Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[sylvester]

Cmq per me può anche andar via...

Fa ancora in tempo fra scegliere o Raiola o il Milan...

[marcu9]

Ma Leao che fine farà ?

[marcu9]

[Sean]

Champions League, Real Madrid – Chelsea finisce pari, al gol di Pulisic risponde Benzema. Meglio il Chelsea che nella prima parte della partita impone il suo gioco e avrebbe magari potuto ottenere di più. Per la qualificazione alla finale di Istanbul tutto è rinviato alla partita di ritorno a Londra. Non è stata comunque una grande partita, squadre contratte e paurose di rischiare troppo e compromettere la qualificazione. Era la prima grande partita di Champions dopo l’esplosione della bolla SuperLeague. Non sempre due grandi squadre fanno spettacolo…

SEMIFINALI ANDATA

Martedì 27 aprile 2021

Real Madrid – Chelsea 1-1

(14? Pulisic C, 29? Benzema RM)

Mercoledì 28 aprile 2021

Paris Saint Germain – Manchester City 21.00

Poteva essere un grande show e non lo è stato. Real Madrid e Chelsea hanno pareggiato i conti, un gol di Pulisic e uno bello in semirovesciata in area di Benzema, qualche occasione buttata al vento di Timo Werner che avrebbe potuto dare anche la vittoria al Chelsea, ma poi tutto sommato le due big del calcio europeo si sono accontentate e hanno rimandato la scelta della finalista di Champions League alla partita di ritorno. Quindi un tran tran abbastanza insignificante a centrocampo. Contiamo di rifarci con Paris Saint Germain – Manchester City.


Per dire insomma che non sempre lo spettacolo si trova dove pensi. Due grandi squadre spesso si annullano, più spesso si controllano. Se è vero dunque che la SuperLeague sarebbe dovuta nascere per dare al mondo in tv un calcio ultraselezionato – il Real Madrid di Perez è tra i fondatori della nuova lega, il Chelsea ha aderito ma dal nucleo dei suoi tifosi più fedeli è partita la ribellione – fatto solo di grandi squadre e grandi giocatori per attrarre i giovani come davanti a un avvincente videogioco, ebbene – andando alla sostanza – non è che partite del genere siano il massimo del divertimento. Oggi per divertirti ti serve l’ Atalanta o il Napoli ed è praticamente impossibile costruire un palinsesto di calcio che garantisca lo spettacolo migliore e più esaltante in assoluto. Stasera un giovane impaziente avrebbe cambiato inesorabilmente canale.

https://bocca.blogautore.repubblica.it/2021/04/27/champions-league-real-madrid-chelsea-finisce-pari-al-gol-di-pulisic-risponde-benzema-meglio-il-chelsea-che-nella-prima-parte-della-partita-impone-il-suo-gioco-e-avrebbe-magari-potuto-ottenere-di/

[Sean]

Milan-Champions: Ibrahimovic, Donnarumma, gambe molli, distrazioni. Tutte le ragioni della crisi (ma c’è ancora speranza)

La sconfitta con la Lazio ha relegato i rossoneri al quinto posto, per la prima volta fuori dalla lotta per l’Europa che conta: diversi i motivi del calo, che non è improvviso ma parte da lontano. Il ritorno di Zlatan può però ridare la spinta giusta ai rossoneri nelle ultime 5 partite


Una crisi che viene da lontano

La Lazio esulta, il Milan trema. Pesantissima per i rossoneri la botta di lunedì 27 aprile a Roma, un 3-0 che complica maledettamente la corsa Champions. Oggi come oggi, il Diavolo sarebbe quinto. Tutto il vantaggio è stato sciupato. (QUI il regolamento della corsa Champions). Situazione da brividi. Ma limitarsi alla sconfitta dell’Olimpico sarebbe un errore grave, questa è una crisi che viene da lontano e che ha diverse cause. Tre, principalmente.



No Ibra, no party

Non si può che partire da qui. Senza Zlatan, è tutto più difficile. Ibradipendenza? Sì. Lo svedese è un leader tecnico e morale, un capitano senza fascia che cambia il volto alla squadra anche quando non è al meglio. Il guaio è che lunedì ha saltato la partita numero 16 su 33. Se punti su un 39enne, questo è il rischio. In più la panchina è sguarnita. Mancano soluzioni alternative. Mandzukic poteva esserne una, ma dal suo arrivo a gennaio non ha combinato nulla: troppi infortuni, non ha mai trovato la condizione. Ecco perché per l’anno prossimo è fondamentale trovare un centravanti giovane e affidabile. Leao? Non è una punta, l’equivoco va risolto alla svelta.



