Attenzione: Calcio Inside! Parte III

***Venkman85*** · 08-10-2019, 11:20:44

Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio

Sto andando a memoria, quindi potrei tranquillamente sbagliare ma mi sembra di ricordare che all'epoca, l'apache era fuori da qualsiasi progetto del City, per problemi fisici e litigi con Mancini... Quando arrivò in Italia molti lo consideravano già un ex calciatore.

Sì, era visto come una testa calda ormai sul bollito. Alla Juve invece oltre a giocar bene ha avuto un comportamento esemplare, salvo nell'insistenza infine nell'andare al Boca quando poteva farsi ancora un ultimo anno alla Juve come da contratto (tra l'altro nel post Juve le sue prestazioni calarono parecchio). Fu regalato agli argentini per riconoscenza nei suoi confronti, ci guadagnammo almeno Bentancur, pur dovendo mettere un pesante clausola del 50% al Boca su un'ipotetica futura vendita (motivo per il quale penso chiuderà la carriera alla Juve

)

***Liam & Me*** · 08-10-2019, 11:23:21

Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio

Sì Sean, però si è parlato per un anno e più di vendere le mele marce, eliminare i clan all'interno dello spogliatoio (vedasi cessione di Perisic) e quindi stravolgere quella "pazza" Inter per crearne una più compatta, unitaria, militare; una che fosse agli ordini del Generalissimo.

La panchina corta è imho un buon prezzo da pagare per essersi sbarazzati di quei tre; oltretutto non è nemmeno il vero problema dell'Inter, quello per cui ha perso con la Juve, ovvero semplicemente l'abisso tecnico tra le due squadre.

Lukaku poi...solita storia all'italiana...doppietta al derby ed è un fenomeno, zero gol alla juve ed è un bidone

Per quello che conta, sono molto d'accordo.

Ha ragionissima Sean quando dice che Naiggolan in questa rosa sarebbe stato oro. Credo che l'Inter abbia valutato che i vantaggi di non avere mele marce e cattivi esempi in squadra fossero maggiori di quelli di avere a disposizione un calciatore indubbiamente valido.

**DR. CACARELLA** · 08-10-2019, 11:25:01

Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

A me piace Lautaro per esempio. Ha personalità, la giusta garra, si muove, non aspetta il pallone, aggredisce la porta, è bravo. Quello è stato un bell'acquisto.

Fosse stato per spalletti stava in panchina fisso

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**Sean** · 08-10-2019, 11:36:30

Originariamente Scritto da LO SCAPPELLATORE Visualizza Messaggio

e magari anche Perisic....
ma sti tre di stipendio prendevano una barca di soldi...
e l'inter non credo avesse la forza di prendere tutti i giocatori che ha preso e allo stesso tempo trattenere questi tre.

In ogni caso a monte c'è un discorso ancora diverso........fuori le mele marce.....e all'Inter le hanno fatte fuori davvero
ora hanno una squadra di soldati che si getterebbe nel fuoco per conte

Kurt, è tutto giusto, ma sono cambiati i tempi e di acqua ne è passata sotto ai ponti. La Juventus del '12, per esempio, oggi non è più replicabile. La masnada di soldati affamati e tetragoni, chiusi a coorte ferrea attorno al condottiero, si scontra con la realtà di un calcio che oppone corazzate vere, dove pure il granito rischia di infrangersi, perchè ha dei punti di rottura (la panchina corta ad esempio).

Allora occorre guardare agli obiettivi, perchè i miracoli accadono una volta nella vita e in una carriera, e Conte ha già avuto il suo in un tempo che nel calcio è già lontano. Il fuoco per essere sacro deve essere sugellato dalla vittoria o resta un falò delle vanità, un fuoco fatuo. I miracoli non si replicano in vitro. Oggi devi avere i calciatori e le panchine di livello. Il calcio cambia...e cambia velocemente.

Quello che il giorno prima bastava, il giorno dopo magari non basta più. Bisogna essere dinamici e duttili. Il credo va fatto salvo nella sua sostanza ma gattopardescamente fatto aderire alla realtà del presente.

