Elfsborg-Roma: Juric cerca il primo successo europeo in casa della formazione svedese. Ballottaggio Hermoso-Hummels in difesa, Pisilli dovrebbe partire tra i titolari
La Roma torna a concentrarsi sull’Europa League dopo la vittoria in rimonta sul Venezia in campionato. I giallorossi, ancora imbattuti da quando è arrivato Juric in panchina, cercano il primo successo europeo dopo l’1-1 all’esordio contro l’Atlhetic Bilbao. Non sarà semplice contro un Elfsborg che, pur perdendo, ha dato del filo da torcere agli olandesi dell’AZ Alkmaar nella prima giornata. I gialloneri hanno già disputato 25 partite nel campionato svedese, dove sono imbattuti da oltre due mesi.
Lazio-Nizza: I biancocelesti cercano la terza vittoria consecutiva tra campionato e coppa. Baroni senza lo squalificato Noslin, torna dal 1' Dele-Bashiru
La Lazio cerca la terza vittoria consecutiva tra campionato e coppe dopo aver esordito al meglio con il 3-0 alla Dinamo Kiev e aver battuto in campionato l'ex capolista Torino 3-2. I biancocelesti tornano all'Olimpico dopo tre trasferte consecutive e ospitano il Nizza, che nella prima giornata ha pareggiato 1-1 contro la Real Sociedad. In Ligue1 i rossoneri hanno ottenuto due vittorie, due sconfitte e due pareggi in 6 giornate. Lazio e Nizza si sono affrontate due volte nella loro storia, nella fase a gironi dell'Europa League 2017/18, con doppia vittoria del club italiano: 1-0 a Roma e 3-1 in terra francese.
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da Death Magnetic Visualizza Messaggio
Lo scorso anno (e quello prima) ero inorridito da quelle poche volte che ho provano a guardare una partita, infatti avevo smesso, aldilà del risultato finale lo "spettacolo" era patetico, 90 minuti di tempo tolti a fare qualcosa di più utile.
Se quest'anno il registro è quello che si è visto ieri (come dicevo, la prima che ho seguito) allora, al netto di come va a finire, almeno ha senso guardare, è intrattenimento e c'è gusto.
Non saranno discorsi da supertifoso, ma per me è così.
Quest'anno si è almeno tornati a seguire le partite con curiosità e anche con quella certa ansia che precede i match, uno stato d'animo che indica che c'è partecipazione per quello a cui si assiste...e questo è già un bel risultato...Guardiamo avanti con fiducia, sperando che la piantina diventi grande, robusta e dia copiosi frutti
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio[
Se milioni di noi vanno in uno stadio o si mettono davanti alla tv per una partita di calcio lo fanno perché sperano in gesti come questi.
Se quest'anno il registro è quello che si è visto ieri (come dicevo, la prima che ho seguito) allora, al netto di come va a finire, almeno ha senso guardare, è intrattenimento e c'è gusto.
Non saranno discorsi da supertifoso, ma per me è così.
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Qualche risultato sorprendente ieri, come le sconfitte per Atlético Madrid (che si prende 4 pere dal Benfica), Real Madrid e Bayern Monaco (pessima uscita di Neur contro l'Aston Villa). Bene l'Atalanta che va a vincere con tre gol a zero in trasferta.
Per noi tre punti d'oro anche per come sono arrivati. Con lo Stoccarda in casa non dobbiamo sbagliare. Dobbiamo avere il ruolino di marcia migliore possibile prima di arrivare a partite più difficili come con il Lilla (che ha battuto il Real) e Aston Villa in trasferta e il City in casaLast edited by Venkman85; 03-10-2024, 09:18:19.
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Tutti pazzi per Conceição. In Champions League, a Lipsia, un lampo di grande Juve: vince in dieci, Vhahovic rimonta due volte i tedeschi, e il trottolino portoghese lascia i tedeschi con un palmo di naso. Motta in trionfo s’abbraccia tutti
Ha qualcosa di preistorico il gol di Francisco Conceição , perché è abilità, talento e quintessenza del calcio. Se milioni di noi vanno in uno stadio o si mettono davanti alla tv per una partita di calcio lo fanno perché sperano in gesti come questi. Che sono come sgocciolature di Pollock sulla tela stesa per terra.
Se non avesse fatto gol il povero Francisco lo avrebbero forse scuoiato negli spogliatoi per non aver dato via palla prima. Ma siccome il gol lo ha fatto, ed è di un peso specifico enorme, viene portato in trionfo e l’egoismo dell’attaccante benedetto: Thiago Motta stesso se lo abbraccia per primo perché sa bene che alla fine solo questo conta. Un gol in più degli altri. Ed è pure probabile che lo si ricordi di più di un milione di passaggi a non si sa chi, secondo non si sa quale schema, e per fare non si sa che cosa. Come ho detto spesso esiste il calcio secondo natura e un calcio artificiale .
