Roma, Fonseca un uomo solo a Trigoria
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Meno male che arriva la sosta per le nazionali. Lo sentiamo dire da sempre, anche quando bisogna decidere il cambio di allenatore in corsa, come è successo al Milan e alla Sampdoria. La pausa è spesso sfruttata anche per i doverosi aggiornamenti sulla preparazione e ancora di più sulla tattica, oltre che al recupero di chi fino a domenica scorsa è rimasto a guardare. Di solito è così. Non a Trigoria, però. Fonseca, incassata la squalifica di 2 turni dal giudice sportivo, fatica a mettere in campo 11 giocatori e quindi ad addestrare la Roma. Che non è numericamente, di questi giorni, squadra. È superfluo aggiungere che il portoghese va comunque avanti con il suo lavoro come se niente fosse, ma è bene contare gli uomini a sua disposizione, con diversi ruoli tra l'altro scoperti, per capire quanto la situazione attuale sia di estrema precarietà.
GRUPPO AZZERATO - La rosa è di 26 calciatori: in 9 partite stagionali, l'allenatore ne ha già utilizzati addirittura 23, tra serie A ed Europa League. Perotti, Fuzato e Cetin, gli unici fin qui rimasti a guardare. Adesso Fonseca può contare al cento per cento solo su 9. E, dunque, si può dedicare solo a Mirante, Jesus, Fazio, Smalling, Santon, Pastore, Verteout, Antonucci e Kalinc. Estremizzando, gli unici titolari sono Smalling e Veretout. Anche se poi Fazio ha quasi sempre avuto spazio dall'inizio e Kalinic, se Dzeko non sarà disponibile domenica 20 ottobre a Marassi contro la Sampdoria, è pronto a prendersi il posto da centravanti alla ripresa del campionato.
PRIORITÀ ALLA PREVENZIONE - In questi giorni, però, il portoghese spera di riavere, a tempo pieno, qualche interprete in più. A cominciare da Florenzi che, dopo aver rinunciato alla convocazione del ct Mancini per l'influenza intestinale che lo ha debilitato, si appresta a riprendere gradualmente gli allenamenti. Lo stesso discorso vale per Mkhitaryan, Under e Perotti, anche se loro si sono fermati per problemi (diversi) muscolari. Scomparso spesso dai radar Cetin che ha dovuto affrontare un imprevisto dietro l'altro. Fuori dal gruppo restano Zappacosta, Pellegrini, Diawara e Dzeko, i 4 reduci da intervento chirurgico. Solo il centravanti ha la possibilità di vedere presto il campo: corsa e anche pallone, facendo attenzione ai contrasti, essendo stato operato allo zigomo destro (doppia frattura) solo lunedì. Il bollettino medico, dopo la seduta di ieri mattino, non fa altro che confermare l'emergenza con cui sta convivendo l'allenatore: allenamento differenziato per Florenzi, Perotti, Under e Mkhitarian, terapie per Zappacosta, Diawara e Pellegrini stanno svolgendo terapie e lavoro individuale, riposo per Dzeko. In campo vanno altri 8 giallorossi: Pau Lopez, Fuzato, Spinazzola, Mancini, Kolarov, Cristante, Kluivert e Zaniolo. Ma lontano dalla Capitale, con le rispettive nazionali.
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Meno male che arriva la sosta per le nazionali. Lo sentiamo dire da sempre, anche quando bisogna decidere il cambio di allenatore in corsa, come è successo al Milan e alla Sampdoria. La pausa è spesso sfruttata anche per i doverosi aggiornamenti sulla preparazione e ancora di più sulla tattica, oltre che al recupero di chi fino a domenica scorsa è rimasto a guardare. Di solito è così. Non a Trigoria, però. Fonseca, incassata la squalifica di 2 turni dal giudice sportivo, fatica a mettere in campo 11 giocatori e quindi ad addestrare la Roma. Che non è numericamente, di questi giorni, squadra. È superfluo aggiungere che il portoghese va comunque avanti con il suo lavoro come se niente fosse, ma è bene contare gli uomini a sua disposizione, con diversi ruoli tra l'altro scoperti, per capire quanto la situazione attuale sia di estrema precarietà.
GRUPPO AZZERATO - La rosa è di 26 calciatori: in 9 partite stagionali, l'allenatore ne ha già utilizzati addirittura 23, tra serie A ed Europa League. Perotti, Fuzato e Cetin, gli unici fin qui rimasti a guardare. Adesso Fonseca può contare al cento per cento solo su 9. E, dunque, si può dedicare solo a Mirante, Jesus, Fazio, Smalling, Santon, Pastore, Verteout, Antonucci e Kalinc. Estremizzando, gli unici titolari sono Smalling e Veretout. Anche se poi Fazio ha quasi sempre avuto spazio dall'inizio e Kalinic, se Dzeko non sarà disponibile domenica 20 ottobre a Marassi contro la Sampdoria, è pronto a prendersi il posto da centravanti alla ripresa del campionato.
PRIORITÀ ALLA PREVENZIONE - In questi giorni, però, il portoghese spera di riavere, a tempo pieno, qualche interprete in più. A cominciare da Florenzi che, dopo aver rinunciato alla convocazione del ct Mancini per l'influenza intestinale che lo ha debilitato, si appresta a riprendere gradualmente gli allenamenti. Lo stesso discorso vale per Mkhitaryan, Under e Perotti, anche se loro si sono fermati per problemi (diversi) muscolari. Scomparso spesso dai radar Cetin che ha dovuto affrontare un imprevisto dietro l'altro. Fuori dal gruppo restano Zappacosta, Pellegrini, Diawara e Dzeko, i 4 reduci da intervento chirurgico. Solo il centravanti ha la possibilità di vedere presto il campo: corsa e anche pallone, facendo attenzione ai contrasti, essendo stato operato allo zigomo destro (doppia frattura) solo lunedì. Il bollettino medico, dopo la seduta di ieri mattino, non fa altro che confermare l'emergenza con cui sta convivendo l'allenatore: allenamento differenziato per Florenzi, Perotti, Under e Mkhitarian, terapie per Zappacosta, Diawara e Pellegrini stanno svolgendo terapie e lavoro individuale, riposo per Dzeko. In campo vanno altri 8 giallorossi: Pau Lopez, Fuzato, Spinazzola, Mancini, Kolarov, Cristante, Kluivert e Zaniolo. Ma lontano dalla Capitale, con le rispettive nazionali.
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