Condizione atletica in calo

Per quanto Pioli continui a sostenere che non si tratti di un problema atletico, il Milan sembra sulle gambe. E se corre, corre male. Lunedì la Lazio lo ha asfaltato: i biancocelesti erano sempre primi sul pallone. La stanchezza è generalizzata, nessuno in serie A ha giocato tante partite quante il Milan, che ha iniziato la stagione con i preliminari di Europa League. A 5 giornate dalla fine, nel momento clou, la spia della benzina segna rosso. Il guaio è che le altre invece corrono.



La testa altrove (fra Superlega e contratti)

Troppi pensieri fuori campo. Il caos Superlega, ma anche i rinnovi contrattuali che tengono banco da mesi. Su tutti, quelli di Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu. Fra due mesi andranno a scadenza, la trattativa per rinnovarli procede senza esito. Sono anche queste energie bruciate, tensioni pericolose, distrazioni insidiose. Perché è inevitabile che la testa non possa essere al cento per cento sul campo, se c’è un futuro da decidere. Gigio (la Juve lo corteggia sempre più insistentemente) è finito nel tritacarne dei social per aver riso e scherzato con l’ex compagno Reina a fine partita, nonostante la batosta: i tifosi sono inferociti. Scarso attaccamento? Conoscendolo, non è così. Anzi. Ma di certo, proprio sapendo che la situazione è delicata, avrebbe fatto meglio ad andarsene negli spogliatoi evitando di farsi inquadrare dalle telecamere. Il nervosismo cresce, al pari della paura di restare fuori dalla Champions dopo un anno comunque brillantissimo almeno fino a gennaio.



C’è tempo per rifarsi

La situazione è grave, ma nulla è compromesso. La classifica dice che il Milan se la può giocare fino alla fine: queste 5 giornate saranno decisive con Benevento, Torino, Juventus, Cagliari, Atalanta (QUI tutto il calendario). La buona notizia è che sabato 1 maggio contro le Streghe dell’ex Inzaghi tornerà Ibrahimovic. Uno spiraglio di luce in un momento buio come non succedeva da tempo.



CorSera

[Sean]

Donnarumma sorride e innesca la rabbia social: ecco perché una risata lo allontana dal Milan

Capello smorza i toni: «Non ne farei un caso». Ma per i tifosi ormai è tornato «Dollarumma». L’interessamento della Juventus

Perdere e ridere, tutto insieme, non appena la disfatta si è compiuta: si può? Per i tifosi del Milan (quasi tutti) no, non è ammissibile: quando hanno visto in diretta tv Donnarumma scherzare con il collega laziale — anche ex compagno — Reina sul prato dello stadio Olimpico, sono impazziti. E si sono messi alla tastiera, ovviamente, per esprimere chi rabbia, chi delusione, chi sdegno. La partita era fondamentale, i rossoneri sono crollati, e Gigio sembrava si stesse divertendo.

Un’immagine che non poteva lasciare indifferenti. Menefreghismo? Superficialità? Scarsa professionalità? Oppure, semplicemente, il comportamento non ipocrita di un campione che in partita dà tutto — e Donnarumma anche lunedì a Roma ha salvato il Milan in un paio di occasioni — ma poi torna a essere un ragazzo che ha appena compiuto 22 anni e ride alle battute di un vecchio amico? Il dibattito è aperto, c’è dentro un po’ di tutto: la sacralità del calcio, il rispetto per la maglia, il dio denaro, il rapporto tra campione e tifosi, la riconoscenza per il club che lo ha cresciuto. Con l’aggiunta della fascia, che il portiere indossava contro la Lazio visto che il capitano vero, Romagnoli, ormai è diventato una riserva.


Per il momento Donnarumma sui social è tornato a essere «Dollarumma», e qui c’entra molto anche il rinnovo di contratto con il Milan, che non è arrivato e forse non ci sarà mai. Raiola, il suo procuratore, chiede almeno 12 milioni di ingaggio, quasi il doppio rispetto ai 7 che prende adesso; il club rossonero si è spinto a offrirne 8 e oltre questa cifra non intende andare. I dirigenti hanno la sensazione che non ci sia la volontà di arrivare all’accordo, non a caso si sono già mossi per sostituirlo con il francese Maignan del Lille.


