica partita che oppone una squadra alla quale serve il risultato ed un'altra totalmente disinteressata. Una partita disperata per la Juve, soprattutto nel finale. L'espulsione di Bentancur mi è sembra fantascientifica, un rosso per un contatto spalla contro spalla. Poi ci si è messo il nervosismo dei giocatori, l'arbitro in panne. E un epilogo incommentabile: l'autogol di Chiellini è difficile da spiegare proprio nella dinamica, così come lo è il rigore dato alla Juve per il contatto Perisic-Cuadrado. La personalità non si compra da nessuna parte, né per i giocatori né per l'arbitro. A proposito di Calvarese, la sua direzione è perfetta per spiegare la mia teoria sul Var, che sta abbassando il livello della classe arbitrale. Loro diranno sempre che è uno strumento positivo, non possono dire la verità e li capisco. Stanno in campo, ma chi sta al Var arbitra per loro e fa regredire il calcio a qualcosa di diverso. Il trionfo della realtà virtuale su quella reale.
E' invece una gioia vedere che la squadra che gioca il miglior calcio del campionato ottiene anche i risultati sperati: la qualificazione in Champions per l'Atalanta equivale a uno scudetto. Un risultato ottenuto con un calcio splendido anche se rischiosissimo: uomo contro uomo, sempre in verticale. Merito a Gasperini ed alla società che gli ha messo a disposizione giocatori di grandissima qualità. Malinovskyi, Muriel, Gosens, Zapata, tutta gente che farebbe una grande figura in qualsiasi club di vertice.
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Corsa Champions: la situazione aggiornata. Atalanta qualificata, al Milan basta vincere, Lazio fuori
La squadra di Gasperini al sicuro con una giornata d'anticipo, al Milan adesso bastano 3 punti nelle prossime due gare. Napoli e Juventus in corsa per il quarto posto
Per il terzo anno di fila l'Atalanta è in Champions: la vittoria sul Genoa consegna a Gasperini la qualificazione con un turno d'anticipo. Anche il Milan è a un passo dal traguardo, per il quarto e ultimo posto restano in corsa Napoli e Juventus. Il ko nel derby elimina la Lazio. Vediamo la situazione.
Atalanta (78 punti): qualificata
L'Atalanta è in Champions. A 78 punti può essere raggiunta dalla Juventus ed è in vantaggio nei confronti diretti con i bianconeri. È possibile in teoria anche un arrivo a tre al terzo posto a quota 78, con Atalanta, Milan (se perde con il Cagliari e vince a Bergamo) e Juve (senza il Napoli, che può fare 79 o 77 punti). La classifica avulsa in questo caso sarebbe Atalanta 7, Milan 6, Juventus 4.
Calendario: Atalanta-Milan Scontri diretti: in vantaggio con Juventus (1-1 e 1-0) e Milan (3-0, ritorno il 23/5), in svantaggio con il Napoli (1-4 e 4-2)
Milan (75 punti): basta una vittoria
Stefano Pioli sostiene che il Milan sia a tre chilometri dalla vetta del Mortirolo, il Milan domenica sera ospita il Cagliari, poi chiude a Bergamo. La vittoria dell'Atalanta a Marassi, però, è un'ottima notizia per il Diavolo, perché adesso basta davvero solo una vittoria per qualificarsi. Non è più realizzabile infatti un arrivo a 78 che possa sfavorire i rossoneri. Se il Milan batte il Cagliari e perde con l'Atalanta, a quota 78 può essere raggiunto solo dalla Juventus (l'Atalanta andrebbe a 81) ma ha i confronti diretti a favore con i bianconeri. Viceversa se perde con il Cagliari ma batte l'Atalanta, a quota 78 la classifica avulsa con Atalanta e Juventus, come visto, lascerebbe fuori la squadra di Pirlo.