Se guardo alla Juve io vedo una squadra che al tempo stesso muta e resta se stessa.

***Giampo93*** · 08-10-2019, 11:41:49

Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

"Buono" non lo so

perchè è lo stesso Conte ad aver messo al centro delle analisi e delle problematiche la questione della panchina...e conoscendolo ne farà un punto di "nevrosi", finchè la società in qualche maniera non lo accontenterà...pena i "mal di pancia".

Siamo sicuri che Icardi non potesse essere adatto o riadattato secondo i desiderata di Conte? Perchè professionalmente nessuno mai gli ha mosso un appunto. Ci possono essere stati millemila altri motivi alla base della guerra che si sono fatti tra società e Icardi, ma non quelli relativi alla sua professionalità.

Conte se l'è trovata già in atto quella guerra. Siccome Conte è stato l'elemento nuovo, ci si dovrebbe chiedere se non sia stato messo di fronte al fatto compiuto o se, potendo decidere, avesse magari preso altre determinazioni. Ricordiamoci poi che Icardi avrebbe pagato di tasca propria per restare. Inoltre, fatto fuori Perisic, nulla ostava ad una ricomposizione dello spogliatoio (sempre operata da Conte).

Nainggolan è vero, non è un professionista esemplare...ma lo avresti comunque tenuto come seconda scelta. Il suo in campo lo ha sempre dato...è fuori dal campo che è claudicante...ma pure lì, se debitamente coinvolto nella "missione", magari si sarebbe ravveduto.

L'anno scorso ha dato un apporto fondamentale alla conquista del quarto posto nonostante le uscite per locali con Corona.

La filosofia dei soldatini puo' essere una estemporaneità episodica, non puoi costruirci una carriera intera. Nessuno spogliatoio è fatto di santi...l'importante è che sia fatto di bravi e funzionali calciatori. Se esce Sensi ti serve mandare in campo non la figura di un santino ma uno bravo, che non faccia pesare l'assenza.

Come si fa a condurre una intera stagione appesi alla fortuna? La sorte è cieca: la Juve l'anno scorso in una partita sola perse Chiellini-Bonucci. Se perdi Godin-De Vrij che fai, giochi con Ranocchia e Bastoni?

Parliamo dell'uomo che ha fatto fuori Diego Costa con un sms

senza dubbio gli manca quel tipo di carisma lì, ancelottiano direi, col quale trascinare a sé anche elementi "disagiati" e volgerli alla causa comune.

Ha verosimilmente così tanta fiducia in sé da ritenere che nessuno sia fondamentale, eccetto lui: meglio un giaccherini che fa quel che gli è imposto di fare, piuttosto di un neymar anarchico (faccio un esempio estremo per rendere il passaggio).

I risultati gli danno parzialmente ragione, bisogna dirlo

***robybaggio10*** · 08-10-2019, 11:50:40

Tornando al discorso di prima. Se 2-3 anni fa avessi incontrato Maldini per strada, forse gli avrei chiesto l'autografo. Se lo incontrassi oggi stesso probabilmente lo insulterei. Non voglio piu' che accada una roba del genere!

***Zbigniew*** · 08-10-2019, 11:59:02

Ho riguardato (in maniera veloce a colpi di skip) la registrazione della partita di Domenica. Ecco una sintesi + alcuni appunti/spunti per una discussione.

Gli adattamenti tattici della Juve ci sono stati.