E comunque, ecco. Quando si dice la Juventus, questa. Non una squadra che devi studiare, spiegare e capire come se fosse un film di Michelangelo Antonioni (senza la g in mezzo, se no è un altro…) o un tomo uscito dall’Università di Coverciano. Meno teoria e più emozione, il coraggio di uscire dagli schemi e giocarsela fino in fondo. ma esaltante e pratica che alla fine butta in campo la spada e non le tabelle dei football analyst.
La dimensione della vittoria di Lipsia rasenta il livello eroico, gli infortuni di Bremer e Nico Gonzalez, l’espulsione di Di Gregorio, la terza doppietta stagionale di Vlahovic – che forse si è svegliato proprio per le critiche che ha ricevuto – il rigore causato da Douglas Luiz, il gol vincente di Francisco Conceição per l’apoteosi di una vittoria pesante. Non tanto per l’en plein di Champions League, che pure pesa molto, quanto per lo scorgere all’orizzonte una nuova Juventus. Che poi in realtà, se davvero confermasse questo stato di grazia, sarebbe in realtà molto antica
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Lipsia-Juventus 2-3: super Vlahovic, i bianconeri la ribaltano in dieci
Sotto di una rete nella ripresa ed in inferiorità numerica (rosso a Di Gregorio), la squadra di Thiago Motta vince in Germania con una doppietta del serbo e il sigillo finale di Conceicao
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Champions League, una traversa e un palo per gli emiliani. La prova d’orgoglio non basta a evitare la sconfitta ad Anfield
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Non l'ho vista, ma leggo belle cose. Può essere la partita che ti dà la convinzione giusta per essere competitivo contro chiunque
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Bella partita, di carattere. Mi stavo chiedendo da giorni cosa sarebbe successo quando si sarebbe andati sotto e ho avuto una bella risposta.
Bremer brutto infortunio, incrociamo le dita.
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Che partita! Rotti subiti il perno della difesa Bremer e Gonzalez. Si va in svantaggio, non ci danno un possibile rigore, ci viene espulso il portiere e un attimo dopo rigore contro e svantaggio, e quando tutto sembra andare al peggio si rimonta e vince.
Al di là degli episodi (nel finale ci sono state occasioni per beccare il 3-3) una Juve che è sempre rimasta in partita nonostante le mille difficoltà. E forse Vlahovic si è ricordato di essere forte. Con Conceicao torniamo ad avere un giocatore che salta l'uomo dall'addio di Cuadrado. Avanti così
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Porca ***** che sofferenza. Era la prima che vedevo da quando c'è Motta, praticamente una sessione di cardio hiit.
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I pm sull’Inter: “Situazioni tossiche, non basta rimuovere i vertici” Inchiesta ultrà, i pm sull’Inter: “Situazione tossica, di fatto finanziava quel mondo: non basta rimuovere i vertici”
Nel frattempo dalle carte si legge come i pm abbiano sottolineato l’atteggiamento della società nerazzurra troppo morbido nei confronti degli ultrà. Una società che "cede alle pressioni" della curva e “di fatto finanzia gli ultrà infiltrati nel club” e che deve rivedere la sua struttura organizzativa per eliminare "situazioni tossiche". E' il ritratto che la procura di Milano fa dell'Inter nell'inchiesta che ha portato ad azzerare le due curve milanesi per sospette infiltrazioni criminali. Nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dai pm Sara Ombra e Paolo Storari, si sottolinea come il club "cede alle pressioni" del capo ultrà Marco Ferdico che chiede sempre più biglietti per la curva Nord, e come dietro di lui ci sono Andrea Beretta e Antonio Bellocco, "cioè un delinquente comune da anni dedito a commettere atti di violenza all'interno dello stadio" il primo, ed "esponente di rilievo della famiglia mafiosa" di Rosarno l'altro. I tre, arrestati, devono rispondere anche di associazione per delinquere con l'aggravante mafiosa.
La procura parla di "problema" per l'Inter soprattutto sotto il profilo organizzativo e della necessità di "rimuovere quelle 'situazioni tossiche' che hanno creato l'humus favorevole perché un ambito imprenditoriale sportivo si trasformasse, in fin dei conti, in occasione di illecito" si legge nel provvedimento di richiesta degli arresti. Per la procura non è ragionevole pensare che il problema possa essere risolto "solo rimuovendo le figure apicali o semi apicali" senza nulla mutare del sistema organizzativo: "inalterata l'organizzazione, 'i nuovi venuti' si troverebbero nelle medesime condizioni (tossiche) dei loro predecessori e il sistema illecito sarebbe destinato a perpetuarsi".
Dall'attività investigativa emerge che nella società nerazzurra "vi è una sorta di cultura di impresa, cioè un insieme di regole, un modo di gestire e di condurre l'azienda, un contesto ambientale intessuto di convenzioni anche tacite, radicate all'interno della struttura della persona giuridica, che hanno di fatto favorito, colposamente, i soggetti indagati per gravi reati che sono stati in grado di infiltrarsi nelle maglie della struttura societaria".
La linea di chi guidava i direttivi delle due tifoserie sembra chiara: il silenzio. E i pm bacchettano la società nerazzurra
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