Calendario: Milan-Cagliari, Atalanta-Milan Scontri diretti: in vantaggio con Juventus (1-3 e 3-0) e Napoli (3-1 e 0-1), in svantaggio con Atalanta (0-3 all'andata, ritorno da giocare) e Lazio (3-2 e 0-3).
Juventus (75 punti): ora tifa Fiorentina
La vittoria sull'Inter tiene i bianconeri ancora in piena corsa. Ora Ronaldo e compagni fanno il tifo per la Fiorentina, se il Napoli non vincerà al Franchi alla Juve basterà vincere l'ultima a Bologna per assicurarsi un posto tra le prime quattro.
Calendario: Bologna-Juventus Scontri diretti: in svantaggio con Atalanta (1-1 e 0-1) e Milan (3-1 e 0-3), in parità col Napoli (0-1 e 2-1), in vantaggio con la Lazio (1-1 e 3-1).
Napoli (73 punti): obiettivo terzo posto
Ha il calendario dalla sua: Fiorentina (fuori) e Verona (in casa) sono già salve. Con due vittorie, Gattuso non solo sarà in Champions ma chiuderà automaticamente al terzo posto: scavalcherà almeno una fra Atalanta e Milan (devono affrontarsi all'ultima giornata) oppure le raggiungerà entrambe a quota 79 (e in quel caso la classifica avulsa sarà: Atalanta 7, Napoli 6, Milan 4, dunque Atalanta seconda, Napoli terzo e Milan quarto).
Calendario: Fiorentina-Napoli, Napoli-Verona Scontri diretti: in vantaggio con Atalanta (4-1 e 2-4) e Lazio (0-2 e 5-2), in parità con la Juventus (1-0 e 1-2, ma miglior differenza reti generale per adesso), in svantaggio col Milan (1-3 e 1-0).
Lazio (67 punti): fine della corsa, è sesta
La sconfitta nel derby con la Roma elimina la Lazio dalla corsa all'Europa che conta. È vero che la squadra di Inzaghi deve giocare due partite (il recupero con il Torino e l'ultima con il Sassuolo), ma gli 8 punti ritardo dalla Juve non sono recuperabili. Potrebbe raggiungere il Napoli a 73 ma ha i confronti diretti sfavorevoli. Dunque: sesto posto già deciso.
La squadra di Gattuso passa a Firenze e torna davanti ai bianconeri, i rossoneri si fanno bloccare dal Cagliari e dovranno conquistare tre punti in casa dell&#…
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Milan, è Icardi l’idea dopo l’infortunio di Ibra: serve un bomber esperto come co-titolare
Per lo svedese, fresco di rinnovo, sei settimane di stop e niente Europei. Ma le cartilagini risultano usurate e la società guarda al mercato sperando nel prestito
Zlatan Ibrahimovic termina anzitempo il campionato senza poter fornire il suo contributo nelle ultime battute della volata Champions, dice addio al sogno di partecipare agli Europei con la Svezia, costringe il Milan a reperire sul mercato un profilo esperto che vesta i panni da co-titolare per la prossima stagione.
Il consulto richiesto dal giocatore e dallo staff sanitario rossonero al dottor Volker Musahl di Pittsburgh, ovvero il luminare che già aveva operato Ibra al ginocchio destro nel maggio del 2017, ha prodotto un esito che spezza le ambizioni dell’attaccante. Dalla visita specialistica svoltasi a Milanello, dopo il trauma distorsivo al ginocchio sinistro rimediato allo Stadium nella notte contro la Juve, è emerso in tutta la sua evidenza lo stato di usura delle articolazioni e delle cartilagini dell’attaccante.
Se da un lato il dottor Mazzoni, come il resto dei medici del Diavolo, tirano un sospiro di sollievo per il mancato interessamento dei legamenti, dall’altro sono costretti a constatare una sorta di cronicizzazione dell’infiammazione. Ibra dovrà affrontare sei settimane di terapia conservativa, anche se a metà del cammino verranno effettuate nuove valutazioni per constatare la bontà dei progressi o in alternativa ipotizzare la via dell’intervento chirurgico. Prima di rendere nota la diagnosi, Zlatan con amarezza ha preferito comunicare di persona al c.t. della Svezia, Janne Andersson, l’indisponibilità a partecipare agli Europei, la manifestazione che considerava la sua last dance nel grande calcio continentale.