Anche se con meno evidenza che nel passato, pure Sarri ha messo in atto accorgimenti specifici in funzione dell’avversario.
Matuidi a uomo su Barella. Nell’azione del primo gol, dopo lo scontro del difensore con Ronaldo la palla arriva a D’Ambrosio che vuole giocarla veloce ma Matuidi marca Barella sul taglio e questo fa sbagliare D’Ambrosio che la regala a Pjanic’ (lancio, Dybala, gol). Poco dopo ruba la palla a Barella e inizia l’azione che porta Ronaldo al tiro (Godin copre bene).
Pjanic’ aveva il compito di anticipare il movimento sulle linee di passaggio. Già nei primi minuti recupera diversi palloni (uno, come detto, porta al gol)
Khedira gioca la zona e la posizione, come Bernardeschi, ma non sempre è perfetto nei tempi, e Sensi ha discreti spazi di manovra.
Qui a fare la differenza è Cuadrado, che resta in posizione intermedia e impedisce la formazione del triangolo a sx, facendo restare Asamoah in posizione meno pericolosa (Lukaku aiuta poco su quel lato).
Questa formazione paga, perché blocca lo sviluppo veloce del gioco dell’Inter, ma è un rischio perché i centrali sono sempre 1 contro 1 con i loro attaccanti. Infatti le volte che De Ligt manca l’anticipo restiamo scoperti e Bonucci è costretto più di una volta a fare interventi e chiusure pericolose. In questi casi A. Sandro stringe in copertura, ma gli esterni restano aperti ed è colpa delle loro imprecisioni nelle scelte di passaggio (almeno due volte sbagliano la scelta in maniera grossolana) se non arrivano a concludere con l’uomo libero.
La costruzione da dietro cambia in base al loro pressing. Se non pressano la palla arriva a Pjanic’, altrimenti andiamo sugli esterni.

Variazioni sul tema.

Qui c’è una delle mosse tattiche che porta alle fasi di predominio del gioco. Sarri fa partire le punte molto esterne per creare scarichi dalla difesa. Ciò costringe i Godin e Skriniar a doversi allargare e uscire fuori posizione. Non possono farlo in maniera completa per non lasciare scoperto il centro, quindi non sono mai in posizione per anticipare Dybala e Ronaldo, che arrivano prima e spessissimo si prendono il fallo del difensore, che è sempre in ritardo, ma per via dalla mossa tattica della Juve più che del proprio errore tecnico. E sempre dall’esterno costruiamo l’azione che termina con il tiro di Ronaldo sulla traversa.
Fin quando non esce Sensi è partita equilibrata. Dopo loro sono meno accurati nelle trame e noi riusciamo più spesso a recuperare alti.
Le due azioni dove Ronaldo va in porta (tiro parato e gol annullato) nascono da tocchi dolcissimi di Dybala in posizione centrale e Ronaldo a rimorchio.
A questo punto siamo più bravi nell’eseguire il piano di gioco, e loro riescono poco ad appoggiarsi sulle punte.
Intervallo.
Ripartiamo con grande intensità. Il trade-off della partita diventa più chiaro: noi difendiamo 2 a 2, loro 3 a 2, il nostro 3/4 fa schermo a Brozovic’, e il nostro uomo che resta libero in questo scambio è Pjanic’. Lo sfruttiamo. E lui fa una partita gigante, soprattutto in aiuto difensivo. Fa una partita da De Rossi, ma un De Rossi ne’ su’ cenci. (n.d.r. toscanismo traducibile con “nella sua migliore forma”).
Continuiamo ad attaccare con le uscite esterne degli attaccanti (Dybala va in porta su assist di Khedira).

Una mossa diversa

A questo punto Sarri cambia. E ci mette il carico da undici. Fuori Berna e Khedira. 3 punte vere in campo più un centrocampista tecnico come Bentancur.
Fatto sta che se prima avevamo il pallino del gioco ma non molte occasione, ora la partita si apre. E loro prendono tutto il campo che noi – che adesso siamo meno compatti, e meno costanti nei movimenti di chiusura – lasciamo a loro. E un po’ si balla (palo di Vecino su tiro deviato).
Berna e Khedira erano sembrati quelli meno dentro la partita, ma, usando le parole di Ted Neeley: “you’ll be sorry when I’m gone”, e ora sembrano davvero mancarci.

Sense and sensibility

E allora Allegri fa il suo solito adattamento oculato mirato a riequilibrare la partita. Esce Dybala, dentro E. Can.