Sullo sfondo c’è l’interessamento della Juve, che vorrebbe cogliere l’occasione di ingaggiare Donnarumma gratis — a parte le laute commissioni da pagare a Raiola — ma deve disfarsi di Szczesny, che di milioni ne guadagna comunque 6,5. Un intreccio di mercato dagli sviluppi imprevedibili. Le risate dopo la sconfitta rischiano di diventare un modo per rendere l’addio meno doloroso. I tifosi del Milan si sono sfogati già nella notte di lunedì tra Facebook, Instagram, Twitter e hanno scaricato Donnarumma. «Peccato che il contratto scada a fine stagione, vorrei fosse scaduto stasera», scrive uno. E ancora: «Togliti la fascia e vattene dove ti dice Raiola». A proposito di capitani, in tribuna ce n’era uno che con la maglia rossonera qualcosa ha vinto, Maldini, e non aveva alcuna voglia di ridere.

Anche lui è scocciato (eufemismo) dalla piega che ha preso la trattativa per il rinnovo del portiere, così come lo sono tutti i dirigenti, fino alla proprietà. Eppure lo stesso Paolo sa quanto possa essere complicato il rapporto con i tifosi: dopo una vita piena di trionfi al Milan, nel momento dell’addio venne contestato dalla sua curva Sud. Donnarumma non è il primo che cade nella trappola della sconfitta con risata, anche all’estero ci sono stati episodi che vengono ricordati: Kroos e Bale in un Betis-Real 2-0, l’attuale interista Sanchez in un Arsenal-Bayern 1-5. Ma a Fabio Capello, uno che al comportamento ci teneva eccome, non sembra così grave: «Certo, dopo una sconfitta del genere ci si può aspettare qualcosa di diverso, però non ne farei un caso. Reina è un suo amico, ci sta che abbiano scherzato. Purtroppo oggi con i social viene tutto amplificato. Se io fossi l’allenatore di Donnarumma, non mi arrabbierei. Per niente».


CorSera

[sebix]

Sembra fatta per il prestito alla controllante da 250 mln

la gazzetta dice che essendo prestito a Suning che poi versa all’inter non aumenterà debito ma il rifinanziamento poi ricade appunto su Suning compreso interessi

ricordiamo che suning tutto ciò che ha versato all’inter ha poi convertito in cc e mai ha richiesto, ad oggi, un euro restituito (quasi 250 mln ad oggi).

E anche oggi Zazzaroni se la prende in culo

[Virulogo.88]

sebix sembra che stai esultando più per i conti che per lo scudetto

[sebix]

sebix sembra che stai esultando più per i conti che per lo scudetto

Voglio con tutto me stesso che rimanga questa proprietà che al netto degli errori che ha fatto (e ci mancherebbe non sapevano nemmeno cosa fosse un pallone 4 anni fa) ci ha portato in 4 anni dove siamo oggi.

non esiste alcuna possibilità di proprietà migliore rispetto all’attuale, quindi ogni buona notizia in questa direzione mi fa godere

[robybaggio10]

Voglio con tutto me stesso che rimanga questa proprietà che al netto degli errori che ha fatto (e ci mancherebbe non sapevano nemmeno cosa fosse un pallone 4 anni fa) ci ha portato in 4 anni dove siamo oggi.

Dove vi ha portato la societa'? Ad avere una rosa da 6° posto? Questo scudetto e' solo merito di Conte che, con lo scarso materiale a disposizione, ha fatto un miracolo.

[germanomosconi]

sebix sembra che stai esultando più per i conti che per lo scudetto

esulta per dei debiti che vanno a coprire altri debiti....

[Sean]

Semplicemente credo che una "controllante" che deve cercare in fretta e furia un prestito per portare avanti l'operatività corrente, non sia una controllante ben messa, e che dunque dal prestito ottenuto non si possano far discendere considerazioni su di una permanenza della proprietà quanto piuttosto su di un prendere tempo dilazionando eventuali decisioni.

[KURTANGLE]

Dove vi ha portato la societa'? Ad avere una rosa da 6° posto? Questo scudetto e' solo merito di Conte che, con lo scarso materiale a disposizione, ha fatto un miracolo.

hahahahaha

[Virulogo.88]

hahahahaha

ti scuserai con ringhio dato che vi sta portando alla champions? ( a dispetto di quel cess0 di milan )

[sebix]

Semplicemente credo che una "controllante" che deve cercare in fretta e furia un prestito per portare avanti l'operatività corrente, non sia una controllante ben messa, e che dunque dal prestito ottenuto non si possano far discendere considerazioni su di una permanenza della proprietà quanto piuttosto su di un prendere tempo dilazionando eventuali decisioni.

poi mi citi una società che non ha problemi economici al momento, ne riparleremo