È chiaro che il Milan, dopo aver considerato che in questo campionato Ibra ha giocato solo la metà delle partite e deciso che Mandzukic non verrà riconfermato, dovrà cercare più che un giovane da far crescere all’ombra del gigante svedese, una figura che lo affianchi. Certo Vlahovic piace, ma Commisso chiede dai 40 milioni in su. Ecco perché si studia la situazione che riguarda Icardi che ha già comunicato al Psg di voler lasciare a fine stagione. I 57 milioni versati lo scorso anno dai transalpini all’Inter e l’ingaggio da 9 netti percepiti dall’argentino scoraggiano voli pindarici ma se a fine estate Mauro fosse ancora senza pretendenti Leonardo acconsentirebbe a un prestito?
Intanto domenica sera contro il Cagliari a caccia di punti salvezza il Milan non intende fermarsi nella corsa all’oro della Champions. «È come se partecipassimo alla Milano-Sanremo — osserva il ciclista Pioli —. La strada è in discesa ma nelle ultime due curve puoi vincere o perdere. Dipende da noi».
CorSera
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Momblano: in vista del consiglio del 27 maggio si inizia ad avere qualche indicazione, ci sarà sicuramente un aumento di capitale che dovrebbe essere varato con effetto anticipato. Aumento che dovrebbe variare tra i 350 ed i 450 milioni. Ronaldo al 75% dovrebbe rimanere alla Juventus ma in caso di offerte al giocatore la Juve potrebbe decidere di accontentarlo. Agnelli resterà presidente della Juventus e dovrebbe rimanere al suo fianco Pavel Nedved.
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Quindi forse si cambia Paratici. Incerto il destino di Pirlo, stante l'ancora ipoteticamente raggiungibile quarto posto e l'eventuale conquista della coppa Italia e, ancora di più, le alternative...perchè nella testa dei dirigenti potrebbe scattare il ragionamento che cambiare per un profilo medio (Gattuso, Inzaghi, simili) vorrebbe dire non elevare il tasso tecnico della panchina, rischiare un terzo cambio in 3 anni senza certezze e dunque la conferma di Pirlo rappresenterebbe una sorta di continuità.
Se resta Ronaldo non vedo così saldo Dybala, anche perchè senza rinnovo il prossimo anno andrebbe via a zero, per cui o rinnovi adesso o lo devi vendere adesso.
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Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
E' stato 11 anni alla Juventus. Non una meteora. Sono tempi lunghi per ogni dirigente di azienda, figuriamoci nel calcio dove i cicli durano in media 3 anni.
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E' stato 11 anni alla Juventus. Non una meteora. Sono tempi lunghi per ogni dirigente di azienda, figuriamoci nel calcio dove dopo i cicli durano in media 3 anni.
Sí, come Direttore Sportivo.
Ma è da quando se n'è andato Marotta (poco tempo) che divenne Direttore dell'area sportiva nonché Amministratore Delegato dell'area Football Club.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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E' stato 11 anni alla Juventus. Non una meteora. Sono tempi lunghi per ogni dirigente di azienda, figuriamoci nel calcio dove dopo i cicli durano in media 3 anni.
si ma gli ultimi 2/3 anni (senza Marotta) è stata un'autentica sciagura non ne ha imbroccata una
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
C'è chi è bravo in un ambito e meno in ruoli allargati o di maggiore responsabilità. Io posso essere un bravo caporeparto ma trovarmi sperso come dirigente di tutta l'azienda.
Questo è quanto accaduto a Paratici. Bravo o molto bravo come DS, incerto come direttore generale e capo di tutta l'area sportiva.
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