They shall fight on the beaches

Dopo il cambio siamo in grado di restare più compatti e di posizionarci più alti, e riprendiamo possesso della partita (e comunque loro non mollano, non vogliono mollare, spingono, ribattono, non si danno per vinti).
Serve un’azione da manuale per avere la meglio su di loro. E’ servito soffocarli, strangolarli, stringergli le mani al collo per 24 passaggi di fila per averne ragione. Non volevano lasciarci vincere. Non ci hanno regalato niente.
Dopo il vantaggio proviamo a controllarla, ma appena alleggeriamo il pressing degli attaccanti loro ci provano (Vecino manca di poco il gol, almeno due volte entrano in area a forza di passaggi stretti, Lukaku sbaglia un assist che avrebbe mandato in porta Vecino).
Un ultimo loro cross che termina sul fondo, qualche passaggio a centrocampo, e finalmente la partita è nostra.

What did we learn from the Sunday night match, Z?

Una codetta di volpe forse Sarri ce l’ha. Le sue correzioni però sembrano rispettare una coerenza interna con il suo sistema di pensiero. Anche se non è un dogmatico, certo non è un eclettico.
Abbiamo rischiato tante volte. Sono rischi scelti, frutto di situazioni (1 contro 1 in difesa, pressing alto) volute. Ci siamo votati a questi pericoli, per cui non potremo lamentarcene.
La sensazione di predominio c’è stata. Ma è data più dall’atteggiamento avuto (propositivo) che da una completa e reale supremazia.

La domanda che da anni si pone alle avversarie della Juve viene ripetuta ancora:
Come si colma il gap? Tante le risposte date, tutte sensate. Ma in realtà è apparso che il progressismo dell’”un passo alla volta” si sia scontrato con la costanza della tartaruga del paradosso di Zenone.
Conte dà una risposta diversa dagli altri, ed è uguale alla sua del primo scudetto: Il gap si colma con un grande balzo in avanti. Volontà irriducibile. Fede incrollabile.

E, oh, raga, questi non smetteranno di saltare. Ce lo possiamo scordare.

***KURTANGLE*** · 08-10-2019, 12:00:45

Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio

Per quello che conta, sono molto d'accordo.

Ha ragionissima Sean quando dice che Naiggolan in questa rosa sarebbe stato oro. Credo che l'Inter abbia valutato che i vantaggi di non avere mele marce e cattivi esempi in squadra fossero maggiori di quelli di avere a disposizione un calciatore indubbiamente valido.

è chiaro che come valore tecnico sarebbe stato oro.
ma la decisione è stata presa a monte....e direi che ha poco a fare con quell'aspetto

Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

Kurt, è tutto giusto, ma sono cambiati i tempi e di acqua ne è passata sotto ai ponti. La Juventus del '12, per esempio, oggi non è più replicabile. La masnada di soldati affamati e tetragoni, chiusi a coorte ferrea attorno al condottiero, si scontra con la realtà di un calcio che oppone corazzate vere, dove pure il granito rischia di infrangersi, perchè ha dei punti di rottura (la panchina corta ad esempio).

Allora occorre guardare agli obiettivi, perchè i miracoli accadono una volta nella vita e in una carriera, e Conte ha già avuto il suo in un tempo che nel calcio è già lontano. Il fuoco per essere sacro deve essere sugellato dalla vittoria o resta un falò delle vanità, un fuoco fatuo. I miracoli non si replicano in vitro. Oggi devi avere i calciatori e le panchine di livello. Il calcio cambia...e cambia velocemente.

Quello che il giorno prima bastava, il giorno dopo magari non basta più. Bisogna essere dinamici e duttili. Il credo va fatto salvo nella sua sostanza ma gattopardescamente fatto aderire alla realtà del presente.

Se guardo alla Juve io vedo una squadra che al tempo stesso muta e resta se stessa.

però sean non è che alla prima stagione All'Inter devi vincere lo scudetto eh...
prendi in mano una squadra da anni disgraziata, la migliori un pò sul mercato....e ti lanci nella mischia, ma davanti hai una juve che da anni è una squadra stellare......è fisiologico che al 90% non riuscirai a finirle sopra.
resta il fatto che la prima stagione dell'inter chiusa eventualmente al secondo posto sarebbe oro colato e un gran trampolino per la crescita futura (visti anche i soldi della Champions)

conte sta facendo un lavoro straordinario